BASTA TEOCRAZIA: fuori Dio dallo Stato e dalla Pubblica Istruzione!
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30 marzo 2006

Il Caimano

Sulla scia dell'intervista a Moretti conclusasi da poco su Controradio, riprendo quanto iniziato in un thread de La Voce Della Luna. Le domande sempre aperte sul film (visto ieri) sono quelle previste e prevedibili di un'opera Morettiana. "Il Moretti attore è fuori posto?", "Il bandolo Berlusconiano della matassa è vero oggetto del film o pretesto propagandistico/ideologico?". E la domanda più idiota, se vogliamo, che si può porre è "è un buon film"? Idiota per motivi intuibili: se ti piace "Hulk" è fuori luogo che io ti dica "vai a vedere Marebito". Il "mio" buono ed il "tuo" possono non coincidere. Magari convivere, arricchendosi a vicenda (meglio ancora: incuriosendosi a vicenda), ma poco più. La logica conseguenza è una caratteristica oggettiva de "Il Caimano": chi ama il Berlusca continuerà ad amarlo, chi ama Moretti continuerà ad amarlo (e dubito che il primo correrà in sala impaziente). Si può dire che questa sia l'unica caratteristica comune ai due: l'autoreferenzialità. Vizio o virtù, fanno del primo un leader politico (ma che diamine sto scrivendo? Non ci credo neppure io...) e del secondo un regista/attore (per quanto anche il primo non scherzi...).
Non voglio togliere il piacere di vedere il film a chi non è ancora andato, quindi ecco solo qualche appunto:
1) Non è un film ideologico. Ha un suo slancio ma non può essere associato a fenomeni di facile propaganda alla ultimo Michael Moore. Per cui si evitino critiche preventive: andate a vederlo e constaterete da soli che non è "Fahrenheit 9/11".
2) E' una storia davvero bella (tenendo ben presente la metafora Hulk/Marebito), in cui la critica al premier e la storia del protagonista si intrecciano caricandosi e stemperandosi vicendevolmente. Il testo ed il sottotesto si scambiano di ruolo e sono entrambi molto sfaccettati, dipingendo persone, scenari, mentalità e problemi attuali e concreti. Coppie gay, famiglie in crisi, difficoltà lavorative, grandi sogni e piccoli incubi (o viceversa!) della vita reale.
3) Quella del Berlusca non è, come previsto da molti, una caricatura, ma un ritratto. Le frasi sono autentiche, i fatti ed i riferimenti pure (processo congelato per approvazione legge sull'immunità, le figure di Previti e della Bocassini, ecc.). Fa solo "impressione" vedere e sentire cose realmente accadute, abbinate ad una faccia "non familiare" (l'attore): ciò ci dimostra l'assoluta devianza di ciò che viviamo, che diviene realizzabile nel suo grottesco "solo" quando dissociato dalla faccia (del cazzo) di chi ce l'ha reso "normale", "accettabile" e perfino "preferibile". Tutto è stato "normalizzato", ed è bene svegliarsi ogni tanto. Ricordate quel passaggio del Luttazzi teatrale che recitava più o meno "In molti si chiedono come fa Berlusconi a fare tutte queste cose? Semplice: le fa. (...) E' un golpe al rallentatore."?
4) Nanni Moretti è un "difetto", come attore? Se non ti piace sì, se ti piace no... "Ecce Bombo" è Nanni Moretti, "Il Caimano" è un film in cui Moretti (recitativamente) compare ma non sovrasta. La scissione regista/attore è secondo me ben riuscita. Grande invece il lavoro svolto da un umanissimo e profondo Silvio Orlando nel ruolo del co-protagonista. Molto buona anche Margherita Buy. Brillante la figura ben interpretata da Beniamino Placido (gretto, vizioso ed insopportabile come solo certe prime donne sanno essere).
5) E' anche un film sul cinema. Notevoli i riferimenti a certe pellicole anni '70 di serie B e alla mentalità che c'era dietro (l'autocritica leggera e condivisibile persino da me che amo quei lavori: "Ma sì, erano fascisti"). Un fil rouge a cui Moretti tiene sempre, in cui realtà e finzione si specchiano, in cui il cinema racconta la realtà e viceversa. Sulla scia passata della recensione di "Henry: Pioggia Di Sangue" e dell'epocale "Ve lo meritate Albero Sordi!". Metacinema.
Purtroppo il piano di lettura politico (amplificato da furbi DI DESTRA E DI SINISTRA che tessono lodi e lanciano improperi prima ancora di CAPIRE) rischia di oscurare quello artistico. Per evitare ciò basta dotarsi di pochi anticorpi: dribblate le recensioni, non chiedete agli amici (ma vi fidate tanto dei cosiddetti "amici"?), non aspettatevi nulla. Andate e vedete voi stessi. Io i film più belli li ho visti così.

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11 Comments:

Anonymous Anonimo said...

Beniamino Placido??? :O

A parte questo..si', mi fido degli amici, quando fanno queste recenzioni! ;)
E mi fido ancora di piu' quando tre giorni fa un mio caro (e veramente brillante!) amico mi ha detto essenzialmente le stesse cose che hai scritto tu. Ergo: e' un gran film (sono del partito "amo Moretti" :) ) e lo andro' sicuramente a vedere!
...Anzi no, sicuramente solo SE! Questo e' il mio fioretto, e non per una facile ideologizzazione (sono daccordo con te!) ma perche' insomma, c'e' un limite! Se ci dobbiamo ciucciare per altri 5 (o piu'!) anni quella faccia di culo non voglio certo andare a farmi ricordare al cinema quanto siamo dei poveri stronzi!!

30 marzo, 2006 12:42  
Blogger JonVendetta said...

Ti ringrazio!
E infatti non dovremmo MAI ritrovarci, come ora, a sentire politici che raccontano barzellette e vedere comici che ti spiegano economia e politica: è la conferma di un mondo rovesciato. Un mondo in cui la satira è crimine (provoco: lecita solo se contro l'Islam?) e la politica una commedia o una parolaccia.
Indicativo il fatto (maliziosamente buttato là nel Caimano) che nessuno abbia fatto un film su Berlusconi PROPRIO in Italia...
Nei bigotti States l'equivalente Berlusconiano (Murdoch) è stato oggetto di un duro documentario ("Outfoxed") che LUI STESSO ha concesso di trasmettere su Sky Cinema (ergo FOX, ergo CASA SUA). Ce la vedi Mediaset a trasmettere "Citizen Berlusconi" (ancora una volta prodotto USA: PBS, emittente liberal e pubblica dell'America repubblicana) o "Quando C'Era Silvio" (relegato alle edicole e ai negozi non schierati)?
Anche in questo gli yankee riescono a darci le pappe. Ed è preoccupante.

30 marzo, 2006 13:09  
Anonymous Anonimo said...

A proposito!
Qui in Germania inizia a circolare Bye Bye Berlusconi (i piu' superstiziosi si tocchino, agli altri puo' suonare come un vaticinio di speranza). Sarei molto curiosa di vederlo...se solo non fosse in tedesco!! (maledetta lingua ostrogota! :))
Comunque del caro Morettone apprezzo sempre soprattutto la delicata ma comunque caustica analisi di cio' che noi tutti siamo, piu' o meno poveri omuncoli. :)

Oh pero', e glie' MICHELE Placido!

30 marzo, 2006 14:17  
Anonymous Anonimo said...

PS (scusate la logorrea oggi...)
secondo me potrebbe valer la pena buttare un occhio anche al film su Bukowski...magari hanno fatto una schifezza, pero' il soggetto merita almeno di farci un pensierino, no?

30 marzo, 2006 14:21  
Blogger JonVendetta said...

"Chi parla male vive male. Le parole sono importanti." (da "Palombella Rossa")
Su Bukowski non ti so dire: lo conosco troppo poco per poterne apprezzare l'omaggio cinematografico.
Se riesci a decifrare "Bye Bye Berlusconi" attendiamo fiduciosi il resoconto!

30 marzo, 2006 15:16  
Anonymous Anonimo said...

"Io so' uno strano, c'ho 'n sacco de problemi" (Ecce Bombo)

Più o meno, scusa la citazione a memoria. Ho conosciuto Nanni Moretti per caso quando, incuriosito da quella vespa su campo bianco, decisi di affittare "Caro Diario" nella mia videoteca di fiducia. Avrò avuto tredici-quattordici anni. Devo dire che mi emozionai di fronte al lunghissimo piano-sequenza che accompagnava Moretti sul luogo in cui venne ucciso Pasolini, complice anche lo straordinario piano di Keith Jarrett del Köln concert... Da quel momento, da buon idolatra ho arrabattato quasi tutti i Moretti passando non poche notti insonni con il videoregistratore pronto a registrare film come "La messa è finita" o "Bianca" - certo ora con il digitale è tutto più facile...


"- Il Mont-Blanc si regge su un equilibrio delicato, non è come la Sacher Torte.
- Cosa?
- La Sacher Torte...
- Cos'è?
- Cioé lei non ha mai assaggiato la Sacher Torte?
- No.
- Va beh, continuiamo così, facciamoci del male!"
(Bianca)

30 marzo, 2006 15:54  
Blogger JonVendetta said...

Curioso il fatto che la sequenza di Pasolini fosse quella che mi convinse di meno di "Diario", ma dovrei rivederla... sono passati anni ormai.
L'avrai già fatto, ma in caso contrario ti consiglio di rispolverare anche il primo Moretti: quello di "Come parli frate" e "Sono un autarchico".

"Trend negativo..." :-)

31 marzo, 2006 16:08  
Anonymous Anonimo said...

"Sono un autarchico" è grandioso! Beh, la scena di "Caro Diario" mi colpì in particolar modo per la presenza di Jarrett e del suo pianoforte che accompagnava una tecnica cinematografica che sino ad allora non avevo mai visto... Ero piccoletto, che ci vuoi fare! Adesso dal punto di vista cinematografico ingurgito l'improponibile... :)

31 marzo, 2006 19:02  
Blogger JonVendetta said...

Allora non posso che consigliarti "Quando gli uomini armarono la clava e con le donne fecero din-don" e "Il film più pazzo del mondo": due capisaldi dell'improponibile!
;-)

01 aprile, 2006 17:16  
Anonymous Anonimo said...

non ho visto il film ma ho preso in prestito il dominio per vedere quanta gente avrebbe visitato il sito per cercare informazioni.

A differenza di altri siti che ho messo su per gli stessi motivi, questo film ha attirato pochissimi visitatori diretti.

Non vivo in Italia e questo e' da considerare, gli altri film erano francesi od inglesi quindi con audience internet molto piu' ampia ma devo ammettere che 50 visitatori unici al giorno che si collega direttamente al sito sono pochi.

Questo potrebbe voler dire che la gente non e' rimasta incuriosita di sapere di piu' e si e' fermata per un motivo o l'altro a cio' che ha visto al cinema.

Saluti

08 aprile, 2006 01:04  
Blogger JonVendetta said...

1) Questo tipo di film è diverso non solo quantitativamente, ma anche qualitativamente da pellicole commerciali "leggere". Oltre ad essere un pubblico di nicchia non credo proprio si tratti di gente che va a cercarsi il sito "ufficiale" in stile Hollywoodiano. Primo perché in tali siti trovi solo baggianate promozionali per adolescenti (fuori dal target del film), secondo perché il trailer TV è passato e allo spettatore medio in fin dei conti basta quello per decidere "prima". Il film in sé "poi" lascia poco da approfondire: ha dei personaggi, una trama, un finale. Perché cercare "altro"? Non è roba da gossip.
2) Sei uno di quelli che comprano domini "per curiosità"... Non per lucro, vero?
Dilla tutta, perché di modi di buttare via soldi ne conosco parecchi, ma il tuo mi pare proprio buffo!

08 aprile, 2006 15:17  

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