Gore (non Tipper)

Rispondo ad un post dell'amico Niccolò, che recentemente ha parlato del Live Earth (ennesimo carrozzone musicale dalle velleità ambientaliste) e del documentario di Al Gore sul riscaldamento globale attualmente in edicola ("Una verità scomoda"). Un po' d'accordo e un po' no.

E voi? Avete visto il documentario? Pensate che, nel bene e nel male della strumentalizzazione politica, sia comunque utile?
Segue commento al post.

Ho visto il documentario un paio di volte. Condivido lo scetticismo su Gore (e la mogliettina col suo fottuto PMRC) e confermo che all'interno del documentario ci sono un paio di momenti di propaganda/autocommiserazione politica in stile "me misero, me tapino, ah se avessi vinto le elezioni...". Non sono d'accordo sulla questione statistiche per come la poni tu, nella misura in cui mi fido di quelle fornite all'interno dello stesso documentario (ho tanti motivi per fidarmi quanti ne hai tu per non farlo... Ex equo). I concerti al massimo muovono l'opinione pubblica, questo è vero. Verso la coscienza di un problema o verso l'urna elettorale. Se fossimo però tutti eruditi e coscienti del problema, nonché intenzionati ad arginarlo, non vivremmo come in effetti facciamo, senza vergogna. Di fatto mi viene da pensare che il 90% di noi viva effettivamente (e volontariamente) in qualche remoto paesino senza contatti col resto del mondo. A quel 90% un discorsino ambientalista forse non farà male, per furbo che sia.

L'unico appunto te lo muovo sul passaggio "Dalle molte testimonianze che abbiamo, però, si sa che il clima è stato diverso dal nostro molte volte e molte volte ancora lo sarà in futuro.". E' un po' qualunquista (mi suona come "so che invecchio ma non c'è prova scientifica che morirò, un giorno"...). Se guardi il documentario (dimenticando il pagliaccio democratico che lo "traduce" per gli americani "neo-coscienti") trovi risposta anche a questo.

Tutto qua. Lo sai che da te voglio solo il meglio!
JON