BASTA TEOCRAZIA: fuori Dio dallo Stato e dalla Pubblica Istruzione!
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16 luglio 2006

Morti, rimorti e trimorti

Giuro che al prossimo remake americano vado al Warner Village più vicino e lo faccio brillare.
Non di stelle hollywoodiane, s'intende.
Remake, schifezze tratte da fumetti, prequel e sequel nascondono solo una squallida mancanza di idee e coraggio. L'industria cinematografica statunitense ha in questi anni toccato il fondo in questo senso: lo ha raschiato per un po' e poi si è gettata a testa bassa per scavarsi la fossa in modo sempre più inesorabile. Complici l'ignoranza ed il totale disinteresse di un pubblico grossolano e senza pretese (come di default). Gente che quando dici che "anche Ocean's Eleven è un remake" ti squadra tra il sorpreso e l'ipnotizzato, come si farebbe allo zoo di Pistoia davanti alla gabbia dei babbuini. Ma i babbuini qui sono quelli che foraggiano ciecamente una forma d'arte (meglio: una sua versione) oramai andata ai vermi, con poche illuminazioni schiacciate da una spessa massa fecale di paccottiglia da pop corn. L'horror è uno dei pochi baluardi "di genere" che riescono ogni tanto a mettere il naso fuori dalla suddetta massa, ma ciò nonostante è anch'esso vittima di abusi, storpiature, contaminazioni, forzature.
Come mi dovrei porre nel 2006 di fronte all'imminente "NIGHT OF THE LIVING DEAD 3D", in uscita in autunno? In teoria dovrei fare i salti di gioia, trattandosi di uno zombie movie. In pratica mi viene voglia di divorare i miei stessi intestini e soffocare prima ancora che il film, bello o brutto che sia, giunga nelle sale.
Quanti yankee ci vogliono per partorire un'idea che sia una? E quanti giga di RAM per il povero addetto agli effetti speciali, su cui grava oggi tutto il peso della riuscita visiva dell'opera (una volta patrimonio -ed eredità- di registi, sceneggiatori e scenografi)?

13 Comments:

Anonymous Anonimo said...

Da eruditi del cinema horror non possiamo che essere d'accordo con te.
Hollywood ha prima resuscitato (male, a parte rari casi) i mostri gotici della Universal e della Hammer, producendo schifezze immonde come Wolf e polpettoni come Frankenstein di Branagh. Poi si è dedicata (e continua a farlo anche oggi) allo "scippo" da videogame (Tomb raider, Resident evil, Alone in the dark, Doom e il più recente Silent hill), per poi gettarsi a corpo morto sulle pellicole orientali. Di originale, quindi, assolutamente nulla. Nel resto del mondo le cose non vanno meglio: il cinema italiano di genere è ormai morto e sepolto (quanta sofferenza nel doverlo ammettere), quello australiano è scomparso (Jackson ormai è più interessato a far soldi che cinema), quello spagnolo sopravvive soltanto nell'underground. Le rarità ci sono: Aja in Francia, Marshall in Inghilterra, Stivaletti in Italia, ed altri ancora sono rimasti l'unico baluardo in difesa dello strapotere americano. Esiste ormai un sistema cristallizzato, rivolto soprattutto ad adolescenti brufolosi senza alcuna "coscienza storica", i quali trascorrono gran parte del loro tempo ad oziare davanti alla playstation. I produttori cinematografici, che fessi non sono, producono quindi soltanto film in grado di solleticare la curiosità del target in questione. Per lo stesso motivo, nessuno o quasi investe i propri soldi in pellicole tratte da libri. A tutto questo aggiungiamo che un certo modo di fare cinema horror, pieno di creatività ma con budget ridotti (quello per intenderci di Bava, Fulci, Marins, Franco, i primi Craven ed Hooper), non ha più senso d'esistere, perchè quand'anche un regista coraggioso tentasse di resuscitarlo, il suo film o non verrebbe prodotto, o in caso contrario, non troverebbe mai la giusta distribuzione, finendo per accumulare polvere tra le videocassette di qualche videoteca dimenticata da dio. L'ultimo film di Stivaletti ne è la dimostrazione.

16 luglio, 2006 18:03  
Blogger JonVendetta said...

Devo ancora vedere il film di Stivaletti, fra le altre cose.

Per il resto non posso che dirmi d'accordo su tutto quello che avete scritto. Il problema del target è fondamentale: è ovvio che finché non ci si fa sentire "dal basso" nessuno farà film per "noi".
Come è vero che finché non ci sono film per "noi" è difficile... andarli a vedere!
Un cane che si morde la coda.

16 luglio, 2006 19:49  
Anonymous Anonimo said...

E' vero che c'e' decadenza d'idee (ma speriamo che le cose migliorino... mi par bravo Darren Arnofsky per es), pero' ricordiamoci che un brutto film americano e' sempre meglio di un bel film italiano! :)

16 luglio, 2006 23:54  
Blogger JonVendetta said...

Dimeticavo di aggiungere uno dei più ridicoli film-da-videogioco di sempre alla lista di Aldo e Fra: "House of the dead". Inguardabile dal primo all'ultimo fotogramma. Insulso ed estremamente irritante.

Per Niccolò:
Potrei anche essere d'accordo, ma prima dovrei trovare un film italiano che mi invogli ad andare a vederlo, e tu capisci...
Trovo comunque difficile che (anche se in Italia) si possano girare pellicole peggiori di "Van Helsing", "Scream" o "Maial College".

17 luglio, 2006 02:32  
Anonymous Anonimo said...

Il primo Scream era molto bellino, e a me e' piaciuto pure Van Helsing: quest'ultimo l'ho interpretato come un omaggio parodia a quei film che faceva la Universal per tirare su le ultime lire dalle scenografie dei suoi horror, quei film tipo "Frankenstein contro L'Uomo Lupo" in cui si mescolava di tutto un po'. Quelli, citazioni bondiane e un sacco di spirito ironico e sopra le righe. Film peggiori ne ho trovati assai, credimi. :) Vedi gli artistici ammassi di noia di Jarmusch, per esempio.

17 luglio, 2006 09:24  
Anonymous Anonimo said...

Senza offesa, ma preferirei vedermi la filmografia completa di Jarmush (che comunque ha il suo stile, nonostante la noia), piuttosto che sorbirmi Van Helsing (le parodie dei film della Universal sono ben altre, e di ben altro livello) e rimediare la solita deprimente sensazione di vuoto che ti può lasciare un film del genere...

17 luglio, 2006 13:11  
Anonymous Anonimo said...

A me lascia una sensazione di divertimento e spettacolo per la durata di un paio d'ore. Intrattenimento ben congegnato, non promette nienti di piu' e niente di meno. "Dead Man" per es. e' un film che si risolve in entropia pura, invece! :)

17 luglio, 2006 15:13  
Blogger JonVendetta said...

Io su Jarmush sono indeciso. Per un "Taxisti di notte" che mi piace c'è un "Coffe & cigarettes" che non rivedrei neppure sotto tortura (un'idea già stiracchiata per un corto, annacquata fino a riempire la durata di un film). Oppure mi viene in mente "Broken flowers", che ho apprezzato molto ma mi ha lasciato qualche piccolo interrogativo (non distinguo più il confine tra "stile della regia" e "pigrizia nel muovere la telecamera").

Per "Van Helsing" mi sono fermato al trailer per evitare di arrabbiarmi a biglietto pagato. "Scream" l'ho visto in tv e l'ho trovato sì un "omaggio", ma un omaggio "di" Craven e "alla" Craven. Chiassoso, giovanilistico, piatto, tirato via. Tributo banale per tributo banale, mi ha fatto quasi rivalutare quel pasticciaccio di "Dellamorte Dellamore".
Sono d'accordo sul fatto che queste pellicole "promettono ciò che mantengono". Guardi il trailer e senza tanta cerebralità sai cosa vedrai in sala. Penso faccia sempre parte del discorso del target che facevano Aldo e Fra.
Solo che recuperare l'ingenutà degli horror da drive-in può essere divertente o avvilente, a seconda del regista e delle aspettative degli spettatori. Esempio: "Anaconda" (il primo). Può anche essere leggibile come tributo ai monster movies alla "Mostro della laguna nera", ma se avessi sborsato dei soldi per vederlo al cinema penso che mi sarebbe girate parecchio los pelotas...

17 luglio, 2006 15:44  
Anonymous Anonimo said...

Non c'entra un cavolo, ma ti invito a leggere l'ultimo post che ho fatto, se ti manca... potrebbe interessare.

17 luglio, 2006 15:53  
Blogger JonVendetta said...

Interessa sì!
Dei "metallini" avevo già parlato in passato e hai tutto il mio appoggio quando c'è da spalare concio su loro e i loro gruppi-farsa.
Visto che nei commenti al tuo post ho letto alcune frasi spettacolari aggiungo una mia uscita sotto al palco ad un concerto degli Holy Land: "Chi ha ordinato il castrato magro?".
Ci siamo capiti, nevvero? :-)

17 luglio, 2006 16:35  
Anonymous Anonimo said...

Visto che parlavi di riduzioni cinamatografiche di fumetti, cosa ne pensi del film "V per Vendetta" tratto dal fumetto di Moore?

21 luglio, 2006 14:55  
Blogger JonVendetta said...

Non ho letto il fumetto né visto il film, ergo giro la domanda agli altri cinefili qui presenti...

21 luglio, 2006 15:07  
Anonymous Anonimo said...

Non sono cinefilo, ma ho letto piu' volte il fumetto (splendido) dopodiche' ho pure visto il film, e ne ho tratto un parere tutto sommato positivo che scrissi tempo fa sul blogbs:
http://tinyurl.com/qj62x

21 luglio, 2006 16:52  

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