BASTA TEOCRAZIA: fuori Dio dallo Stato e dalla Pubblica Istruzione!
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30 dicembre 2006

Buona fine e buona fine

Ieri sono andato alla cena del Granducato Di Metallo e stanotte ho sognato che ritornava H/M in edicola (giuro).
C'è qualcosa nel mio subconscio che mi preoccupa. Quando avevo l'età della maggior parte dei miei commensali di ieri ero uso sognare allegre patonze tanto ricche di curve quanto povere di congiuntivi. Ora sogno riviste metal scomparse oltre dieci anni fa.
Chiusa la questione capodanno: ho optato per una seratina tranquilla con consorte, cena "settentrionale" ed autoprodotta (canederli al formaggio, wurstel, insalata di patate e cheesecake) e cine-maratona notturna a base di Griffin (terza stagione appena presa, ergo...) .
Squallido? No. L'unica alternativa a cui avevo pensato era dormire fino al 2 gennaio con gli Stryper in cuffia (tentativo estremo di catechizzazione ipnopedica), per cui mi ritengo soddisfatto così.
Se non ci sentiamo prima, buon anno a tutti!
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28 dicembre 2006

Iene

Da "Repubblica" di oggi:
Non si spegne la polemica sui funerali religiosi negati a Welby. Dino Boffo, direttore di Avvenire, scrive sul quotidiano della Cei che "pretendere di disporre della propria morte è un atto contro l'amore di Dio", che Dio "è ineffabilmente caritatevole con ciascuno dentro alla propria condizione concreta. Anche con Welby è stato così. Anche Welby doveva aspettare il suo momento".
"Pretendere".
Fermo restando che non è Welby a non essere degno di Dio ma viceversa, anche laddove si dovrebbe tacere (per rispetto, per decoro, per semplice inutilità di proferire oltre) persistete, confermandovi ignobili carogne.
Iene travestite da agnelli, questo siete.
L'unico ostacolo che mi frena dal cominciare a bruciare chiese è il rispetto dell'arte. Ma la tentazione è sempre più forte.
"Concedimi la serenità di accettare le cose che non posso cambiare, il coraggio per cambiare quelle che posso e la saggezza per riconoscerne la differenza." (preghiera Cherokee)

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27 dicembre 2006

E' nato il bambin Gesù. Ma è morta la decenza.

Chiesa VERGOGNA.
Mi associo in toto all'accusa di indecenza nei confonti della chiesa (minuscola intenzionale) con riferimento alla recente vicenda Welby.
La "sacralità" della vita. Blablablabla.
Cellule staminali, aborto, eutanasia. Ogni occasione è buona per dimostrarsi fondamentalisti e dire "No. Si fa a modo nostro o non si entra nella casa del signore" (altra minuscola intenzionale). Il che andrebbe anche bene, se non fosse, come è, che è il signore che entra in casa tua. Senza bussare. E decide lui, come sempre.
La morte può essere una liberazione nel caso dell'eutanasia: cosciente e dignitosa liberazione dal dolore, dall'accanimento terapeutico, da una vita che è solo vegetazione forzata.
La morte può essere forse una liberazione anche nel caso della pena capitale imposta ad un criminale internazionale, ad un dittatore, ad un pluriomicida. Vox populi, la liberazione sarà dalla paura, dal terrore, dallo spargimento di sangue.
Sono uguali? No. Lo Stato non ha diritto di vita e di morte sulla persona. Come Dio non ha diritto di vita e di morte sulla persona. Ammesso che poi Dio ci sia.
L'uomo e lui solo ha diritto di vita e di morte sull'uomo. Che poi la legge lo punisca, come e quanto, non importa. Ma, unico limite, non si può arrogare il diritto di ucciderlo. Io posso uccidere mio fratello (ed essere poi adeguatamente condannato, chiaro). Io posso uccidere me stesso. Io sento di doverne avere il diritto. Opinione mia, ma non conta meno di quella di un papa e di una chiesa che non si piega nemmeno di fronte al dolore atroce di un uomo che chiede solo di non soffrire più.
La vita è vita per nostrosignoregesùcristounoetrino. Per cui facciamo due conti. Essendo scattato in questi giorni il conto alla rovescia per l'esecuzione di Saddam Hussein mi aspetto che il solerte Nazinger si pronunci a favore della clemenza. Oltretutto anche il buon senso direbbe che i fondamentalisti (quegli altri, ma cambiano solo barba e metodi) non hanno bisogno di nuovi martiri. Vaglielo a spiegare ai burattinai americani che muovono i fili del neo governo-fantoccio iracheno e fanno la guerra come io gioco a Risiko (ovvero male) e alle pacifiche comunità cattoliche ed ebraiche, pacificamente unite solo dal pacifico odio per il nemico comune.
La vita è sacra? Allora vediamo se tale radicale assunto è valido per TUTTI.

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18 dicembre 2006

Auguri

BUON NATALE!

Mi tolgo di torno. Ma non senza l'ennesima iniziativa inutile.
Se vi va, in mia assenza potete elencare qui sotto prima le cose che volete che il Babbo vi porti (fino al 25) e poi quelle che "purtroppo" vi ha portato.
E ricordate. Se anche in bassa stagione l'unico albergo che riuscite a prenotare è una stalla, se vi scoprite padre nonostante siate all'estero per lavoro ormai da 10 mesi, se siete albini e la vostra donna (albina anch'ella) partorisce un bambino di colore gioite: è stato un po' Natale anche per voi. Trentatré anni (il tempo che si laurei) e vi levate il prurito.
Imm(ac)olato gaudio a todos!
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16 dicembre 2006

Poll 2006

Una rapida carrellata di dischi, demo e concerti che mi hanno colpito nell'anno che se ne va.
Il 2006 non è stato malaccio, sebbene a darmi soddisfazioni siano stati soprattutto gli artisti della vecchia guardia. Gallina vecchia…

CD - METAL:
CELTIC FROST - Monotheist
SOLITAIRE - Invasion metropolis
VENOM - Metal black
VOÏVOD - Katorz
KRUX - Krux II
NAPALM DEATH - Smear campaign
GORY BLISTER - Skymorphosis
ANAAL NATHRAKH - Eschaton
SADUS - Out for blood
SLAYER - Christ illusion
DYSRHYTHMIA - Barriers and passages
KAYSER - Frame the world... hang on the wall
JON OLIVA'S PAIN - Maniacal renderings
MASTODON - Blood mountain

CD - METAL FLOP:
DISILLUSION - Gloria
BENEDICTUM - Uncreation

CD - STREET/GLAM/R’N’R:
WIG WAM - Wig Wamania
MÖTORHEAD - Kiss of death
BABYLON BOMBS - Doin’ you nasty
MISS CRAZY - Miss Crazy

CD - STREET/GLAM/R’N’R FLOP:
TOWERS OF LONDON - Blood, sweat and towers
SKID ROW - Revolutions per minute

CD - ALTRI SUONI:
HJARNIDAUDI - Pain:noise:march
BELLRAYS - Have a little faith
RODRIGO Y GABRIELA - Rodrigo y Gabriela
BONE MACHINE/MUTZHI MAMBO - Storie nere
CAPAREZZA - Habemus capa
SUNBOMB - Life's a crusade
BORIS - Pink
WOLF EYES - Human animal

DEMO ed AUTOPRODUZIONI:
COMBO DE LA MUERTE - La maldiciòn del Combo 7” (...obiettivo?)
MAX THE AXE’S BLAZING STAR - Blazing Star
RENEGADE - Too hard to die
RATTLESNAKE - Dirty fuckin’ street rock
STORY OF JADE - The factory of apocalypse

CONCERTO:
KING DIAMOND - Cencio's, Prato (25 maggio)
SADUS e GORY BLISTER - Sonar, Colle Val d'Elsa (24 aprile)
ELECTRIC WIZARD - Zero Circus, Sesto Fiorentino (18 febbraio)

CONCERTO FLOP:
GLENN HUGHES - Sonar, Colle Val d'Elsa (25 novembre)

PERSONAGGIO:
DAVE LEPARD (R.I.P.)

COSA RICORDARE: Una canzone ed una vacanza. La prima è “Ready to rock” dei WHITESNAKE: era l’ora che incidessero qualcosa di nuovo ed il risultato è a dir poco brillante. La seconda è la sei giorni di BARCELLONA con Laura. Gran bella esperienza!

COSA DIMENTICARE: I grandi bluff giornalistici. E le relative “future grandi stelle”. Da circo forse. A gusto mio (sottolineo: MIO) BENEDICTUM e TOWERS OF LONDON non meritano un decimo dell’attenzione che hanno avuto finora. I primi li trovo francamente inutili, i secondi delle patacche prefabbricate, false e fastidiose (basta un brano qualunque dei Wildhearts meno ispirati a spezzare il culo al loro pompatissimo debutto; e non sprecate per loro il termine “punk”, già stuprato abbastanza per tutte le volte che è stato appioppato indebitamente a orde di giovanotti brufolosi senza idee né talento).

L'OCCASIONE PERSA: Rivedere John K dei BIOMECHANICAL in occasione della loro calata italica di qualche settimana fa. La coincidenza con una cena assieme agli ex compagni di liceo me l’ha impedito. E’ stata una scelta dura fino all’ultimo, ma ci tenevo troppo alla vecchia cricca… Accidenti ai sentimenti.

SPERANZE PER IL 2007:
Dalla vita: niente di particolare. L’anno scorso avevo auspicato più lavoro e più tranquillità. Ho avuto entrambi.
Dalla musica: la definitiva scomparsa del neo-melodic-speed-symphonic-power, del fenomeno emo e di qualunque “nuova sensazione” in genere. Meno mode e più personalità.

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15 dicembre 2006

Trusted Computing

Filmato vago e valido solo come introduzione ad un discorso più ampio e dettagliato, ma la minaccia del "trusted computing" è reale. Il Grande Fratello continua a premere alle porte...

Per info: www.no1984.org

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14 dicembre 2006

Free COMBO DE LA MUERTE mp3!

Free Christmas song download! Rejoice!
BUON NATALE dal Combo!
So che è un po' in anticipo, ma siamo così "avanti" che da noi è già Santo Stefano...

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13 dicembre 2006

Chuck Schuldiner

Altro reperto dell'era Hammerblow. Scrissi questo piccolo memoriale per la ricorrenza del giorno in cui uno dei più grandi artisti del metal estremo ci ha lasciato.

Il giorno è il 13 dicembre e l'artista l'immenso Chuck Schuldiner.
Ora sono cinque gli anni trascorsi, ed ogni anno mi sembra che siano mille in più.
CHUCK SCHULDINER
Long Island (NY), 13/5/1967 - Florida, 13/12/2001
Ci sono tanti modi per ricordare un musicista.
Ecco il più facile: Chuck, carismatico chitarrista/cantante le cui band (cronologicamente) Mantas, Death e Control Denied hanno scavato nel fertile terreno del metal, plasmando figure estreme, ritagliando a rasoiate sagome che sono rimaste esempi, standard irraggiungibili di musica estrema per gente estrema. Eppure intelligente, non banale, profondo nella ricerca lirica quanto nella perizia esecutiva. E soprattutto coerente, qualità questa praticamente scomparsa nell’attuale music business. E aggiungerei anche in maniera assolutamente naturale, senza subire o inventare pressioni, senza rifuggire da filoni musicali (che peraltro avrebbe generato lui stesso), così come senza rincorrerne nessuno. Potrei aggiungere che, da quando uscì “Scream Bloody Gore”, TUTTO il panorama death metal ha iniziato una corsa forsennata, per eguagliare quella macchina assassina ed unica che costituivano i DEATH. E non l’ha mai raggiunta. Potrei quindi sciorinare qualche nome di musicisti coinvolti nel progetto Schuldiner (perché questo erano, in sintesi, anche i Death): Gene Hoglan, Steve DiGiorgio, Andy LaRocque, Sean Reinert. E giù, a decantarne le lodi: strumentisti d’eccezione, complici nel piano di forgiare un death metal mai caotico, feroce, cerebrale, tecnico ed eclettico. Potrei infine sviolinare sulle qualità umane di Chuck, essendo lui sempre rimasto un “kid” prima che un musicista, fan di una musica che lo ha visto fan fino alla fine, senza cadere nella trappola che fa di un musicista un essere “altro” dagli altri, in primis da chi ama la sua musica. E, tanto per “sdoganare” un artista estremo di fronte ad un pubblico più classicamente metal, come non aggiungere quelle che Chuck stesso citava come sue influenze? Exciter, Anvil, Slayer, Venom, Dave Murray, Adrian Smith, Yngwie Malmsteen, Kiss, Mercyful Fate, Watchtower, Marty Friedman, Vivian Campbell…
Questo è il modo facile.
E lo è perché non importa quanto ciò risponda a verità. Non conta se e quanto di queste realtà sia veramente accaduto e in che misura quanto scritto, cantato e suonato rimarrà a memoria dei Death e di Chuck nel panorama metal. Conta solo che QUESTO è ciò che la gente vuole ricordare. Ebbene, quanto scritto è tutto vero; e il Chuck “umano”, con la sua famiglia, il suo stile riservato e signorile (rispetto a tanta gentaglia che usava il death metal per nascondere solo la propria ignoranza ed arroganza), l’amore per il suo cane e la passione di metal kid mai sopita, è molto di più di questo.
Il difficile, in momenti come questo secondo anniversario della scomparsa di Chuck, è EVITARE di sprecare le parole, di consumarle ancora, di svuotarle erodendone ogni significato. Ripetere all’infinito, esorcizzando il male stesso che ha portato sin qui, per arrivare all’effetto narcotico del rituale. No. Non mi piace e non accetto che accada ancora. E’ ciò che NON SI VUOL RICORDARE che fa e deve fare male. Perché, intendiamoci, sappiamo tutti chi è stato Chuck e cosa ha fatto e a nulla serve sentirselo ripetere. Non è confortante. E se per provare interesse per un musicista si ha bisogno dell’ennesimo epitaffio frignone zeppo di ovvietà, beh, allora bisogna veramente VERGOGNARSI.
Per questo preferisco guardare all’altro lato. Quello duro. Quello che non amiamo ricordare. Quello che non affascinerebbe neppure il più meschino dei fans “postumi”. Non voglio ricordare una morte stronza e vigliacca che ti mangia il cervello. Non sopporto di pensare che la sua band, il genere musicale stesso che in pratica ha inventato significasse “morte”. Non concepisco la giovane età a cui si possa essere strappati dalla vita. Non riesco più neanche a sentir nominare buffoni che della misantropia e del nihilismo hanno fatto bandiere che sventolano sulle pile di dischi venduti a piccioni patentati. E sono sempre lì che se la ridono, sotto quintali di face painting. “EVIL” Chuck era il male, non quei maiali con le suore sodomizzate e baracconi pseudo-vampireschi. E un male se l’è portato via. Era quel tipo di artista che per anni mi ha fatto sentire fiero di seguire un genere, che metteva la sostanza là dove si privilegia la forma. E ora mi rimane un migliaio di (pessimi) imitatori. L’unica cosa che sanno dire è “I Death sono stati un’influenza fortissima”. Poi li sento e mi viene il magone.
Per favore credetemi. C’è un modo, uno solo, per portare rispetto, per non dimenticare, per far sì che niente venga cancellato o sfruttato: restare in silenzio.
E da domani ricominciare la vita di sempre, senza mai parlare dei Death al passato. Ed evitando di riferirsi a Chuck come “quel cantante stroncato da un tumore al cervello due anni fa”. Quello che ha fatto per noi è MUSICA. La MUSICA non ha tempo, non nasce e non muore. Non avrebbe alcun senso ricordarla.
Lo avrebbe, e LO HA, continuare a VIVERLA.

I believe behind confusion awaits the truth for us
Past the obstacles we face
I value our life and trust
Years of questioning why things happen the way they do in life
Wishing that I could turn back time,
So we could join our souls
I know there is no way to avoid the pain that we must go through
to find the other half that is true.
(“Destiny” - da “Individual Thought Patterns”, 1993)

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12 dicembre 2006

Blazing Star


Finalmente fuori il demo CD dei Blazing Star.
E devo dire che sinceramente mi è piaciuto (caro Admiral, dico sul serio).
Buona tecnica, buona registrazione, il demo consta di due brani originali e due cover, una delle quali dei tremendi Stratovarius, ma ben eseguita ed assolutamente non fuori posto.
Amanti dello US metal anni '80, Malmsteen e shredder vari, fatevi sotto.
P.S.: Lo so, troppe fiamme. Ma non resistevo... ;-)

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Monsters of Tribute e Mantra/Renegade

Sabato 30 Dicembre al Cencio's (Prato) MONSTERS OF TRIBUTE: cover bands di AC/DC, JUDAS PRIEST e KREATOR. Sarà presente lo stand della MADHOUSE RECORDS con vinili hard 'n' heavy (garantisco io: tutta roba in ottime condizioni e a prezzi buoni!).
Venerdì 5 Gennaio consiglio invece l'accoppiata MANTRA - RENEGADE al Sintetika (vedi flyer).
Come si dice... buona fine e buon inizio!

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11 dicembre 2006

DJ set metal

Postato or ora sul sito del Granducato di Metallo. Se volete potete rispondere anche qui.
Curiosità.
Parlando di metal post-concerto e di DJ set in generale viene spesso fuori una considerazione: "Mettono sempre gli stessi pezzi".
Premetto che sono d'accordo. Tanto che non mi va più nemmeno di stare nella "saletta dei metallari col broncio" al Siddharta dopo i concerti.
In sintesi:
1- In molti locali (vedi Siddharta) le possibilità di interazione sono minime (causa volume chiacchierare è impossibile, bere... beh, meglio bere altrove), ma ciò non rende il miliardesimo passaggio di "Painkiller" meno banale.
2- La questione "Painkiller" è rappresentativa di qualcosa di più generale: i brani proposti sono quasi sempre pezzi che sappiamo già a stramemoria (e quando si esce ci si aspetta qualcosa di un po' più "speciale" di quanto si ha sullo scaffale di camera propria). Ma alternare qualcosa di meno conosciuto ai "sure shots" è sempre un azzardo...
3- ...E gli azzardi non sempre pagano. Le diversità del mondo metal, anziché arricchirlo, lo mortificano: viene passato un brano dei Death e vedi i defenders (sovente "metallini") che storcono il naso e vanno via, viene passato un brano di qualche hollywoodkeyboardprogdragonelficsymphopowerspeedmelodicmetal e gli oltranzisti fanno altrettanto. Un po' di "curiosità" in chi dice di avere "passione" per un genere musicale ci dovrebbe pur essere.
4- A volte ci si mettono gli incompetenti gestori dei locali (qualcuno ha detto Sonar?), che pretendono che i metallari ballino. Non aggiungo altro, perché fondamentalmente non si può pretendere di insegnare a chi ti fa fare la serata l'ABC della musica. Comunque non mi risulta, dopo 20 anni di militanza, che i metallari "ballino". Il risultato, ad ogni modo, è che chi sta alla consolle viene ancora di più incentivato a mettere le solite cose per avere una qualche risposta immediata da parte di chi ascolta (anche se non di vero e proprio ballo si tratta).
- La mia domanda è: come la vedete? Colpa nostra, di chi gira i dischi, dei gestori o un po' di tutti?
- La sottodomanda: sarebbe possibile, visto che in giro non ne vedo, organizzare serate da qualche parte in cui il DJ set non comprenda solo "I wanna be somebody" degli W.A.S.P. e "All we are" degli Warlock? Magari serate "a tema", così che i puristi dei singoli sottogeneri non si scannino tra loro?
P.S.: Prima che gli Halfordiani mi si avventino contro: adoro "Painkiller". Ma c'è tanta di quella roba dei Judas da poter sentire con piacere che ridursi a mettere lo stesso brano tutte le volte è quasi una mancanza di rispetto per un gruppo così importante. Stessa cosa per gli W.A.S.P....

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10 dicembre 2006

Stoneblizzard in cerca di un cantante

Gli Stoneblizzard, band hard rock di Firenze, cercano URGENTEMENTE cantante, serio, preparato e motivato per imminente registrazione materiale e attività live.
Per contatti: phantalex@yahoo.it

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07 dicembre 2006

Maccio Capatonda &Co


Segnalo un utile link per chi, come me, fosse un ammiratore di Maccio Capatonda e dei suoi sgangherati colleghi (Lina Dirsivoglia, Mara Bozzasbadiglio, Nick Malanno, il glorioso Rupert Sciamenna...). Potrete scaricare, sebbene con una procedura un po' noiosa, tonnellate di corti già celebri tra gli estimatori di All Music Show: la soap "Intralci", gli speciali di "Jim Massew", "Unreal TV", "Mirkos" ed i "Colloqui Pro Quo".
Buona visione e buon divertimento!
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06 dicembre 2006

Ancora "Live", niente "live"

Data di Doro e Benedictum saltata. Mi importa il giusto, visto che non amo nessuna delle due formazioni, ma mi preme sottolineare come i cialtroni della Live si confermino, ad ogni occasione che si presenta (non solo ai vergognosi Gods Of Metal), per ciò che sono.
Come se qualcuno avesse dei dubbi a riguardo.
Vedere il post di Admiral per ulteriori dettagli.

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03 dicembre 2006

Sangre Azul - No Eres Nadie

Ora che ci penso, non ho in effetti postato niente riguardo al breve soggiorno a Barcellona di fine ottobre.

Riassumo bollando l'esperienza come "splendida": gente tutto sommato simpatica (nonostante l'iniziale diffidenza per la Catalogna), tanta vita, buffi artisti di strada, bei musei, ottima cucina e, dulcis in fundo, musica!

Sì, perché i moniti ricevuti da più parti riguardo alla presunta scarsità di musica, nella fattispecie hard e metal, si sono rivelati più che infondati. Solo in Tallers (una via neppure tanto distante dalle famigerate Ramblas) ci sono almeno sette (SETTE) negozi di dischi uno dietro all'altro, alcuni dei quali specializzati in metal (ad esempio Arise, che è anche distribuzione). Tra usati, tagliati, prezzi abbordabili e offerte dei mercatini me ne sono tornato a casa con 21 CD, 8 DVD e un libro (un volumone della Taschen sui poster di propaganda cinese, qui venduto a 29.99 euro e là -ancora incellofanato- piazzato a 8 euro). Il tutto a molto, molto meno di quanto sia lecito pensare. Chi mi conosce sa che i soldi non mi crescono sugli alberi...

Viste le scrupolose ricerche effettuate preventivamente sul metal ispanico, sono andato a colpo sicuro. Per cui niente Mago Del Caz o altre pacchianerie modaiol-tolkieniane, ma sano e robusto metallo d.o.c. (con qualche concessione al futile, lo ammetto): Angeles Del Infierno, Obus, Baron Rojo, Beethoven R., Santa, Bella Bestia, Sangre Azul, Panzer e il primo dei Rata Blanca (argentini, ma qui difficilmente reperibili).

Ecco quindi un assaggio dei Sangre Azul, ai tempi -seconda metà anni '80- considerati la risposta spagnola alla domanda "perché non mettete su anche voi un gruppo-clone di Bon Jovi e Europe?". Li adoro...

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