BASTA TEOCRAZIA: fuori Dio dallo Stato e dalla Pubblica Istruzione!
generated by sloganizer.net

26 febbraio 2008

Quel mazzolin di crisantemi

Ogni anno mi ritrovo qui a studiare il nemico, per la sacrosanta gioia di conoscere bene chi odio.
Puntualmente trovo almeno un paio di canzoni sanremesi che non mi dispiacciono; l'anno scorso ho addirittura avuto la fortuna di vedere vincere una di queste ("Ti regalerò una rosa", di Cristicchi).
Questa sera è iniziato Sanremo 2008 e da quel che ho sentito non credo si ripeterà il lieto evento.
La canzone italiana, come il cinema italiano, è un ectoplasma che esiste solo nelle polemiche dei critici e nei dati vendita delle etichette. Artisticamente parlando è un'isola che non c'è.
Ecco alcune impressioni a caldo, scremando il contorno degli ospiti spaesati, dei baloccamenti di Chiambretti e delle canoniche finte lacrimucce da valletta (che è stonata come una campana ma non può sottrarsi alla legge del "qui devono cantare tutti").

- Paolo Meneguzzi "Grande"
"Perché nessuno al mondo è grande come te"... In realtà non parla di niente. Cliché a go-go nel testo, banale la melodia. Avanti un altro.

- L'Aura "Basta"
Bella ragazza.
Capisco una sillaba sì e una no. La canzone parla del futuro, della violenza. Sì, sì, basta violenza. Ma quale? Mah.
Qualche gorgheggio e l'ennesimo "rant" generalista (impreziosito da due o tre parole intellettuali gratuite quanto vaghe) è svanito.

- Milagro "Domani"
Ancora futuro. Ancora vaga irrequietezza giovanile. La musica migliora, ma si appiattisce su un ritornello un po' così.

- Toto Cutugno "Un falco chiuso in gabbia"
Pettinatura in stile Fantasilandia, testo su un amore tradito.
Svociato e stonato, l'eterno secondo si presenta con un brano "alla Cutugno", ma da lato B.

- Frankie Hi-NRG MC "Rivoluzione"
Ipotetico inno dell'antipolitica con refrain trombettaro da Festa dell'Unità. Ascolto Frankie da 14 anni, ma non colgo il senso di predicare (seppur bene) da "questo" palco, con un brano che non è tra i suoi migliori ed in un momento in cui la sua presenza può essere considerata strumentale. Inoltre l'ossessione del ritornello a tutti i costi per rendere fruibile l'hip hop alla fine ne mortifica l'essenza.
"Non si fa la rivoluzione: l'hanno detto in televisione."
Correggo: "Non si fa la televisione: l'ha detto la rivoluzione."

- Andrea Bonomo "Anna"
Musicodrammino ripetitivo che presto cede alla melassa. D'altronde "Anna" è la bella mamma all'italiana. Bella giacca.

- Fabrizio Moro "Eppure mi hai cambiato la vita"
Un amore finito. Ancora.
Tra sussurri adolescenziali e berci afoni si scorgono grandi verità: "Gli amori vanno via, ma i sogni no". La Perugina ringrazia.

- Frank Head "Para Parà Ra Rara"
Brutti come la fame, vestiti di conseguenza. Uno scherzo balcanico, ma almeno è qualcosa di diverso.
In linea con Frankie nell'essere "non sanremesi"; se ciò sia un bene o un male dipende dall'italiano medio.

- Anna Tatangelo "Il mio amico"
E' la quinta volta che questo trancio di carne solca il palco del Festival, con le sue ovvietà, il suo vuoto giovanile, la raccomandazione del noto ganzo ed il wonderbra di ordinanza. Anche stavolta offre un prefabbricato di femminilità senza palle.
Tra amici, amori, brividi, cammini, dolori e chincaglieria assortita il testo è di denuncia solo in apparenza: l'omosessualità è un argomento che merita ben altra profondità e ben altri portavoce. Purtroppo la musica ha quel piglio epico/corale/melodrammatico che la farà arrivare in alto.

- Michele Zarrillo "L'ultimo film insieme"
Lentone di maniera. Molto mestiere ed altrettanti luoghi comuni. Sull'amore, ovviamente.
Si riscatta nel dopofestival, condotto da Elio e le Storie Tese, duettando/duellando con Cesareo in un assolo di chitarra obiettivamente strepitoso.
Per un attimo mi sono chiesto "Come mai non sono così anche i pezzi del Festival?". La risposta era molto, molto ovvia. Perché era rock. E bello. Due allergie storiche della kermesse, che generalmente incrocia solo rock posticcio o scadente, e premia la bellezza (quando va bene) con gli ultimi posti e coi contentini del premio-critica.

- Melody Fall "Ascoltami"
Quattro scarabocchi emocciosi ed ansimanti. E Sanremo diventa lo Zecchino di Latta.
Qualche ragazzina delle medie ci cascherà, per la gioia della mamma di turno, che dovrà rimuovere molti poster dalla camera della pargola.

- Eugenio Bennato "Grande sud"
Tamurriata buonista e un po' dispersiva sull'emigrazione e la multiculturalità italiana: essenzialmente nord contro sud, ma fa capolino anche qualche velleità etnica.
Un'altra voce fuori dal coro. Come per i Frank Head niente che comprerei, però serve per dimenticare tanti bambocci coi loro amori italioti.

- Daniele Battaglia "Voce nel vento"
Imbarazzante figlio di Dodi Battaglia dei Pooh, stona un simil-scarto del babbo, di rara inutilità. Si conferma l'imperativo post DJ Francesco: i Pooh non devono procreare.
Quanto a Dodino, tagliategli la testa. E poi torturatelo.

- Max Gazzè "Il solito sesso"
Un pizzicato sobrio e non banale, con vaghe reminiscenze jazz.
Lo scarso appeal sanremese lo condanna a posizioni medio-basse. Ha troppa personalità per vincere.

- Valerio Sanzotta "Novecento"
Ballata popolare, alla vecchia. Che in Italia vuol dire la solita zuppa, da De Gregori a De André a Guccini. Non si scappa.
E così anche il terzo obolo alla Festa dell'Unità è versato.

- Giua "Tanto non vengo"
Singolare e confuso mix tra filastrocca e cantautorale urlato. Non riesco a seguire il testo per l'effetto-overdose di quasi 4 ore di musica e banalità.

- Tricarico "Vita tranquilla"
Un piagnisteo vocalmente improponibile, ma soprattutto una persona indisponente. Se non ti piace il circo non ci andare, o almeno evita le moine un po' ipocrite di chi è "contro" ma ci va lo stesso. Specie se non sei un genio, né come paroliere né (soprattutto) come interprete.

Amore, futilità, abiti bruttissimi, veteropolitica di piazza, giovani come costrutto merceologico, futuro incerto.
E' questa l'Italia rappresentata da Sanremo? Temo. E' un'immagine veritiera? Idem.
Per questo guardo il Festival con gli stessi nervi scoperti di un gatto di fronte a un Rottweiler.
Rizzo il pelo e mostro i denti, ma in fondo è solo paura.

Etichette: , , ,

Bookmark and Share
5 comments

25 febbraio 2008

Baciamo le mani

Da aprile in tutte le sale: "A Spasso Nel Tempo 3: A colazione da Torquemada".
Riduzioni all'ingresso per coppie ariane sposate, embrioni (maschi) e tesserati UDC/UDEUR/ProLife.
Seguirà il nuovissimo documentario "Come il Sole gira attorno alla Terra, e con una certa reverenza", a cura della CEI.

Mi è sempre più difficile scherzarci su.
Forse hanno ragione questi scriteriati. Magari l'unico modo per evitare davvero la fine del mondo è riportarlo indietro di secoli.
Fosse così facile mi metterei a molestare bambini pure io, tra una soffiata al KGB e l'altra.

Etichette: , , ,

Bookmark and Share
6 comments

24 febbraio 2008

Thinking Blogger Awards

Ringrazio Marco il Lunatico per avermi incluso nei "Thinking Blogger Awards", benché "pensare" e/o "far pensare" sia l'attività che recentemente svolgo il meno possibile.
Incaricato di segnalare cinque blog che "mi" fanno pensare, amo leggere o trovo comunque interessanti, ecco le mie scelte:

1 La Voce Della Luna
Una mente lucida, sensibile e profondamente umana. Leggi e contemporaneamente "vedi" la terra da cui scrive.
2 Admiral Benbow
Tra serio e faceto, metallo e plastica, l'Ammiraglio argomenta sempre in modo corretto. Ammiro il suo disimpegno, anche se spesso fa a cazzotti col mio Morettismo cinico e disfattista. Gran persona.
3 Idiota Ignorante
Feroce, politicamente scorretto e senza alcuna pietà per i luoghi comuni. Devastante quanto irritante, con Niccolò non saprete mai se gli piacete da morire o se aspetta di arruotarvi col Califfo appena vi voltate (e morirete comunque).
4 Le Stanze Dell'Arte
Lode e gloria a chi dedica sforzi e tempo alla letteratura underground. In tempi così grami per la cultura servono persone così!
5 Al Bar Dello Sport
Il calcio è senza dubbio lo sport più odioso, dopo il curling. Eppure calcio e poesia possono essere così vicini da confondersi.
Bookmark and Share
6 comments

Non solo Gods...

Oltre che sciorinare più o meno utili considerazioni sull'età media dei gruppi del Gods Of (rusty) Metal di giugno si potrebbe dare un'occhiata ad altre date interessanti, più vicine sia cronologicamente che, in alcuni casi, geograficamente. Vecchi per vecchi, almeno qui c'è anche gente che ha ancora una verginità artistica.
Fatemi sapere a quale delle seguenti date intendete presenziare, così ci mettiamo d'accordo per la classica carovana.

P.S.: Lo so, non ho incluso i Symphony X a Firenze ed i Queensryche a Milano. Troppo lontani i secondi, troppo inutili i primi.


ITALIAN GODS OF METAL
(solo per Strana, Node, Necrodeath e -al limite- Extrema, intendiamoci)
DEATH SS, FIRE TRAILS, STRANA OFFICINA, SADIST, EXTREMA, DOMINE, VISION DIVINE, GRAVEWORM, NECRODEATH, NODE, MACBETH, DGM, RAW VISIONS
02/03/2008 Alcatraz, Milano


OVERKILL

10/03/2008 Alcatraz, Milano


RAW POWER

28/03/2008 Rebeldia, Pisa


ONSLAUGHT + CARNAL FORGE + METHEDRAS

05/04/2008 People Of Art, Modena

TROUBLE + DRAGONLORD + COVERED CALL

08/04/2008 Estragon, Bologna


DEATH ANGEL

12/04/2008 Fillmore, Cortemaggiore (PC)

13/04/2008 Alpheus, Roma

JON OLIVA'S PAIN + MASTERSTROKE

03/05/2008 Viper, Firenze


NAPALM DEATH + SUFFOCATION + WARBRINGER

24/05/2008 Rock Planet, Pinarella di Cervia (RA)

Etichette:

Bookmark and Share
2 comments

19 febbraio 2008

Intervallo

Italia (panorama)
(in sottofondo: chitarrina classica in monofonia)

Etichette: , , ,

Bookmark and Share
6 comments

12 febbraio 2008

Mi si nota di più se non vengo?

Non si placa la polemica per la scena erotica fra Nanni Moretti e Isabella Ferrari di "Caos Calmo", il film di Antonello Grimaldi arrivato venerdì scorso nelle sale con l'indicazione "per tutti" (quindi senza divieti) e già primo al box office. Dopo Famiglia Cristiana anche il responsabile della Cei per la pastorale giovanile, don Nicolò Anselmi, critica la scena d'amore.
E, in una lettera ai ragazzi che andranno alla Giornata mondiale della gioventù di Sydney, avanza la proposta che professionisti seri come Moretti e la Ferrari rifiutino in futuro di prestarsi a "girare scene erotiche volgari e distruttive".

Fonte: Repubblica.it

La citazione da "Ecce Bombo" mi pareva inevitabile.

Tempo sprecato controbattere. Come sempre, non c'è gusto né guadagno nel parlare ai sordi.

Sei un prete, un fedele, un chierichetto, un crociato della Militia Christi o un generico timorato di Dio? Non andare a vedere il film. Punto.

E fatti anche un bel chilo di "non volgari e costruttivi" affaracci tuoi.
Tra l'altro non si parla mai con la bocca piena. E chi vuol capire ha capito.

Etichette: , , , ,

Bookmark and Share
8 comments

Io corro da solo

Valentino Rossi "corre da solo". Dice che non vive in Italia, lui. Come molti ricchi furbi, che all'estero mandano i soldi o, virtualmente, se stessi. Naturale per lui diventare un grande evasore, graziato dal solito accomodamento che gli permette di cavarsela pagando solo un quinto di quanto dovrebbe. Provateci voi, a dire che passsate la maggior parte del vostro tempo in tangenziale o sul bus, per vedere se vi scontano le tasse.
Gianburrasca.

Giuliano Ferrara dichiara che anche lui "scende in campo" (un colpo al cerchio, da destra) e anche lui "corre da solo" (un colpo alla botte, da sinistra). Meraviglioso cappello di siffatto completino il motivo: difendere la "vita" (leggasi: combattere l'aborto, come da recente input Berlusconiano, a sua volta costante input della CEI, a sua volta risultato della non affluenza al famoso referendum al quale certe donnette da burka si dimenticarono di votare).
Camaleonte.

Walter Veltroni, noto inventore della locuzione "ma anche" e primo ideatore della fortunata linea prêt-à-porter "io corro da solo", ora vuole dentro al PD anche la Bonino, ma a patto che non si porti dietro il fagotto degli altri radicali. Servono la faccia e la donna, non l'apparato.
Verme solitario.

Savino Pezzotta segue le orme di altri sindacalisti DOC: fa il salto della quaglia, anche lui "scende in campo" e anche lui "corre da solo". In più sta al centro, che ora come ora pare un posto al sole, e ama tanto, ma proprio tanto, i lavoratori.
E questo fa di lui Robin Hood, a occhio e croce.

Cinque minuti di telegiornale e non sai se stai vivendo un insperato rinascimento dell'individualismo o l'ennesimo trionfo dell'ipocrisia all'italiana.

Etichette: , , , , ,

Bookmark and Share
3 comments

09 febbraio 2008

Esce "Tropical Steel"!

Dai e dai ce l'abbiamo fatta.
Il 22 febbraio esce "Tropical Steel". Fondo del CD nero, confezione in spocchiosissimo digipak e una bonus track esclusiva (presente "solo" su tutte le copie, tanto per insistere con il situazionismo).
E' possibile già da ora prenotarlo sul sito della Halidon ad un prezzo davvero conveniente.
Per maggiori informazioni visitate il nostro MySpace.

In realtà stiamo già lavorando al secondo CD e a un progetto "monografico", ma intanto godiamoci questo.

...Metal hasta la Muerte!

Etichette: ,

Bookmark and Share
8 comments

05 febbraio 2008

Poll 2007

Ecco senza tanti fronzoli gli ascolti più o meno interessanti, le conferme e le delusioni dell’appena concluso 2007:

Metal
Watain - Sworn To The Dark
Lizzy Borden - Appointment With Death
Onslaught - Killing Peace
Monstrosity - Spiritual Apocalypse
Gallhammer - Ill Innocence
Electric Wizard - Witchcult Today
Arkhon Infaustus - Orthodoxyn
VVAA - Speed Kills… Again
Municipal Waste - The Art Of Partying
Trouble - Simple Mind Condition
Exodus - The Atrocity Exhibition - Exhibit A
Obituary - Xecutioner’s Return

Street/Glam/Rock’n’roll
Hanoi Rocks - Street Poetry
Cult - Born Into This
Smash Alley - Too Late To Say No

Italiani
Strana Officina - The Faith
Hyades - And The Worst Is Yet To Come (cercate l’edizione brasiliana, con la bonus cover di “Minkions”!)
Stöner Kebab - Imber Vulgi
Schizo - Cicatriz Black
Infernal Poetry - Nervous System Checking

Altri suoni
Nadja - Thaumogenesis
Gnaw Their Tongues - Reeking Pained And Shuddering
Zu & Nobukazu Takemura - Identification With The Enemy: A Key To The Underworld
Left Sensory Bypass - Temporal Exclusion
Monarch! - Dead Men Tell No Tales
Mount Fuji Doomjazz Corporation - Doomjazz Future Corpses!
Simone Cristicchi - Dall'Altra Parte Del Cancello
Elend - A World In Their Screams
Neurosis - Given To The Rising
Locust - New Erections
Dälek - Abandoned Language

Heliocentrics - Out There

Disco delusione
Crashdïet - The Unattractive Revolution

Personaggio ridicolo
Axl Rose
. Timbra regolarmente il cartellino di pagliaccio dell’anno ogni volta che annuncia “Chinese Democracy”. Si ripropone nel 2007 latrando inutilmente su qualche brano dell’album di Sebastian Bach. Buono solo per l’Isola dei Famosi.

Miglior concerto
Sebastian Bach e Behemoth - Evolution Festival, Firenze (7 luglio)
Faster Pussycat - Siddharta, Prato (10 maggio)
Kayser - Cencio’s, Prato (18 febbraio)

Peggior concerto
Cynic
e Virgin Steele (Evolution Festival, Firenze)

Gruppi storici e tutto quello che vi pare, ma i primi sono soporiferi (spiegatemi poi perché se i Tigertailz suonano con le basi registrate siete tutti lì a prenderli per il culo, mentre se lo fanno i Cynic sono una essenziale e sottovalutata band di prog death… ma per carità…) ed è palesemente ora di appendere le chitarre al chiodo per i secondi, forti ormai solo di pose-palco e abbrutenti piagnistei "per
falsetto e pianola".

Concerto mancato
Crashdïet e Hardcore Superstar da una parte (Pinarella di Cervia), The Haunted e Municipal Waste dall’altra (Milano). Peccato, peccato e ancora peccato.

Conferma del 2007
Il thrash è tornato ai fasti di un tempo (Violator, Municipal Waste, Fueled By Fire, Eternal Devastation, Dekapitator, Strike Master, Toxic Holocaust, Hyades, Enforcer, Merciless Death, i risorti Hirax e Onslaught, ecc.)…

Speranza per il 2008
...Che io non sia il solo ad accorgersene! “Death melodico” e “metalcore” (qualunque cosa sia) a casaccia loro e tutti giù a scapellare con la vecchia scuola!

Etichette: ,

Bookmark and Share
37 comments

01 febbraio 2008

Llanfairpwll...

Poi dice che non si impara niente a dare ripetizioni.
Siamo lì che ripassiamo il Galles e scopro la mia prossima meta turistica. Visto che mi muovo una volta all'anno e solo per valide ragioni (negozi, dischi e negozi di dischi) credo che non potrà sfuggirmi la ridente cittadina di Llanfairpwllgwyngyllgogerychwyrn drobwllllantysiliogogogoch ("Llanfair PG" per gli autoctoni, che non hanno poi tutto questo tempo da perdere), sull'isola di Anglesey.
Perché un nome così lungo (e strambo, vista la curiosa e semi-estinta lingua gallese)? Che domanda sciocca. Ovviamente perché il significato del toponimo è "Chiesa di Santa Maria nella valletta del nocciolo bianco, vicino alle rapide e alla chiesa di San Tysilio nei pressi della caverna rossa".
Sapreste forse dirlo più brevemente in italiano?

Chissà come suonerebbe un nome alternativo per Firenze, a voler essere così didascalici e poetici al tempo stesso.
Forse "Tramvia" ("nobile città d'arte che di celeste ha solo i parcheggi, che dette natali a poeti e briganti ma che solo da questi ultimi è oggi amministrata, con buona pace dei commercianti che ancora ne reggono le sorti, aiutati dai sesterzi dei danarosi turisti in scarpe da ginnastica, persi sulle rotatorie o fermi davanti a musei chiusi ma lieti di poter infine recarsi a Scandicci, benché l'ospedale ivi collocato non sarà raggiungibile dal motomezzo sì poco inquinante, perché solo i cinesi inquinano, quindi tutti a vedere i viola col portiere che sembra una patata ma è simpatico nonostante sia francese, mica come quell'altro che segna sì ma è rumeno, poi ci si fa un kebab, cisi raga, hai mica due euri che devo andare a Roma e non ho il biglietto?").

P.S.: Incuriosito da quello che ritenevo un record di lunghezza ho poi scoperto (grazie, Wikipedia) che il nome del paesino è usato come parola d'ordine nel film "Barbarella" e che Bangkok va "oltre": il suo antico nome thai è Krungthepmahanakonbowornratanakosinmah intarayudyayamahadiloponoparatanarajthaniburiromudomrajniwe smahasatarnamornpimarnavatarsatitsakattiyavisanukamphrasit... ovvero "Città degli angeli, la grande città, la città della gioia eterna, la città impenetrabile del dio Indra, la magnifica capitale del mondo dotata di gemme preziose, la città felice, che abbonda nel colossale Palazzo Reale, il quale è simile alla casa divina dove regnano gli dei reincarnati, una città benedetta da Indra e costruita per Vishnukam".
Questa però slitta all'anno prossimo. Troppo lontana. E quando ho finito di leggere il nome è già tempo di tornare a casa.
Bookmark and Share
8 comments

google, myspace, youtube, hammerblow, tombstone, ebay, yahoo, musica, heavy metal, boicotta, berlusconi merda, anticlericale, metallari, metallini, tallo, anticristiano, nichilismo, ateismo, agnosticismo, antipapa, maledetto xvi, belphegor, savatage, danzig, w.a.s.p., dogs d'amour, testament, death angel, slayer, overkill, skidrow, cinderella, poison, motley crue, fuck, bush, shell, esso, texaco, mcdonald's, nike, amerikkka, rockpolitik, troma, trash, scult, paninari, recensioni, gianni della cioppa ladro, multinazionali, corporate bullshit, ovetto Kinder, ogm, siae, ufo, telecom, bscmf, pmrc, prc, asnu, consiag e tutte le altre inutili keywords nascoste a cui non ho ancora pensato. Se stai leggendo qui sei losco quanto me.