BASTA TEOCRAZIA: fuori Dio dallo Stato e dalla Pubblica Istruzione!
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27 novembre 2007

Cristina De Pin


Perdonate l'uso del tag "arte", ma questa è scultura.
Un presente per chi, come il sottoscritto, ha un culto personale della De Pin, e non si perde una puntata di "Vida Loca", nonostante siano quasi sempre repliche.
La bella ragazza Panten ha partecipato recentemente ad una puntata di "Ciao Darwin" (come dire, dalla padella alla brace) e questa ne è la tangibilissima prova.

Chi l'ha vista dal vivo dice che è un tipo un po' imbronciato.
Beato lui che se n'è accorto. Io farei molta fatica a guardarla in faccia, tutto sommato.

In ogni caso, viva la Toscana.

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26 novembre 2007

Res publica, res privata

ROMA - I Savoia chiedono 260 milioni di euro allo Stato italiano come risarcimento per i danni morali subìti in 54 anni di esilio: 170 milioni li vuole Vittorio Emanuele; 90 suo figlio Emanuele Filiberto. Ma non è tutto: oltre agli interessi sulle somme richieste, i Savoia vogliono anche la restituzione dei beni confiscati dallo Stato al momento della nascita della Repubblica Italiana. Lo rivela un servizio che andrà in onda questa sera su RaiTre a Ballarò. "Una ventina di giorni fa - anticipa la redazione del programma televisivo - la famiglia Savoia ha chiesto ufficialmente i danni al governo italiano con una lettera di sette pagine inviata al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e al presidente del Consiglio Romano Prodi redatta dai legali dei Savoia Calvetti e Murgia". Tra i motivi della richiesta di risarcimento illustrati nella lettera e spiegati da Emanuele Filiberto in un'intervista al programma di RaiTre ci sono "i danni morali subìti durante l'esilio per la violazione dei diritti dell'uomo stabiliti così come stabilito nella Convenzione Europea del 1948". Secca la replica del governo. Attraverso il segretario generale della presidenza del Consiglio Carlo Malinconico - conclude la redazione di Ballarò - il governo ha fatto sapere che "non solo non ritiene di dover pagare nulla ai Savoia, ma pensa di chiedere a sua volta i danni all'ex famiglia reale per le responsabilità che ha avuto nella storia italiana".
Fonte: Repubblica.it (20 novembre)

Proprio in questo momento gli audaci savoiardi stanno esternando le loro "legittime" richieste nel salotto televisivo più unto d'Italia, "Porta A Porta". Inutile approfondire una questione tanto marginale (nella vita della gente normale) quanto inopportuna.

In estrema sintesi: visto che il mondo è così grande, perché proprio a noi dovrebbe toccare pagare le mignotte ed i videopoker di casa Savoia, pretendendo per un attimo che i suddetti scellerati non siano già di per sé cospicuo motivo di vergogna per l'Italia tutta?
Bella comunque la chiosa buonista della beneficenza: se vuoi soldi per darli a qualcun'altro, perché non chiedere di darli "direttamente" a qualcun'altro?
Troppo semplice?

E quanto dovremmo ancora chiedere al "povero" Filiberto, che con la sua impagabile faccia da cazzo (catodicamente riabilitata a suo tempo da un già decaduto "Quelli che il calcio") osa dirci che alla sua età "parla male italiano perché ha sempre vissuto in Svizzera"? Solo per la presa di giro meriterebbe di essere iscritto a un corso Toefl a sua insaputa.

Presto al via l'iniziativa popolare "un Bignamino per il principino". Sperando desista dalle sue ridicole richieste ed apprezzi lo sforzo di chi ce lo rimanderebbe a calci, in Svizzera.

Dear rampollino, prima di aprire il portafogli per battere cassa apri un libro di storia. E vergognati.
Cristo, sei arrivato a farmi dare ragione persino a Calderoli (che ha presentato al Senato un ddl per abrogare la legge costituzionale del 2002 che aveva fatto decadere le norme transitorie sull'esilio dall'Italia dei maschi di casa Savoia), e ce ne vuole per trovare qualcosa che mi accomuni ad un leghista...

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24 novembre 2007

Crashdiet di spalla agli Hardcore Superstar!

Questa mi era sfuggita.
Il concerto degli HARDCORE SUPERSTAR che avevo riportato qualche post fa (Planet Rock, Pinarella di Cervia, Ravenna) vedrà di spalla i CRASHDIET!

"Sarebbe" una notiziona, se non fosse che il loro secondo album ("Unattractive Revolution", appena uscito) è carino ma nulla più, e che il sostituto dello scomparso Dave Lepard non si è rivelato proprio una lieta sorpresa...
Se già il povero Lepard dal vivo (ehm) non era un fenomeno non si può certo dire che questo finlandesino di nome Ollie sia meglio. Una scelta molto opinabile, aggravata da brani che non fanno spiccare alla band il classico salto di qualità e dalla "recessione" da due a una chitarra.

Oh, se lo sono andati a cercare in Finlandia, è una mezza pippa come cantante e non suona neppure, ma Ollie rimane un bel ragazzo, beninteso.
Hijacker e Manitou, Laura, Ale, Marru, Roxy, Ammiraglio, Niccolò e tutti gli altri svalvolati: stavolta non possiamo mancare!

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20 novembre 2007

...30 Novembre: bere per (non) dimenticare.

...Ed eccoci qua: l'ennesima brutta notizia per chi, anche in un orefizio come Firenze, cerca di creare, promuovere o anche solo frequentare spazi minimamente "rock". Sempre Ale mi comunica che il Royal Pub è coi sassi alle porte.
Mi dispiace veramente, perché quei ragazzi ce l'hanno messa tutta nell'ultimo anno per trasformare il posto da pub "normale" (solitamente frequentato da molesta quanto sfigata pattumaglia minorenne in scooter) a pub "rock". E c'erano riusciti, per Dio.
Purtroppo l'uomo del monte (ne abbiamo tutti uno, o più) ha detto "no" e il giochino è finito.
Venerdì 30 novembre sarebbe opportuno essere tutti là, a finire quanto di alcolico è rimasto e tirare giù l'edificio a suon di decibel. Un malinconico exploit finale, un ideale solo etilico alla Randy Rhoads per chiudere l'ennesima avventura finita troppo presto, ma come meglio si confa ai rockers: bevendoci su, alzando la testa e tirando avanti.
Perché il domani bisogna andarselo a cercare, una volta passata la sbornia.

Segue comunicato estratto dal MySpace del Royal:

Headbanger party - the Epilogue

Infine ci siamo.
L'epilogo.
E' con un immensa rabbia nelle viscere che vi annunciamo che il Royal Pub, dopo oltre 10 anni di onorato servizio, chiude i battenti per sempre. Ne danno il triste annuncio i gestori, i dj, e gli alcolizzati metallari tutti.

Potrei cominciare a parlarvi di problemi burocratici, oppure di vecchiacci disposti a distruggere un locale unico per affittare ad altri a cifre sempre più esose, potrei parlarvi di molte cose, ma non è per questionare sul come e sul perchè che stiamo dando questo annuncio.


Il motivo è un' altro: Il Royal Pub chiede onore e vendetta. Per questo, venerdì 30 novembre, giorno della chiusura, abbiamo organizzato l' ultimo capitolo delle feste spaccaculo del Royal: l' " HeadBanger Party, the Epilogue".


Faremo casino, faremo degenero, saremo ubriachi, spareremo l' impianto fino a sfondare le casse e disintegrare la quiete pubblica. Campo di marte rimbomberà.
Dovete esserci tutti, non ci sono cazzi! Anche perchè non sapremmo come fare da soli a scolarci tutte le bottiglie di birra, whisky, rum, vodka e quant'altro di alcolico stoccato sul retro. Dobbiamo bonificare il locale dall' alcool!!!!!!!!!!!

Dietro la cosolle, al solito, Maniac e Varg a selezionare la colonna sonora dell' evento.. almeno fino a che reggeremo... dopo una cert' ora ci potrete sicuramente trovere collassati dietro la fedele postazione.

VENERDI' 30 NOVEMBRE, ROYAL PUB, The last night of Royal.

Fine delle trasmissioni.

Addio.

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25 Novembre: bere e rockare...

Segnalo data degli STONEBLIZZARD dell'amico Ale: domenica 25 novembre live @ Trip Per Tre, Firenze. Inizio ore 16:30 circa.
Accorrete sobri, uscite in ordine sparso e non senza aver mangiato il misto di affettati (sempre che lo facciano ancora) e bevuto come se non ci fosse un domani.
In effetti un domani spesso non c'è, come si evince dal prossimo mesto comunicato. Vedere sopra ed intristirsi.

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15 novembre 2007

Berlino - Türöffner e altre amenità





Altre cosucce random dalla recente trasferta berlinese. Mezzi di locomozione, cartellonistica e segnaletica, curiosi esoscheletri da uomo-würstel.

All'estero si impara sempre qualcosa. In questo caso ho scoperto che gli emoticon hanno ormai soppiantato la parola, che i risciò non sono una prerogativa asiatica, che non si deve passeggiare sulle turbine degli aeroplani e che il rosso e il verde, se fotografati dal sottoscritto, possono accendersi contemporaneamente. Rimarchevoli gli omini utilizzati nei semafori berlinesi. Pare che al momento di sostituirli con quelli comunitari ci sia stata una specie di rivolta popolare: comprensibile, viste le simpatiche silhouette. Con cappello e braccino in avanti per il verde, impalate e a braccia spalancate per il rosso.

Un impellente chiarimento (mi rivolgo principalmente alla transfuga Giulia, che bazzica i crucchi da tempo immemore): "türöffner" è una parola che si può usare in pubblico senza il rischio di venire fraintesi?
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Hardcore Superstar dal vivo

Ecco le prossime date degli HARDCORE SUPERSTAR in Italia. Dal vivo sono uno spettacolo, quindi se potete sapete cosa fare.
Se riuscissi a liberarmi ci starebbe la data al Rock Planet. Vediamo.

08/12/2007 •RAVENNA ROCK PLANET
Info:
ROCK PLANET •336/694414 •335/7578006/008 •V.LE TRITONE 77 •PINARELLA DI CERVIA •RA •www.rockplanet.it

09/12/2007 •VERONA LUCILLE ROCK'N'ROLL HOUSE
Info:
LUCILLE ROCK'N'ROLL HOUSE •348/6614702 •392/7503753 •348/8703092 •VIA SALISBURGO 10 •ZAI •VERONA •www.lucille.it

11/12/2007 •ROMA STAZIONE BIRRA
Info:
STAZIONE BIRRA •06/79845959 •328/6333733 •VIA PLACANICA 172 •ZONA MORENA SUD •ROMA •www.stazionebirra.it

12/12/2007 •MILANO MUSICDROME
Info:
MUSICDROME •VIA PARAVIA 59 •ZONA S. SIRO •MILANO •www.musicdrome.it

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11 novembre 2007

Mosche, cannoni e ordinaria follia

Mah.
L'avrete letto o sentito, che seguiate il calcio o meno. Muore Gabriele Sandri, un tifoso laziale (o presunto tale), raggiunto dal colpo di pistola di un poliziotto (o presunto tale) all'autogrill di Badia al Pino (che effettivamente era tale).

Mirabolante l'escalation di assurdità.
Due gruppetti di tifosi si incontrano all'autogrill durante le rispettive trasferte per seguire le proprie squadre, che nemmeno giocavano contro. Non trovano di meglio che darsele, come sempre accade dentro e fuori dagli stadi. Accorrono quelli della stradale, che riescono nel magico tentativo di ammazzarne uno da trenta metri dopo che la rissa si è conclusa. Ovvero dall'altra parte dell'autostrada. Le dinamiche sono ancora da chiarire, ma si chiariranno nel solito modo: nessuno pagherà. E se per un Raciti (per cui esprimo ancora e comunque tutto il mio cordoglio) si ferma il campionato, per un ultrà/tifoso/diosachi si gioca comunque. Anzi no, si sospende solo Inter-Lazio. Poi forse anche Roma-Cagliari, così, per fare bella figura.
Alla diffusione della notizia, che in sé era legata a una vicenda di ordine pubblico ancora da analizzare e nient'altro, scatta la follia da bestiame ultrà: orde di animali inferociti in svariati stadi inveiscono contro la "polizia assassina", spaccano tutto, fanno sospendere partite, minacciano e ricattano come e meglio di certi guerriglieri sudamericani invero poco inclini al dibattito. E non sono neppure rumeni, pensa tu.

Io non ho in simpatia le divise e ritengo oltraggioso il trattamento di favore con cui vengono continuamente omaggiate da tutti i governi che si rispettino (vedasi il triste epilogo del G8: NON per la tiritera strumentale di Giuliani, ma per lo scandalo del pestaggio alla Diaz). Ciò nonostante mi pare demenziale la sequenza logica dei fatti innescata dai -chiamiamoli- tifosi: due sbirri accorrono per sedare una rissa e invece accoppano un civile, tu tifoso della squadra X senti per vie traverse che il civile/tifoso della squadra Z (che magari avresti massacrato tu stesso in un altro autogrill) è stato ucciso da un poliziotto e dichiari guerra a tutti gli sbirri d'Italia, cercando (già che sei lì) di pestare ogni cameraman nel raggio di un chilometro (sia mai che poi la tua faccia venga inquadrata: cosa racconti poi alla mamma, che ti credeva a spacciare onestamente droga ai giardinetti?).
Ha un senso? Un po' come chiedere se ha senso il calcio in generale. E la sensazione è che la risposta sia no. A meno che i tornelli non vengano impiantati nel cranio dei tifosi anziché ai cancelli degli stadi.

Epilogo? Non serve l'Ansa per immaginarlo. Il campionato continuerà, il poliziotto si dirà dispiaciuto (ma rimarrà al suo posto: chi indossa una divisa non paga, che si chiami signor Rossi o Mario Lozano) e gli animali continueranno a massacrarsi ovunque: negli stadi/colosseo di tutta la penisola o in un orfanotrofio per nani brachicefali, fa lo stesso. Tana libera tutti.
Il motivo è semplice e riconducibile alla caratteristica che accomuna proprio tifoso e poliziotto. La violenza? Fuochino. La stupidità? Fuoco. Pensateci.
Esatto. La divisa.

Godiamoci ora i seriosi approfondimenti televisivi, le lacrime di coccodrillo ed i rimpalli tra "tutti in galera" e "come Rodney King".
Perché il calcio non sarà lo sport più bello del mondo, ma una volta in TV è di sicuro il più italiano.
O presunto tale.

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Aggiornamento delle 21:56
E' evidente, man mano che passa il tempo e vengono finalmente illustrati gli allucinanti dettagli dell'evento, come la tragedia dell'autogrill sia effettivamente il classico caso di insabbiamento mediatico da parte della polizia, ordinato o comunque garantito dal Ministero degli Interni.
Errori marchiani di pubbliche relazioni, tutti commessi in un ordine quasi machiavellico: tacere i fatti,
prendere tempo (hanno avuto ore per gestire la crisi), creare falsi presupposti inventando generiche balle su "scontri tra hooligans" (i poliziotti erano lì per un controllo casuale), distorcere l'accaduto.

Cosa andava fatto? Prendere provvedimenti cautelativi su scala nazionale per poi spiegare l'accaduto e (qui ci sono interi libri sull'argomento) assumersi responsabilità. E cazzo se ce ne sono di responsabilità, quando spari "per aria" (aria molto bassa) per dissuadere gente che bisticcia a più di cinquanta metri da te, col rischio di uccidere chiunque. Infatti lo hai ucciso, "chiunque".
Risultato: ora le bestie che hai scatenato ti si rivoltano contro e hai perso credibilità anche tra chi ti avrebbe difeso.
Principali complici della polizia: i media, amplificatori naturali della "fabbrica del consenso", che non verificano i fatti e riportano fedelmente qualunque fesseria un'autorità voglia veder pubblicata.

Ora siamo in pieno clima da "Guerrieri della notte": si sta assistendo alla costituzione in tempo reale di un "asse degli ultrà"
contro le istituzioni su scala nazionale.
Bravi tutori dell'ordine. Bravi giornalisti.
Tutti allineati, in fila per due.

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07 novembre 2007

Sono stato frainteso

Muore Enzo Biagi.
Silvio Berlusconi, anche davanti alla camera ardente, ribadisce che è stato frainteso.
Vorrei ridere, ma un po' di rispetto per i morti ce l'ho. Io.

P.S.: Proprio ieri ho fatto vedere "Citizen Berlusconi" ai miei studenti. E' il documentario "non" bandito dal precedente governo, che "non" mostra il Berlusca condannare l'"uso criminoso" che Biagi, Luttazzi e Santoro fecero della Rai, che "non" lo inquadra mentre chiede alla "non sua" dirigenza Rai che ciò non accada più, che "non" lo raffigura in altre esibizioni circensi (come quando "non" dà di kapò al parlamentare europeo tedesco, alla prima domanda pruriginosa sul conflitto di interessi).
Ora che ci penso, no. Non l'ho fatto vedere. Sono stato frainteso.

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