Castelli in aria e spingitori di Cavalieri
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Conosciamo, noi uomini della strada, il singolare revisionismo destrorso toccato al ruolo effettivo della Magistratura dopo il trapasso da Prima a Seconda Repubblica: le toghe che hanno contribuito a demolire il vecchio regime pentapartitico sono state ringraziate, adulate, chiamate dentro (Di Pietro ne sa qualcosa) e poi stigmatizzate come servi/strumenti dei rossi per attacchi politici in sedi giudiziali. Naturalmente, perché il centro-destra che oggi esiste solo grazie allo sbando politico post-Mani Pulite deve arginare in tutti i modi chi può mettere in scena "Mani Pulite 2" da un momento all'altro. Gli estremi ci sono tutti, e da anni. Si potrebbe dire da che esiste Forza Italia, con importanti contributi successivi, nel momento in cui la memoria storica era così sbiadita da poter permettere la beatificazione di San Bettino Esule, il ritorno della DC e dei Socialisti (zero memoria, zero vergogna). Per questo da anni i magistrati vanno attaccati, qui sì, "politicamente".
Anche con queste divertenti freddure Castelliane: "Sì, sì, i magistrati sono super partes, ma mettiamo un altro organo super partes che li controlli, dai. Uhé, figa.". E chi controllerà i controllori? E i controllori dei controllori? E chi processerà, magistrati permettendo, gli elettori di Castelli per "incauto acquisto"?
"Spingitori di spingitori di cavalieri, convincitori che il drago è mansueto." (Vulvia)
Nella foto in alto a sinistra (sinistra?): un bambino a cui un camorrista ha appena rubato la bici e che non se ne capacita.
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