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18 luglio 2005

BATTLE RAM - "Battle Ram" (Demo, 2003)

Basta dare un’occhiata alle credenziali dei BATTLE RAM (Ascoli Piceno) per avere subito un quadro della loro filosofia e dei cardini musicali di questo demo. Nell’underground greco, tedesco e americano godono già di grande notorietà tra i fans di CIRITH UNGOL, MANILLA ROAD e TYRANT, e hanno appena portato a termine un tour europeo di supporto ai JAG PANZER assieme anche a BATTLEROAR e DOOMSWORD (chissà se ai Panzer almeno il tour “Reign Of The Tyrants” glielo hanno finanziato, quelli della Century Media, visti i “due euro messi male” di budget per l’ultima doppia release… NdA). Inoltre mi risulta anche che abbiano fatto da opener nell’unica data italiana dei Manilla Road.
Il genere suonato dai nostri non può essere quindi che epic metal puro, della vecchia e inossidabile scuola. Il presente demo non rappresenta il loro unico atto musicale, in quanto vi si aggiunge un 12” picture-EP (sempre autoprodotto), con una tiratura di 500 esemplari.
A dire il vero non sono proprio un appassionato del genere, quindi spero mi si perdoneranno delle imprecisioni.
La maggior parte dei brani si muove su tempi medi, massicci e inclini alla “cavalcata” tipicamente eighties. Ovviamente si predilige l’atmosfera all’impatto e i brani sono costruiti con questa ottica, evitando effettacci e inutili orpelli. Abbastanza buona la produzione, pulita e nitida, scevra di effettoni.
Tutte le tracks si muovono tra i Manilla Road di “Crystal Logic” e altre cose dei tempi che furono, dagli OSTROGOTH ai MEDIEVAL STEEL a tutte le bands che in passato hanno optato per un metal articolato, ricco di intrecci chitarristici e passaggi epici, a supporto di testi medievaleggianti ma non vezzosi. L’epic “maschio” e schietto di cui non si ricordano più in molti, per farla breve.
Nella maggior parte dei brani il songwriting è molto bilanciato, offrendo sferzate metalliche sempre articolate, passaggi più plumbei e refrain sempre secchi ed essenziali.
La tecnica individuale non è male (per deformazione professionale l’orecchio mi fa risaltare le chitarre sul resto, buone sia sulle ritmiche che negli assoli, ben studiati e mai straripanti). La voce è consona al genere: non tocca (e non si suppone lo debba fare) picchi altissimi se non in rapidi e studiati momenti di tensione, preferendo una “medietas” generale. Per la serie “fossi io il cantante”: un po’ più di grinta sulle strofe e via qualche spigolo quando, come accennato, si deve salire di brutto. Ma è solo una pignoleria personale.
Non ho un brano preferito. Non perché non li abbia ascoltati (idea che mi è sempre balenata in testa leggendo questa mia stessa frase in altre recensioni!), quanto forse per una compattezza generale e la mancanza di veri cali di tensione all’interno del demo.
Qualche nota sui momenti a mio avviso migliori. L’apripista “Burning Lives”, che nelle accelerazioni sfoggia un riffing alla JUDAS, ma ribadisce la scorza epica nei rallentamenti e nell’assolo a doppia ascia. “The Vow”, per il notevole lavoro di arrangiamenti. “Dark Command”, per la combinazione di atmosfere tetre (in apertura) e altre più solari. Molto classici i soli, degno suggello di un gran pezzo. Talvolta sembra di sentire affiorare anche qualcosa dei primissimi MANOWAR, quelli più articolati e “antichi”. E non mi stupirei se dal vivo i Battle Ram proponessero covers di altri acts meno “legnosi” dei Cirith, tipo FIFTH ANGEL o OMEN, per la carica aggressiva di alcune parti veloci e la determinazione cruda (ma non necessariamente statica) che dimostrano nelle loro composizioni.
Non mi fa impazzire invece la cover finale, proprio dei CIRITH UNGOL, “Join The Legion” (da “Paradise Lost” del ’91), in cui la prestazione del singer sembra un po’ forzata (Tim Baker aveva un’ugola abbastanza particolare e il confronto viene spontaneo); ma globalmente, facendo un rapido raffronto con l’originale, il tributo è ben riuscito e in linea con gli standard dei brani a firma propria. Sempre puntuale la sezione ritmica e grande feeling nel sofferto assolo.
Pollice alzato e pronti ad essere scoperti dai defenders legati a doppio filo al vero epic metal!
Per contattarli: www.battleram.it e contacts@battleram.it.

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1 Comments:

Blogger Thorkaël said...

Questo commento è stato eliminato dall'autore.

21 febbraio, 2009 20:50  

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