BASTA TEOCRAZIA: fuori Dio dallo Stato e dalla Pubblica Istruzione!
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28 aprile 2006

Orgoglione

Prendo spunto da un post di Marco che ho commentato sul suo sempre brillante “La voce della luna”. Già in altre sedi e con diversi interlocutori mi è capitato di parlare del senso di “patria” e “patriottismo” e quel post sul tema della Liberazione mi ha smosso un po’ dal torpore della “vittoria mutilata” di poco tempo fa.
Sul tema del patriottismo mi sento "freddo". Non snob, semplicemente realista: la bandiera è un pezzo di stoffa che non mi emoziona, l'inno un tema musicalmente tronfio (una marcetta da comiche, diciamocelo) e liricamente obsoleto. E trovo che quasi tutte le cerimonie patriottiche siano, in fondo e in cima, retoriche. Perché si sa dove si vuol andare a parare, e lo si fa sempre con mano grossolana e voce ridondante. E' il gusto dell'autocelebrazione nazionale. Un gusto che non mi appartiene, tanto quanto io non appartengo all'Italia come la concepiscono tanti stravaganti patrioti che sanno a memoria parole che non comprendono.
Il 25 aprile ha invece un gusto che assaporo volentieri. Sento che ha un senso che esula dai trionfalismi di altre occasioni. La “liberazione” è un punto di partenza e di riferimento. Un senso diverso da quello, che so, di "cingersi la testa con l'elmo di Scipio" sotto frecce tricolori e davanti a bare avvolte nelle bandiere (il patriottismo di pace e di guerra, tra canzonette e funerali, ma egualmente grottesco ai miei occhi).
Io, cittadino del mondo, toscano e infine fiorentino, se costretto a riconoscere un'”italianità”, non posso non trovarla in valori, idee, princìpi di civiltà (e l'antifascismo che si ricorda il 25 aprile è uno di essi: potente, fondamentale, irrinunciabile), non mostrine militari. Il Risiko ed il karaoke li lascio volentieri a parà e folgorati. E' giusto che si divertano anche loro, visto che non hanno altro a cui attaccarsi che l'"orgoglio". Perché poi questo è il patriottismo: “orgoglio” nazionale. Orgogliosi, fieri, impavidi, morbosamente in erezione per pistoline e prove di forza ChuckNorrisiane stile "vi faccio vedere come muore un italiano". Questo li "eccita", gonfia loro ego e pène in egual misura. E difatti i cannoni sono secondo molti (in)naturali estensioni falliche. E’, il loro, un rambismo politicamente corretto e dialetticamente chiuso in se stesso: se lo rifiuti sei indegno, ingrato, “culattone e raccomandato”, come direbbe uno Sgarbi se avesse ancora voce in tv. Un rambismo che ben si sposa con l’indole celodurista dell’italiano medio, con la scarsa profondità di pensiero dell’uomo della strada abbagliato dal “sense of wonder” della potenza, infine con la consenziente pietas cristiana, sempre in agguato quando c’è da versar lacrime sulla bara di un milite. Il “civile” è fuori fuoco in questa fotografia. Un civile che come me ha deciso a suo tempo di essere “civile” fino in fondo, dicendo “no” alla leva militare, non può essere tanto patriota. In effetti pagai poco la mia scelta, visto che alle generazioni a me precedenti toccò la sorte di “disertori”, di detenuti, di (alfine) obiettori sempre e comunque penalizzati. Perché erano, di fronte alla “patria”, cittadini di serie B. Non avevano (e non ebbi io) le “palle” del blasone patriottico. Curioso che ora il servizio civile faccia comodo a molti (e vai con gli spot tv), per tappare buchi di risorse umane ed economiche lasciati da governi irresponsabili. Irresponsabili ma… patriottici. E governi coi quali non si poteva dissentire neanche sulla terminologia: “Non lo si chiami ‘mercenario’!”, tuonavano certi caporioni in vena di funerali-propaganda. Ti tolgono le parole di bocca, quando le temono. I caduti son tutti “eroi”. Eroi della patria. Chi falcia un Nicola Calipari magari eroe non lo è, ma essendo un amico sull’errore si può chiudere un occhio. E’ un amico di una patria amica, ed anch’egli patriota. Osmosi da polvere da sparo. Solo negli ultimi anni ci sarebbero decine di casi in cui mi sono detto “da come la penso sono automaticamente etichettabile come un terrorista, perché con questi governanti non c’è contraddittorio: o con loro o contro di loro”. Ho perfino provato commiserazione per chi si è stizzito davanti alle foto di Abu Ghraib. Mi sono sembrati degli ingenui proprio per esserci rimasti male di fronte a quello che ogni guerra, in ogni tempo e luogo porta sempre e comunque. Se ti stupisci, se ti stizzisci, vuol dire che c’eri cascato anche tu, nella trappola del “buoni contro cattivi”, nelle marachelle da oratorio di Pera e dei suoi chierichetti, nelle bugie raccontate male ma accettate e condivise (perché questo è stato ed è) dalle tre “B” della guerra globale, nelle pie illusioni della convenzione di Ginevra (attuale ed attuabile come i regolamenti calcistici di Blatter). Ma è lunga la solfa, e mi spiace solo che dopo anni si provi fatica a ripetere cose che sarebbero così ovvie da non necessitare altro che vergogna e silenzio. Perché io la provo, questa fatica di parlare ai sordi. Se non riescono quelli che “sanno” parlare, che sanno se non informare almeno interessare, come posso riuscire io?
Da pacifista convinto mi è difficile definirmi "patriota", su questo palco e con questi attori. Alla loro brama di "orgoglio" preferisco sostituire il mio legittimo desiderio di "dignità". Dignità è -o dovrebbe essere- democrazia, stato di diritto, indipendenza, separazione dei poteri, integrazione, sviluppo sostenibile, pacifismo. E non credo che la “dignità” nazionale, comunque la si delimiti, abbia bisogno di bandiere, soldatini in riga e canzoni da fiera paesana: ha nella sua stessa esistenza, non nella celebrazione, il proprio maggiore e maggiormente condivisibile successo.
Eravamo un milione al Social Forum di Firenze (le forze dell’ordine dissero 450 mila: forse stanno ancora contando). Un giorno che non dimenticherò mai, con la città unita nelle sue differenze, pronta a veder sfilare assieme anarchici e verdi, cattolici e comunisti, sindacalisti e studenti, per qualcosa di universale. Il giorno in cui abbiamo ricacciato in gola alla Fallaci le sue cazzate xenofobe e terroristiche nel modo migliore: con la civiltà. Ebbene, quel giorno fu quasi oscurato da chi remava contro alla civiltà: ai giornalisti RAI fu imposto di usare il termine “disobbedienti” al posto di “pacifisti”, venne proibito di inquadrare le bandiere della pace, venne interdetta la diretta tv dell’evento. A riprova, triste e desolante, che chi muoveva i fili sapeva che “se una cosa non appare in tv non esiste”.
Così questo penso, ormai da anni: che quelli come me e il loro senso della “dignità”, non dell’”orgoglio”, non esistano. E la fatica aumenta, di pari passo con la perdita della memoria. Di quattro anni fa a Firenze come del 1945 a Milano.

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27 aprile 2006

Dischi da bruciare

E' una domanda scema, lo so.
Quale è, ad ogni modo, il disco dalle grandi aspettative che vi ha deluso maggiormente e che vorreste non aver comprato (o registrato) o aver bruciato subito dopo averlo fatto? Anche più di uno.
Io parto con album che, in epoche diverse e per diversi motivi, mi hanno lasciato con parecchio amaro in bocca. Ce ne sarebbero tanti altri a cui ho evitato di avvicinarmi, visto quanto i singoli lasciavano presagire (penso ai 69 Eyes della svolta goth o ai Paradise Lost quando iniziarono a fare i Depeche Mode dei poveri). Proprio per questo tecnicamente non rientrano tra le "sòle" prese, ma tra quelle evitate...
Iron Maiden - Seventh Son Of The Seventh Son
Danzig - Blackacidevil
Sepultura - Roots
Manowar - Louder Than Hell
Skid Row - Subhuman Race
Hellacopters - High Visibility
Adramelch - Irae Melanox
Cathedral - Forest Of Equilibrium
Loudness - Terror
P.S.: I Metallica del periodo "Alzheimer galoppante" sono esclusi dal sondaggio per eccesso di zelo. E poi è brutto sparare sulla Croce Rossa.

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25 aprile 2006

Liberazione

A volte mi chiedo da quante cose, persone e situazioni dobbiamo ancora liberarci, visto che il lupo perde il pelo ma non il vizio. E è palpabile la quantità di vizio spelacchiato che ci circonda, politicamente e socialmente parlando.
La Padania, da buon ricettacolo di spazzatura SENZA VERGOGNA quale è sempre stata, titola come può (ed approfondisce grazie al camerata verdognolo Gianluigi Paragone: "I giovani in piazza sono tossici del fanatismo politico" (...) "Sessant’anni fermi e bloccati ancora nella dicotomia di fascisti e antifascisti"). Libero non merita neppure considerazione, sottraendosi come d'uopo al senso del suo stesso nome ("L’Italia rincoglionita, l’Italia dei ciglioni e dei “pacifisti”, l’Italia del ponte a tempo indeterminato, si prepara ad autocongratularsi per la Liberazione del Paese sia da Silvio il magnifico che da Hitler il malefico."). Il Giornale non l'ho nemmeno sbirciato, trovando parecchie difficoltà a considerarlo, appunto, un "giornale".
Questa stampa così "sinistrorsa" inquieta... Che sia la famosa stampa "nelle mani dei comunisti"? O piuttosto la conferma di un profetico "rossi e neri siamo tutti uguali" ("Ecce bombo")? O forse solo i piagnistei di uno studente bocciato, benché figlio di papà?
Almeno oggi freghiamocene e pensiamo positivo: "Liberation" degli Hardcore Superstar a manetta nello stereo e buon 25 aprile a tutti!
Anche a chi la libertà la merita solo condizionata.

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23 aprile 2006

La cena dei cretini

Non ho molta voglia di scrivere in questi giorni, per diversi motivi. Un po' la primavera (che detesto cordialmente), un po' certe vicende familiari degne di Beckett, un po' la mia incapacità di gestire rapporti umani in maniera fluida e coerente, un po' i lavoretti arretrati di grafica che devono essere portati a termine e si sovrappongono ai doveri "scolastici" (sono quasi a chiusura semestre e scatta il panico per le evaluations che quei fetenti dei miei studenti scriveranno...).
Ad ogni modo, sere fa c'è stata quella che freddamente potrebbe essere catalogata come una "cena tra colleghi". Temo sempre queste cerimonie, spesso occasione di sfarzi inutili e forzata coesistenza a fini autocelebrativi. Si è invece rivelata una (bellissima) cena tra amici. Non solo abbiamo mangiato da Dio -e senza danneggiare il mobilio-, ma l'atmosfera era così carina e rilassata che proporrei un referendum per istituire delle cene obbligatorie, almeno ogni mese! Tra tartine, gossip, rivelazioni, politica, vino (più bottiglie che esseri umani) ed incastri stile Tetris la serata è volata via che è un piacere.
Ci sono dei personaggi nella scuola dove lavoro che purtroppo possono essere spiegati solo a chi ha letto la "Guida galattica per autostoppisti". La legge sulla tutela della privacy mi impedisce di fare nomi, ma la malizia personale qui ha ovvia e piena giurisdizione, per cui immaginatevi almeno due generici signor "P" e signor "L". Il primo, dalla risata random, non necessariamente abbinata ad un motivo e dalla tempistica molto personale (e già per questo riceve mille punti stima da chi ha bisogno di un pubblico effervescente per le proprie gag), il secondo forte invece di un ghigno fisso e inconsapevole, a metà tra soldato dell'impero Yamatai e pupo siciliano. Il primo vivace cultore dello sport nella sua accezione più ampia (dal calcio al soccer), il secondo incredibilmente gonfiato dall'ultimo semestre, adducendo come motivazione il bisogno di credibilità estetica per il suo futuro ruolo di istruttore di surf (voci di corridoio lo danno per surfista di dubbia reputazione, e la nuova fisionomia a bombolone potrebbe aggravare le sue proprietà aerodinamiche, ma sono solo voci; come è una voce l'ipotesi che si tratti solo di una curiosa forma di allergia). Il primo si presenta al desco con l'accoppiata pallone da calcio/tre chili di schiacciata del Pugi, il secondo con una maglietta praticamente tatuata sul corpo scultoreo e due tette da wonder-bra. Il primo con la solita capigliatura disegnata sul cranio (un intellettuale aerodinamico; forse anch'egli surfista, ma di concetto), il secondo con le hair extensions più corte della storia del crine. Il primo trottola impazzita, tra gente da andare a prendere e stanze in cui scomparire, il secondo radicato da buon tronista sulla sedia delle grandi occasioni, in cerca della posa plastica (di tre quarti, poppe strette, capello simmetrico). Il primo amatore infaticabile, il secondo bronzeo animatore di villaggi chic (in questo Love Boat li accomuna, va detto). Il primo con la fissa della busta paga, il secondo che... fissa la busta.
E "P" ed "L" erano solo due dei presenti, ma non necessariamente i più bizzarri. Tremo, ad esempio, alla possibile descrizione del sottoscritto da parte di terzi.
Non era tecnicamente una "cena dei cretini", come nell'omonimo delizioso film. Per il semplice motivo che nessuno ha portato nessuno se non se stesso. Ed è stato meraviglioso così.
Anche se so che da domani nessuno nella scuola mi rivolgerà più la parola...
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21 aprile 2006

Spegni e vivi

Per riprendere il tema dell'ultimo post si può aderire a questa campagna: la "TV Turnoff Week".
Vivere senza, vivere meglio.

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20 aprile 2006

I "grandi" servizi del TG5

Uno tra mille. E lo chiamano telegiornale.
Ho idee molto chiare in merito a certi servizi: proibirli per legge e sanzionare le emittenti che si ostinino a perpetrare tali offese all'umana intelligenza. Non sono notizie, per il semplice motivo che non hanno fondamento alcuno. In più creano solo chiacchiericcio (effetto 1: futilità/inutilità), alimentano il proselitismo dei meno sviluppati cerebralmente (effetto 2: imbarbarimento ed aggregazione per stoltezza) e devìano l'attenzione dalle vere notizie (effetto 3: censura via omissione/priorità innaturale di fatti ed accadimenti).
Dobbiamo cominciare a rifiutare la logica del futile, del "simpatico perché folcloristico", dell'"utile perché divertente", dell'"importante perché misterioso", del "prioritario perché emozionante".
Fatti? No. Chiacchiere. Specchietti per le allodole. Santini catodici.
Le chiacchiere le faccio nel tempo libero con persone selezionate e dalle quali ritengo di poter imparare qualcosa. E specchietti e santini li lascio volentieri a chi non ha niente di meglio in cui credere.
Passano gli anni ma qui l'unica cosa che sanguina è il cervello di chi si presta alla quotidiana tortura intellettuale delle news di Mediaset.
Basta fraticelli, basta gossip, basta "si mormora che", basta calciatori, basta figli di papà noti ma di madri dubbie, basta sommelier, basta pubblicità di ristorantini cool in salsa di documentario made in italy, basta massacro sintattico del "piuttosto che" (effetto 4: distruzione dei magri resti della lingua italiana), basta anticipazioni di programmi di "cultura e spettacolo" (è un ossimoro), basta illazioni, basta proiezioni, basta nullologia del pallone, basta non-sviluppi di processi dal fascino morboso e camuffati da notizie (il prezzemolo del povero Tommaso, il "giallo-che-giallo-non-è-perché-tanto-è-stata-la-mamma" di Cogne, etc.). Basta TG5.
Ecco comunque il capolavoro di pseudo-giornalismo di oggi. I corsivi "emotivi" sono miei.
"Frate con le stimmate, il vescovo di Terni indaga"
Elia Cataldo ha 44 anni, da quando ne ha 28 e viveva in Puglia, sua terra d'origine, sul suo corpo appaiono fenomeni misteriosi. Stimmate su mani e piedi, sanguinamenti spontanei su fronte e costato. Da allora le ferite tornano ciclicamente. Soprattutto durante la settimana santa appena passata: lacrimazioni di sangue, segni di fustigazione sulla schiena. Come se su di lui ricomparissero le sofferenze della passione di cristo. Per tutti quelli che la domenica fanno la fila per vederlo, prendono un numerino per parlargli, è il nuovo Padre Pio. C'è un principe tra i suoi seguaci e anche il calciatore Totti che lo ha incontrato di lui dice che è una persona che trasmette serenità e forza d'animo. All'ultimo incontro nell'eremo di San Bernardo erano in 5 mila. Poi Elia - che si è dato l'appellativo di frate, pur non avendo mai preso i voti - si è ritirato per la settimana santa. Così, come San Giovanni Rotondo, Calvi dell'Umbria in provincia di Terni dove Elia riceve, si prepara ad accogliere i seguaci che si sono dati appuntamento per il 13 e 14 maggio. La chiesa non si è ancora espressa. Il vescovo di Terni, monsignor Paglia sta
studiando il caso (un "VESCOVO" "STUDIA" il caso? Ci sono dei LABORATORI e dei PROFESSIONISTI, per "STUDIARE I CASI". NdJV). Non c'è stata alcuna approvazione per ora nei confronti di Elia Cataldo e del suo gruppo, ma nemmeno presa di distanza. L'autorità ecclesiastica ha chiesto che sia un'equipe medica a occuparsi del fenomeno delle ferite. Il cardiochirurgo Carlo Marcelletti (...che si è laureato in medicina e chirurgia all'UNIVERSITA' CATTOLICA SACRO CUORE di Roma... NdJV), a capo del team, sta scrivendo in queste ore la relazione da consegnare al vescovo. Massimo riserbo fino alla pubblicazione del dossier.

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Petizione Europea contro il nucleare

Firmate la Petizione Europea contro il nucleare.
Non è rimasto molto tempo (pare che le adesioni saranno raccolte solo sino al 26 aprile) quindi muovete le chiappette prima che qualcuno ve le faccia esplodere, con la scusa che gli omìni con la barba non ci danno il petrolio.
A vent'anni da Chernobyl non è proprio il caso di dire "non mi ricordo".
http://www.million-against-nuclear.net/
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19 aprile 2006

Holy gasoline

Evento "rock" del giorno. Per la prima volta dall'età di 19 anni sono rimasto senza benzina. Oltretutto nel posto peggiore in cui tale evento può verificarsi: il temuto parcheggio sotterraneo della stazione di Firenze. Come dire: spengo la macchina ed accendo un mutuo per avere i soldi necessari per ricambiare la "disinteressata ospitalità" della Firenze Parcheggi. Due euro la prima ora, tre euro dalla seconda ora in poi. Non frazionabili.
Coadiuvato dal prode Billi e con la complicità della benzinaia più suonata di Novoli, bottiglie alla mano abbiamo comunque risolto il problema in scioltezza (ed ascoltando i brani più brutti degli album solisti dei Kiss).
Ho iniziato a pormi delle domande quando mi sono reso conto che, in fin dei conti, mi sono divertito. Possibile che, nella logica della mia vita, rimanere a secco sia non solo un "evento", ma anche "divertente"? Non sono normale.
P.S.: Dopo più di una settimana, l'UNICO ascensore di un parcheggio a strozzo ripartito su 5 PIANI è ancora FUORI SERVIZIO. Non aggiungo altro. Spero che a qualcuno di mia conoscenza tocchi, prima o poi, ritrovarsi su una sedia a rotelle e constatare di persona quale sia il problema.
P.S.2: La giacca del Billi è clamorosa. Così bella che non ve la descrivo. Aspetto passi lui sul blog e dia la sua versione...
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Loffi

Un altro mito dei novanta si spegne lentamente tra cliché e progressiva perdita di energia. Questa la mia impressione al primo ascolto di "People like people like people like us" dei Backyard Babies, già in caduta libera da un po'.
Capisco che non possano e non vogliano registrare un "Total 13" ogni anno, ma per sentire del rock & roll loffio basta cercare nelle bancarelle dell'usato i vecchi cd dei D'Molls. Da una novità a prezzo pieno di un gruppo che dovrebbe ancora avere le palle che fumano pretendo molto più che un paio di brani carini.
La sindrome dell'imborghesimento alla Hellacopters ha mietuto un'altra vittima eccellente?
Facendo due conti gli Hardcore Superstar, ora come ora, tirano più di Babies e 'Copters messi insieme. E all'esordio li chiamavano "posers".

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17 aprile 2006

L'ineluttabile angolo della poesia 6

"SEGNO"
(17 aprile '06)
Sogno pupille gustative. Per chi ha tanta fame da non vederci e non vede l'ora di mangiare.
Sogno donne nude con foto di camionisti appese in camera.
Sogno lampadine da buio per letti da ginnastica.
Sogno massaie primo prezzo inseguite da zucchine in pensione.
Sogno libri che leggono persone, le capiscono e le conservano con cura su appositi scaffali.
Sogno un male che si fa da solo. E poi va in comunità.
Sogno un tempo che ritrova da solo chi lo ha perduto.
Sogno che tra moglie e marito il terzo goda.
Sogno che chi va con lo zoppo l'aspetti, se non altro per educazione.
Sogno competizioni in cui vinca solo chi non partecipa.
Sogno sveglie che mi ricordino di dimenticare.
Sogno cartelli per la strada più lunga.
Sogno parole maltrattate che si offendono e lasciano chi le usa senza.
Sogno piccole botti piene di mogli ubriache di vino buono.
Sogno cowboys che masticano tabacco e puzzano di cavallo. E viceversa. Sempre che il cavallo non se ne abbia a male.
Sogno uomini che credono in se stessi e un Dio che erige chiese in loro onore. Poca gente alle funzioni, ma tanta soddisfazione.
Sogno uomini che vogliono sognare e donne che sanno di essere sognate.
Sogno spesso.
Intanto segno.
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16 aprile 2006

I'Brindellone ha detto no

La cerimonia dello scoppio del carro, tenutasi stamani in Piazza del Duomo, ha dato responso parzialmente negativo: il carro è scoppiato come d'uopo, ma la colombina non ha completato il tradizionale giro. In soldoni ciò costituisce cattivo auspicio per i raccolti. Il che mi mette di malumore per quanto concerne i miei peperoncini.
Speriamo sia solo il solito pessimismo della sinistra (i peperoncini sono inoppugnabilmente rossi).
Ai reporter de La Nazione il deputato dell'UDC Pazzino De' Pazzi pare abbia dichiarato: "Ci sono stati dei brogli. Si ricontino le pietre focaie".
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15 aprile 2006

Fiocco rosso in casa Vendetta

Piccole gioie nella grigia metropoli: in terrazza quest'oggi hanno fatto capolino dal terriccio le prime piantine di peperoncino! E se ritenete ci siano troppi "ini" nell'ultima frase è solo perché, sotto sotto, la natura mi commuove.
Certo, se si tratta di concimare a mano un campo sotto il sole a picco, già mi commuovo meno.
Contadino sì, ma con le borchie.
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14 aprile 2006

Buon weekend

E' stata una settimana strana, questo è poco ma sicuro. Non sto ancora bene e non so se ce la faccio ad andare a vedere i Nashville Pussy alla Flog domani sera.
Già che ci sono ricordo un appuntamento segnalatomi un paio di giorni fa. A chi ha già manifestato il suo risentimento nei confronti di Mr. Tiezzi faccio presente che "ambasciator non porta pena" e che non prendo posizioni su argomenti che non conosco.
"OTTOBRE" PRESENTA
"HA RAGIONE LA NATURA: BIODIVERSITA', SVILUPPO SOSTENIBILE, ECONOMIA ECOLOGICA"
GIOVEDI 20 APRILE ORE 21.30
AL CINEMA OLIMPIA DI TAVARNELLE V.P. (FI)
l'Impronta ecologica
Conferenza e dibattito con Dott.ssa Valentina Niccolucci e Dr. Alessandro Galli
Valentina Niccolucci e Alessandro Galli lavorano presso il Dipartimento di Scienze e Tecnologie Chimiche e Dei Biosistemi nel gruppo di ricerca del Professore Enzo Tiezzi, dell'Università di Siena. In particolare si occupano di indicatori di sostenibilità collaborando fra gli altri con il Global Footprint Network e Mathis Wackernagel per l'organizzazione del Forum Mondiale sull'Impronta Ecologica - "FOOTPRINT FORUM 2006: Accounting For a Small Planet" che si terrà a Colle Val D'Elsa dal 14 al 17 giugno.
INGRESSO LIBERO
Cinema Olimpia - Via Roma, 77 - Tavarnelle Val di Pesa (FI)
Per informazioni: 3487298129 / 3281116459
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13 aprile 2006

Lame rotanti!

Un puzzle per ingannare il tempo ed omaggiare una band storica. Enjoy!
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12 aprile 2006

Mr. Lui...

Firmate qui, se volete, la petizione per l'eliminazione fisica di Mr. Lui dal palinsesto di Italia1. Non che ciò possa risollevare le sorti di un canale che si regge solo sui Simpson, ma magari a qualcuno interessa arginare la follia non-sense di questi patetici siparietti per bimbi lobotomizzati.
A morte Mr. Lui.

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Linea morta

Che io sia sempre stato un cinico bastardo, attaccato al mio ordine di cose fino all'inverosimile, chi mi conosce lo sa.
Una piccola sconfitta del mio ego la subii quando mi ritrovai tra le mani, grazie ai proletari "punti fragola" dell'Esselunga, il mio primo cellulare. Terrorizzato dal fastidioso ordigno, lo lasciai sepolto nella sua confezione sinistra e tentatrice per due mesi, prima di affrontare l'onta del terzo millennio. Grosso come un vibratore, impertinente come un operatore di telemarketing, inopportuno come un assolo di chitarra in un brano dei Ramones. Lo odiavo.
Ora ci convivo senza entusiasmo. Curioso come l'evoluzione dei rapporti umani (single, fidanzato, marito, rassegnato, sei piedi sotto terra) si replichi a volte nella tecnologia portatile.
Fatto sta che, pur non amando affatto Stephen King, lo yankee ha forse scritto il libro che aspettavo: "Cell". Trama: un giorno tutti i possessori di cellulare impazziscono. Fine. Ho un debole per i disastri planetari senza ratio alcuna.
Il libro mi piace? E che ne so. Finché costerà 17 euro rimane dov'è. Cinquecento pagine a colonne strette, con lettering da ipovedenti ed inutile copertina cartonata (tanto di alberi ne son rimasti parecchi), adatta solo per chi ha scaffali deserti, mi dicono di aspettare la bancarella o l'edizione tascabile. Tutte le novità fagocitate dalle librerie vengono prima o poi secrete, da una parte o dall'altra.
Attendo fiducioso la peristalsi.
Sempre che, avendo un cellulare pure io, la profezia non si avveri ed impazzisca nell'attesa. Ma non credo di poter diventare peggio di così.

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11 aprile 2006

La vittoria mutilata

Bel troiaio di vittoria. Con "quelli" che si lamentano della legge elettorale da loro stessi creata (nonché dei voti, che più arrivavano tardi e più erano i loro, con simpatica eccezione di quelli dall'estero, che TANTO avevano voluto... mah), "questi" che dureranno poco e male, un parlamento handicappato in partenza ed un Paese trasformato nella parodia del bipolarismo americano, pur conservando tutti i difetti del proporzionale estremo. Avremo l'ingovernabilità del passato remoto, combinata con lo squadrismo continuo del passato recente. Una pizza due stagioni, una peggio dell'altra, servita su un piatto di plastica a un'Italietta squarciata in due.
Mai pensavo mi avrebbe fatto schifo vincere. Ma se questo è l'unico modo, nonostante cinque anni di vergogne assolute, non posso certo dire che mi piaccia.
Il conto, per favore.
P.S.: Nota di colore (nero). I nostri soldatini in missione si distinguono per moderatezza: ci "deliziano" con 227 voti per la Fiamma Tricolore in Iraq (10,6%) ed oltre 120 in Afghanistan (10,8%). Quando l'abito fa il monaco.

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Déjà vu

Sto avendo un incubo: mi chiamo Johnny, sono democratico e vivo in Florida. Non stimo chi voto: vado per esclusione. Di politica so ciò che leggo, e neppure ci credo tanto. E' il 2000 e le cose non vanno bene. A VolpeTV dicono che Giorgio W. Cespuglio ha battuto Alberto Sanguesecco, anche se i voti non sono stati tutti scrutinati. Dicono che l'ago della bilancia è stato un numerino sospetto di preferenze, giunte tardi e scritte così piccole che c'è voluto un mese per decifrarle. Ma ora è tutto a posto. Dicono.
Sarà davvero un incubo?
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09 aprile 2006

La notte porta consiglio

Chissà come ci sveglieremo domani.
Io sono stanco. Non mi sento neppure troppo bene. Vi auguro una buona notte, qualunque sia il vostro impegno per la settimana che inizia.
Abbiate cura di voi stessi.
"Good night, and good luck." (Edward R. Murrow)
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...e laicità ternana

Elezioni: tolto crocifisso da seggio
In comune nei pressi di Terni, indagano carabinieri
(indagatevi la COSTITUZIONE, bei gendarmi... NdJV)
(ANSA) - AMELIA (TERNI), 9 APR - Ieri in un seggio di una scuola di Fornole (Amelia), il presidente della sezione avrebbe deciso di togliere il crocifisso dal muro. La sua decisione ha causato le immediate proteste di alcuni rappresentanti dei partiti di centrodestra impegnati nello stesso seggio. Sono stati gli agenti della GdF ad avvertire del fatto i carabinieri di Amelia, che in tarda mattinata hanno compiuto un sopralluogo. Il crocifisso, al momento, non è stato ancora ricollocato al suo posto.
Fonte: ANSA
Significativi risultati nella medesima direzione (che ricordo essere quella del rispetto della Costituzione, non dei vaneggiamenti di qualche terrorista di Al Qaida) anche nell'anconetano e nel trevigiano.
Fonte: AdnKronos

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Solidarietà pisana...

Avevo scritto "basta politica", lo so. Queste le classifico come news di "costume e spettacolo"... :-)
Elezioni: contestazioni per votante con maglietta 'coglione'
A Pisa, presidente della sezione chiama le forze dell'ordine
(ANSA) PISA, 9 APR - Si è presentato al seggio con addosso una maglietta con scritto 'Io sono un coglione', suscitando la contestazione di un presidente di sezione. Tutto è accaduto nel seggio di Riglione Oratoio, alla periferia di Pisa. Protagonista un giovane pisano che ha poi regolarmente votato, non essendo ravvisabile alcun tipo di irregolarità. A contestare la maglietta è stato il presidente di una sezione, che aveva chiesto anche l'intervento delle forze dell'ordine.
Fonte: ANSA

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08 aprile 2006

Guerriglia

Oscurato il sito di Franca Rame, candidata al senato.
No comment.
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UPDATE di domenica 9 aprile, ore 15:55 - Come potete constatare voi stessi su questo blog, anche il sito del Berluscounter (linkato a migliaia di siti, blog e portali italiani) è "misteriosamente" scomparso. E con esso tutte le gif del counter presenti sui siti associati. Speriamo torni presto online e con una spiegazione più che soddisfacente.
*****************************
UPDATE di domenica 9 aprile, ore 17:03 - Il sito di Berluscounter è di nuovo online!

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Quest for the Rock'n'Roll Grail

Basta politica. Mi sta uscendo dalle orecchie. Più ne parlo e meno ne capisco.
Finito flyer per il “Quest for the Rock’n’Roll Grail”, concerto annunciato dalla Repvbblica Popolare del Rock’n’Roll per il 24 aprile all’Anomalia di Prato (ingresso gratuito soci ACSI). Duelleranno in un ipotetico scontro cavalleresco tra eresiarchi e soldati di Cristo KNIGHTS OF THE NEW CRUSADE (ex Mummies? Chissà...) ed ALFREDO GARCIA & HIS ROCK'N'ROLL APOSTLES. Da non perdere!
Si annunciano scenografie degne delle passate rassegne musicali targate Repvbblica (Dante’s Boppin’ Inferno, Long Hot R’n’R Summer, ecc.).
Ovviamente appena finito il flyer mi sono reso conto che la data coincide con quella di SADUS, DARKANE e GORY BLISTER, ergo dovrò fustigarmi per penitenza comunque vada, non disponendo ancora del divino dono dell’ubiquità. La condizione mortale mi va stretta e me ne dolgo, ma non accetto nulla da Dio, si sa.
Buon voto ed in bocca al lupo a tutti quanti.
If you can’t vote it, rock it!
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05 aprile 2006

Stigmate elettorali

L'unica indicazione di voto che posso dare, "coglioni" o no, è questa: fate valere, nel vostro piccolo, i diritti sanciti dalla nostra Costituzione ma violati quotidianamente, nella prassi, dai servi di Cristo.
Anche nel seggio, non fatevi mettere i piedi in testa: ogni occasione sprecata per ricacciare indietro la religione ed i suoi schiavi è un punto a loro favore. E di favori ne hanno già avuti abbastanza.
Nel caso trovaste crocifissi o altri simboli religiosi nel seggio elettorale, è vostro PIENO DIRITTO chiedere di far verbalizzare il vostro dissenso: un simbolo religioso di una specifica confessione è privo di valore laico ed universale, e pertanto vìola il principio costituzionale di laicità dello Stato Italiano. Leggete qui come fare.
"Non far valere il proprio diritto. - Esercitare il potere costa fatica e richiede coraggio. Perciò tanti non fanno valere il loro buon, buonissimo diritto, perché questo diritto è una specie di potere, e loro invece sono troppo pigri o troppo vigliacchi per esercitarlo. Indulgenza e pazienza vengono chiamate le virtù che mascherano questi difetti."
Friedrich Nietzsche (Umano, Troppo Umano II, 1880, 2-251)

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Prendo fiato

Dopo la non-stop di quattro giorni in pigiama, a correggere circa 250 pagine di esami (in un inglese talvolta perfino peggiore del mio), qualche pasto saltato e poche ore di sonno, dieci ore di lezione in due giorni, con altre cinque previste per venerdì e con tre ricoveri ospedalieri in 48 ore, tra amici e parenti, mi fermo un attimo.
Anche Superman ha i suoi limiti...
Vi lascio con una mail ricevuta stanotte, riguardo il pamphlet governativo di quel "tizio" che l'altro giorno vi ha dato pubblicamente di "coglioni" ("cosa avrà voluto dire"?). Buona lettura.

Hai ricevuto il libro di Silvio?
Io sì. Vai a pagina 154: c'è una serie di informazioni interessanti, tra cui quella che più mi ha colpito è la prima. E' scritto che nel 2006 il reddito medio degli Italiani è pari a 27.119 dollari, mentre nel 2001 era di 24.670 dollari. Facendo due conti, perciò, risulta che il reddito medio degli Italiani è cresciuto di circa 2.500 (2449) dollari.
Mi sono chiesto: ma perché mi danno le cifre in dollari? Io già ho difficoltà a capire le cifre in Euro, figuriamoci con la moneta di uno stato estero. E come me, anche moltissime famiglie, massaie e pensionati che hanno ricevuto il libro! Comunque, per capire meglio queste cifre, mi sono fatto un po' di conti; sono andato sul sito internet http://www.uic.it/
, che è il sito dell'Ufficio Italiano dei Cambi, per tradurre le cifre in euro.
Dunque, il 22 maggio 2001 (il giorno dopo le ultime elezioni politiche), per fare un dollaro ci voleva un euro e 15 centesimi, quindi 24.670 dollari (reddito 2001) moltiplicato per 1,15 fa: 28.370,5 euro. Poi, il 31 marzo 2006 (l'altro ieri), per fare un dollaro bastavano solo 83 centesimi di euro, quindi 27.119 dollari (reddito 2006), moltiplicato per 0,83 fa: 22.508,77 euro.
In altre parole, mi si spacciano le cifre in dollari per farmi credere che il reddito medio sia aumentato, mentre invece di fatto è diminuito di 5861,73 euro!
Ho sbagliato i conti? E se sono giusti, ti prego, diffondi questa informazione!
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03 aprile 2006

Coincidenze

In questi giorni Mediaset sta facendo pubblicità a... Mediaset. Uno spottino patetico che sottolinea quanto di (presunto) buono il network ha da offrire, e tutto completamente "gratis". Emozione.
In contemporanea, sul fronte edicole, in allegato a TV Sorrisi & Canzoni trovate la Bibbia. Un po' come se Famiglia Cristiana regalasse la biografia di Mike Bongiorno.
Sempre in contemporanea, milioni di famiglie stanno ricevendo per posta (e a spese proprie, in fin dei conti) il tabloid governativo sulle gesta del clan di Berlusconi. L'atteso seguito della celebre "Storia di un Italiano" di un lustro fa.
Ancora in implacabile contemporanea 25.000 parroci italiani stanno ricevendo dal cortigiano Bondi un opuscolo dal titolo "I frutti e l'albero. Cinque anni di governo Berlusconi alla luce della dottrina sociale della Chiesa". "Il manganello e l'aspersorio" versione 2006, volendo citare Ernesto Rossi.
Ovviamente sono spazi che non ricadono sotto la giurisdizione della par condicio. Sia mai.

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Aiutiamo le volontarie del canile

"Come è noto a molti, il canile di Campi Bisenzio è stato posto sotto sequestro dalla ASL per inadeguatezza della struttura ed i cani trovati in buone condizioni affidati a noi volontarie che ce ne siamo sempre occupate. Purtroppo non abbiamo fondi né possibilità di spostare i cani in strutture che ci consentino di seguirli, né risorse umane sufficienti per andare avanti per molto nella nostra opera. Per questo il Comune ci consente di riaprire la campagna adozioni e trovare una sistemazione a questi cani presso tutte le famiglie che ne faranno richiesta, altrimenti verranno smistati in qualche canile di provincia, lontano da chi li ha sempre accuditi e sappiamo che molti di loro, soprattutto i più anziani, non sopravviveranno a questo cambiamento radicale di luogo e di presenze umane!Vi chiediamo di aiutarci a far circolare il più possibile questa e mail alla quale allego descrizione sommaria di tutti i cani adottabili (chiedete direttamente a me: non volevo rendere il post chilometrico - NdJV), e a chi ne farà richiesta posso mandare per e-mail anche la foto e descrizioni maggiori, per favore contattateci."
Per e-mail: zzetareticuli@virgilio.it o mariachiara.angelini@libero.it
Per tel.: Juditta 393 6703628 o Sabrina 339 6277800
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01 aprile 2006

Stupro sempre meno grave

Non bastava la scandalosa sentenza che prese in considerazione il "fattore jeans" come possibile attenuante in casi di stupro (ragionamento barbaro quanto vergognoso: se lei indossa i jeans, se li deve essere tolti di propria sponte).
Non bastava neppure la recente polemica sull'avvenuta "prima esperienza" della vittima o meno; teoria secondo la quale se lei non è vergine lo stupro è meno grave (se lui è suo padre, poi...).
Eccoci di nuovo con una sentenza d'appello che, incredibile a dirsi, prosegue nel processo di attenuazione del reato di stupro, attribuendo delle "attenuanti generiche" a fattori a dir poco discutibili. Come ho già scritto in passato, per la legge italiana è più punibile (in pecunia e detenzione) chi vende un film piratato di CHI STUPRA UNA MINORENNE.
Potete leggere il fatto qui, qui e qui.
Afro Maisto nell'Affilatrice al 66. Senza condizionale.

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In fede

Grande serata ieri, al Teatro Puccini: comizio di Fausto Bertinotti, seguito dal caustico "Pitecus" di Antonio Rezza. Riprendendo il tema dell'ultimo post, quale dono migliore (per i fastidiosi teo-con) del filmatino che potete scaricare cliccando sull'immagine?
Buona visione e buon fine settimana.
1 Samuele 30:26
Quando Davide fu tornato a Siclag, mandò parte di quel bottino agli anziani di Giuda suoi amici, dicendo: «Eccovi un dono che viene dal bottino preso ai nemici del Signore».

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