A dir poco
squallido l'epilogo dell'
Evolution Festival tenutosi ieri alle Cascine.
Si
raccoglie ciò che si
semina:
non pubblicizzato, ha offerto un'
affluenza imbarazzante,
penuria di stand e ha "
premiato" tutti i presenti con un
finale-burla all'altezza delle organizzazioni italiane (ovvero
scandaloso). Se non fosse un film che ho già visto e rivisto, sarei schifato.
Purtroppo sono abituato a queste cose che ti fanno berciare "
sindaco in fiamme" (per i limiti nazisti di una città in cui si fanno concessioni solo a
bottegai e gestori di
discoteche) o "
ladri" (per i
quaranta euro male investiti), in piena consapevolezza che son frasi di rito, che fanno parte del gioco e che niente hanno a che vedere con i reali colpevoli di tali disguidi. L'unico imputato qui è l'
organizzatore (
Loud Session), che in casi di malaparata curiosamente non ha mai un volto. E un volto in effetti non serve nemmeno: se la musica deve finire a mezzanotte basta
organizzarsi (a
saperlo fare) e capire quali sono le
tue responsabilità:
- Se per strafare metti più gruppi di quanti abbia
senso inserirne (
quantitativamente e nei primi casi anche
qualitativamente) è
solo responsabilità tua. DODICI bands ("
Wow" la prima impressione; "
Chi sono quelli?" la seconda; "
Quando smettono i Cynic, così faccio colazione?" la terza).
- Se calcoli i tempi delle loro performance
senza margine di errore e non pensi che qualcosa andrà sicuramente per le lunghe con tanti gruppi è
solo responsabilità tua.
- Se sei in
ritardo di più di mezz'ora già dall'inizio, ed è
solo responsabilità tua, cominci a comprimere i set in modo da non arrivare alla fine con l'acqua alla gola. Quando vedi che tra cambi-palco e STRONZATE (inchiodatevelo nel cervello:
S-T-R-O-N-Z-A-T-E) come il "
growl contest" (a proposito: aprire il dizionario di
inglese, anche per sbaglio, per sapere almeno
pronunciare la parola "
growl", ieri misteriosamente diventata "
grùal"...) non ci rientri più, non far suonare i
penultimi ,
terzultimi e
quartultimi PIU' di quanto potrà suonare l'
ultimo:
non ha alcun senso.
- Se ci arrivi, con l'acqua alla gola, e visto che è
solo responsabilità tua,
corri il rischio e sfori: la gente ha
pagato per essere lì, con possibilità
nulle di chiedere rimborsi o anche solo di avere un
testadicazzoqualunque della Loud in carne e ossa per dirgli in faccia ciò che pensa. E quella gente ha pagato (non me ne vogliano i primi gruppi) per vedere le band
di punta, non certo i King Crow. Più facile attaccarsi all'orologio e
tagliare i volumi (di
merda: allo
Strizzi Bar durante l'
aperitivo la musica è più alta)
prima e le luci poi,
durante il concerto che
tutti erano lì per vedere.
Niente finale, niente saluti, niente suoni, niente di niente: un
buco nell'acqua totale, accompagnato per un'oretta da un
impianto luci gestito dai fantasmi (forse gli stessi fantasmi che si erano intascati i foglietti di Seb, reclamati per
quaranta minuti dal singer senza nessuno che muovesse un dito) e suggellato dal
blackout forzato che ha ben sintetizzato il concetto di "
fuori dalle balle, band e pubblico".
Non che Sebastian fosse particolarmente in forma, ma è palese che l'ultima esibizione dovrebbe essere l'evento clou. O no? Se lo gestisci come se fosse un Emergenza Rock dei poveri, fa bene ricordarlo, è
solo responsabilità tua. Chiudi bottega e vai a fare Emergenza Rock, tanto lì son tutti predisposti geneticamente ad essere presi per i fondelli.
Se la
Live si è SEMPRE distinta per
incompetenza e
ladroneria da ieri non deve più temere di essere la pecora nera degli eventi dal vivo: la
Loud Session le si è dimostrata
degna compare. Peccato, perché le premesse erano buone (buon curriculum per le prime due edizioni del Festival, location con zone d'ombra per rilassarsi, cibo e bevande, l'intero parco a disposizione e conseguente sostanziale libertà di cazzeggio) e fino al pomeriggio pareva tutto davvero positivo.
Un'altra
occasione sprecata, un altro evento che
non avrà seguiti -almeno qui, e per fortuna-, un altro nome da mettere nella
lista nera. Ma non mi stupisco più. E' solo il nostro modo di fare le cose, e non cambierà
mai.
Resta il classico quesito: "
cosa fare?". Per i più
acidi e belligeranti consiglio il bombardamento di
mail di protesta all'indirizzo della
Loud. Per i più
pacati e in un certo modo rassegnati rimane il sempre valido
boicottaggio pacifico: spargere la voce, fare controinformazione e rifiutarsi di assistere ad eventi gestiti da
cialtroni. Meglio
nessun concerto che concerti
così.
E speriamo che se li spendano in
medicine, i miei quaranta euro.
P.S.: Tanto per aggiornare i "
se"...
- Se sul
forum dell'Evolution ti giustifichi per gli errori commessi, come sta succedendo
in questo momento, con prevedibili e fuorvianti "
Sì, ma l'Evo costava meno del Gods" e "
Anche la Live tolse la corrente ai Testament" (bravi: prendete esempio dai "
campioni"...) allora vuol proprio dire che non ci fai: ci sei.
Anche
ipocriti, oltre che cialtroni.