Fine del mese (black)sabbatico che mi sono giustamente preso. Vuoi per la svogliatezza, vuoi per il caldo, vuoi l'erba vuoi. Tante cose sono accadute ed in fondo nessuna. C'è chi è in
dolce attesa, chi ha annunciato la data del
matrimonio (altra piaga sociale mica da nulla), chi quella del
licenziamento. Storie belle, semplici, talvolta agrodolci, ma che vivo tutte allo stesso modo: come se stessi dall'altra parte di un recinto dal quale mi affaccio e basta.
Sarà l'overdose di hip-hop astioso che ho fatto nell'ultimo mese (ho approfondito la conoscenza degli
Uochi Toki e so finalmente che in fatto di cinismo e dissociazione c'è chi mi dà le paste). Oppure il
semestre che mi è letteralmente ricominciato sotto i piedi, più le
ripetizioni, più
impegni extrascolastici.
Fatto sta che la
routine è risalita sul podio, tronfia e severa come d'uopo, ed io sto al gioco.
Ecco alcune cose che mi sono accadute intorno e addosso ultimamente:
- Sì, mi vergogno ma lo ammetto: ho ricominciato a giocare al
fantacalcio, a dieci anni dal mio ultimo tracollo (se hai grigio e nero come colori sociali e Firenze Spurghi SpA come sponsor è naturale che non vai lontano).
- Spulcio spesso la stampa "
da fermata dell'autobus" e mi attirano i titoli secondari.
City mi ha anche fornito un modo per rompere il ghiaccio in classe alla prima lezione: "
Scarlett Johansonn: mi colpiscono i tipi sicuri di sé. Quando ho incontrato Bill Clinton sono rimasta folgorata, non riuscivo ad aprire bocca.". Visto il curriculum del tipo forse è stato meglio.
Non male anche
Metro: "
Fa la pipì a letto. Gli ustiona il pene.".
- Ho visto "
Hot Fuzz". Il minimo che si può dire è che il trailer, come spesso accade, non gli rende giustizia. Pareva un clone all'inglese di "
Kops" e invece è un capolavoro, degno successore di "
Shaun Of The Dead". Aspetto comunque gli autori al varco con la prossima uscita, sperando non rimangano intrappolati dal/nel citazionismo, pericolosa "
sindrome di Tarantino" che temo come la peste.
Nota: il film al cinema costa
7,70 euro. Bell'affare, considerato che tra sei mesi lo si potrà comprare a
9,90 in DVD. E soprattutto se teniamo conto che nei 7,70 euro sono inclusi
venti minuti di pubblicità.
- Ho letto con estremo piacere le
recensioni positive del
Combo su
Metal Hammer e
Rock Hard. Un
grazie spaventosamente grande all'amico
Niccolò, sperando che non abbia avuto remore o tentazioni di autocensura dovute alla reciproca stima. Grazie, grazie, grazie, da parte di tutto il Combo!
Un'altra recensione buona, stavolta su web, la potete trovare sull'interessante
Orrore a 33 Giri. Già che passate di lì, non potete perdervi le trasmissioni della
Orrore a 33 Giri TV!
-
Non mi stupisco più per le malefatte di Domenici e la sua gestione della
città una volta conosciuta col nome di Firenze.
Lavavetri o no, Firenze continua ad essere una città di merda:
sudicia,
caotica,
approssimativa, bottegaia. Facile e
populistico simulare un attivismo sul territorio con
provvedimenti-farsa come questo, buttato là per
raccattare consensi (più che altro a destra, poi) senza spendere soldi e
spostando l'attenzione dai numerosi
scandali cantieristici che affliggono la città.
Contrario al provvedimento
in sé?
Assolutamente no. Ma tutto quello che c'è intorno ad esso ha del ridicolo, se non fosse che la voglia di ridere i fiorentini l'hanno persa da un pezzo. E' stata solo una (la sola?) cosa giusta al momento sbagliato. Il resto sono chiacchiere, promesse e palliativi di un'amministrazione cialtrona.
- Sto testando le prime puntate di
Kotetsushin Jeeg (il nuovo Jeeg Robot). Tra mechadesign "
giovane", personaggi un po' stupidotti e sigla nu-metal non so se piangere o ridere. Proverò ad arrivare fino in fondo prima di esprimere un giudizio che non risenta della mia
nostalgia per Hiroshi&Co.
- Grande libro sull'
hardcore quello di
Steven Blush: "
American Punk Hardcore" (Edizioni Shake) è una fonte essenziale per farsi un'idea invero molto approfondita sul genere.
Dettagliatissimo, piacevole e privo di autoindulgenze. Qualche errore di stampa, ma chissenefrega.
- Proseguono
faide di condominio alimentate da un
nanerottolo palestrato col macchinone (quando per avere qualcosa di lungo devi anche accettare che sotto ci siano quattro ruote, insomma) che si sente in diritto di parcheggiare dove vuole e senza pagare, alla faccia di chi lo fa. Glielo fai notare e lui ti urla dietro, poi ti fa mandare una lettera dal suo avvocato (che vale quanto una banconota da tre euro) nella quale si sostiene che il tipo è vittima di calunnie e si intima di non protrarle oltre. Uno che per fargli smettere di parcheggiare lo scooter dove non doveva siamo stati costretti a metterci un vaso enorme. Uno che è andato alle riunioni di condominio una sola volta e stava per saltare addosso all'amministratore. Uno che di fronte alle proprie irregolarità ti risponde a tono che la tua è solo invidia, perché tu la moto non ce l'hai. Uno che evidentemente ha un alto concetto dell'ordine e delle regole.
E infatti è un
attivista politico di AN.
- L'unico svago nel mese di agosto è stata una
tre giorni con la bimba tra
Toscana e
Umbria, a suon di
pici,
pecorino,
castelli e
fotografie più (le sue) o meno (le mie) belle. Abbiamo anche inconsapevolmente mangiato nella stessa trattoria di
San Casciano dove due giorni dopo si è recato
Prodi. Spero che il suo conto sia stato un po' più ragionevole. Anzi, ripensandoci spero di no.
Mi premio da solo quale "
miglior soggettista" per alcune immagini immortalate di prim'ordine: un
cartello singolare trovato al bar dell'Isola Maggiore del Lago Trasimeno ("
coioni di mulo"), un
ragno peloso ripreso da sopra e da sotto (non avevo mai visto il pancino di un ragno e mi si è spalancato un mondo nuovo), un
ramo di vite che strangola un ramo d'ulivo (sibillina allegoria enopolitica), un
uccellino caduto dal nido e
divorato dalle formiche con la testa rossa (quelle che ti mordono per principio).
Tornato nel mio quartierino di furbetti, nei ritagli di tempo scendo sotto casa e fotografo i
motorini parcheggiati nei posti condominiali non di loro proprietà. Raccolgo prove.
Ho il dente avvelenato.