BASTA TEOCRAZIA: fuori Dio dallo Stato e dalla Pubblica Istruzione!
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28 settembre 2007

News varie

Innanzitutto grazie per gli interventi su Grillo e per i messaggi di auguri (sono finalmente fuori rischio crocifissione). Per festeggiare, dopo cinque ore di monologo in inglese davanti a 54 iposenzienti, mi sono accaparrato l'ultimo album degli Hanoi Rocks. Non ho ancora capito se ho fatto bene, ma sono andato sulla fiducia (impossibile per loro incidere qualcosa di più loffio del precedente "Another Hostile Takeover"...).
Proseguono come avrete capito le lezioni, idem per le ripetizioni (aggiunta una nuova alunna), la grafica è ferma, ho molto sonno e subisco ingiuste batoste al fantacalcio.
Spero di rifarmi presto alla sagra autunnale di Caldana, con un po' di ciccia di quella buona e zero pensieri per la testa.
Ecco alcune cose da fare o segnare sui classici fogliettini che perderete subito dopo:

1) Venerdì 28 settembre -praticamente oggi-, ore 22:00, Metallo Fuso all'Ambasciata di Marte (Via Mannelli 2): RATTLESNAKE + VICE DOLLS. Ingresso gratuito con tessera FENALC.

2) Sabato 29 settembre, ore 22:3o, riapre il SIDDHARTA. Serata di inaugurazione: Sala 1 - The Hall, Rockoteca con DJ André + DJ Mr. Ferri; Sala 2 - The Hole, a cura di Metamorphosis - Dark, Goth, Electro, EBM (ma anche no... NdJV) con DJ Egodrom + DJ Nemor. Ingresso libero.

3) Giovedì 4 ottobre, ore 22:00 MESSER CHUPS dal vivo, sempre all'Ambasciata di Marte. Duo surf/psycho/b-movie/elettronico da San Pietroburgo (in Russia si surfa alla grande, no?) "sponsorizzato" da Mike Patton. Finalmente riuscirò a farmi autografare quel maledetto CD.

4) Sabato 6 ottobre Metal Fest al Royal Pub (Piazza Nobili 9/R, angolo Via Marconi): Varg & Maniac rock&metal DJ set. Regali e buona musica.

5) Sul fronte radio, il prode Toscana Jones ci comunica le coordinate per seguirlo su Radio Studio 54, la domenica dalle 13:00 alle 15:00 e dalle 17:00 alle 19:00.
Due le opzioni:
- In FM: 96.0 - 96.5 MHz
- In streaming: http://www.radiostudio54.it/radio/stream54.htm

6) Per quanto riguarda il COMBO, stiamo lavorando (coi "nostri" tempi) a Ozzy e Motorhead. Per contentare i più esagitati è stata uploadata giorni fa la cover di "Wrathchild" degli Iron. Non mi fa impazzire, ma meglio di niente...

7) Anche se con tremendo anticipo, ricordo la prossima Mostra-Mercato del Disco Usato e da Collezione: domenica 11 novembre, Palaconsiag (Prato, Via di Maliseti), dalle 10:00 alle 19:00.

Credo sia tutto.
Domanda: qualcuno di voi ha poi visto il film dei Simpson?

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21 settembre 2007

Te lo do io il Parlamento

Riprendendo quanto suggerito da Hijacker, credo effettivamente che le tre proposte politiche di Grillo siano in sostanza solo un misto di anarco-populismo ed utopia post-politica (almeno per come sono state enunciate). Amo Grillo? Sì. E condivido molte delle sue battaglie, a prescindere da paventati interessi personali o slanci cabarettistici comunque godibili. Niccolò ha ribattuto piuttosto seccamente ma in fin dei conti capisco il suo punto di vista e condivido l'impressione di infattibilità.
Penso che comunque il punto non sia cosa "vuole" Grillo, né cosa vuole che "noi" vogliamo, né tantomeno come lo esprima. Perché spostando l'attenzione sulle piazze, sulle provocazioni e sul turpiloquio si rischia di fare il gioco dei politici che tanto hanno sofferto il V-Day, per ovvi motivi.

Un motivo di sofferenza: mettere in discussione l'idea stessa dei partiti (occhio: di "questi" partiti), per fondata che sia, non può che irritare chi mangia nel trogolo istituzionale da decenni.

Un altro motivo: certi politici, che dovrebbero condividere molti dei principi Grilliani, pensano boriosamente che le piazze siano un palco di loro esclusiva proprietà (abbiamo ben presente certa sinistra autoreferenziale che sa solo marciare e protestare; poi va al governo e scopre che stare all'opposizione è molto più divertente e sente la mancanza di girotondi e cortei).

Un altro motivo ancora: l'era Prodi ha portato una mefitica ventata di "vatuttobenismo", ancora più pericoloso dello scontro a viso aperto: ci siamo abituati a narcotizzare i confronti accettando tutto, in nome di un pericolo scongiurato solo sulla carta, a non realizzare più che la politica si fa sempre e solo dall'alto e che la "gente" serve solo per decidere chi ci va, in alto. Guai a ripartire dai cittadini, se questo costa distruzione e ricostruzione delle istituzioni, peraltro già demolite più volte in passato, vuoi per fare una Repubblica, vuoi per farne un'altra.
Il fatto è che non si cerca il cambiamento solo se si sta bene o si è ottusi fino al parossismo. Ed io non mi sento né nell'una né nell'altra condizione.
Sfortunatamente non sono un partito, non ho una scorta, non prendo mazzette, non prometto ponti su stretti per fare regalìe alla mafia e ai parenti, non bacio il sederino al papa, non gioco al Monopoli con le banche, so usare i congiuntivi e non faccio colazione con Bush né con Putin (pancakes e vodka sono oltretutto una combinazione improponibile).

Mi sento politico una/due volte all'anno, per 30 secondi, quando regalo una crocetta fatta a lapis e qualche miliardo (tanto varrebbe staccare direttamente un assegno) a qualcuno, ma sono solo un cittadino. Torno a casa e vedo quel politico in TV che mi ringrazia. Non mi manda neppure un bigliettino. Ci rimango male, ma nel resto dell'anno sono capace di ridere della satira e affrontare, per quanto ignorante, una questione politica. Da un politico, quello stesso politico che faceva ciao con la manina ringraziandomi per aver liberato l'Italia da chicchessia, mi aspetto che sappia ridere anche lui della satira, quando è tale, e che sappia dare risposte politiche quando gli si fa una domanda politica. Scomposta, urlata, populista, ma politica. Mi aspetto che sia almeno come me, non peggio.
Io cittadino
posso anche dire "sono chiacchiere". Tu politico no: io ti pago, ti faccio sfasciare tutto a tuo piacimento e ti regalo potere. Devi controbattere, non abbaiare. Proprio perché non sei un santo, un intoccabile, un unto dal Signore devi rispondere.
Reagire come invece è successo a destra e a manca, marchiando tutto di demagogia, significa continuare a fare il proprio gioco (e noi con loro): fare orecchie da mercante, ribattere alle accuse di "casta" dimostrandosi subito tale (il pallone è mio e tu non ci giochi), ignorare che -nel bene e nel male, coscienti o traviati- ci sono milioni italiani che veramente preferirebbero vedere la classe politica italiana in fonderia e a fare la fila per il sussidio. Significherà pure qualcosa un malcontento generale. Andrà affrontato, chiunque lo metta in risalto. Conterà. Fosse anche alle urne al prossimo giro di boa.

Ed ecco il problema principale (pregio e limite del Grillismo): se alle urne quelle persone ci andassero per votare "nessuno dei suddetti" (citando Richard Prior) sarebbero cazzi amari sia a destra che a sinistra. Nessuno sta spiegando come funzionano le liste civiche e quale "altra rappresentanza" sia possibile, fateci caso. Né su Mediaset né sulla Rai (la destra e la sinistra televisiva, cioè reali). Ma tutti parlano, e di rimando "noi" parliamo, dell'Alzheimer riferito a Prodi, del "vaffa" e di altre cose che ci devono far ridere solo quando... non danno fastidio a "loro".
Anno Zero
è la sola trasmissione che ha provato ad analizzare le possibili prospettive, ma tanto Santoro lo segue solo chi condivide le sue idee, per cui là dove manca l'informazione generale supplisce sì un approfondimento dovuto, ma di parte. O comunque percepito come tale.
Il problema, dicevo, è il "poi". Se Grillo entrasse attivamente in politica commetterebbe l'errore preconizzato in tempi non sospetti da Luttazzi. Se restasse portavoce, magari opportunista e spesso confuso, di malcontento reale e fondato, sarebbe tutta un'altra cosa. Ma fato vuole che nessuno esplori questa probabilità, studiandone sviluppi e dinamiche. Guarda un po', si parla di altro, come se la politica tutta, nobile arte del farsi i cazzi propri coi soldi degli altri, fosse davvero a rischio estinzione.
Per anni i politici hanno raccontato barzellette mentre i comici facevano (contro)informazione. Del disgusto per questo rovesciamento delle parti nessuno discute più. Il regime è finito, il Berlusca se n'è andato, i buoni hanno vinto. Sbagliato. Nemmeno il sinistrorso più elastico e Mastelliano (pretendendo per un nanosecondo che questo sia un uomo di sinistra) può sostenere che qualcosa sia cambiato veramente in meglio nell'ultimo anno e mezzo. Ma il "meglio ora" è l'unico cardine dell'attuale coalizione, quindi la battaglia per sbattere gli inquisiti e i condannati fuori dal Parlamento non fa più comodo. Tanto più che in quella lista ci sono anche comunisti e gente dell'UDC. E c'erano anche prima, beninteso.

In TV trionfa quindi l'escapismo: iperboli terroristiche, cinismi forzisti, gente che si lamenta perché sessantamila anni fa Grillo voleva essere pagato dopo uno spettacolo alla Festa dell'Unità (quale sopruso!).
Pochi giorni fa, su Mediaset, un servetto del nano commentava il sito di Grillo. Approfondita la sua analisi politica. Faceva vedere i link per acquistare i DVD, apostrofando così: "Vedete? Grillo è un ottimo imprenditore di se stesso".
Un imprenditore. Voleva essere un commento sarcastico. Peccato che rivelasse solo la misera natura del forzista medio: sono un venditore di tappeti e valuto tutto in questo senso e con questa misura. Non so altro. Triste e prevedibile.
Un altro stronzo che non merita di essere nominato ha srotolato invece un sermoncello terroristico (a.k.a. commento di cronaca) su RaiDue. L'apice del predicozzo diversivo: "Cosa succederebbe se qualcuno, prestando fede a Grillo e alle sue invettive, prendesse una pistola?".
Se queste sono, nelle fantasiose menti Rai, le vere premesse per gesti insani si sappia, a RaiDue come nel resto del circo politico-mediatico, che le armi sono già cariche e puntate da un pezzo.
Prima di e anche senza Grillo.
Non importa dove finisca la proposta politica ed inizi la provocazione fine a se stessa: scappare dal confronto e rifugiarsi dietro a meschine tecniche propagandistiche basate sulla paura è un sistema vecchio e stupido. Proprio come i politicanti, inchiodati a poltrone sempre più instabili.

P.S.: In pochi sembrano reagire positivamente al continuo showcase del comico ligure. Uno di questi è Pecoraro Scanio. Peccato. Proprio quello per cui avevo cominciato ad odiare gli alberi.
P.S.2: Sarò ingenuo, ma preferisco uno che mi vende un DVD ed espone pubblicamente un mio problema, piuttosto che uno che il DVD me lo regala per risolvere privatamente il suo.

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20 settembre 2007

Ciambelle


Un po' di nostalgia.

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18 settembre 2007

Birra gaia

Decisa finalmente la meta della vacanzina di fine ottobre: Berlino.
Musei, shopping, muri un po' abbattuti, ecc.

Sì, ok, ma dove la mettiamo l'accoppiata birra/musica? Tra i mille pub che ho già segnato come tappe obbligatorie (grazie, Guida Turistica del Metallaro!) ce n'è uno che non potrò non visitare: l'Halford.

Ebbene sì. Statua di Robbone all'entrata, un gestore semi-sosia dello stesso gaio eroe metallico, all'interno musica giusta (oggi sono di una giovinezza spudorata) ed il sicuro contorno dei soliti brothers of icchétipare.
E soprattutto birra buona e a prezzo ragionevole, come sempre dai crucchi.

Alla faccia del Sassaroli e del suo "Non si deve mai andare in Germania"...

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Marmellata di peperoncino (a grande richiesta)

Da servire con: Carni bianche, formaggi, bollito, tartine, salsicce.

Ingredienti:
(dosi per 1 vasetto Bormioli Quattro Stagioni da 15cl)
- 6/7 peperoncini piccanti freschi
- 100g abbondanti di peperone rosso
- 200g di zucchero
- 200g abbondanti di acqua
- un pizzico di sale

Procedimento:
Privare peperone e peperoncini di semi e filamenti e tritare finemente.
Cuocere nell’acqua per una quarantina di minuti (o comunque finché non si schiacciano facilmente con la forchetta).
Passarli in modo da ottenere una polpa più omogenea.
Rimettere il tutto sul fuoco, unendo lo zucchero ed il pizzico di sale.
Tenere a bollore per circa 30 minuti, finché il composto non si addensa abbastanza (prova del cucchiaino).
Invasare la marmellata ancora calda. Chiudere il barattolo e tenerlo capovolto fino al raffreddamento.
Importante: a meno che non seguiate la procedura per il sottovuoto (bollire i barattoli pieni e roba del genere) si consiglia di consumare il prodotto entro 4-5 mesi. Una volta aperto il barattolo conservarlo in frigo.

P.S.: La piccantezza di questa marmellata è contenuta. Abbinata ad un formaggio (pecorino stagionato) è equilibrata e stuzzicante: sentirete prima il dolce dello zucchero e poi, gradatamente, il piccante del peperoncino. In molte altre ricette, più "toste", non troverete il peperone rosso, ma solo i peperoncini. Ovviamente sta a voi decidere di che morte morire...
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Mulo testardo

Negli ultimi giorni ho avuto dei problemi con i server di eMule. Credendo, una volta tanto, di non essere il solo ho dato un'occhiata in rete. In effetti c'è qualche inghippo. Chi volesse saperne di più può leggere questa esauriente spiegazione.
Buon download e occhio (come sempre) ai server truffaldini.
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08 settembre 2007

A volte ritorno

Fine del mese (black)sabbatico che mi sono giustamente preso. Vuoi per la svogliatezza, vuoi per il caldo, vuoi l'erba vuoi. Tante cose sono accadute ed in fondo nessuna. C'è chi è in dolce attesa, chi ha annunciato la data del matrimonio (altra piaga sociale mica da nulla), chi quella del licenziamento. Storie belle, semplici, talvolta agrodolci, ma che vivo tutte allo stesso modo: come se stessi dall'altra parte di un recinto dal quale mi affaccio e basta.
Sarà l'overdose di hip-hop astioso che ho fatto nell'ultimo mese (ho approfondito la conoscenza degli Uochi Toki e so finalmente che in fatto di cinismo e dissociazione c'è chi mi dà le paste). Oppure il semestre che mi è letteralmente ricominciato sotto i piedi, più le ripetizioni, più impegni extrascolastici.
Fatto sta che la routine è risalita sul podio, tronfia e severa come d'uopo, ed io sto al gioco.

Ecco alcune cose che mi sono accadute intorno e addosso ultimamente:

- Sì, mi vergogno ma lo ammetto: ho ricominciato a giocare al fantacalcio, a dieci anni dal mio ultimo tracollo (se hai grigio e nero come colori sociali e Firenze Spurghi SpA come sponsor è naturale che non vai lontano).

- Spulcio spesso la stampa "da fermata dell'autobus" e mi attirano i titoli secondari. City mi ha anche fornito un modo per rompere il ghiaccio in classe alla prima lezione: "Scarlett Johansonn: mi colpiscono i tipi sicuri di sé. Quando ho incontrato Bill Clinton sono rimasta folgorata, non riuscivo ad aprire bocca.". Visto il curriculum del tipo forse è stato meglio.
Non male anche Metro: "Fa la pipì a letto. Gli ustiona il pene.".

- Ho visto "Hot Fuzz". Il minimo che si può dire è che il trailer, come spesso accade, non gli rende giustizia. Pareva un clone all'inglese di "Kops" e invece è un capolavoro, degno successore di "Shaun Of The Dead". Aspetto comunque gli autori al varco con la prossima uscita, sperando non rimangano intrappolati dal/nel citazionismo, pericolosa "sindrome di Tarantino" che temo come la peste.
Nota: il film al cinema costa 7,70 euro. Bell'affare, considerato che tra sei mesi lo si potrà comprare a 9,90 in DVD. E soprattutto se teniamo conto che nei 7,70 euro sono inclusi venti minuti di pubblicità.

- Ho letto con estremo piacere le recensioni positive del Combo su Metal Hammer e Rock Hard. Un grazie spaventosamente grande all'amico Niccolò, sperando che non abbia avuto remore o tentazioni di autocensura dovute alla reciproca stima. Grazie, grazie, grazie, da parte di tutto il Combo!
Un'altra recensione buona, stavolta su web, la potete trovare sull'interessante Orrore a 33 Giri. Già che passate di lì, non potete perdervi le trasmissioni della Orrore a 33 Giri TV!

- Non mi stupisco più per le malefatte di Domenici e la sua gestione della città una volta conosciuta col nome di Firenze.
Lavavetri o no, Firenze continua ad essere una città di merda: sudicia, caotica, approssimativa, bottegaia. Facile e populistico simulare un attivismo sul territorio con provvedimenti-farsa come questo, buttato là per raccattare consensi (più che altro a destra, poi) senza spendere soldi e spostando l'attenzione dai numerosi scandali cantieristici che affliggono la città.
Contrario al provvedimento in sé? Assolutamente no. Ma tutto quello che c'è intorno ad esso ha del ridicolo, se non fosse che la voglia di ridere i fiorentini l'hanno persa da un pezzo. E' stata solo una (la sola?) cosa giusta al momento sbagliato. Il resto sono chiacchiere, promesse e palliativi di un'amministrazione cialtrona.

- Sto testando le prime puntate di Kotetsushin Jeeg (il nuovo Jeeg Robot). Tra mechadesign "giovane", personaggi un po' stupidotti e sigla nu-metal non so se piangere o ridere. Proverò ad arrivare fino in fondo prima di esprimere un giudizio che non risenta della mia nostalgia per Hiroshi&Co.

- Grande libro sull'hardcore quello di Steven Blush: "American Punk Hardcore" (Edizioni Shake) è una fonte essenziale per farsi un'idea invero molto approfondita sul genere.
Dettagliatissimo, piacevole e privo di autoindulgenze. Qualche errore di stampa, ma chissenefrega.

- Proseguono faide di condominio alimentate da un nanerottolo palestrato col macchinone (quando per avere qualcosa di lungo devi anche accettare che sotto ci siano quattro ruote, insomma) che si sente in diritto di parcheggiare dove vuole e senza pagare, alla faccia di chi lo fa. Glielo fai notare e lui ti urla dietro, poi ti fa mandare una lettera dal suo avvocato (che vale quanto una banconota da tre euro) nella quale si sostiene che il tipo è vittima di calunnie e si intima di non protrarle oltre. Uno che per fargli smettere di parcheggiare lo scooter dove non doveva siamo stati costretti a metterci un vaso enorme. Uno che è andato alle riunioni di condominio una sola volta e stava per saltare addosso all'amministratore. Uno che di fronte alle proprie irregolarità ti risponde a tono che la tua è solo invidia, perché tu la moto non ce l'hai. Uno che evidentemente ha un alto concetto dell'ordine e delle regole.
E infatti è un attivista politico di AN.

- L'unico svago nel mese di agosto è stata una tre giorni con la bimba tra Toscana e Umbria, a suon di pici, pecorino, castelli e fotografie più (le sue) o meno (le mie) belle. Abbiamo anche inconsapevolmente mangiato nella stessa trattoria di San Casciano dove due giorni dopo si è recato Prodi. Spero che il suo conto sia stato un po' più ragionevole. Anzi, ripensandoci spero di no.
Mi premio da solo quale "miglior soggettista" per alcune immagini immortalate di prim'ordine: un cartello singolare trovato al bar dell'Isola Maggiore del Lago Trasimeno ("coioni di mulo"), un ragno peloso ripreso da sopra e da sotto (non avevo mai visto il pancino di un ragno e mi si è spalancato un mondo nuovo), un ramo di vite che strangola un ramo d'ulivo (sibillina allegoria enopolitica), un uccellino caduto dal nido e divorato dalle formiche con la testa rossa (quelle che ti mordono per principio).
Tornato nel mio quartierino di furbetti, nei ritagli di tempo scendo sotto casa e fotografo i motorini parcheggiati nei posti condominiali non di loro proprietà. Raccolgo prove.
Ho il dente avvelenato.

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