BASTA TEOCRAZIA: fuori Dio dallo Stato e dalla Pubblica Istruzione!
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05 aprile 2006

Prendo fiato

Dopo la non-stop di quattro giorni in pigiama, a correggere circa 250 pagine di esami (in un inglese talvolta perfino peggiore del mio), qualche pasto saltato e poche ore di sonno, dieci ore di lezione in due giorni, con altre cinque previste per venerdì e con tre ricoveri ospedalieri in 48 ore, tra amici e parenti, mi fermo un attimo.
Anche Superman ha i suoi limiti...
Vi lascio con una mail ricevuta stanotte, riguardo il pamphlet governativo di quel "tizio" che l'altro giorno vi ha dato pubblicamente di "coglioni" ("cosa avrà voluto dire"?). Buona lettura.

Hai ricevuto il libro di Silvio?
Io sì. Vai a pagina 154: c'è una serie di informazioni interessanti, tra cui quella che più mi ha colpito è la prima. E' scritto che nel 2006 il reddito medio degli Italiani è pari a 27.119 dollari, mentre nel 2001 era di 24.670 dollari. Facendo due conti, perciò, risulta che il reddito medio degli Italiani è cresciuto di circa 2.500 (2449) dollari.
Mi sono chiesto: ma perché mi danno le cifre in dollari? Io già ho difficoltà a capire le cifre in Euro, figuriamoci con la moneta di uno stato estero. E come me, anche moltissime famiglie, massaie e pensionati che hanno ricevuto il libro! Comunque, per capire meglio queste cifre, mi sono fatto un po' di conti; sono andato sul sito internet http://www.uic.it/
, che è il sito dell'Ufficio Italiano dei Cambi, per tradurre le cifre in euro.
Dunque, il 22 maggio 2001 (il giorno dopo le ultime elezioni politiche), per fare un dollaro ci voleva un euro e 15 centesimi, quindi 24.670 dollari (reddito 2001) moltiplicato per 1,15 fa: 28.370,5 euro. Poi, il 31 marzo 2006 (l'altro ieri), per fare un dollaro bastavano solo 83 centesimi di euro, quindi 27.119 dollari (reddito 2006), moltiplicato per 0,83 fa: 22.508,77 euro.
In altre parole, mi si spacciano le cifre in dollari per farmi credere che il reddito medio sia aumentato, mentre invece di fatto è diminuito di 5861,73 euro!
Ho sbagliato i conti? E se sono giusti, ti prego, diffondi questa informazione!

31 Comments:

Anonymous Anonimo said...

far girare far girare far girare

05 aprile, 2006 15:28  
Anonymous Anonimo said...

Ma come? Il nano ha detto che i "rossi", pardon, i coglioni, hanno in manno tutta l'economia...

05 aprile, 2006 16:06  
Blogger One In A Million said...

La stampa e l'informazione è tutta in mano alla sinistra?????????????

Questa mi mancava......

05 aprile, 2006 16:30  
Anonymous Anonimo said...

King, scusa la mia ignoranza in fatto di economia, ma se si parla di cifre del 2001 e di cifre del 2006, nonostante un cambio non fisso - chiaramente - non è corretto fare lo stesso ragionamento anche per il cambio? In effetti si dovrebbe esplicitare anche se il reddito del 2001 è stato calcolato con il cambio euro/dollaro del 2006 o se per calcolare i redditi del 2001 e del 2006 è stato usato il tasso di cambio dell'anno corrispondente. Nel primo caso il ragionamento del post chiaramente non funziona (e allora il reddito è cresciuto di circa 2500 dollari), nel secondo caso continuo a credere che sia un ragionamento corretto, a meno che qualcuno non mi spieghi coi disegnini dov'è l'errore.

05 aprile, 2006 16:31  
Anonymous Anonimo said...

Scusate, io di economia non ci capisco una mazza...e per di piu' ho scoperto giusto ieri di essere pure una cogliona, pero' mi verrebbe da dire che marco ha ragione....
Mi puoi dare le cifre anche in fagioli dell'andorra, basta che il fattore di conversione sia fisso (e che me lo scrivi chiaramente!) se no facciamo la finanza creativa alla tremonti....ups! ah gia'....

05 aprile, 2006 17:28  
Anonymous Anonimo said...

PS sempre dall'alto della mia ignoranza finanziaria chiedo a chi piu' esperto: ma poi non si dovrebbe parlare di potere d'acquisto...?
Come uso un dato come il reddito se non lo confronto con altri, come ad esempio l'inflazione, il caro vita o come lo volete chiamare?

05 aprile, 2006 17:31  
Anonymous Anonimo said...

prima ti faccio i complimenti per il blog, poi rispondo a kingofwilight: è proprio perchè il cambio euro dollaro non è fisso che il tuo presidente lo usa, fa vedere che gli italiani guadagnano di più con un'alchimia matematica ma a fine mese la gente si guarda in tasca e i dollari in più non ci sono! come i dati sulla disoccupazione: è diminuita secondo lui ma secondo fonti ufficiali sono diminuite le ore lavorate, un po' come dire "lavorate meno, lavorate tutti" O anche questo è non saper leggere?
Ciao a tutti Steccus www.bloggers.it/radiolibera

05 aprile, 2006 17:32  
Blogger JonVendetta said...

Senti Twilight, scrivi quello che vuoi, ma se la tua premessa è "l'informazione è in mano alla sinistra" non c'è tavolo di contrattazione possibile. E' una cazzata tale che non merita approfondimenti (a meno tu non sia uno di quelli che definiscono "Libero" e la "Padania" quotidiani "moderati"). Inutile che si ribatta con concetti che tu cassi per partito preso. Se in questi anni ti è sfuggito il controllo/possesso del 90% dell'informazione televisiva da parte del premier è inutile spiegartelo ora.
Ti dico solo che l'unico Paese nelle nostre condizioni è al momento la TAILANDIA. Un modello non propriamente occidentale e liberista. Un "regime", appunto.

05 aprile, 2006 17:50  
Blogger JonVendetta said...

Ringrazio Steccus per aver toccato un altro argomento tabù, al quale a sinistra non sempre si ribatte con la necessaria veemenza: l'occupazione. E' salita solo grazie a 2 fattori: 1) alla precarizzazione (e conseguente de-professionalizzazione) del lavoro, a solo vantaggio degli imprenditori (strano...) e 2) alla regolarizzazione della manovalanza extracomunitaria (con il parziale lato positivo di una marginale emersione dal nero, ma attraverso le dinamiche squadriste che tutti sappiamo). Se c'è un occupato in più, in Italia, è un imbianchino albanese, non un laureato italiano, fresco di dottorato, assunto da un'azienda farmaceutica italiana. E tutti gli altri, ammesso che ce ne siano, risultano occupati "alla giapponese": hai lavorato tre mesi lo scorso anno? Hai fatto tot migliaia di euro? Bene, non sei più disoccupato, ti tolgo dalle liste di disoccupazione (si può verificare tale procedura chiedendo informazioni in un qualunque Centro per l'Impiego).

05 aprile, 2006 18:02  
Blogger JonVendetta said...

Guarda che chi "non lavorava" poteva essere licenziato anche prima. Non è MAI ESISTITO che ti fanno un contratto a tempo indeterminato, ti siedi dietro a una scrivania a non fare un cazzo e non ti tocca nessuno.
Inoltre il mese di prova per valutare il lavoratore è SEMPRE esistito (io fui assunto così, ciccio).
Il "mese" di prima è diventato il "sistema" di ora: questa è la stortura. E chi paga meno tasse sono, guarda un po', le imprese, mentre il lavoratore può andare da un commercialista per rendersi conto che difficilmente potrà contare su una pensione. E a te lavoratore ti ci voglio vedere, a trovare un contratto a progetto (metti) a quarant'anni.
A Parigi ci hanno messo mezz'ora per rendersi conto in che direzione stesse andando il loro governo. Qui dopo anni stiamo ancora a discutere se la legge Biagi debba essere modificata "poco" o "pochino" (e come sempre anche la sinistra si distigue per pressapochismo: quella legge va DISOSSATA e riscritta, non "rivista"). La flessibilità DEVE esserci (che bello, abbiamo qualcosa in comune) ma deve essere ri-regolamentata, stravolta nella tassazione dei contratti e concepita ESCLUSIVAMENTE a fini di introduzione nel mondo del lavoro, non per trattare i giovani come pulisci-vetri delle aziende (o peggio: servi dei call-center... piuttosto morirei di fame sotto a un ponte!).
Si vede, che hai cominciato a lavorare di fresco e molte cose le vedi da "giovane", non potendo confrontarle con ciò che "era".
Di economia (cambio dollaro&co) non so una mazza e non mi esprimo. Non getto letame su cose che non so spiegare.
L'informazionme è invece il mio lavoro, dopo esere stato il mio percorso di studi. So di cosa parlo e dubito tu possa saperne più di me. Pertanto io non commento la storia del cambio-dollaro (che come noterai ho solo riportato) e tu non commenti cose che evidentemente non sai (e fidati che non le sai). O se vuoi farlo, fallo sul tuo sito. Non posso spiegarti quello che non vuoi capire. Vuoi che facciamo la lista dei quotidiani e periodici vari, contando le tirature e le percentuali di resi e distinguiamo tra "organi di partito" e "semplici simpatizzanti"? Vuoi che controlliamo insieme le tessere di partito e le redazioni liquidate, svendute o zittite con le bustarelle? Facciamolo, ma sarai sempre convinto di avere ragione: non sei aperto al dubbio. Nella tua testa, e nelle tue parole, TU HAI GIA' RAGIONE.
Devo forse darti del coglione per starti simpatico ed avere chances di vittoria dialettica, fosse anche su un solo argomento, con "quelli come te"? (già che siamo a spargere luoghi comuni come fosse compost)
Senti, io non so cosa ci fai su questo blog, come non so cosa ci fai su quello di Million e Misirlou. Non credo che siamo amici, né tantomeno che abbiamo qualità o sentimenti comuni. Non mi sento migliore di te, ma diverso sì. Una diversità, la nostra, che non mi arricchise, anzi. Direi che mi sta dando fastidio. Io non mi sento di sbatterti fuori e non ne ho il diritto (benché siamo "a casa mia", in senso lato), ma ti posso almeno chiedere come mai non te ne sei già andato da solo? Che ci guadagni a parlare con uno che bolle i bambini? Io a parlare con te quasi nulla (non mi sento stimolato al confronto, quanto allo scontro). Se è lo stesso anche dalla tua parte, ti faccio fare due conti (a te che sai)...

06 aprile, 2006 00:14  
Anonymous Anonimo said...

Ah ah ah!! A parte che appunto, come ha già ricordato qualcuno, il confronto più corretto sarebbe quello della parità del potere d'acquisto, ma poi "Il conto va fatto solo in dollari perchè è sempre stato calcolato solo in dollari"....ma che dici kingoftwilight??Lo sai che i paesi extraeuropei si stanno facendo le riserve in euro? Hai idea che non c'è più il consenso così unanime sul dollaro come monera per in confronti internazionale?
E poi, se permetti, l'economia e la sinistra vanno molto più d'accordo che l'economia e la destra!

06 aprile, 2006 08:51  
Anonymous Anonimo said...

Rispondo a King of twilight...

Per quanto riguarda le "solite scuse del cazzo e pura demagogia come al solito" ti rimando ad un sito statunitense che ogni anno stila una classifica sulla libertà d'informazione nel mondo. L'Italia è al settantasettesimo posto (77, capito?) in buona compagnia con Bolivia, Bulgaria, Mongolia e Filippine.

http://www.freedomhouse.org/
template.cfm?page=204&year=2005

Riguardo al discorso sull'economia (della quale, come ho già detto, conosco poco e nulla) continuo ad avere bisogno dei disegnini. Parli di un aumento percentuale dell'8,1 del reddito pro-capite, ma come spieghi il fatto che la povertà relativa in Italia è aumentata in questi anni? Dai un'occhiata a questo indirizzo. Non sarà che pochissimi si sono arricchiti (dando credito ai dati che fornisci) e tantissimi si sono impoveriti?

http://www.istat.it/salastampa/
comunicati/non_calendario/
20051006_00/poverta04.pdf

Dalle mie parti (il sud Italia) l'indice di povertà relativa è passato dal 22,4% al 25%. Cazzo, giriamo tutti in limousine.

Ps: gli indirizzi che ho fornito vanno scritti su un unico rigo chiaramente. Ma questo lo dico per i miei compagnetti di classe. Chi insegna ai bambini della prima elementare non ha bisogno di queste informazioni.

Pps: Cagliostro, sapevi che l'Iran sta cercando di fare un mercato del petrolio in euro bypassando quello in dollari? L'ho letto su Limes qualche mese fa... Ma è meglio dire che l'Iran va attaccato perché sta studiando l'atomica, non trovi? Fa tanto "difensore del mondo" piuttosto che "difensore dei propri interessi"...

06 aprile, 2006 09:02  
Blogger One In A Million said...

Mi sento di dire solo che qua mi sembra che si sta cercando di difendere una teoria della quale nemmeno te sei molto convinto Kingof. come sul mio blog stai continuando a difendere la teoria che l'ici sia inutile come tassa, ma come si fa a continuare a parlare di asini che volano? Dati alla mano, cerchiamo di essere realisti! Credo che chiunque vorrebbe poter non pagare le tasse ma le tasse servono a pagare servizi che anche tu come cittadino hai. Non mi addentro nemmeno io in questi cambi euro/dollaro, da ignorante quale sono :-D, ma sai cosa fa la differenza? L'atteggiamento. Quello di non dover avere sempre ragione a tutti i costi per difendere il beneamato silvio. Essere disposti al confronto, di sinistra o di destra che si sia.

06 aprile, 2006 09:59  
Anonymous Anonimo said...

No jon, ma perche' ti scaldi cosi'? In fondo il nostro "signore delle tenebre" ci sta solo educando come tanti bravi scolaretti, lui che evidentemente ha vissuto piu' e meglio di tutti noi. E' chiaro che se pero' tu ti ostini a non voler imparare la lezioncina lui sia COSTRETTO dalla tua inettitudine a usare l'olio di ricino...e magari anche il manganello.
Ma la colpa e' solo nostra, jon, siamo solo dei poveri coglioni ignoranti e che non conoscono la vita (peccato che le DECINE di scienziati italiani con cui parlo essendo dovuta venire a vivere in germania per fare quello che mi interessa...ma questo, sia chiaro, solo perche' odio stare vicina alle persone a cui voglio bene, perche' per il resto in realta' l'italia e' un paese da sogno per il lavoro e la ricerca...dicevo, peccato che tutti loro che girano il mondo appartengano a questa sfortunata categoria, quella dei coglioni appunto).

Nel frattempo, ringraziando cagliostro (sono quella del potere d'acquisto! :)) e stimando ogni minuto di piu' marco, mi permetto dalla mia pochezza di segnalarvi questo editoriale:

http://www.lastampa.it/cmstp/rubriche/
girata.asp?ID_blog=25&ID_articolo=792&
tp=C

che quell'orribile covo di comunisti puzzoni della stampa si e' permesso di scrivere.

06 aprile, 2006 10:13  
Blogger JonVendetta said...

Ero solo curioso di sapere che gusto ci provavi.
Ti sbatterei fuori a calci in culo? A pelle credo di sì. Ma è molto più giusto (e semplice) lasciarti dove sei: hai diritto di dire quello che vuoi. Il diritto te lo dò io (oggi mi sento un po' capitalista): qui non siamo in un servizio pubblico, dove il diritto "dovrebbe" essere garantito a tutti aprioristicamente. E' uno spazio personale ("mio", ancora capitalismo: oggi butta male), dove "io" tengo chi voglio (non andrei a mangiare la pizza con uno che mi sta sul cazzo, né lo inviterei da me a prendere un caffé: ti torna?). Sono quindi lusingato dalla tua stima: reputi il mio blog personale un "mezzo d'informazione" che io "controllo". Questo è un "blog", un "diario", non l'Istituto Luce. Non è la nostra scellerata TV pubblica, dove il primo che occupa una poltrona taglia e cuce come vuole il vestito del suo padrone. Non faccio telegiornali di massa.
E non è neanche "casa tua", in un certo senso: è un cortile interno del "mio" palazzino (ora son capitalista e pure palazzinaro). Per cui entri, ti presenti, chiacchieri e se io ti trovo fastidioso ho tutto il diritto di chiederti di andartene. "Chiedertelo" è una cortesia alla quale non sarei in teoria nemmeno obbligato.
Ti invito ancora a riflettere se un blog personale sia paragonabile ad un servizio d'informazione pubblico, mio confuso oppositore.

Il diverso non mi fa necessariamente paura (tu hai amici filonazisti? Ti sconvolgo: io sì), ma "tu" mi irriti. Tutto qua. Posso sentirmi irrittato o devo chiederti il permesso? Visto che anche io non ti piaccio mi è parso logico chiederti che ci facciamo qui a parlare senza capirci né volersi capire (tutti e due, va'). Vuoi difendere i tuoi diritti? Ok, continua a farlo.
Io non ti tocco, per pigrizia innanzi tutto, e perché ho fiducia che io e te possiamo, prima o poi, confrontarci come mi accade con altri miei amici di destra (anche estrema) che a tuo contrario non mi fanno incazzare ogni volta che scrivono o dicono qualcosa. Forse perché fanno meno i saputelli e non sbandierano le loro idee con presunzione (idee che alla "massa", che banalizza tutto, non possono venire spiegate con la sola boria dei luoghi comuni: "certe" idee sono per necessità rivolte a chi è in grado di gestirle. Concetti "bassi" come "W il duce" e "10, 100, 1000 Nassiriya" funzionano solo per i branchi di scimmie ammaestrate).

Sul lavoro non aggiungo niente: accusi gli altri di demagogia e dipingi il mondo lavorativo pre-Biagi come un circo di mantenuti parastatali che scorreggiano in faccia al boss (e poi, omissione: hai dimenticato di includere gli UOMINI IN UNIFORME tra gli INTOCCABILI DI STATO). Forse in un film di Pierino. Ma posto così è solo un luogo comune. Se attacchi la demagogia non usarla a tua volta. Lo dico per te: dialetticamente assesti dei colpi che partono bene e poi vanno a vuoto per delle ingenuità.

06 aprile, 2006 13:19  
Anonymous Anonimo said...

Scusate (io continuo a farmi i cazzi miei in tutto cio'...), posso segnalarvi un altro bel pezzo, secondo me, su repubblica di oggi?
Ecco il link:

http://www.repubblica.it/2006/04/
sezioni/politica/elezioni-2006-4/
il-sovversivo/il-sovversivo.html

06 aprile, 2006 13:49  
Anonymous Anonimo said...

Mamma mia che infervoramento...

Cari Jon & Giulia cercate di convincere l'amico kingof... a non votare il Nano!

Chi vota a destra (o chi proprio non ce la fa a votare a sinistra) che almeno voti Fini.

06 aprile, 2006 14:26  
Blogger JonVendetta said...

Grazie Giulia: controllo appena ho un attimo!

Per Twilight:
Prima di tutto grazie per aver smorzato i toni (apprezzo e contraccambio). Rispondo "a punti" per chiarezza e fretta: devo lavorare, da buon free lance precario!

Primo punto: avevi scritto "anche tu sei uno di quelli che controllano l'informazione" e ho interpretato di conseguenza. "Informazione" sa di TG, non di blog. "Controllare" poi, sa di censura, manipolazione ecc. Per questo mi sembrava fuori luogo riguardo ad uno spazio personale per idee personali (dove chi scrive non ha in sintesi "doveri morali" nei confronti di chi legge).

Secondo punto: no, non hai detto che non ti piaccio. Ma non hai neppure fatto sforzi nell'altro senso. Sono andato per esclusione e tenendo conto degli aggettivi che hai usato con me finora. Chiamiamola induzione.

Terzo punto: con gli amici non "vai allo scontro". Con me sì. Allora... non siamo amici? Ti "piaccio" ma non siamo "amici"? Va beh. Può essere. Talvolta accade anche a me.

Quarto punto: il malcostume di cui parli è diffuso e ben radicato. La precarizzazione non lo risolve né accentua. La coscienza civile del singolo (DESTRA E SINISTRA) mi dice che se un dentista, un imbianchino o un avvocato ti fanno DUE PREZZI (uno bianco e uno nero) tu PAGHI quello BIANCO e vai a DENUNCIARE IL TIPO. Se paghi quello NERO EVADI ANCHE TU. E' come la mafia: non puoi dire che ne sei fuori se la accetti. Stessa cosa per il doppio impiego: può pure essere una necessità per sopravvivere, ma finché è illegale sta a te denunciarlo quando si evidenzia. Sennò si diventa come quelli che danno mazzette perché "sennò non c'è l'appalto", o come certe signorine che accavallano le gambe per passare Analisi 2 all'Università. La scusa comoda del "tanto gira così".
La furbizia ("questo" tipo di quotidiana furbizia) non deve pagare, nemmeno quando è il singolo che la mette in atto, credendosi altrimenti tagliato fuori dalle opportunità. Su questo punto credo che siamo d'accordo.

06 aprile, 2006 14:32  
Blogger JonVendetta said...

Per l'anonimo:
Se dovessi scegliere per forza a destra, penso che voterei Fini anch'io. Odio l'80% delle sue idee, ma "almeno" è un politico. Di questi tempi non è qualità da poco.

06 aprile, 2006 14:54  
Anonymous Anonimo said...

tosto 'sto re-del-tramonto!

A proposito di agenzie interinali, aziende che assumono se lavori davvero, meravigliose sorti progressive della legge Biagi, eccetera; caro King io sono precario da 5 anni presso un ente pubblico (precario ... 5 anni - praticamente un ossimoro), lavoro senza mandare a quel paese il mio capo quando avanza richieste, sono entrato perché ho passato un regolare concorso, non ho raccomandazioni, non evado il fisco, guadagno una miseria, non ho secondi lavori a nero, non voto Rifondazione (né affini).
Però al mondo delle favole non ci credo più da un pezzo ....

"Premessa fondamentale è che il lavoratore deve lavorare ... Perchè un'impresa deve assumere una persona a proprio rischio? Se io assumo una persona e questa non mi lavora?"
Evidentemente io alla mia azienda (lo Stato Italiano) vado bene poiché puntualmente mi propone nuovi contratti (rigorosamente a tempo indeterminato da 5 anni), quindi "lavoro" e lavoro con soddisfazione del mio datore. Però sono precario perché il mio datore (lo Stato) così risparmia.
Se io non posso permettermi un mutuo, una casa, una macchina, un figlio, una famiglia, in fondo che problema c'è.

06 aprile, 2006 16:34  
Anonymous Anonimo said...

errata corrige .. ovviamente volevo dire rigorosamente a tempo Determinato da 5 anni, ovvio ...

06 aprile, 2006 16:36  
Anonymous Anonimo said...

king, abbi pazienza...lo vedi che anche te ammetti che la manovra del reddito sul libretto è puramente demagogica? Non ha detto con quali tassi è calcolato (correnti oppure 2001), ed inoltre..lo so che è dal dopoguerra che tutto si fa in dollari, ma guarda che le cose stanno cambiando..l'euro è sempre più importante (come ci ha fatto notare marco), e, tra poco, sarà a questi livelli anche la moneta della cina..
Comunque, detto tra me e te, è meglio che le variabili economiche, questo governo, non le tiri fuori..credimi ;)

ps: sì giulia, eri te :)

06 aprile, 2006 16:58  
Blogger JonVendetta said...

Per Twilight (sui due appunti):

1) Sugli amici la vediamo alla stessa maniera.

2) "Scusare" per me vuol dire "comprendere umanamente". Mi pare però di aver anche scritto che se "è" illegale deve essere comunque denunciato... Anche io so essere "disumano". E comunque prendi nota: hai trovato uno di sinistra che non tollera le evasioni e le furberie neppure "dal basso": l'ho scritto chiaro e tondo e lo sottoscrivo. Ho mandato affanculo mia madre più di una volta quando solo accennava a possibili "agevolazioni" per entrare nel modo del lavoro e non passa giorno che non mi incazzi con gente che predica bene (tipo "son tutti ladri") e razzola male (tipo non facendo scontrini)...

06 aprile, 2006 18:20  
Anonymous Anonimo said...

king, un ti preoccupare che quelle cose che hai linkato le conosco di già.

06 aprile, 2006 19:22  
Anonymous Anonimo said...

Mi son letto a puntino l'insieme di cazzate scritte da KingofKnowledge o come cazzo si chiama..eccone alcuni brani tratti dalla sua onniscenza..


1)Il lavoro nero fa comodo ad entrambe le parti, anche se è auspicabile la sua eliminazione (che a mio giudizio non avverrà mai totalmente)

2)Amici ne ho sia più a sinistra che a destra ma questo non c'entra con le idee politiche....hai amici?

3)se mi parli della stampa e dell'informazione allora questa è in mano alla sinistra, ma l'economia no e infatti si vedono i buoni (ma non ottimi) risultati del governo berlusconi....alla faccia!

4)Si potrebbe avere di più ma in Italia ne dx ne sx saprebbero farlo....forse tu si!

5)il discorso sull'informazione è giustificato e non prevenuto.Libero è a destra ma allora anche il corriere è a sinistra!.....e pura demagogia come al solito....non c'è una cosa di quella che dici che non sia demagogia....


Persone di destra come te me ne sono capitate a bizzeffe....la cosa che vi accomuna tutti è soprattutto il fatto che non sapete cosa significa il dialogo....a partire dal grande imprenditore....ad arrivare a Kingofdelice o come cazzo si chiama...monologate fino a quando potete...!

07 aprile, 2006 15:50  
Blogger JonVendetta said...

Voglio sperare che l'abolizione della proprietà privata sia ormai solo prerogativa del PMLI e di qualche squatter. Io (e con me quelli come me, visto che non sono un genio solitario) mi considero molto più a sinistra di Prodi&co, ma se comunismo deve essere, ritengo si debba anche contestualizzarlo nel "qui" e "adesso": se ci si ferma a Lenin vuol dire non aver capito nulla del mondo che ci circonda.
Per il resto non dico niente, visto che ho già chiarito la mia posizione e non so chi abbia ribattuto a Twilight. Anzi, puntualizzo che è sempre corretto firmarsi in maniera riconoscibile. Anche io non condivido praticamente nessuna delle idee di Twilight, ma il nick a presa di giro lo trovo un po' meno "etico" del semplice "anonymous". Firmatevi, gente. Sennò mi tocca chiamarvi "coglione #1", "coglione #2", alla "The Prisoner": "You are DORK 6"... "I'm not a DORK, I am a free man!" :-)

07 aprile, 2006 17:47  
Blogger JonVendetta said...

Per quello basta attenersi a Marx (chi lo vuol fare e SEMPRE ricontestualizzando): la proprieta' privata da abolire in Marx è quella mezzi di produzione (che vanno RIDEFINITI), non quella dei beni di consumo (che vanno ridefiniti ma non più di tanto). La casa, per fare un esempio pratico, non è un esempio di bene di produzione. E comunque c'è poco da fantasticare, almeno da parte mia, perché ho sempre cassato questa questione come antistorica a prescindere, credendo necessario un aggiornamento innanzitutto del linguaggio (perché leggere oggi Marx a chi non interessa è inutile, e sintetizzare con "via la proprietà privata" è logicamente improponibile ed incomprensibile ai più).
La questione proprietà fa parte di un discorso di più ampio respiro sul sistema di produzione, di revisione della dicotomia "ceti ereditari"/"ceti medi" e di redistribuzione della ricchezza a vantaggio dell'intero sistema sociale. Non è, in sé e come può sembrare, il delirio di un pazzo che ti ruba i soldi dalla cassa del bar per darli al barbone, o che ti entra in casa per coltivarci le patate di stato...

07 aprile, 2006 19:11  
Blogger JonVendetta said...

...almeno spero!
;-)

07 aprile, 2006 19:12  
Blogger JonVendetta said...

Io proverei con tassazione e sgravi fiscali da ridisegnare in favore dei ceti medi e bassi.
Poi con una lotta senza quartiere all'evasione fiscale (pochi evadono enormi patrimoni, a scapito dei più): punizioni "veramente" proporzionali al capitale evaso; ma negli ultimi anni si è depenalizzato il falso in bilancio, istituzionalizzando di fatto l'evasione (da una parte... e dall'altra si vanno a fare le multe ai figli dei salumieri perché il babbo dà loro un panino per merenda).
Poi c'è la questione "servizi", che sono una garanzia costituzionale alla collettività. Tutto ciò che è "pubblico" DEVE funzionare, non essere provatizzato, svalutato, avvilito da favoritismi ai privati. Proprio perché paghiamo le tasse abbiamo il dovere morale di chiedere, pretendere con forza che i servizi ci siano. Non leccate di culo alle scuole private (molte delle quali istituti religiosi molto poco pii) o alle cliniche private. Diritti della collettività > servizi alla collettività. Lo spazio all'iniziativa privata a mio vedere deve essere lasciato, ma non agevolato dallo Stato. Proprio perché nella collettività devono essere garantiti universalmente dei diritti e non dei privilegi. Casa, lavoro, educazione, assistenza, previdenza sociale sono diritti: queste le aree in cui garantirei livelli quantomeno decorosi a TUTTI (mi torna in mente la frase del Berlusca di oggi: voleva suonare spaventoso quando ha detto che "loro vogliono che il figlio di un professionista sia come il figlio di un operaio"... è così inconcepibile per gli azzeccagarbugli come lui che ci ha preso!). Anche perché abbiamo risorse interne sufficienti a far stare tutti decorosamente, con il problema però che quei POCHI che perderebbero mille lire di tasse (evadendone ora miliardi) non vogliono, neppure se in favore di chi le mille lire non le ha mai viste.
E poi, se vogliamo, la democrazia si basa sul primato della maggioranza, per cui mi pare ovvio che debbano essere riconosciute per prime le necessità della maggioranza degli italiani. Che non hanno né la barca di D'Alema né la faccia a culo di Berlusconi. Se poi vuoi a tutti i costi fare i miliardi e non pagare le tasse basta che ti levi dai coglioni, tanto i conti cifrati in Svizzera e alle isole Cayman ce li hai già. Si dirà: “E i posti di lavoro che crea?”. Sono molto duro: chi lavora per un ladro è suo complice. La fame è più dignitosa. O vogliamo mettere su sindacati anche per i bagarini ed i contrabbandieri di sigarette? "Sono lavoratori"... No, per me no. E sarei duro anche su un altro paradosso di Stato (qui sono molto poco comunista): la cassa integrazione. Non è possibile che io paghi un metalmeccanico che non lavora, causa la cialtroneria dei suoi dirigenti miliardari, e quando la baracca ritorna a funzionare i dividendi se li spartiscono i suddetti dirigenti. E’ uno spreco di Stato che, come al solito, non favorisce nessuno se non i soliti pochi vermi già grassi.
Comunque non parlo per altri, beninteso; così come non è detto che se (metti) voto Bertinotti o altri io sia al 100% d'accordo su tutto con loro. Anzi, mi spaventerei del contrario. Aggiungo che capisco in parte anche chi mi dice che la produzione di ricchezza non va disincentivata, sempre per motivi di interesse della collettività. E' lunga, da pensare e da spiegare, ma è un'obiezione che ritengo valida. Poi di Keynes e tutte le menate economiche studiate in passato non ho trattenuto nulla, l'ho già detto...
Banalizzo: se per strada due persone mi chiedono 50 centesimi (che per me non sono nulla) ma una indossa un completo di Ermenegildo Zegna, col cazzo che li do a lui: ecco il mio modello di ridistribuzione quotidiana del capitale...

07 aprile, 2006 20:46  
Blogger JonVendetta said...

Direi che non fa una piega. Le piccole e medie imprese devono essere sostenute. Proprio per quei rischi di cui tu parli e per il fatto quantitativo innegabile di costituire l'ossatura del Paese. Rincaro la dose: la grande industria non solo è agevolata, per capacità di ammortizzare i rischi, quotarsi in borsa e vincere l'empasse inflazionistica (grazie all'economia di scala che i piccoli non hanno), ma "ruba" spazio ed ossigeno ai piccoli, fagocitandoli e vomitandoli a piacimento (come le pratiche yuppistiche degli anni '80 hanno insegnato). Le multinazionali sono poi la quintessenza di questo ragionamento, e la maggior parte di esse di "italiano" ha solo gli inebetiti consumatori, visto che la manifattura la smistano in Paesi emergenti, dove i sindacati non esistono ed i dodicenni lavorano 14 ore al giorno per quattro soldi.
Boh. Io credo che siamo più o meno sulla stessa lunghezza d'onda.

07 aprile, 2006 21:56  
Anonymous Anonimo said...

"Boh. Io credo che siamo più o meno sulla stessa lunghezza d'onda."

Si, sul finale m'é sembrato anche a me.
Volevo far presente la mia opinione, ma al momento (ubriaco, stanco & devastato dalla recente vergognosa campagna elettorale) mi appoggio alle Sacrosante scritture del Vendetta Nazionale. Purtroppo non essendo in un film di Alberto Sordi, non possiamo chiudere la discussione con un "Rossi & Neri tutti uguali", quindi invito, sull'onda di questa ritrovata calma nella discussione da parte di Twilight & Jonny Boy nel valutare che ogni persona porta con se il proprio punto di vista e per questo (solo perché lo ha) va rispettato. E non cadere nuovamente in discorsi tipo il sopracitato qualunquismo borgataro o peggio come chi incita all'astenzionismo (ma vi sembra il momento storico, teste di cazzo?)come purtroppo vedo che alcuni "compagnucci" (o presunti tali, nonostante la falce & il martello ben in mostra) continuano ad incitare.
Invito invece, usando anche le parole del nostro odiato & globalmente deriso Premier, ognuno di voi a votare per i propri interessi. Qualunque essi siano.
Effusioni generiche.

Anton Maria Brandawer III, dittatore del mio mondo immaginario

[perdonate refusi & parentesi non chiuse, stasera ha vinto la BIRRA... di nuovo]

08 aprile, 2006 00:55  

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