FIRESIGN - "Truth Or Consequences" (autoprodotto, 2003)
Da non confondere con gli omonimi power metallers brasiliani (quelli di "The Top Of The Mountain", in cui figura Felipe Andreoli, nome caro ai fans degli ANGRA), i FIRESIGN del noto STEVE HEYDEN giungono alla terza fatica in studio, in particolare al secondo full lenght autoprodotto. Fautori di un metal/hard rock semplice e gradevolmente "straight in your face", i tedeschi cercano di sintetizzare una musica diretta, basata su riffs molto asciutti ed orecchiabili, di chiara matrice hard, e ritornelli facilmente memorizzabili. Si scivola talvolta nel metallo vecchio stile, ingenuo ed autoreferenziale; in altri momenti l'ago della bilancia pende invece verso un piglio stradaiolo che di tedesco non ha molto, accostando la band a vecchie glorie sleazy e street metal. Risultato finale: tale indecisione mina parzialmente la personalità del gruppo, incapace di offrire una prestazione di peso in entrambe le circostanze.
Ed è un piccolo ma doloroso peccato, poiché di ingredienti buoni ce ne sono parecchi. L'iniziale "Ride On The Highway", con il suo tiro boogie/r'n'r e l'ottimo lavoro chitarristico, fa saltellare che è un piacere. Anche l'unico up-tempo ("Another Something"), più metallico, si lascia ascoltare molto volentieri. Preponderanti le porzioni su tempi moderati, tra cadenzati arcigni ("Truth Or Consequences") e boogie ruffiani ("Fat Man Bastard"). Qua e là la buona produzione esalta le singole idee: momenti acustici convincenti, bordate di hard rock settantiane, sleazy rock dal sapore decisamente GUNS N' ROSES ("Satisfy Your Greed" e "Dirty Rock'n'Roller", che sfoggia anche un inatteso sax, hanno un attacco così vizioso da poter finire diritte su un album dei FASTER PUSSYCAT o dei succitati GUNS). Rare le cadute di tono, sebbene pesanti nell'economia dell'album: la scialba "Comin' On Still Strong", penalizzata da una prestazione vocale inadeguata (soprattutto per un veterano come Steve) e la pedante "From The Asylum", idem con patatine, ma salvata in extremis da chitarre affilate al punto giusto.
Le capacità tecniche ci sono tutte, soprattutto in sede chitarristica, dove le abilità di Steve ed Arthur consentono a tutto lo spettro musicale dei FIRESIGN di brillare. Forse una maggiore decisione nelle parti vocali (leggi: più "bastarde", meno scolasticamente "metallare") aiuterebbe la band a rendere convincenti almeno i momenti stradaioli, in cui le bands tedesche non brillano mai; tranne i TRACEELORDS non ho mai sentito una formazione teutonica rockare decorosamente senza scadere nella rievocazione dei MOTORHEAD. Oppure si potrebbe, in futuro, "investire" sui brani strutturati, che incorporano gli elementi più metal (massicci muri chitarristici, stacchi e variazioni melodiche), come l'ottima strumentale "Eyes Of Maelstrom", dall'intro "british" ed in assoluto la track più esaltante di questo "Truth Or Consequences", almeno per i kids legati al metal tradizionale.
Alla luce dei recenti rimaneggiamenti nella line-up, che vede ora della partita un nuovo bassista ed un nuovo chitarrista, ci aspettiamo una significativa sterzata. Verso lidi street o più decisamente metal, questo spetta ai FIRESIGN deciderlo.
Noi, viste le potenzialità della band, attendiamo volentieri.
Sito: www.firesignrockshard.de
Etichette: Archivio Hammerblow, giornalismo, metal
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