Un miliardo e trecento milioni di persone
ci guardano storto. Ma con la difesa di Pera il "
Rottweiler di Dio" non dovrebbe temere nulla. Lui. Noi, che sulla carta risultiamo tutti cattolici solo per osmosi, no.
Lo
scontro occidente-oriente continua anche attraverso queste idiozie: una
citazione a sproposito, come al solito evitabile (ma troppo attraente è il dileggio dell'altrui credo, e il capo branco abbaia per genoma, non per scelta), come al solito unidirezionale, come al solito triste "
all'arme" più o meno volontario.
Poi giù, col tripudio degli opinionisti dal profondo senso di equilibrio. In mancanza possono supplire Feltri, Socci, il fido Pera (che quanto a odio e xenofobia non è secondo a nessuno) ed i mastini dell'Avvenire.
Io ho un déjà vu. Facciamo "paramnesia", visto che per vezzo personale e scorie pallonare cerco di limitare i francesismi.
Io questa cosa l'ho già vissuta:
- Una guerra infinita, verbale in casa e fisica in trasferta.
- Un ritardato reazionario che parla come se fosse unto dal signore e, quando fa/dice una cazzata, "è stato frainteso".
- Un dilagante qualunquismo, che con ignoranza ed ottusità fa allegra comunella. E a passo di gambero tutti assieme si va.
- Una massa popolare che si crede razza superiore (e forse non può pensare altro, nella bolla di sapone mediatica celodurista in cui si è formata, informata, deformata).
- Un'altra massa popolare che non ha il coraggio di arrestare un sopruso reiterato (e, se sopruso è, lo si stronchi sul nascere o lo si combatta a viso aperto).
L'ho vissuta per cinque anni. E' finita ad aprile, e sto ancora festeggiando.
Il Papa tra un po' farà un viaggetto in Turchia. Come diceva il Perozzi in queste occasioni, "Buon viaggio, Signore". Verrà aprile anche per quelli come te.
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