Volevo partecipare
Ore 17:30. Inaugurazione della chiesetta accanto alla scuola dove lavoro, dopo la conclusione dei restauri. Grazie al prezioso apporto da mecenate del nostro boss, gran parte del patrimonio artistico contenuto nella chiesa è stato restituito alla comunità eccetera eccetera sovrintendente ai beni eccetera eccetera già nel 1892 eccetera eccetera.
Audio basso, palpebra moscia (ritorsione del mio corpo contro la primavera) e carenza di ossigeno. Peccato, perché mi piacciono queste situazioni, con le facce sorridenti ed i puntuali aperitivi.
Come di consueto, grande la solidarietà nel corpo docente; ai miei colleghi fa sempre piacere vedermi e scambi così ne sono la prova:
"(sottovoce) ...Senti Gianlu, ma tu..."
"Dimmi."
"...Ah no, tu non c'entri niente con l'arte."
"Grazie. (espressione rassegnata)"
Poi dicono che non ho abbastanza stima di me stesso. Ci credo: l'ho prestata anni fa a colleghi ed amici e loro me la restituiscono così. Un poco per volta.
2 Comments:
poveri sciocchi. Essi non sanno cos'è l'arte. Come se l'arte per essere apprezzata debba essere addirittura capita, e secondo quali canoni poi? dammi retta non ti curare di chi capisce l'arte: o è pazzo o vuole farsi bello davanti a tutti. Oppure è un'artista, che non ti direbbe mai una cosa del genere. Io lo so che sei un'artista e preferirei parlare di arte con te piuttosto che con qualche pomposo professore di liceo.
Sei un amore, come sempre del resto.
No, in realtà non c'era cattiveria in quelle parole: stava solo pensando ad alta voce e ad inizio discorso se io insegnassi materie legate all'arte o no (in realtà "quasi sì", visto che insegno anche semiotica visiva, ma fa lo stesso). Solo che la constatazione le è uscita in quel modo un po' sintetico!
Il che mi ha ricordato, tra le altre cose, il mio barbiere, quando mi disse che dovevo aspettare un po', visto che prima doveva "fare un bambino"...
Sintesi, nulla più... ;-)
Posta un commento
<< Home