Intervista DEVASTATOR (luglio 2004)
DEVASTATOR
Intervista con Luke (batteria)
(JV) Allora ragazzi, dopo avervi visti recentemente dal vivo al New Breed di Fornacette (PI), penso di non dirvi alcuna novità se confesso che la vostra dimensione ideale sia quella live. Il vostro thrash old school si sposa bene con la furia on (e off) stage. Anche il vostro demo d’esordio (“Live To Make War”, 2003) è stato catturato live. Una scelta di tipo economico o pensavate che effettivamente fosse l’optimum per riproporre l’impatto della vostra musica?
(L) Ti dico la verità... Il nostro demo live non è stato registrato appositamente dal vivo: ci trovavamo alla Comunità Giovanile a suonare per il loro concorso e il fonico ci ha solamente chiesto se volevamo la registrazione live del nostro concerto. Siccome costava veramente una sciocchezza abbiamo subito risposto di sì, ed il risultato non è poi così male!
Resta comunque il fatto che i Devastator sono una live band al 100%.
(JV) Correggetemi se sbaglio, ma credo che i vostri punti di riferimento principale sia nel thrash europeo, tedesco innanzitutto, degli eighties: in particolare mi avete ricordato il rifferama serrato e lo screaming maligno degli ASSASSIN, dei DESTRUCTION e dei primi KREATOR. Tuttavia altre soluzioni meno frontali denotano influenze alla SACRIFICE (grandiosi epigoni canadesi del thrash made in Europe). In più il vostro immaginario belligerante non può non rimandare direttamente ad altre glorie come SODOM o AT WAR. Quali ritenete essere le vostre principali influenze del passato e del presente?
(L) Beh, hai proprio fatto centro! Le nostre influenze derivano dal thrash tedesco rigorosamente eighties: Kreator, Sodom, Destruction in primis, ma anche gli altri gruppi che hai citato sicuramente sono una grande fonte di ispirazione per noi... Prendiamo spunto anche dai gruppi che hanno fatto grande la storia del thrash fuori dall'Europa: non ti sto a fare la lista, tanto i nomi li conosciamo tutti! Ultimamente stiamo componendo dei pezzi con sonorità molto più orientate verso il rock'n'roll sporco e veloce: questo denota l'ispirazione che abbiamo tratto da uno dei nostri gruppi preferiti in assoluto, i grandissimi Motorhead!
(JV) La solita domandina stile “album di figurine”… La vostra ideale all-time thrash band, elemento per elemento, che line-up avrebbe?
(L) Ti stilo la mia thrash metal band definitiva... Formazione a quattro elementi: basso/voce, due chitarristi e batteria. Al basso/voce Tom Araya, alle chitarre Kerry King e Jeff Hanneman, alla batteria Dave Lombardo. In poche parole il mio gruppo preferito in assoluto: gli Slayer!
(JV) Nel set da voi eseguito compaiono anche alcune cover: “R.A.M.O.N.E.S.” e “Killed By Death” (c’è bisogno di citarne l’autore?). Al di là del thrash canonico e di altre bands musicalmente affini, come pensate che si possa suonare “estremi” nel 2004 proseguendo questa strada, considerata il limite assoluto di violenza negli ’80? Abbracciando sottogeneri successivi (death, grind, black, brutal) che hanno sì oltrepassato la soglia del dolore del thrash, ma risultano spesso asfittici e poco “musicali”? Oppure mescolando le carte in tavola, aggiornando suono, produzione ed arrangiamenti, ma rimanendo comunque “fedeli alla linea”?
Come intendete insomma ri-contestualizzare un genere che, Svezia a parte, non pare avere più molti proseliti, soprattutto nella nostra penisola?
(L) Il thrash per me rimane il genere più estremo, sulfureo e malvagio di sempre, chiaramente il thrash dei gruppi più oltranzisti. Se consideriamo che il black e il death derivano alla grande dal thrash, non posso fare a meno di incoronare quest'ultimo.
Sicuramente accostare le nuove produzioni a riffs tipicamente eighties può far storcere il naso ai più fedeli alla vecchia scuola, ma secondo me non è del tutto sbagliato, a patto sicuramente che il prodotto suoni potente e diretto, e non “moderno” come gran parte delle nuove produzioni.
(JV) Domanda un po’ velenosa. C’è un dettaglio che mi ha lasciato perplesso osservando la sleeve del demo: dai titoli e dalle immagini di carri armati sembrate ostentare una certa propensione alla belligeranza, ma la dedica sul retro smentisce: “This live is dedicated to all people, soldiers and civilians, who died by senseless aggressions of wars all over the world”.
Dunque, qual è la vostra posizione? Vi inserite nel filone alla Jeff Hanneman, ovvero “colleziono cimeli nazisti ma solo per passione”? O in quello alla AT WAR/CARNIVORE, di pura e semplice esaltazione della guerra?
(L) Ti premetto che i Devastator sono una band apolitica al 100%. La situazione un po' ambigua che appare osservando il nostro demo è dovuta dal fatto che a noi piace l'aspetto puramente estetico della guerra (carri armati, aerei, navi, armi ecc, tra l'altro il mio ex chitarrista è pure un maniaco dei modellini) ma allo stesso tempo sappiamo che i mezzi che tanto ammiriamo hanno provocato morte e distruzione nel corso della storia, e quindi abbiamo lasciato un messaggio di cordoglio verso ogni tipo di vittima provocata dalle guerre.
Siamo metallari, ma sotto questo aspetto siamo dei veri fricchettoni, e se anche abbiamo messo un carro armato in copertina, disprezziamo la guerra e i disagi che ha prodotto! (chiamali disagi… NdA)
(JV) Dopo il concerto mi avete accennato a delle prospettive contrattuali per un imminente CD. A che punto siete? Ve la sentite di sbottonarvi o è ancora presto per cantare vittoria?
(L) Allora, la situazione è questa: il nostro demo live è stato registrato con la vecchia formazione, Luca alla voce, Andrea alla chitarra, Rob al basso e io alla batteria. Problemi di lavoro hanno portato alla defezione di Andrea: Rob è passato alla chitarra e Rikka è entrato al basso.
Avevamo intenzione di registrare un nuovo demo (stavolta in studio) per presentare a tutti la nuova formazione (quella che hai visto al New Breed).
Poi penseremo in futuro ad un vero e proprio full lenght. Sono in contatto con varie etichette italiane ed estere, vedremo in futuro se riusciremo ad instaurare una collaborazione.
(JV) Nella vostra attività live avrete suonato assieme a molte thrash bands tricolori. In questo settore la scena italiana offriva già poco negli ottanta (degni di esportazione allora erano praticamente solo NECRODEATH e BULLDOZER): tra le nuove leve di oggi su chi puntereste?
Quale vi pare la più competitiva e perché?
(L) Se devo dirti come la penso, secondo me i gruppi più validi in ambito thrash qui in italia che sono una spalla sopra tutti sono HATEWORK e IRREVERENCE. Gli Hatework li vidi suonare come supporto ai TANKARD e mi impressionarono sul serio, poi abbiamo avuto la fortuna di dividere il palco con gli Irriverence sabato 3 luglio. Anche loro, oltre ad essere degli ottimi musicisti, sono persone estremamente alla mano ed umili. C'è pure da dire che sono dei pazzi scatenati: forse è per quello che ci siamo subito trovati bene tra di noi… ehehehehe!
(JV) Eccoci all’angolino del “costume”. Qual è la cosa più strana o assurda che vi è capitata in concerto (figuracce, incidenti, risse, episodi bizzarri)?
(L) Ehehehe, questa è una domandona! Durante i nostri concerti succede un po' di tutto: persone che montano sul palco a cantare, oggetti che volano (sabato è pure arrivato un reggiseno al mio chitarrista)... Le situazioni più esilaranti sono quelle che si verificano dopo i nostri concerti, visto che dopo il concerto ci ubriachiamo molto spesso… ehehehe! Una situazione un po' strana l'hai potuta vedere tu stesso sabato 3 luglio... Dovevamo esibirci a una cert'ora e poi, per problemi di affluenza, l'orario del nostro concerto è slittato in avanti. Per ingannare il tempo abbiamo ben pensato di berci su, ed è finita che abbiamo suonato ubriachi... La gente comunque si è divertita!
(JV) Quale il vostro miglior pregio e quale il vostro peggior difetto (come musicisti o persone, fa lo stesso!)? Tanto per dare un’idea a chi non vi conosce, sul perché venire (o non venire) a vedervi on stage…
(L) Beh, chi ci conosce lo sa come siamo, ehehehe... Per chi non ci conosce posso dire che siamo quattro pazzi che amano fare casino, ubriacarsi, drogarsi, suonare e stare in compagnia! Siamo persone molto umili, sempre pronti ad imparare da chi ha più esperienza di noi...
Il nostro peggior difetto? Forse ci distruggiamo troppo… ehehehehe!
(JV) Ok, fine della “tortura”. La redazione vi ringrazia per la disponibilità, vi augura di raggiungere i vostri obiettivi nel più breve tempo possibile e attende vostre news, appena ve ne saranno. Salutate Hammerblow ed i suoi lettori come si confa ad un act di fiero e potente thrash metal, please, e a risentirci prestissimo!
(L) Grazie per lo spazio concessoci, un saluto alla HammerBlow per essersi interessata a noi! Visitate il nostro sito per eventuali novità! Ci becchiamo on stage per un'altra serata in nome del thrash!
Per contattarli:
http://www.devastator.it/
thetruedevastator@hotmail.com
Etichette: Archivio Hammerblow, giornalismo, metal
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