BASTA TEOCRAZIA: fuori Dio dallo Stato e dalla Pubblica Istruzione!
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15 maggio 2006

Twisted Sister - Be Chrool To Your Scuel

Ancora indietro nel tempo.
Scelta difficile... "I Wanna Rock" o "Be Chrool To Your Scuel"? Epocale la prima, visivamente più bizzarra la seconda. Vada per la seconda, così festeggio anche la chiusura del semestre, con le sue tonnellate di compiti da correggere... E poi cambiano i cliché ma non il risultato: puro scazzo adolescenziale horror-scolastico. Ospiti d'eccezione Alice Cooper e, nell'intro, Bobcat Goldthwait, noto ai più nelle vesti del pazzoide Zed (Scuola di Polizia II). Noterete che, una volta tanto, il doppiaggio italiano non si discosta molto da quello originale: la sua voce era "davvero" così...

Momento a cui tengo. Zombie col lavandino in mano a parte, il dialogo tra professori all'inizio: "Mind if I plug in?" "(gridando) My wife is very fine, thank you very much! (segue risata da iena)"...

P.S.: Nella VHS di "Come Out And Play", chiusa proprio dal presente clip, tra una canzone e l'altra c'erano siparietti un po' cheap, stile David Lee Roth. Uno di questi è ambientato nella classe in cui Bobcat insegna (tutto da vedere il "come") e dove figura tra i banchi un giovane Luke Perry, divenuto famoso sette anni dopo con il telefilm "Beverly Hills"!

Ebbene sì: era "solo" il 1985...

10 Comments:

Anonymous Anonimo said...

M-E-R-A-V-I-G-L-I-O-S-O.
Non l'avevo mai visto, è TROPPO bello.
Grazie giangio - a proposito, stanotte ho sognato che avevo composto due pezzi supersleazoni (che ora non mi ricordo più, cavolo), e li suonavo in una sala prove su un tetto mentre in città c'erano dei dinosauri giganti che distruggevano tutto - sai se ho per caso sognato qualche video realmente esistente (non mi stupirebbe, dopo lo zombi col lavandino :P )?

16 maggio, 2006 03:26  
Anonymous Anonimo said...

Che bello,grazie Vendetta!
Non ne fanno più di roba così....e pensare che me la sono persa in "tempo reale";nell'85 avevo solo 6 anni.....

Non lo dico per mettere il dito nella piaga considerato gli anni che hai...noooooooooooo.

16 maggio, 2006 09:44  
Blogger JonVendetta said...

Per hijacker:
Non sono vecchio. Sono "diversamente giovane".

Per Nick:
Non ricordo video così.
Ma credo che se ci ubriachiamo di Jagermeister, guardando di fila "Wild Zero" e "A Nymphoid Barbarian In Dinosaur Hell" (Troma), poi possiamo ragionare su come realizzarlo...

17 maggio, 2006 12:11  
Anonymous Anonimo said...

Ciao Jon, è una gran cosa constatare come qualcuno si ricordi ancora del genio Alice Cooper, il più grande performer di tutti i tempi. L'anno scorso, al Gods, ho sentito con le mie orecchie un gruppetto di blacksters ubriachi dargli contro, ignari dell'influenza che quell' Uomo ha avuto su tutto il movimento musicale del ventesimo secolo (lo sapevi che persino Frank Sinatra coverizzò un suo pezzo?. Hai voglia a parlare di "fratellanza", se poi non si hanno le basi. Personalmente ho capito da un pezzo che vige una regola, all'interno di determinati ambienti musicali, per la quale è valido il motto: "se non ti piace quello che ascolto io non capisci un cazzo", e la discussione ha termine lì. Molto meglio, a questo punto, ricercare la diversità, che almeno ti consente uno scambio di opinioni pacifico.
A proposito, tanto per smitizzare e provocare: quando fai vedere alle masse il video di "Hey stoopid", in cui (se non erro) compare accanto a zia Alice anche quel rimbambito reality man di nome Ozzy "menomalechec'èMTV" Osbourne?

30 maggio, 2006 12:03  
Blogger JonVendetta said...

Vedi, la differenza tra "noi" e "loro" in questo caso è che se il black non ci piace non andiamo ai concerti black a dire che i Marduk fanno cacare... E' il piccolo buon senso di tutti i giorni che a molta gente manca, e non solo in campo musicale.
Concordo che trovo più facile confrontarmi con chi ascolta "altro", o almeno non solo metal e hard rock, e lo faccio sempre con quel po' di umiltà di chi ascolta un altro appassionato cercando di capirlo, di scoprire una cosa nuova, di imparare. La "passione" per la musica: credo sia in fondo solo questo. Se la musica la "indossi", invece di sentirla e viverla, è chiaro che sono tutte considerazioni inutili. E ti ritrovi ubriaco (la sobrietà spesso spaventa chi non sa divertirsi) a berciare contro un'icona del rock, in nome di quattro panda satanisti...

30 maggio, 2006 19:32  
Blogger JonVendetta said...

Aggiungo che ho un ricordo splendido di quell'esibizione di Alice al Gods. Indimenticabile una mamma con la bambina sulle spalle: la piccina ha fatto le corna tutto il tempo!

..Però confesso che "Hey Stoopid" non è tra le mie preferite...
Mi perdoni? ;-)

30 maggio, 2006 19:36  
Anonymous Anonimo said...

Macchè, "hey stoopid" non piace neanche al sottoscritto, l'intero album si assesta su livelli di mediocrità assoluta. Il mio discorso era incentrato comunque sull'ignoranza del metallaro medio. Qualche tempo fa, in un negozio di musica, ho sentito dei tizi con la maglia dei Marduk chiedersi l'un l'altro: "ma chi è 'sto Ritchie Blackmore?". Ritengo seccante che dei ragazzini appena svezzati impongano a suon di insulti i propri gusti senza neanche possedere le basi per esprimere un giudizio sensato. Quando poi gli fai notare le contraddizioni insite nel loro genere prediletto, o i risvolti negativi di un'ideologia (quella black) fondata su atteggiamenti razzistici, omofobici e puerilmente satanisti, ti mandano a quel paese rifiutando lo scontro dialettico. Pochi sono i blackster capaci di intrattenere una discussione lunga un paio di minuti (io ne ho conosciuto uno soltanto). Ma non voglio prendermela soltanto con loro. L'ottusità alberga anche nelle menti di alcuni "defenders", o di alcuni "thrashers", che persistono a gettare fango su ciò che a loro non piace, come se Alice Cooper o Frank Zappa fossero Eminem e Britney Spears. Per poi comprare a scatola chiusa qualunque fesseria con una croce rovesciata disegnata sopra...
p.s. Il riferimento a "hey stoopid" era comunque legato al video,divertente e decisamente superiore alla canzone.

31 maggio, 2006 09:07  
Blogger JonVendetta said...

Anch'io avrò avuto la fortuna di due o tre blackettoni (ma neanche troppo e non solo) con cui si poteva ragionare un minimo.
Forse è anche l'età: anche io a 15 anni ero un thrasher intransigentee e sputavo su tutto ciò che era "commerciale". Ed ero così coerente che... ascoltavo anche Bon Jovi, Whitesnake e Poison! ;-)
Si tratta solo di rispettare le differenze e non prendersi troppo sul serio. Poi l'età fa il resto: cresci, maturi, ti allarghi mentalmente, ti tranquillizzi. E scopri che, senza l'uovo, la gallina non la mangiavi.

31 maggio, 2006 12:21  
Anonymous Anonimo said...

Quanta saggezza nelle parole di quest’uomo…
E qui si potrebbe aprire un lungo discorso (di quanto spazio dispone il tuo blog?) sulla superficialità del fruitore musicale medio… o addirittura allargare il discorso ad altri àmbiti, per così dire, culturali. Qui continuiamo a stendere il tappeto rosso a fior di imbecilli, e i talenti marciscono.
Ne so qualcosa io, che come scrittore ed editore vedo ogni giorno gli scaffali delle librerie stracolmi di schifezze (ah, non comprate “Il codice da Vinci”: non conosco una sola persona a cui sia piaciuto!). Ho appena pubblicato un noir davvero valido, ma quanta gente è davvero disposta a mettere in dubbio le proprie convinzioni (nome famoso=grande artista, nome sconosciuto=sfigato incapace)? Lo stesso vale per la musica, anche metal (un gruppo innegabilmente mediocre come gli Hammerfall stravende, bands validissime marciscono invece in un garage). E non parliamo del cinema (Lucio Fulci è morto dimenticato da tutti, i Vanzina a Natale riempiono le sale).
Chiudo qui, sta tranquillo: non voglio ingolfarti la sezione commenti.
Solo tre domande: tra i tuoi dischi preferiti non ce n’è neanche uno di Alice Cooper? Inoltre, troverò mai qualcuno a cui “Slave to the grind” piaccia più del primo, omonimo disco degli stessi Skid Row? Terzo (e chiudo): come cavolo hai fatto a mettere i video presi da YOU TUBE sul tuo blog? Io mi ci sono iscritto, ma non capisco quali sono i passaggi successivi: me lo spieghi tu, se la cosa non ti secca e non ti porta via troppo tempo? (puoi usufruire della mia e-mail: aldomoscatelli@virgilio.it). Grazie mille. Aldo M.

02 giugno, 2006 21:14  
Blogger JonVendetta said...

Macché, ad avercene di gente come te, disposta ad analizzare senza riserve le facilonerie acritiche di pubblici apparentemente diversi (ma in realtà molto simili) come quelli della musica, della cinematografia e della letteratura! Sempre di arte si tratta e presentano tutte e tre le stesse confortevoli massificazioni, a tutto vantaggio del sempre presente "mercato". L'audience, le vendite, il botteghino. Il criterio quantitativo sostituisce sempre quello qualitativo. Non voglio fare dello snobismo: ritengo tutte le forme di arte potenzialmente commerciabili e commerciali, e non per questo necessariamente "basse" o "banali" (ascolto anche pop, leggo anche libretti, vedo anche filmacci). Ma il fine non giustifica i mezzi, e scrivere/comporre/girare solo con l'obiettivo di vendere ha gli effetti che vedi. Prodotti fatti con lo stampino per consumatori che non chiedono altro. Il pubblico è il problema.
Se devo essere sincero la colpa è solo parzialmente dell'establishment: oggi abbiamo i mezzi (non ultimo Internet) per saggiare ogni offerta editoriale/musicale/cinematografica più e meglio di prima, potendoci orientare verso acquisti consapevoli. Ed invece dilaga la pirateria pecoreccia di utenti che riempiono hard disk di file (un modo astratto per distaccarsi ancora di più dal prodotto) che non guarderanno/sentiranno/leggeranno mai. Il possesso è il fine. Con l'unico risultato di sclerotizzare il mercato (anche quello "buono"), dare argomenti a chi punta il dito contro la pirateria (escogitando vergognose diavolerie per mantenere inalterati i profitti) e non innalzare di un dito le singole culture personali.
Intendiamoci: io non sogno un mondo di fanatici di Bunuel, di musica concreta e di fumetti di Hideshi Hino. Io sogno un mondo in cui il profitto non sia tutto ed avere un cervello e dei gusti personali non sia né un vanto né un handicap.
Se sognare basta, io ho giò fatto il mio...

04 giugno, 2006 03:23  

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