Grandi opere a manganellate
STATE VIOLENCE, STATE CONTROL, cantavano i DISCHARGE...
E mentre il Cardinal Tonini, schiavo di Dio, redarguisce Chiambretti in diretta e cerca di raccogliere le sue pecore per proteggerle dai nudi televisivi e non, scorrono su altre reti le immagini del pestaggio notturno degli sbirri. Guai a toccare le OPERE. Sono così GRANDI che chi vive lì e non le vuole DEVE essere pestato.
In entrambi i casi, è "evidente", il fine giustifica i mezzi.
Abbiamo imparato davvero bene la lezione yankee sull'esportazione di democrazia.
HANNO SCELTO LA VIOLENZA
A Venaus la notte del 6 Dicembre le "forze dell'ordine" hanno brutalmente aggredito i presidianti che stavano riposando nelle tende e nelle baracche. Non c'è stata reazione. Ai sindaci veniva strappata la fascia tricolore, poi erano manganellate anche per loro. Con le ruspe hanno demolito le installazioni del presidio. (http://www.notavtorino.org/)
1 Comments:
Non so cosa dire!Sapete più o meno come la penso infatto di preti che si fanno i cazzi miei,ma sono più incerta per la tav.Quello che sta succedendo e come il governo si sta comportando è assurdo e la forza economica spesa per quest'opera dovrebbe essere usata per migliorare alcune linee che risalgono all' '800. Lo dico con cognizione di causa perchè i miei sono ferrovieri e sempre più spesso tornano a casa con un ora e più di ritardo (come i passeggeri) a causa di linee guaste e treni vecchi. Non bisogna però dimenticare che una linea non tanto ad alta velocità, ma che permetta uno scambio consistente di merci col resto d'Europa è importante anche se non fondamentale. Non entro nelle questioni ecologiste perchè non ne so abbastanza, una cosa è certa:è intollerabile che della gente venga manganellata per una manifestazione non violenta e per di più nel sonno.
Posta un commento
<< Home