Carta straccia
"Leggo", "Metro" e "City" non mi fanno impazzire. Pensateci bene: l'unico loro pregio è di essere gratuiti. Tolto questo fattore rimane una sostanza scarsa, che ben si adatta al frettoloso lettore occasionale: pubblicano notizie senza approfondimenti (comunque disponibili altrove), propongono pubblicità (come ce ne fosse poca), contengono spesso scemenze di periferia dallo spessore giornalistico degno di "Stop" o della "Padania" ("Il bidet della morte", "Svedese vive un mese con un ragno nell'orecchio", "Diventa donna e risposa la moglie lesbica" ed altre amenità che anni fa collezionavo con gusto morboso) e lettere alla redazione degne di "Cioè".
Destino inevitabile dei giornalini è quello dell'immondizia: vie del centro storico, autobus, letti fai-da-te per barboni. E forse proprio quest'ultimo è l'unico uso "nobile", in quanto marginalmente (ma involontariamente) umanitario.
Abbiamo bisogno di spreco di carta? Abbiamo bisogno di ulteriore immondizia? Abbiamo bisogno di non-giornalismo? Abbiamo bisogno di altra pubblicità? E soprattutto, abbiamo davvero bisogno di spazi editoriali da regalare all'ignoranza di chi spedisce una lettera per essere letto laddove non c'è niente da leggere?
Laura mi ha segnalato che venerdì scorso, su "Metro", compariva questa missiva di un illuminato lettore, segno evidente che certa propaganda catto-medievale miete vittime. O semplicemente parla con successo a chi vuole sentirla. Continuo a trovare strano il fatto che "pacs" e "pax" si leggano allo stesso modo.
La deprimente letterina è firmata "E.P.". Per noi metallari l'acronimo dovrebbe significare "Extended Play". In questo caso mi pare più consono Emerito Pirla.
P.S.: ...Che invece stesse per "Er Pecora"?
Etichette: giornalismo, omosessualità
5 Comments:
Io non ha più parole!!Basta con questa igoranza superficiale su gay, lesbiche, pacs e tutto il resto. Pacs non vuol dire altro che dare diritti civili, al momento mancanti, a tutti i cittadini...non si ha la pretesa che la chiesa acconsenta a qeste unioni: siamo utopisti, non cretini!Tuttavia, a quanto pare, sono pochi quelli che la pensano come me, anche tra persone che hanno una certa cultura:infatti, un critico cinematografico de Il Giornale, a proposito di Brokeback Mountain (film scandalo di quest'anno), ha ribadito che non se ne può più di sentir parlare di gay e che nel machissimo mondo dei cowboy gli omosessuali non ci sono!!Beata ingenuità!!
beh, come dargli torto all'amico E.P. ... d'altronde è più che giusto che persone che hanno gusti diversi dai nostri, non possano godere del diritto di metter su famiglia.. d'altronde siamo il regno dei diritti civili... e si esportano anche!
Voi libertini non avete capito niente di cosa siano i diritti. Non avete ancora capito che ciò che non è giusto per me, non deve essere giusto nemmeno per voi! Buahahahahahahaa!
Ps: mi fa quasi paura scrivere queste cose.
Se la religione fosse davvero l'oppio dei popoli direi che ci sono troppi drogati in giro.
In realtà la religione è solo un vestito da indossare. Il modello è l'umana stupidità, nella sua accezione più vasta.
purtroppo ci hanno "insegnato" a distinguere la notizia/fatto dall'opinione. ecco il risultato: che si creda sul serio all'esistenza del racconto di un fatto nudo e crudo in formato Televideo che esaurisca il "vero".
La prospettiva che vizia ogni sguardo si traveste da pura e incontaminata agenzia. la morte del giornalismo. o solo un modo diverso per preservare, rafforzare storiche servitù.
per quanto riguarda l'omosessualità. è triste, banale, irritante dover tornare sull'argomeno. ma ben venga. perchè non ci si dimentichi dell'intoleranza, ben venga la voce a sti imbecilli. almeno non si smetterà di cercare rispetto. solo
per un po' di pubblicità in più, non ci si convinga di aver risolto ogni cosa. anche se dei sacrosanti passi avanti son stati compiuti.
i pacs. boh. vorrei capire più puntualmente in cosa consistono politicamente.
vedrei meglio il matrimonio civile anche per le coppie gay. almeno non sono in grado di vedere consistente distanza col matrimonio che non sia la condivisione della proprietà. che è a mio parere uno dei significati più rivoluzionari del matrimonio civile. in un mondo in cui
ognuno bada ai cazzi propri e la proprietà diventa preziosa quanto la vita.
saluti!
A.
A.
I Pacs sono un interessante esperimento di rinnovamento sociale. Uno di quei momenti in cui le istituzioni possono smettere di evitare problematiche non gestibili ed iniziare a "capire" le reali strutture del sociale. Una specie di defrag al posto del solito scandisk, per dirla in termini computeristici.
Non è detto che funzionino, ma vale il concetto: "perché negare agli altri ciò che non vuoi fare tu e non ti lede in alcun modo?". La lesione nasce, nel cuore del cattolico medio, dalla privazione delle piccole certezze assolute dello status quo romano. Mettere in discussione i valori dei retrogradi cattolici è impensabile, nella loro "libera chiesa in libero stato".
Sull'omosessualità si sono fatti enormi passi in avanti nel secondo novecento: non fermiamoci proprio ora.
Posta un commento
<< Home