Spero abbiate visto l'ultima puntata di
Anno Zero (il programma di Santoro), all'interno della quale, nonostante le
pesanti e reiterate pressioni di prelati, pelati e Pilati, è stato trasmesso in forma integrale il documentario "
Sex Crimes and the Vatican" (BBC, modello anglosassone di informazione a cui tanti retti e pii italiani dicono dovremmo rifarci, NdJV).
Non entro nei dettagli del filmato. Vorrei soffermarmi su una tipica
consuetudine italica: quella della "
disconferma" in caso di scontro dialettico. Mi spiego meglio. Se due persone comunicano possono essere d'accordo (
conferma), in dissenso (
negazione o come preferite chiamarla) o
disconferma. La disconferma è una
tattica belluina che spezza il
senso del dibattito, infischiandosene dell'oggetto in questione. Un po' come rispondere, alla domanda "
Sai che ore sono?" con "
Non sono di qui". Oltre al "
sì" e al "
no", parimenti degni di appartenere ad ogni scontro dialettico, la disconferma fa sì che, con uno scatto logico altrove, si eviti di rispondere, si contesti il ruolo dell'
interlocutore, del
problema e della
comunicazione stessa.
Reminescenze di
Watzlawick ed altri teorici della comunicazione.
Il punto è che in Italia, e soprattutto via mass media, la tattica
diversiva (e concettualmente
sovversiva) è prassi comune. Esempi:
- Sei un
socialista che ha preso
mazzette per una vita. Ti mettono col culo per terra e decidi di scappare all'estero. In un Paese normale saresti considerato un
criminale in fuga. In Italia diventi un
martire perseguitato da toghe rosse (rosse come il fiorellino del tuo partito, tra le altre cose) e appena schianti assurgi al ruolo di
eroe/statista/noumeno. Quelli che ti difendono di fronte a chi ha "
osato" attaccarti si celano e si celeranno sempre, se messi alle strette sulla rettitudine morale del "
martire", dietro alla tipica frase: "
Ma rubavano tutti". Il problema sarebbe "
altrove", non all'interno del "
io" "
accuso" "
te" "
con fatti e prove". Fanculo la logica dell'uno contro uno, se c'è un terzo da tirar dentro a (s)ragione.
- Sei un
napoletano che spaccia
sigarette di contrabbando. Sei
aldilà della legge, nel caso non te ne fossi accorto. Ma un giorno decidi di scendere in piazza a
protestare se le forze dell'ordine intralciano il tuo "
lavoro". Fai la voce grossa e ti fai intervistare sbattendo in faccia al "
sistema" (?) che "
tengo famiglia e 'cca lavoro nun ce ne sta'!". Si ribalta il tuo ruolo e di colpo esci dal contesto logico per cui
Basettoni e la
Banda Bassotti hanno funzioni ben definite. Il problema è "
altrove". Esempio circoscritto e poco rappresentativo? No. E' dalla (in)coscienza del piccolo che si arriva alla logica del branco.
- Sei un
mafioso,
piduista,
corrotto e
corruttore,
evasore fiscale,
costruttore abusivo,
monopolista dell'informazione in un sistema a
democrazia zero, costruito con la
connivenza del
vecchio apparato politico paramafioso. Diventi Presidente del Consiglio. Come paladino dell'"
alternativa" alla Prima Repubblica. Di cui sei frutto rigoglioso. Tutto quello che fai di illegale, immorale, illogico non è colpa tua. Il fatto
non sussiste. Sono stato
frainteso. E' un
complotto. Ci sono i
comunisti. "
Altrove".
- Sei un
giovane incappucciato che durante dei tumulti di piazza brandisce un
estintore davanti ad una camionetta con dentro un caramba. Non ti poni proprio bene, a occhio e croce. Ma morendo diventi un eroe, immolato sull'altare della lotta allo sbirro, alle multinazionali, a Bush, alla destra italiana, alle Brigate Nere e a chissà cos'altro. Lo dico quasi contro il mio interesse ed il mio orientamento politico, ma non credo in questi
falsi idoli, figli della fame di gloria "
anti" che mi appartiene fino ad un certo punto. E ritengo mio diritto il non essere allineato. Anche la vicenda di Giuliani fu dirottata "
altrove", da ambedue gli schieramenti politici.
Oltretutto, se IO vado al mercato delle Cascine col passamontagna e punto un coltello alla gola di un bancarellaro e costui mi tira un papagno dubito che faranno di me un uomo-simbolo di qualsivoglia causa. Non ho le
spalle coperte politicamente ed ideologicamente. Nessuno spingerà "
altrove".
- Sei un tipo qualunque in una
uniforme qualunque. Commetti un reato qualunque ai danni di una persona qualunque (ma
senza divisa) e può succedere che tu
non venga processato come uomo qualunque. Per quelli come te ci saranno tribunali
speciali:
militari,
ecclesiastici o "
vari ed eventuali" (invisibili o intoccabili organi di
autoregolamentazione, lo
Stato, qualunque
loggia che protegga i tuoi interessi solo perché i tuoi interessi sono in realtà i loro). Dove il diritto civile e penale finiscono inizia il diritto "
speciale". Lo
sbirro trasferito, il
prete trasferito, anche l'
insegnante trasferito (spesso e purtroppo). L'uomo
qualunque viene processato e condannato.
Il qualunque in divisa viene spostato.
Altrove, per l'appunto.
E così scopriamo che
costruiamo funivie troppo alte, che
57 proiettili su 58 ad altezza uomo sono l'equivalente di un semaforo giallo, che
alcuni aerei esplodono da soli e che, dulcis in fundo,
non sappiamo niente di "diritto canonico".
Come, quando e per colpa di chi il "
diritto canonico" sia argomento lecito, o anche solo minimamente pertinente, quando più adulti (5000 in 50 anni, solo in USA) con crocifisso al collo
molestano minori più volte e restando impuniti rimane un mistero. Come d'uopo, della
fede.
Il
fatto, la
prova.
Chissenefrega. Monsignor
Rino Fisichella, rettore dalla Pontificia Università Lateranense,
non ha dubbi: la pedofilia è un problema antico e riguarda tutti,
non solo la Chiesa Cattolica (eccoci "
altrove"); l'innaturale e castrante (vogliamo cominciare ad usare queste parole?) dottrina del
celibato è una
questione "
insignificante"; noialtri, tutti intenti a demonizzare il Papa (ancora "
altrove"), non sappiamo niente di "
diritto canonico". Arrivederci e grazie.
Con l'aria che tira, e con la scriteriata sfrontatezza con cui il Vaticano gestisce immagine e problemi di palazzo, il
prossimo proiettile che perverrà al signor
Bagnasco (o a chiunque per lui si faccia
scudo con una croce per propagare
visionari stili di vita "unici e naturali",
ignoranza,
stupidità,
sudditanza intellettuale,
impunità per i togati), potrebbe essere
più veloce dei normali tempi di spedizione delle Poste Italiane. In quel caso il
mittente potrà giustificarsi in modo adeguato alla funzionale logica della disconferma: "
Non sapeva niente di diritto penale".
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