E bravo
Tricarico. Voleva una vita tranquilla. E più tranquillo dell'ultimo posto non ce n'è. Come
Vasco (noto finto rocker), che ebbe la stessa sorte sul palco sanremese, pur agognando una vita spericolata.
Il
Festival è finito e non ne sentirò la mancanza. La seconda sera, che non commentai per motivi familiari ben più seri, ha visto canzoni migliori, anche se di poco. Nessuna di queste ha vinto.
Chi è arrivato in cima, dopo le
lungaggini, le
polemiche ipocrite, l'evidente urgenza di un
ricovero psichiatrico per la
Berté?
Gio' Di Tonno e Lola Ponce (
chi?).
Gio' Di Tonno e Lola Ponce (
chi?) hanno presentato un pappone in salsa musical scritto dalla Nannini, che si può riassumere così: "
se volemo bbene: mo' gridamojelo". Punto.
Ma Gio' Di Tonno e Lola Ponce (
chi?) urlano, si abbracciano, si sparano quattro pose in stile Broadway.
Gio' Di Tonno (
chi?) ha
sei file di denti, come gli squali. E molto lunghi: anche a bocca spalancata rimangono serrati.
Lola Ponce (
chi?) più che una ragazza è una
sala giochi in abito da sera. "
Sesso", per gli amici.
Nell'Italia vacua che cede alla
cultura del musical (l'unico modo di attirare la gente a teatro: il
nulla come contenuto,
ma cantato e ballato), dei "
Saranno Famosi", degli "
Amici" era fatale che prima o poi un brano così si imponesse su larga scala.
Perfetto quindi lo show prefabbricato di Gio' Di Tonno e Lola Ponce (
chi?), che ha lo spessore lirico della "
Sirenetta" e l'impatto visivo de "
La bella e la bestia", per la gioia dei Disney-dipendenti.
Sotto Gio' Di Tonno e Lola Ponce (
chi?), che parafrasando il testo
si ingroppano sotto la pioggia, giunge il famoso trancio di carne,
Anna Tatangelo. Ogni parola è superflua.
Anzi no. Dissotterro una critica preventiva lanciata da qualche
imbecille giorni addietro: "
questo è un festival di sinistra!". Dopo quel j'accuse e questi risultati non credo aprirà più bocca per un pezzo.
Primo un
musicarello,
seconda quella lì.
Mi son perso il
Che tra la folla?
Sotto più o meno tutti, ma soprattutto Gio' Di Tonno e Lola Ponce (
chi?), trovi anche
Frankie Hi-NRG MC. Che da una parte fa lo scherzetto del
falso mp3 in condivisione sui principali peer-to-peer (confermandosi personaggio), dall'altra completa la
trasformazione in merce musicale.
Quattordici anni fa, in un centro sociale, prima di un concerto gli chiesi se aveva con sé le magliette, oltre che i CD. Mi rispose, affabile ma sostenuto, che lui era "
contro" quelle
logiche commerciali dei gadget.
Quattro anni fa ne aveva sette modelli (troppi, come i ritornelli delle produzioni più recenti), solo stampa su fronte, uniche varianti i colori, ad un prezzo assurdo, appese allo stand del Tenax come panni ad asciugare al sole.
Quattro giorni fa me lo ritrovo a Sanremo a sparare ad alzo zero sull'Italia che non va, ma senza un'idea che funziona, e non so se devo gioire o intristirmi.
Diciamo che mi concedo qualche dubbio.
Mi sono perso la sua polemica in TV col
fesso dei
Tiromancino, ma ammetto che stavo di default dalla parte di Frankie. Con quel
pezzo falsamente ambiguo, e
musicalmente bolso, quell'
incapacità di tenere il palco, quella
voce incerta e quella
chitarra imbracciata giusto per scazzare tre note, non mi interessava cosa potesse aver detto
Zancoglione: il
silenzio era la sua unica
opzione. Ma siccome sono un curiosone sono andato a spulciare su YouTube e vi ripropongo nel suo splendore questo
omino piccolo piccolo, che compensa gli effetti di un
brano patetico con
strafottenza e
meschinità da talk show per teenager.
Comunque, anche lui è arrivato dietro a Gio' Di Tonno e Lola Ponce (
chi?), e l'etichetta l'ha silurato.
Magari farà il sindacalista (di centro-qualcosa) e poi si candiderà col PD.
C'è solo un gruppo che, benché non in gara, è arrivato -almeno moralmente-
sopra a Gio' Di Tonno e Lola Ponce (
chi?):
Elio e le Storie Tese. Di dischi belli non ne incidono da un pezzo, ma l'unico spettacolo che ho visto con piacere è stato il
dopo-festival, interamente sobbarcato da loro.
Divertente,
disimpegnato,
intelligente e con molta più musica (e di gran lunga
migliore) che nel Festival stesso.
Proposta per il prossimo anno: solo
tre serate (gio, ven, sab), dalle
nove a
mezzanotte, nessuna
pubblicità (paghiamo già il canone, brutti pezzenti), nessun
ospite, nessuna
valletta, nessuna
marchetta agli stilisti (altra categoria da epurare con le
camere a gas). E nessuna distinzione tra "
big" e "
nuove proposte". Se Gio' Di Tonno e Lola Ponce (
chi?) sono i "
big", tanto vale metterli tutti insieme.
P.S.: Lola Ponce (
chi?) mi pare un po' troppo "
argentina" per darle un premio di musica "
italiana". Vero è che è più probabile incrociare un italiano a Buenos Aires che a Milano, ma non credevo fossimo così a corto di sventole da doverle importare.