VANGUARD - "Succumbra" (Armageddon Music, 2005)

Già sentiti in occasione del sampler “Armageddon Over Wacken - Live 2004” col brano “Forgive”, tornano su queste pagine i finlandesi VANGUARD. Il noto Alex Krull degli ATROCITY ha collaborato alla realizzazione del presente “Succumbra”, album tanto ben confezionato quanto poco innovativo. Ed è un peccato, perché la band ha davvero parecchie frecce al suo arco. L’offerta a base di death melodico con vocals doppie (entrambe soddisfacenti) ed impreziosito da pianoforte e violoncello non sfigura di fronte a quella di altre formazioni del settore. Il fatto è che queste ultime sono numerose, agguerrite e spesso più originali dei VANGUARD; altro difettuccio dell’album è poi una certa monotonia di fondo dovuta al songwriting abbastanza omogeneo, sempre basato sull’alternanza delle vocals e delle partiture death/romantiche. Se per l’ascoltatore quanto appena elencato non preclude l’ascolto ed eventualmente l’acquisto di un disco, nessun problema. Tanto più che tecnica e professionalità non mancano ai sette.
Inutile citare i singoli brani; non per pigrizia, quanto per l’effettiva presenza di tutti i cliché in ciascuna traccia: dalle songs più brevi (“Nova”) a quelle più lunghe ed elaborate (“Wurmtod”) poco cambia e ancora meno rimane in testa terminato l’ascolto.
Le atmosfere obiettivamente sarebbero belle, in più di un punto vicine alla teatrale decadenza degli IN FLAMES di “Hargalaten”, altrove affini alle più oscure trame del gothic, come ai liberi percorsi del folk metal. Ma se nelle intenzioni tutto quadra, in termini di meri risultati la faccenda è diversa: per ora i finnici non riescono ad andare oltre ai melange, triti e ritriti, di THERION, 3rd AND THE MORTAL, primissimi NIGHTWISH, APOCALYPTICA e del black epico più innocuo. Appena troveranno quelle due/tre idee vincenti che faranno la differenza saremo felici di riparlarne.

Al momento sono raccomandabili solo agli “invasati” del genere.