BASTA TEOCRAZIA: fuori Dio dallo Stato e dalla Pubblica Istruzione!
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04 giugno 2006

Hear N' Aid - Stars

Ho un attacco di buonismo. Sento il bisogno di qualcosa di "rassicurante". Ecco quindi uno dei momenti "buoni" del metallaro anni '80. Sulla scia di USA For Africa anche il mondo metal, su iniziativa di Ronnie James Dio, mise su un progettino di beneficenza ("Hear N' Aid") attorno ad un singolo ("Stars") che vide coinvolte varie personalità del panorama musicale di allora. Questa è la versione estesa del brano, con assolo-fiume e durata molto poco radiofonica di circa sette minuti.

Da sentire: nel mega assolo di chitarra a più mani, Yngwie che spazza via la concorrenza in 10 secondi netti, lo "zio" Rob Halford che canta il secondo ritornello una manciata di ottave più in alto dei colleghi, il tentativo di Eddie Ojeda di rivaleggiare tra dei guitar heroes (una simpatica 127 Rustica in mezzo a delle Formula 1).

Da vedere: l'espressione deficiente di Vince Neil nella carrellata di foto in chiusura, il ciuffo sbarazzino di Geoff Tate, la faccia da Topo Gigio di Dave Murray, il modo singolare di tenere il plettro di George Lynch, il cappellino di Paul Shortino (si perdoni l'infelice rima), il discutibile senso del colore di Kevin DuBrow, i baffi alla Village People di Claude Schnell, la mise alla candeggina di Don "Miami Vice" Dokken, l'occhio spiritato di Blackie Lawless e quello da "torno subito" di Chris Holmes.

Da capire: la presenza degli impresentabili Spinal Tap.

16 Comments:

Anonymous Anonimo said...

Pero' spero tu abbia visto e amato "This Is Spinal Tap": il piu' bel film musicale d'ogni teNpo.
Per il resto, l'assolone e' veramente orribile, tutti quegli sciaquoni suonati da Campbell, Lynch e Malmsteen sono da fucilazione immediata. Meno male che questi tre non contano piu' un cazzo, Malmsteen soprattutto! :)
Mi dispiace sempre vedere Ted Nugent relegato al solo ruolo di corista: avrebbe potuto spianare il culo a calci a quei tre!:)
Ciao!

04 giugno, 2006 19:18  
Anonymous Anonimo said...

Ciao Jon,
ho mollato lo spazio-commenti sul video dei Twisted per commentare qualcosa di più recente. Innanzitutto, concordo appieno con niccolo' i&i per quel che riguarda il capolavoro "This is spinal tap" (pari soltanto a School of rock, per me). Idem per Ted Nugent, maestro indiscusso delle sei corde.
Quanto a ciò di cui parlavamo l'altra volta, che il mercato abbia messo da parte la qualità in favore della quantità non lo scopriamo di certo noi. Il punto è che un tempo, a mio parere, c'era un equilibrio maggiore, e non so quanto internet stia risolvendo concretamente il problema. Come editore vedo la gente correre sempre dietro agli stessi nomi, e la massificazione avanzare minacciosamente verso terreni un tempo "vergini". Prendi l'heavy metal: con lo scoppio del fenomeno power le case discografiche hanno immesso sul mercato decine di scadentissime bands, che hanno tentato (a volte riuscendoci) di salire sul carrozzone dei vincitori. Fortunatamente qualcuno le ha buttate giù a calci nel culo, ma non è il successo o meno di questi buffoni a preoccuparmi, quanto il meccanismo che consente ad un imbecille qualunque di arrivare da qualche parte senza alcuno sforzo. Il discorso si fa più grave se teniamo in considerazione l'appoggio di cui godono i soliti noti presso le riviste specializzate: quante volte abbiamo acquistato un cd recensito col massimo dei voti, per poi gettarlo dalla finestra assieme alla rivista che ce lo aveva straconsigliato? De gustibus, è vero, ma non ci vuole un genio per capire la differenza tra la merda e la cioccolata. Io ho sviluppato un naso sopraffino, e mi spiace che i kids dell'heavy metal si facciano fregare in questo modo. O forse è questo il motivo per il quale gente come me e te esiste su questa terra: per cercare di "raddrizzare" chi, per questioni anagrafiche o di semplice ignoranza, non ha avuto modo di assaggiare la prelibatezza della vera cioccolata, sia essa "musicale", "letteraria" o "cinematografica"...
p.s. grazie per averci difeso sul blog dalle accuse di "Sterminator", ma era una burla orchestrata da chi so io (vacci a dare un'occhiata, c'è la ritrattazione). ah, e quelle informazioni su you tube? Che fai, vuoi l'esclusiva?

04 giugno, 2006 21:14  
Blogger JonVendetta said...

Caro Niccolò, che ti devo dire: se "non contare più un cazzo" vuol dire non vendere più come una volta, non so se è un criterio di valutazione. Se invece intendi "artisticamente", beh, quello che quei chitarristi potevano dire l'hanno detto, è vero, ma non penso debbano essere denigrati solo perché il loro momento è passato e non ti piace ciò che suonavano. Guarda Ojeda: in teoria fa la figura del fesso in mezzo agli altri, però non lo ricopro di insulti. Nugent, da buon reazionario quale è, è già tanto che abbia partecipato ad un'operazione di beneficenza (e anche qui: massimo rispetto per un gran rocker, sebbene mi faccia cacare)... Bravo sì, ma non ha senso confrontarlo con musicisti così diversi per estrazione ed approccio allo strumento. Come non avrebbe senso confrontare quei chitarristi con Tony Iommi, Angus Young o George Thorogood. Bravi tutti, ma su altri piani.
Mi permetto anche di dissentire (gusti personali, niente più) su quanto hai scritto sul tuo blog riguardo a Mike Patton. Se mi dici che lui, come Zorn, ha spesso solo fritto aria altrui (e chi conosce, che so, Peter Brotzmann o il più recente noise giapponese sa di cosa parlo). Se invece mi bolli tutto ciò che è post-Faith No More come cacca intellettuale da radical chic (mentre Zron rimarrebbe un genio) allora mi dissocio. Non c'è radical meno chic di me, e non penso che i Faith No More avessero più niente da dire dopo Angeldust. Esattamente come Malmsteen ora...

05 giugno, 2006 01:09  
Blogger JonVendetta said...

Per Aldo:
Scusa, mi ero completamente dimenticato. Su YouTube basta che copi il link nella casella "embed" del video che vuoi e poi lo incolli nell'html del tuo post.

Condivido qunto dici sul neo-power e la squallida operazione delle case discografiche (tipo la Nuclear Blast con i vergognosi HammerFall, la "non-band" priva di qualsivoglia talento per antonomasia). Occhio però, perché anche la stampa specializzata è stata fondamentale nel promuovere merda pressata. Ricordo un Flash che recensì "Visions" (effettivamente il miglior disco dei pallosissimi Stratovarius) dandogli 140 su 100. Che senso aveva?
E poi i suddetti HammerFall, i patetici gruppini prog-metal, le patacche gothic e la disco truzzissima mascherata da metal che risponde al nome di EBM (e c'era un'epoca in cui EBM era ben altro), ecc.
Il punto, come dici tu, è l'età media dell'ascoltatore, con l'eventuale esperienza acquisita. Se hai avuto modo di farti negli anni una scala di valori, una personalità che prescinde dagli articoli delle riviste e dalle influenze delle mode di turno, troverai sempre musica buona. Se invece ti accontenti di seguire il branco per insicurezza ed effettiva mancanza di passione, ti ritrovi ad ascoltare ciò che meriti, proprio come chi considera il Festivalbar un luogo in cui "si fa musica".
Che poi, a dirla tutta, non è neanche il peggiore dei mali: in fin dei conti simo liberi di comprare ciò che vogliamo, onde non diventare come quei mujadin del metallo che pretendono che tutti abbiano un poster dei Manowar in camera...

05 giugno, 2006 01:22  
Anonymous Anonimo said...

va visto solo per vedere com'era bello halford! :D

05 giugno, 2006 01:44  
Blogger JonVendetta said...

Già! Impagabile la canotta Cagi: metallo fuori, cotone sulla pelle.

05 giugno, 2006 02:29  
Anonymous Anonimo said...

... azz Jon, alcuni dischi degli Hammerfall mi piacciono, alcuni (pochi) "patetici gruppini prog-metal" li ascolto, le "patacche gothic" mi sa che le ascolto praticamente tutte, e la "disco truzzissima mascherata da metal che risponde al nome di EBM" è uno dei miei generi preferiti ..... mi hai demolito senza pietà, sigh!

05 giugno, 2006 07:13  
Anonymous Anonimo said...

Sai Jon, io sono malvagio. :)
Con "non contare un cazzo", intendo piu' che altro dire che lo stile di Malmsteen e dei postVanHalenisti (come Lynch ma pure Campbell, o Sykes) ha finito per estinguersi, se non fra le dita di cialtroncelli che suonano nei gruppi che giustamrente criticate: i terribili powerproggaroli. Ojeda a me piace, come mi piacciono i Twsited Sister, per non parlare di Buck Dharma! :)
Riguardo a Patton: non ho detto che abbia fatto solo boiate. Ma che ha fatto anche boiate, che pero' scatenano quel senso di soggezione che spinge la gente a dire "lo elogio lo stesso perche' ho paura di passare da ignorante". Patton ha fatto anche roba originale, ma trovo che paradossalmente il suo lascito maggiore sia nei Faith No More, apparentemente molto piu' "inquadrati" rispetto alle sue uscite successive.
Concordo poi alla grande sul discorso del powerprog e del metal europeo. Il periodo dell'esplosione powerosa (fine anni '90) lo trovo uno dei piu' artisticamente deprimenti di sempre, e purtroppo ha condizionato in peggio tutta una generazione di ascoltatori e media di settore.

05 giugno, 2006 09:53  
Anonymous Anonimo said...

Ciao Jon,
grazie per le dritte su you tube, sono servite a qualcosa. Ti informo che il mio vecchio blog è perito nell'indifferenza più totale: ma come gli zombi di Fulci e Romero, è tornato in vita per seminare panico altrove. Se vuoi dargli un'occhiata, vai su http://lestanzedellarte.iobloggo.com/

Ho già inserito un bel video d'annata di... bè, vai a vedere, almeno per curiosità: non si tratta comunque di un gruppo metal, visto che il blog non lo gestisco da solo (sono succube della mia ragazza, che odia il metal e ora stringe una pistola puntata alla mia testa). A proposito di metal, qualche annotazione: 1)io il poster dei manowar in camera ce l'avevo fino all'anno scorso, quando ero un universitario fuori-sede; lo so che i manowar non sono il gruppo più simpatico del mondo, ma se cominciassi a confondere il musicista con la persona, dovrei gettare nella spazzatura parecchi cd di gente non propriamente allineata con le mie idee extra-musicali, ed iniziare ad ascoltare de andrè (uomo degnissimo di stima, ma del quale non comprerei mai un album: non sono uno che compra i cd per darsi arie da intellettuale di sinistra, io); 2)ti fa cagare Ted Nugent? E cat scratch fever? E motorcity madhouse? Io ho Free for all, e lo ritengo un quasi capolavoro: poi alla voce c'è Meat Loaf, che non è male; 3) visto che nella discussione sul power-prog ci si è infilato pure niccolò, tenevo a precisare che a me il power/epic piace parecchio, ma solo quello di un certo tipo. Non credo che, al di là dei gusti, gente come Rainbow e Gamma Ray (specie i primi, quelli con Scheepers alla voce) sia poi così male, no? Sono gli epigoni a risultare insopportabili (chi ha detto Stratovarius e Hammerfall?); 4)hey Jon, che stai ascoltando di bello ultimamente? Io l'ultimo dei pearl jam (idoli della mia ragazza-aguzzina, ma devo ammettere che l'album in questione è proprio bello, a parte una pallosissima ballata in stile beatles), poi Lights out degli UFO, Still got the blues di Gary Moore (il mio chitarrista hard blues preferito) e ovviamente (da circa 11 mesi) l'ultimo di Alice Cooper, il consigliatissimo Dirty diamonds.
Ti aspetto sul mio blog.

05 giugno, 2006 20:21  
Blogger JonVendetta said...

Per Marco:
Cme si diceva prima sono gusti. Non è che se uno ascolta una band che l'altro ritiene mediocre il primo diviene mediocre egli stesso agli occhi del secondo (come per osmosi)... Io a suo tempo ho stramaledetto tutti i prezzolati recensori che dettero il massimo dei voti al debutto degli HammerFall, dopo averlo comprato a scatola chiusa (stessa cosa anche per i pessimi Shadow Keep, dotati di cantante stonato, ma strombazzato in copertina come un grande studioso di conservatorio!).
Non per questo se uno li ascolta diventa una persona di "serie B". A mio modo di vedere sono una band anonima, imbarazzante per mancanza di personalità e capacità compositive, ma anche io ascolto band "di merda", quindi per me si tratta solo di dare pane al pane e vin al vino, non di condannare qualcuno per i suoi ascolti.
Poi ti conosco: hai cervello, sensibilità e passione, ed ascolti tanta di quella roba buona che ripaga ampiamente delle scelte non proprio di mio gradimento!

05 giugno, 2006 21:52  
Blogger JonVendetta said...

Per Niccolò:
Più o meno la pensiamo allo stesso modo. Magari vedo gente tipo Sykes in modo un po' diverso. Per me appartiene ancora alla categoria dei chitarristi con un "fine", e non ossessionato dai "mezzi". Non lo cambierei mai per un ginnasta come, che so, Petrucci.
Altro mito da sfatare, secondo me, sono proprio i Dream Theater: sono l'unico a credere che con due o tre anni di conservatorio (leggi: culturismo delle dita e lavaggio del cervello) chiunque possa diventare un membro dei Dream Theater? E qui torna fuori l'odiato (da molti) e amato (da me, anche se con riserve) Malmsteen: non credo che basti il conservatorio per fare quello che ha fatto a suo tempo lui. Fondere musica barocca, metal, blues, Hendrix e Rainbow a quei tempi non era proprio come fare a gara di fingerpicking e sweep picking oggi. Né tecnicamente, né creativamente.
Poi che si sia sclerotizzato su quello e che sia sempre stato una persona di merda, beh, è un altro discorso: non bisogna confondere la persona con l'opera, giusto?

05 giugno, 2006 21:59  
Blogger JonVendetta said...

Per Aldo:
1) I Manowar li adoro fino a "Kings Of Metal". Ovvero fino a quando le loro boiate superomistiche non soverchiavano la musica che componevano. Appena le sparate da "guerrieri del metallo" sono rimaste la loro unica particolarità, ai miei occhi sono diventati (ovviamente, direi) dei pagliacci. Proprio perché non confondo il personaggio con la musica ti dico che ho smesso di supportarli quando la loro musica è passata in secondissimo piano. E per la cronaca: De André lo stimo ma non interessa neanche a me. Preferisco di gran lunga Tenco, per quel che c'entra.
2) Più che farmi cacare (l'ho buttata là), Ted Nugent mi sta cordialmente antipatico. Gran rocker, l'ho detto. Bella "Cat Scratch Fever", ma non mi si accende quella scintilla che di solito mi fa dire "adoro quest'uomo". La mente umana è strana e le alchimie che ti fanno innamorare di un musicista, regista o scrittore mi sono sconosciute.
3) Concordo. Fosse anche solo per Ralph Scheepers, al cui cospetto Kai Hansen dovrebbe solo inchinarsi, invece di tentare di ripropore goffamente le sue interpretazioni un'ottava sotto. E poi ci sono tutti i gruppi del medesimo genere (power) ma della vecchia scuola che ascolto sempre volentierissimo: Riot (quelli vecchi), Fifth Angel, Sword, Sanctuary, Grim Reaper, Pretty Maids, Crimson Glory, Vicious Rumors, ecc. Non è che tutto il power mi faccia schifo: diciamo un 5% di quello vecchio e un 90% di quello nuovo...
4) Ultimamente sto ascoltando/riascoltando Silver Ginger 5, Ufomammut, Guitar Wolf, Morricone (non le solite colonne sonore, se Dio vuole), un po' di compilation di northern soul e boogaloo, Quarashi, Black Label Society, Danzig, Puppetmastaz, Alberto Camerini, l'ultimo Celtic Frost (un capolavoro che il metallaro medio snobberà di sicuro, me lo sento), Sweet, Skid Row, l'album di Dave Lombardo & DJ Spooky e lo split Fantomas/Melt Banana.
Di tutto un po', in sintesi...

05 giugno, 2006 22:36  
Anonymous Anonimo said...

cotone dentro!!!!buahahahahaha!!!!!

05 giugno, 2006 23:08  
Anonymous Anonimo said...

In generale:
Certo, gli iniziatori sono una cosa, gli inseguitori e le band di reflusso sono altra... purtroppo dall'arrivo di Hammerfall & co. si e' normalizzato l'orizzonte sull'esaltazione di chiunque avesse doppiacassafrullante, voce da manfruito e clavicembali bontempi. Se si parla di sound germanico, io do la mia preferenza agli Accept e ai Rage, proprio non c'e' storia col resto (secondo me). E apprezzo tutti quelli che dici, Jon - Vicious Rmors, Riot, Metal Church. Gruppi che avevano anche l'irruenza, la fisicita', la maleducazione che ora e' sostituita da pizzi e merletti classicheggianti.
Manowar: anch'io fino a Kings Of Metal. Poi hanno smesso di far musica concentrandosi solo sull'immagine, e se dal punto di vista commerciale hanno vinto, creativamente parlando sono finitissimi.
Sfatare i Dream Theater? Hai voglia! Niente di clamoroso in loro, solo un buon gruppo che ha fatto dei buoni album (I&W, Awake, Falling Into Infinity), ma niente di piu'.
Riguardo a Sykes: e' certamente bravo, ma mi e' indigesto per i suoi assoli su Thunder And Lightning dei Thin Lizzy. Proprio non mi vanno giu', secondo me cozzano decisamente con lo spirito del gruppo di Lynott. Pero' e' un chitarrista superiore alla media, accidenti, questo si.

05 giugno, 2006 23:26  
Blogger JonVendetta said...

Oh, dimenticavo i Sonata Arctica.... ma quanto faranno pena?
Le copie delle copie.
Figliocci degli Strovarius, che senza Helloween e Malmsteen non sarebbero esistiti (e anche Helloween senza Iron&Queensryche e Malmsteen senza Blackmore).
Certo che a forza di andare a ritroso mi ritroverò ad ascoltare il charleston... :)
(sempre opinione personale)

06 giugno, 2006 03:05  
Anonymous Anonimo said...

I Sonata Arctica al Gods of Metal hanno hatto letteralmente pena. Colpa anche dei pessimi volumi che hanno segnato il 3°giorno.
Ma anche volendo spezzare una lancia a loro favore (quella del suono) diciamo che la loro performance ha inorridito i più.

06 giugno, 2006 09:58  

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