Habemus Capa
Venerdì, in compagnia di Antonio, Sergio, Laura e Fabio, mi sono visto CapaRezza in piazza del comune a Sesto. Un applauso alla parola gratis.
Non è una notizia eclatante, ma ho riflettuto su quanta gente con la quale parlo abitualmente di musica mi "rimproverebbe" per una tale piccolezza. In molti disapproverebbero. Curiosamente, maglietta dei Sadus indosso, ho intravisto un tipo con la t-shirt degli Anthrax ed uno addirittura con quella dei Suffocation (ci siamo scambiati i classici sorrisetti e battute degne dei tempi in cui bastava riconoscersi "metallari" per strada e si dava per scontato di poter essere immediatamente amici). Sono dettagli che danno speranza.
Il Capa dopo il tormentone della sigla di Zelig è sulla bocca di grandi e piccini, con ciò che ne consegue. Infatti appena ha attaccato "Fuori dal tunnel" i soliti pischellini sono schizzati sotto al palco, come se il resto delle canzoni fosse pura immondizia. Ma anche questo fa parte del gioco, ed è sempre stato così anche nei concerti hard rock quando arrivava il momento del singolone. Che poi oggi la "cultura" musicale, o la semplice "passione", sia messa alla berlina in favore delle suonerie dei cellulari, dei tormentoni degli spot e dei "po-poroppo-po-po-po" è un altro dato di fatto. Non ha quasi più senso scandalizzarsi. C'è chi segue se stesso e chi segue gli altri. E' così dappertutto e tanto vale che ognuno vada per la sua strada.
Il suddetto Capa non è oltretutto esente da critiche, se si pensa alla fase "Mikimix", in cui era ciò che ora afferma di detestare. Una specie di DJ Flash ancora più inetto e vuoto.
Ma chi non ha sbagliato un disco, dei tanti "eroi del rock" che spesso si osannano solo perché imbracciano una Les Paul? E quanti di quegli stessi eroi hanno dei testi che esulino dal "baby ti rocko duro tonight" o "bacia il caprone"?
Ma chi non ha sbagliato un disco, dei tanti "eroi del rock" che spesso si osannano solo perché imbracciano una Les Paul? E quanti di quegli stessi eroi hanno dei testi che esulino dal "baby ti rocko duro tonight" o "bacia il caprone"?
In sintesi. Mi piace CapaRezza. E non mi vergogno neanche un po'.
Non è un paroliere del calibro di Frankie Hi NRG ma ha personalità, allestisce show teatralmente coinvolgenti ed incide dischi con testi sarcastici e sonorità attuali che (una volta tanto) non ti costringono al solito catenaccio: "Scusa se sembra Vasco e suona di merda ma, sai, è un disco italiano".
P.S.: Ignobile il gruppo spalla, che di fronte a gente ignara della sua presenza non si è nemmeno presentato (hanno annunciato una canzone come il loro singolo... ebbene: singolo di chi?). Sei/sette litanie finto-rock loffie ed innocue e si sono levati dalle palle. Ma non dopo aver detto l'unica cosa che dovevano evitare di dire: "Non siate impazienti: tra un po' tocca al Capa ma ora ci siamo noi"... Ma "noi" chi?
8 Comments:
Applausi per Fibra.
... E anche per Jon che ha la maglietta dei Sadus che ti invidio tantissimo!!! (Ma di che disco?)
E soprattutto ... non ti sei rotto le palle che adesso scrivo post su post ad ogni tua virgola messa sul blog??! :-))
Per carità! Fabri Pirla e MondoScarso non li posso vedere nemmeno scritti sui muri...
Sulla tua presenza invece non posso che dirmi felice, visto che ho sempre bisogno di un contraltare moderato ai miei eccessi di rabbia! :-)
P.S.: La maglietta è quella del tour 2006 (li vidi al Sonar).
eh eh, scherzavo con Fibra, era la cosa più rap che mi è venuta in mente in quel momento!
Allora .... "bring the nooooise!"
P.S. io contraltare moderato??!!! Ma mi hai visto bene??!!
BUUUUUUU... Crapa Rezza, BUUUUUUUU... Vendetta sei proprio un FalseBrotherOfTrueSteelMetal.
Vendetta, ti prego, pimpami il motorino! :)
Yo yo, represent in tha house! LOL
Dj Flash,a differenza di quanto si dica, e' stato il primo concetto 'puro'di rap melodico in Italia.Nei suoi scratch e nei suoni c'è originalità e diversità: mentre tutti gli altri facevano i finti 'duri' provenienti dal 'ghetto della tranquillissima Milano',Dj Flash from Reggio Calabria, non imitava o scimmiottava i Rapper americani, ma con una camicia e un pantalone eleganti, rappresentava uno stile sicuramente molto più italiano di tutti gli altri finti rapper. Neffa,Articolo 31,Sottotono gli andavano contro...poi hanno fatto La mia signorina....gli Articolo hanno poppizzato in modo osceno la loro musica e così anche i Sottotono per non parlare dei Gemelli Diversi.
Comunque oggi Dj Flash se la passa bene: è il dj resident all'Armani Privè,e lavora in giro per il mondo tra New York,
Miami,Mosca,London...lavora quasi tutti i giorni della settimana,in giro con i suoi vinili....mixando e scratchando Hip Hop and Classics,
mantenedo quindi ancora fede al Rap e riscuotando successo tra quelli che contano.
Per chi volesse saperne di più:
WWW.DJFLASH.IT
PeaceOut!
...Difatti Neffa, Articolo 31 e Sottotono son proprio dei punti di riferimento dell'hip-hop... ma per carità...
Quanto all'Armani Privé, son due parole che non uso mai, neppure da ubriaco fradicio, quindi faccio finta di non aver sentito.
Quanto invece al crescere, invece, ti do ragione: è essenziale nella vita di ogni artista. Se DJ Flash è convinto di essere cresciuto, passando da "Un Lorenzo c'è già" ai solittini chic, allora buon per lui. Sarà un artista soddisfatto (e pieno di grana, che fa gola sia agli arrabbiati del ghetto che agli arrivisti di provincia).
Spero non scocci a nessuno se mi tengo stretti Frankie e i Public Enemy.
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