Liberazione
A volte mi chiedo da quante cose, persone e situazioni dobbiamo ancora liberarci, visto che il lupo perde il pelo ma non il vizio. E è palpabile la quantità di vizio spelacchiato che ci circonda, politicamente e socialmente parlando.
La Padania, da buon ricettacolo di spazzatura SENZA VERGOGNA quale è sempre stata, titola come può (ed approfondisce grazie al camerata verdognolo Gianluigi Paragone: "I giovani in piazza sono tossici del fanatismo politico" (...) "Sessant’anni fermi e bloccati ancora nella dicotomia di fascisti e antifascisti"). Libero non merita neppure considerazione, sottraendosi come d'uopo al senso del suo stesso nome ("L’Italia rincoglionita, l’Italia dei ciglioni e dei “pacifisti”, l’Italia del ponte a tempo indeterminato, si prepara ad autocongratularsi per la Liberazione del Paese sia da Silvio il magnifico che da Hitler il malefico."). Il Giornale non l'ho nemmeno sbirciato, trovando parecchie difficoltà a considerarlo, appunto, un "giornale".
Questa stampa così "sinistrorsa" inquieta... Che sia la famosa stampa "nelle mani dei comunisti"? O piuttosto la conferma di un profetico "rossi e neri siamo tutti uguali" ("Ecce bombo")? O forse solo i piagnistei di uno studente bocciato, benché figlio di papà?
Almeno oggi freghiamocene e pensiamo positivo: "Liberation" degli Hardcore Superstar a manetta nello stereo e buon 25 aprile a tutti!
Anche a chi la libertà la merita solo condizionata.
Etichette: destra, giornalismo, vergogna
4 Comments:
Basterebbe ascoltare i discorsi dello scucchione per capire la totale follia di un uomo.
Uno che voleva fare l'impero non lo si può prendere sul serio.
La discendente non merita commenti, mi dispiace.
Tra l'altro era uno che ci sapeva fare coi numeri, come taluni suoi successori. Come dimenticare gli "otto milioni di baionette", che erano l'eufemistica traduzione minculpoppiana di "sedici milioni di scarpe di cartone"?
E al pallottoliere non c'era neppure monsieur Tremonti, pensa te...
Penso che quelli che dicono che il 25 Aprile è una festa che non ha senso, non hanno capito veramente niente né del concetto di "liberazione" né di quello di "libertà", ma a parte questo...
Penso che finché non verrà veramente insegnata la storia dell'ultimo secolo nelle scuole, o nelle case, ci troveremo sempre davanti mandrie di neri e rossi, molto convinti ma anche molto ignoranti.
Buono studio, e buon lavoro (15 ore di lezione da preparare per i prossimi 3 giorni, dannazione).
Ciao
Franz, qualcosa mi dice che facciamo lo stesso lavoro. Sbaglio?
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