BASTA TEOCRAZIA: fuori Dio dallo Stato e dalla Pubblica Istruzione!
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29 giugno 2006

Stacco un po'

Sabato mattina levo le tende per recarmi in quel di Chiusi. Sarò di ritorno martedì sera.
Siccome il caldo è insopportabile e stare davanti al monitor è diventato impresa ardua, penso che si faccia prima a dirsi "ciao" per un po' già da ora. Mi scuso per le discussioni in sospeso su questo ed altri blog, ma se non stacco gli occhi ed il corpo dal PC divento matto.
Divertitevi, mangiate, bevete, fate i bravi e tifate Italia (ma SOLO se gioca degnamente).
A presto, con magiche notizie circa un gruppo notevole: il Combo De La Muerte. Saprete tutto appena rientro.

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Frozen Tears e Dragonia Live

Per Metallo Fuso vol. 10:
SABATO 1 Luglio - Ippodromo delle Cascine, Firenze
(in collaborazione con Metal Millennium e con la partecipazione di Energy Zone)
Granducato di Metallo presenta: Frozen Tears + Dragonia
ATTENZIONE: dato che il live finirà a mezzanotte l'INIZIO CONCERTO E' ALLE ORE 22:00. Per l'occasione saranno distribuite le prime 300 copie della compilation "INVASIONE TOTALE". Il Granduca in persona ci comunica che il sabato successivo (8 luglio), sempre all'Ippodromo delle Cascine, saranno sul palco gli Amnesia insieme ai Raw Visions.
Qui la mappa per arrivare all'Ippodromo.
Per info:
Granducato di Metallo (Forum)
Dragonia website - Frozen Tears website
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25 giugno 2006

Wig Wam - In My Dreams (Eurovision '05)

Avendo citato recentemente Sanremo e Spinal Tap ho provato ad unire le due cose. Possibile? Sì. Al posto di Sanremo mettete l'Eurovision Song Contest (edizione 2005), una manifestazione in cui non conta se proponi pop, folk o hard rock: non a caso ci sono stati andati anche i Lordi. Al posto degli Spinal Tap mettete un'altra band-farsa, che poi tanto farsa non è: i norvegesi Wig Wam, i cui membri hanno tutti un passato metal più o meno serio (anche negli Artch, che per i "defenders" sono un nome piuttosto valido). Curioso punto d'incontro tra Bon Jovi, Europe, Slade, Quiet Riot e tanto altro hair metal d'annata, questi pazzerelli offrono nel loro recente "Wig Wamania" una sorta di "tributo alla scena". Ogni brano del disco è praticamente identico a qualche hit altrui del passato (esempio: "Gonna Get You Someday" è "You Give Love A Bad Name" con lievi modifiche, "Kill My Rock'n'Roll" cita i Kiss più ottantosi e "Breaking All The Rules" ha lo stesso chorus di "I Love Rock'n'Roll" di Joan Jett, ma con un testo "true" degno dei Manowar!). Ancora più curioso notare che alla fin fine la band ha una sua identità, nonostante tutto.

Si frigge l'aria, viene da dire. Ma se la prerogativa della musica buona è esclusivamente inventare, non credo che tanti gruppi "seri" che girano ora abbiano di che vantarsi. E se il fine di certa musica è ancora divertire (metallari permettendo) direi che gli Wig Wam ci riescono alla grande.

Aspetto a questo punto di vedere i Necrodeath al Festivalbar, per capire se ci stiamo allineando agli standard europei...

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24 giugno 2006

This Is Spinal Tap

Segnalazione per Hijacker, più che altro.
Allo ZERO (Via dell'Olmatello, Firenze) mercoledì 28 giugno alle 22:30 proiettano il singolare "This Is Spinal Tap" (1984). Presumibilmente sarà una versione in lingua originale con sottotitoli in italiano.
Aggiungo un estratto dall'articolo-fiume su metal e cinema che non finirò mai di scrivere:
Uno “spoof” (termine anglosassone per parodia, fiction ironica o falso verosimile). Un regista gira un documentario su una vecchia e dimenticata heavy metal band inglese, di ritorno per un tour negli States dopo 17 anni di onorata carriera. Gli SPINAL TAP sono la band. Io, film a parte, non li ho mai capiti, né a livello di immagine né tantomeno a livello prettamente musicale. Ci sono o ci fanno? O meglio: c’erano o ci facevano? Nel rischio che altri “artisti” dello stesso calibro si cimentino in prove cinematografiche (The Darkness e Andrew W.K. su tutti), si può ingannare il tempo e provare ad esorcizzare tale eventualità sorbendosi queste tre sagome. Momenti ilari “all’inglese”, ovvero non pacchiani o volgari; ma non siamo neanche sul pianeta dei Monty Python, se è per questo…
Curiosità e cretinerie:
1) Il regista confida di aver visto la prima volta gli ST in un locale chiamato “Electric Banana”…
2) I tre in ogni intervista rivelano vecchi retroscena, conclusi sempre con la puntuale e misteriosissima morte del batterista di turno (uno dei quali soffocato dal vomito… di un altro!).
3) I live sets pacchiani (come le canzoni d’altronde), tra cui uno con dei bozzoli da crisalide: gli ST escono uno per uno dai bozzoli sulle note dell’intro. Il bassista rimane intrappolato…
4) Blackie Lawless e Cheri Curry (Runaways) compaiono in una delle scene finali (un finto siparietto pubblicitario).
Infoline: 055.2469353

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23 giugno 2006

Complesso di inferiorità

Ho scoperto ora ora, e per caso, che Cristiano Sciascia, un mio compagno di classe del liceo (tra la prima e la seconda Guerra Punica, se ricordo bene), ha scritto la canzone "Senza" di Simone Cristicchi.
Fan di Zucchero coi capelli a spazzola, tentai di corromperlo portandolo nel giro di un anno sulla via di Entombed e Napalm Death. Lui mi superò in brutalità degli ascolti e venne fuori un mostro bizzarro, un Giano bifronte che accostava Branduardi ai primi Carcass, Pierangelo Bertoli ai Sore Throat con disarmante disinvoltura. Lo adoravo per il suo carattere surreale e la capacità che avevamo di capirci con uno sguardo, di costruirci una sequenza cinematografica in un istante senza aprire bocca. Poi ci siamo distaccati.
Sapevo che tra noi due solo uno avrebbe un giorno raggiunto risultati apprezzabili in campo musicale. Immaginavo anche che non sarei stato io.
Vorrei solo che Cristiano non mi odiasse (come ha sempre dimostrato di fare dal terzo anno di liceo in poi, e senza grandi motivazioni) per potergli dire "bravo" di persona e fargli capire che sono davvero felice per lui. Sinceramente.
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22 giugno 2006

Il mestolo di Totti

Voglio vederlo in faccia, quel lungimirante tifoso che ha il coraggio di esaltarsi per il 2-0 tra Italia e Repubblica Ceca di oggi. Sarò filantropo, curioso o più genuinamente cinico, ma voglio studiarlo da vicino un essere senziente che reputa quest'Italia vergognosa una squadra che "gioca col cuore", un "buon gruppo", un "collettivo che si sacrifica" o che fa almeno vedere del "bel calcio".
Essendo l'intollerabile Mazzocchi la fonte primaria di dibattito TV del Mondiale, è matematico che si possa solo "chiacchierare". Perché da "dire" c'è poco e "occhialino" (come lo chiamo io) è il perfetto scoopista nevrotico del niente. Il niente azzurro.
Dopo tre partite si può però "dire" qualcosa. Diciamola senza ipocrisie:
1) Giochiamo poco e male.
2) Non facciamo più di due passaggi riusciti in avanti.
3) Cadiamo come ballerine colpite da ictus al primo soffio di vento.
4) Non facciamo pressing.
5) Non abbiamo geometrie che funzionano.
6) Siamo lenti.
7) Siamo degli sbruffoni.
8) Sparano tutti addosso alle punte del Brasile, ma da noi segnano solo i centrocampisti. Chissà perché.
9) Riusciamo a farci mettere sotto da squadre mediocri o già eliminate, benché in superiorità numerica. Per la seconda volta.
10) Totti è un morto che cammina. Seppellitelo o fateci un film.
Ma, siccome abbiamo sempre ragione noi ed è il resto del mondo che non capisce, capita di sentire addirittura che "Totti sta crescendo". Bene. Allora fatelo giocare quando avrà messo i denti. Almeno si potrà mangiare le mani per i cucchiai che si ostina, egoista e presuntuoso, a trasformare in inutili mestoli.
Italia fuori agli ottavi, per carità. Meglio uscire prima che si accorgano di come stiamo andando avanti.
P.S.: Meno male che è passato anche il Ghana e gli yankee se ne tornano a casa con la coda tra le gambe ed un punticino (chi sarà stato così generoso con loro? Fatemi pensare...).
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Girl - Hollywood Tease

Tardo glam rock o pre-glam metal? La carica power pop di inizio '80 poneva i Girl a metà tra i due generi. Ancora troppo leggeri per essere definiti "metal", decisamente fuori tempo massimo per rientrare nell'ondata di lustrini e paillettes della decade precedente. Nei loro due album non sempre hanno messo a segno colpi memorabili, ma "Hollywood Tease" è per me una canzone speciale, conosciuta solo successivamente come fan degli L.A. Guns (la riarrangiarono sul loro debutto dell'88). E infatti Phil Lewis sarà il loro cantante dopo lo scioglimento dei Girl, mentre il chitarrista Phil Collen riapparirà nei Def Leppard.

Uno vola negli States a cercare fortuna (e un po' ne troverà), l'altro rimane in terra d'Albione. Ma entrambi, dopo più di vent'anni, sono ancora saldi nelle rispettive bands. Tra alti e bassi, successi e delusioni. Vista la recente calata dei Leppard (ed il mio smisurato amore per la voce viziosa e sgraziata di Phil) mi pare d'obbligo rendere omaggio anche agli ennesimi sfortunelli dei funesti "periodi di transizione" del rock. Per la cronaca, il brano è l'opener di "Sheer Greed" (1980).

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21 giugno 2006

Siena, anni dopo

Dopo tanto tempo sono tornato per una giornata a Siena, dove ho avuto la fortuna/sfortuna di fare l'Università. All'inizio ricordo che non volevo neppure saperne di fare su e giù con la Sita tutti i giorni, né mi interessava l'idea di trasferirmi là. Poi, beata inerzia, mi abituai ed iniziai a godermi i lati positivi della città: pulizia, tranquillità, ordine, tradizione, tutela dei beni "veramente comuni". Frequentai poco gli ultimi due anni, per motivi squisitamente passionali, tuttavia ho sempre conservato un bel ricordo della città e del modo in cui i suoi abitanti riescono a mantenerla (anche brutalmente) così com'è. Non si è trasformata nell'ennesima succursale di compagnie di telefonini e fast food, tanto per dare l'idea. Certo, un McDonald's in centro non manca e di vetrine futili se ne vedono, ma non è andato tutto a rotoli come qui a Firenze. La nostra città è imbacuccata sotto uno sciarpone di omertoso immobilismo: non progredisce socio-culturalmente e riesce anche a farsi devastare dal tremendo mix immigrazione/turismo/degrado senza muovere un dito (a meno che non ci sia da tirare su altri quattrini: vedi per i parcheggi a strozzo). L'unico signore di Firenze è il turista. Al limite il "cliente del centro commerciale". Al fiorentino non resta che ascoltarsi "Firenze Bottegaia" di Riccardo Marasco e, per dirla alla nostra maniera, attaccarsi al cinci. Perché del "salotto buono" dei caffè e delle botteghe è rimasto solo un "cesso pubblico", sudicio e a pagamento.
Va beh. In una giornata trascorsa bene ho, come al solito, fatto alcune considerazioni.
COSA HO VISTO:
- Il duomo di Siena. Se hai le spalle scoperte ti muniscono di scialle-moralizzatore all'entrata... ma l'entrata costa tre euro. Cosa è più immorale? La spalla scoperta o il dazio? Il lupo perde il pelo...
- Il nuovo Emporio Musicale. Una cattedrale nel deserto, in una orrenda zona industriale e servito poco e male dai mezzi pubblici. SonicSpeak ha coronato il sogno di tornarsene a casa con una bella Flying V. Io, indeciso tra una Jackson Warrior aerografata ed una Jackson (tipo Randy Rhoads) tigrata, ho realizzato che in tasca avevo 35 euro. E 35 eccede il numero di accordi che conosco di almeno 30 unità. Ergo ho glissato.
- I soliti due negozietti di dischi, uno dei quali sta seguendo l'iter già visto altrove: la riconversione da "negozio di dischi" a "negozio di DVD e (spazio permettendo) di dischi". Cosa ovvia, visto che il mercato video sta facendo delle scelte di prezzo che favoriscono l'espansione. Quando le case discografiche rinsaviranno e la SIAE chiuderà i battenti forse ricominceranno anche a vendere i CD...
- La mia pizzicheria preferita (Antica Pizzicheria Chigiana, in Via di Città), dove tra lombo, capocollo, pecorino di fossa e tante piccole -sanissime- ghiottonerie puoi permetterti il lusso di una merenda stratosferica. Alla faccia dei panini di gomma spacca-fegato degli yankee.
- Una pazza sul bus che, nel tentativo di aiutarci a trovare l'Emporio, si è trasformata in un cupo ma inarrestabile uccello del malaugurio.
- Un pazzo di quelli folkloristici: completo beige e cappellino alla francese rosso fuoco, telefonava ad imprecisati amici usando un metro di legno ed ammoniva platealmente i piccioni di Piazza del Campo, con cartellino giallo e fischietto. Il sole, come si può dedurre, era alto ed implacabile.
COSA HO IMPARATO:
- So ancora uscirmene con delle belle frasi: "Perdo così tanti capelli che in casa è il gatto a sgridare me". Licenza poetica: il mio gatto è trapassato nel 1997.
- I senesi invece non hanno senso dell'umorismo. Ma proprio per niente. Un conducente di autobus voleva farci la pelle perché non ha capito una battuta, una vecchietta mi ha visto e ha tirato diritto senza darci un'indicazione e un commesso dell'Emporio ha trattato SonicSpeak come un minorato mentale perché "la chitarra non suonava" (apostrofandolo saccente: "Ma cosa ti attanaglia? (...) Oh, allora vediamo perché non suonerebbe questa chitarra, via...". E bravo commesso: ci sta che la chitarra non "suoni" come deve quando l'ampli è alle barbe, cazzone incompetente).
- Non imparerò mai a suonare la chitarra. A meno che non ne trovi una rosa, trasparente, ripiena di vaniglia, con le punte e che prende fuoco quando fai fischiare le note. Ah, deve anche sparare fulmini dalla paletta (come in "Morte A 33 Giri").
- Siena rimane un posto magnifico. Da fiorentino invidio la sua chiusura: pur con tutte le mafie contradaiole e le dinamiche da città-stato retta da massoni, ritengo ancora che quello senese sia funzionale e legittimo istinto di sopravvivenza.
- Qualunque sia la temperatura in un posto che ritieni caldo, quando torni a casa scopri sempre che Firenze è più calda e più umida. Ieri si sono toccate vette impressionanti. Grazie, grandi signori inquinatori, per averci fornito un forno crematorio permanente: abbronziamoci fino all'aldilà.
- (UPDATE) ...Che se dimentichi di citare Hijacker, presente per motivi universitari a Siena e divenuta sua malgrado compartecipe di molte delle scenette vissute con SonicSpeak, poi magari lei se ne ha a male e ti senti in colpa! Giustizia è fatta. Scusami... giuro che è colpa del caldo, ok?
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19 giugno 2006

Devastator Party

Sabato 8 luglio al Belzebut Pub di Camaiore (ex Transilvania) ci sarà un minifestival con Devastator, Hellstorm, Kernel, Carking Massacre e Rock Star.
Ebbi modo di recensire il demo dei Devastator e vederli dal vivo quando scrivevo su Hammerblow e vi assicuro che se vi piace l'old style thrash (Kreator, Assassin, Destruction, Sacrifice, Sodom) vale la pena trovarsi sotto al loro palco.
E poi hanno un logo bellissimo, dai (no, non l'ho fatto io; ma vorrei averlo fatto).
Per info: Luke (3287044997)
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18 giugno 2006

La morte del calcio

Uno a uno contro tre. Lasciamo stare le espulsioni (tutte giuste). Negli USA i giocatori degni di questo nome sono tre: Keller (portiere calvo da cui presumo derivi l'espressione "Keller Platz"), Donovan (che già mi stava sulle corna come cantante) ed un altro che non ricordo già più.
I nostri prezzolati campioncini, scesi in campo con la superbia di chi vince per forza, perché vale di più sul mercato, hanno fatto tanto e tutto male. Dal balilla Buffon al gobbo che parla con gli uccelli, la maggior parte di loro non ha dimostrato niente di più di un calcio poco lucido ed atleticamente inaccettabile. Non accettabile per quel che vale in moneta sonante.
"Gli USA sono cresciuti dal 1990", diranno i soliti buonisti filo-azzurri a priori. E allora? L'unica recriminazione da fare sugli yankees dopo quanto visto è che ancora non hanno capito cosa sia un fuorigioco, perché per il resto il pareggio l'hanno ampiamente meritato e non per essere "cresciuti", quanto perché siamo delle fighette snob noi. Anche l'arbitro forse un bel ripassino sul fuorigioco potrebbe farlo, ma due-considerazioni-due non traggono la nazionale fuori dall'imbarazzo.
Premio fairplay a De Rossi, che già quella maglia non si sa come l'abbia avuta. Ci ha deliziato con uno dei pezzi forti del suo repertorio: un gomito in faccia all'avversario, a due metri dal direttore di gara.
Se non abbiamo fatto la figura della Serbia contro l'Argentina è solo perché davanti avevamo dei bambocci cresciuti ad hamburger e patatine. Allenati dal sosia del Dr. Giggles, non sono altro che onesti pedatori con tanta forza di volontà e tre talentini.
Schillaci, dove sei quando c'è bisogno di te? Con dieci Gattuso ed un Totò forse al 2-1 ci si arrivava. E si passava il turno con meno vergogna per essere i soliti viziati t(r)uffatori.
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16 giugno 2006

Kiss - I Love It Loud


Dopo il 6-0 dell'Argentina sulla Serbia/Montenegro credo di aver visto tutto.

Mi preparo mentalmente a ridere degli yankees domani sera, "facendo" l'italiano medio che segue ventidue uomini in mutande in TV (mi riservo questo priviligio una volta ogni quattro anni. Sarò bisestile). Birra in mano, gretto e rumoroso, sarò il Gassman de "I Nuovi Mostri" per novanta minuti...

Cosa meglio dei Kiss quando si celebra il nulla, ma ad alto volume? Buona partita ai miei fantozziani colleghi con frittata di cipolle e rutto libero, ed in bocca al lupo all'Italia dei palloni gonfiati e scoppiati. Almeno questa, fatelo per il bene dello sport, vincetela... Poi ve ne potete anche tornare a casa a scommettere, fecondare veline, sbagliare congiuntivi, sperperare miliardi, vendere telefonini e (perché no?) partite. Ma schiacciateli di brutto, quei pagliacci.

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Pull the plug

"Faranno delle regole per non toccare mai più la Costituzione, il Paese non cambierà mai più democraticamente. Bisognerà trovare altre vie, perché democraticamente non cambierà più niente. (...) Stavamo meglio quando eravamo sotto l'Austria. Se lo avessero saputo quelli che sono andati a combattere sul Piave, forse giravano i fucili dall'altra parte. Oggi la Lombardia, che mantiene tutto il Paese, non ha un magistrato lombardo." (Umberto Bossi, 15 giugno 2006)
Nessun pietismo. Non è che un intelligente infartato è intelligente e un cretino infartato è infartato. Un cretino infartato resta un cretino.
L'eutanasia è un'altra via. Prendere nota per la prossima occasione.
Sperando che il primario sia di Catania.
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15 giugno 2006

Tigertailz - Living Without You

Autocelebrazione, ma neanche più di tanto. Smanettando tra i video di YouTube ne ho trovato uno che rippai io stesso da videocassetta ai tempi gloriosi di WinMX (quando scambiare materiale interessante con altri maniaci di metallo vecchio poteva essere opera ardua, ed i file rari te li aggiudicavi solo dopo faticose sessioni di contrattazione stile figurine Panini). E' buffo ritrovare una cosa fatta anni fa sempre lì, sospesa nel mondo inesistente di Internet, riciclata, scambiata, parcheggiata, condivisa.

Forse chi tra voi ama i Tigertailz avrebbe preferito il classicone "Love Bomb Baby", ma cercate di capirmi: il possibile anagramma del mio nome (quello vero) non è solo "GV: etti di calunnia", ma anche "autovalutazione" (il buon Anton Maria Brandawer non mi ha mai rivealto da dove saltasse fuori la "z"). Avanzano delle lettere, ma le devolverò in beneficienza a bassista e chitarrista, così potranno tappare i buchi dei loro strumenti di groviera rosa...

Tanta lacca a tutti!

P.S.: Per gli amanti del last minute: aggiungo la locandina del Festival Lorca Rock (Spagna). E' dopodomani e ci sono gruppi da paura. Tigertailz compresi...

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13 giugno 2006

Extreme Metal Racing

In arrivo il 7 luglio un gioco per PC, PSP e PS2 a base di alta velocità. In tutti i sensi.
La Earache ha sponsorizzato il videogame Extreme Metal Racing e fornito musica a volontà, pescando dai gruppi del proprio roster. Speriamo che il risultato sia all'altezza delle aspettative, visto che le delusioni in casi di endorsing simili sono sempre dietro l'angolo. Per la cronaca, presenti tra gli altri marchi anche B.C. Rich Guitars e Metal Hammer.
I gruppi coinvolti sono: Mortiis, Deicide, Morbid Angel, Akercocke, Decapitated, Biomechanical (GRANDI!), Municipal Waste (RI-GRANDI!), The Berzerker, Linea 77 e Society 1.
Per la demo, alcuni screenshots ed altre informazioni trovate tutto qui. A questo indirizzo potete invece vedere il video promozionale.
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Backyard Babies - Highlights

PC di nuovo in sesto. Soldi agli sgoccioli. Italia-Ghana 2-0. Calcio storico fiorentino nella bufera per la solita ragione (sai com'è: quando una trentina di pregiudicati pieni di steroidi si allenano un anno per prendersi a cazzotti con la scusa che "questo è lo spirito del calcio in costume" capita che poi lo facciano per davvero. Davanti a spettatori paganti.). Tutto regolare.

"Regolare" anche il recente rammollimento dei Backyard Babies, che nel 1998 mi fecero innamorare col loro "Total 13" ed oggi invece bèlano innocui, meno elettrici che mai, in un disco appena uscito che non nomino giusto per non sprecare parole. Preferisco "ricordarmeli da vivi", come avrebbe detto il Mascetti di "Amici Miei". Ecco quindi "Highlights", dal succitato "Total 13". Sperando che presto rinsaviscano, inseriscano la marcia indietro e tornino ad essere ciò che erano. Perché, a dirla tutta, questa diffusa "sindrome degli Hellacopters" comincia davvero a rompermi i coglioni.

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10 giugno 2006

Cinderella - Nobody's Fool (Moscow '89)

Mosca, 1989. Il Moscow Music Peace Festival vide diverse band avvicendarsi nell'allora semi-vergine (almeno da un punto di vista del rock occidentale) territorio russo. Bon Jovi, Ozzy Osbourne, Cinderella, Scorpions, Skid Row, Motley Crue e tanti altri dettero vita ad un evento che segnò i miei anni di liceo. Bandiere russe e americane che sventolavano insieme, una folla enorme, un concerto spettacolare e variopinto, segno (sebbene schiettamente commerciale, va detto) di un cambiamento e di un disgelo che oggi possono sembrare anacronistici, ma che allora in molti abbiamo vissuto credendoci. O sforzandoci di farlo.

Tom Keifer cantò e suonò con 39 di febbre e la sua fu comunque una prestazione memorabile. Grandi Cinderella, grande Videomusic (che nella sua "artigianalità" trasmetteva anche eventi come questo e in generale dava più spazio alla musica di quanto facciano i suoi corrispettivi edulcorati di oggi, dove tutti biascicano slang ma non hanno nulla da dire), grande 1989. E un cordiale vaffanculo a chi ha sempre bollato i Cinderella come "uno dei tanti gruppi di checche glam" senza neppure ascoltarli. Se lo avesse fatto si sarebbe reso conto di aver toppato alla grande.

Fino a lunedì passerò poco dal blog, causa PC che fa le bizze (la maledetta ventola della scheda madre che si muove meno di me). Perciò godetevi il fine settimana e a presto.

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09 giugno 2006

Skid Row - Monkey Business (SNL '91)

Se è vero che non avrei mai speso 60 euro per vedere i Guns al Gods, attorniati da quegli orrendi gruppi no-metal ("no" o "nu" la musica, purtroppo, non cambia), è altrettanto vero che forse avrei preso in considerazione la cosa sapendo di vedere on stage anche il buon Sebastian Bach. Pare che fosse ospite speciale, anche se non so cosa abbia fatto di preciso sul palco.

Mi accontento di riproporre un video che ha allietato più di un pomeriggio trascorso davanti al PC assieme a Bella Gente e SonicSpeak.

Skid Row dal vivo, all'apice della carriera (tour di "Slave To The Grind") e con il singolone "Monkey Business". Luogo di esibizione gli studi del Saturday Night Live, all'incirca nel 1991. E un po' mi prende il magone a pensarci. Essendomelo perso l'anno scorso all'Evolution Festival, l'unico modo che ho avuto di vedere Seb negli ultimi anni è stato in TV, in alcuni episodi di "Una Mamma Per Amica"... Prima o poi mi spunteranno le tette, lo so.

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07 giugno 2006

Show-Ya - Watashi wa Arashi (私は嵐)

Visto che si parlava di gentil donzelle, eccone alcune che entrano ed escono, ma solo dal mio stereo, almeno due volte la settimana. Da "Outerlimits" (1989), le nipponiche Show-Ya.

Liberi di infamarle, ma io le adoro. E le preferisco sia alle Vixen che a Lee Aaron, se non altro perché ci "davano dentro". Prodotto di un'epoca, derivative e tutto quello che volete, ma se vi piace il metal melodico come quello che andava in classifica in quegli anni l'unica cosa che vi può restare indigesta qui è l'idioma, perché il resto c'è tutto.

Quando poi mr. Nick Monroe, nostro "agente in Giappone", vuole tradurci il testo... ;-)

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06 giugno 2006

Gods: tirate le somme

Ebbene, spendaccioni che non siete altro: diteci come vi è parso il festival dello strozzinaggio quest'anno.
Immagino che alla "modica" cifra di 60 euro vi sia toccato il solito biglietto senza neanche i nomi dei gruppi (altra pratica del glorioso passato che è andata a farsi benedire), che vi abbiano fatto buttare via tutte le bottiglie di plastica all'entrata (per poi ricomprarle all'interno) e che abbiate contratto svariate malattie veneree nei bagni. Ma ditemi le cose belle (l'ho scritto: sono in fase buonista, sebbene non sappia il perché).
One In A Million, sul suo blog Get In The Ring, l'ha già fatto qui. E il ritorno dei Guns, o quantomeno di Axl, sembra dalle sue parole una realtà, non la solita bufala da riviste di pettegolezzi. Anche Crystal Shadow pare entusiasta della performance dei Def Leppard (vedere il suo blog, Rock Of Ages). All'appello mancano Hijacker, Manitou e pochi altri die-hard fans che presenzierebbero anche a Sanremo pur di vedere un "evento" (scherzo).
Prego, siòre e siòri, a voi il microfono.
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04 giugno 2006

Hear N' Aid - Stars

Ho un attacco di buonismo. Sento il bisogno di qualcosa di "rassicurante". Ecco quindi uno dei momenti "buoni" del metallaro anni '80. Sulla scia di USA For Africa anche il mondo metal, su iniziativa di Ronnie James Dio, mise su un progettino di beneficenza ("Hear N' Aid") attorno ad un singolo ("Stars") che vide coinvolte varie personalità del panorama musicale di allora. Questa è la versione estesa del brano, con assolo-fiume e durata molto poco radiofonica di circa sette minuti.

Da sentire: nel mega assolo di chitarra a più mani, Yngwie che spazza via la concorrenza in 10 secondi netti, lo "zio" Rob Halford che canta il secondo ritornello una manciata di ottave più in alto dei colleghi, il tentativo di Eddie Ojeda di rivaleggiare tra dei guitar heroes (una simpatica 127 Rustica in mezzo a delle Formula 1).

Da vedere: l'espressione deficiente di Vince Neil nella carrellata di foto in chiusura, il ciuffo sbarazzino di Geoff Tate, la faccia da Topo Gigio di Dave Murray, il modo singolare di tenere il plettro di George Lynch, il cappellino di Paul Shortino (si perdoni l'infelice rima), il discutibile senso del colore di Kevin DuBrow, i baffi alla Village People di Claude Schnell, la mise alla candeggina di Don "Miami Vice" Dokken, l'occhio spiritato di Blackie Lawless e quello da "torno subito" di Chris Holmes.

Da capire: la presenza degli impresentabili Spinal Tap.

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02 giugno 2006

Chiavi(che) di ricerca 6

Nel mese di maggio alcuni utenti sono finiti qui digitando le seguenti (improbabili) chiavi di ricerca (fonte: ShinyStat):
  • andorra conti correnti cifrati (le Cayman non sono più quelle di una volta)
  • andrea pontedera or pisa or fornacette or francesca or bandabardò or sorella (or...?)
  • asia argento belladonna (comprarsi un paio di occhiali no?)
  • associazione gigolò (membri in senso stretto)
  • brutto anatroccolo sindrome dentaria (denti neri con lieto fine)
  • chaps fai da te (Teo Teocoli e il bricolage)
  • chi disse punirne uno (ecco il centounesimo: fucilatelo)
  • chiappette appese (oddio, dove?)
  • chiappette di david lee roth (questo almeno è selettivo)
  • chinotto malori (non è così cattivo, dai)
  • death metal "radio maria" (ambo sulla ruota di Gomorra o un disco dei Mortification?)
  • frase celebre di marlin monroe abbigliamento (noto pesce parlante con la gonna)
  • il nuovo disco dei metallica sarà una bufala o un ritorno al thrash (la prima!)
  • inutilità dell'utile nella coscienza dell'uomo (questa è arte)
  • la morte+opinioni personali (direi che è la principale causa di decesso, al momento)
  • la sigla degli osbourne è cantata da (Pat Boone! Cosa ho vinto?)
  • mandorla laden aschaffenburg (no entiendo)
  • marcia funebre con cornamuse e campane (gran finale di marimba e gong)
  • my name is brindellone (contento tu)
  • poesie per chi va in pensione (un pensiero carino, ogni tanto)
  • pompino demaio (sapevo che i Manowar erano alla frutta, ma mi pare eccessivo)
  • quanti sono i tunnel sulla bologna firenze (troppi)
  • ragazze italiane fono il pompino ("fono"?)
  • rosario meditato in pawer point (e un corso di inglese tra un Padre Nostro e l'altro?)
  • saltano i punti dopo un estrazione dentaria (feticismo odontoiatrico)
  • sturmtruppen torcicollo (sì, se le leggi a sbafo sul bus)
  • un paese scritto da una penna del passato (Forlì?)
  • vorrei essere tollerante con chi mi fa male ma come? (chiama Moggi)
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