BASTA TEOCRAZIA: fuori Dio dallo Stato e dalla Pubblica Istruzione!
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28 febbraio 2007

Impressioni a caldo dalla fogna sanremese

Inizia Sanremo. Ed è subito il nulla. "Quasi" nulla.
Zero Assoluto. Appunto.
Mariangela. Una filastrocca. Voce anonima e parole vuote per un'artista nel cui palmares spicca un jingle su cui sculettavano le veline poco tempo fa (e noi imbecilli che scriviamo curricula per farci assumere alla Coop).
Premio "messaggio subliminale" al passaggio "Come quando fuori piove". Casomai qualcuno volesse giocarsela a scopa.
Francesco e Roby Facchinetti. Toccanti e veri. Come Rockfeller e Jose Luis Moreno.
Premio "esagerazione" al passaggio "La storia siamo noi". Più che storia era ricreazione.
Antonella Ruggiero. La prima canzone, per discontinua che sia, che pare parlare realmente di qualcosa ed è interpretata da una vera cantante. Ergo non piacerà a nessuno. Come farne una suoneria, d'altronde?
Premio "sapori mediterranei" al look: un panzerotto coi guanti.
Pquadro. Ancora reietti di "Amici". Sarà sempre troppo tardi quando faranno brillare gli studi del marito di Costanzo. Pathos alla Fabio Concato (sentito nei cessi di un autogrill), look da tronisti, refrain da "Ragazzi delle Ragazze" (ma Gianfranzo e Geppo avevano un'altra classe).
Premio "autocritica" al passaggio "Quanto fiato che ho sprecato".
Daniele Silvestri. Offre sempre qualcosa di buono. Almeno ritmicamente e con un fare un po' rap cerca di far dimenticare il resto delle cosiddette "canzoni". Filastrocca per filastrocca, se non altro distrugge liricamente ogni velleità dell'amorfa Mariangela.
Premio "frase in cui riconoscersi" al passaggio "Mi sono innamorato di una stronza".
Grandi Animali Marini. Un educato gruppetto rock come ce ne sono mille. Di cosa parli la canzone non l'ho capito. Soldatini?
Premio "impressionismo" al passaggio "Mi sento come un verme schiacciato da un trattore" e premio "clarinetto di Arbore" al passaggio "La tromba che ho comprato io non la so suonare".
Milva. Parole di Giorgio Faletti, capelli di "Poliziotto Superpiù", ritornello imbarazzante. Impossibile dire vere malignità su Milva. Ad essere cattivi con lei ci si ritroverebbe sistematicamente a chiedere la pena capitale per chiunque altro non abbia un millesimo del suo carisma. Che poi la canzone non lasci il segno è un altro discorso.
Jasmine. Un fungo che smentisce il luogo comune "pelle nera = voce spettacolare". Figlia d'arte. Come Gianluca Guidi.
Premio "consapevolezza" al passaggio "Sbagliare non può che farci bene a questa nostra età".
Simone Cristicchi. Non mi faceva impazzire quel poco che conoscevo ma è un artista che ha una sua personalità. E hai detto niente. Appena parte la canzone (andamento rap "ragionato") mi metto a leggerne il testo e rimango sorpreso. Adoro le parole. Non mi importa quanto retoriche possano suonare a qualcuno. Per me Sanremo inizia e finisce qui, con una bella storia, con argomenti che hanno senso, con durezza e sobrietà, stile e coraggio. Dieci e lode.
Includo le parole a fondo del post, così mi dite anche la vostra.
Marco Baroni. Difficile tornare alla "normalità" sanremese dopo un testo realmente bello. Baroni offre una rock ballad triste un po' standard, ma in giro c'è di peggio.
Nada. Sempre ultima, che io ricordi. Con una voce in bilico tra il black metal e Marianne Faithfull cerca di rendere più personale un brano che inizia come un incrocio tra il tema di "Flashdance" e una cosa qualunque dei Police ignobilmente cantilenanti. Comunque insopportabile il "Den den den den".
Premio "lungimiranza" al passaggio "Non so ballare niente". Fosse solo quello il problema.
Perdo entusiasmo e prendo in considerazione qualche libro. Dopo Cristicchi penso non ci sia più niente di interessante. Prima che io desista definitivamente hanno tempo di farsi vedere e sentire anche gli Scissor Sisters, gradevoli Bee Gees dei poveri con appena 30 anni di ritardo sul mondo, e Norah Jones (che pur non essendo artista eccelsa funge da memento professionale per i presunti talenti nostrani).
Spengo la TV, apro il libro e tutto mi sembra migliore.
Soprattutto la musica.

"Ti regalerò una rosa"
Ti regalerò una rosa
Una rosa rossa per dipingere ogni cosa
Una rosa per ogni tua lacrima da consolare
E una rosa per poterti amare
Ti regalerò una rosa
Una rosa bianca come fossi la mia sposa
Una rosa bianca che ti serva per dimenticare
Ogni piccolo dolore
Mi chiamo Antonio e sono matto
Sono nato nel '54
E vivo qui da quando ero bambino
Credevo di parlare col demonio
Così mi hanno chiuso quarant'anni dentro a un manicomio
Ti scrivo questa lettera perchè non so parlare
Perdona la calligrafia da prima elementare
E mi stupisco se provo ancora un'emozione
Ma la colpa è della mano che non smette di tremare
Io sono come un pianoforte con un tasto rotto
L'accordo dissonante di un'orchestra di ubriachi
E giorno e notte si assomigliano
Nella poca luce che trafigge i vetri opachi
Me la faccio ancora sotto perchè ho paura
Per la società dei sani siamo sempre stati spazzatura
Puzza di piscio e segatura
Questa è malattia mentale e non esiste cura
Ti regalerò una rosa
Una rosa rossa per dipingere ogni cosa
Una rosa per ogni tua lacrima da consolare
E una rosa per poterti amare
Ti regalerò una rosa
Una rosa bianca come fossi la mia sposa
Una rosa bianca che ti serva per dimenticare
Ogni piccolo dolore
I matti sono punti di domanda senza frase
Migliaia di astronavi che non tornano alla base
Sono dei pupazzi stesi ad asciugare al sole
I matti sono apostoli di un dio che non li vuole
Mi fabbrico la neve col polistirolo
La mia patologia è che son rimasto solo
Ora prendete un telescopio... misurate le distanze
E guardate tra me e voi... chi è più pericoloso?
Dentro ai padiglioni ci amavamo di nascosto
Ritagliando un angolo che fosse solo il nostro
Ricordo i pochi istanti in cui ci sentivamo vivi
Non come le cartelle cliniche stipate negli archivi
Dei miei ricordi sarai l'ultimo a sfumare
Eri come un angelo legato ad un termosifone
Nonostante tutto io ti aspetto ancora
E se chiudo gli occhi sento la tua mano che mi sfiora
Ti regalerò una rosa
Una rosa rossa per dipingere ogni cosa
Una rosa per ogni tua lacrima da consolare
E una rosa per poterti amare
Ti regalerò una rosa
Una rosa bianca come fossi la mia sposa
Una rosa bianca che ti serva per dimenticare
Ogni piccolo dolore
Mi chiamo Antonio e sto sul tetto
Cara Margherita son vent'anni che ti aspetto
I matti siamo noi quando nessuno ci capisce
Quando pure il tuo migliore amico ti tradisce
Ti lascio questa lettera, adesso devo andare
Perdona la calligrafia da prima elementare
E ti stupisci che io provi ancora un'emozione?
Sorprenditi di nuovo perchè Antonio sa volare.

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10 Comments:

Anonymous Anonimo said...

Ciao jon!
A parte che non ho idea di chi sia cristicchi (ora vado e lo googolo da brava scienziata nerd), comunque si' dai, il testo non e' male...anche se confesso che non mi fa sdilinguire.

Piuttosto parliamo di cose serie!!
Silvestri e' tornato a sanremo?! Ma allora ci sta finalmente per sfornare un nuovo album!!
Comprare comprare comprare!
Appena torno in italia sara' mio (e anche dovesse essere orribile non state neanche a dirmelo tanto lo comprerei lo stesso: fedeli alla linea, (anche) quando la linea non c'e' ;) )

28 febbraio, 2007 14:43  
Anonymous Anonimo said...

A me il testo piace, forse perchè non è la solita canzoncina del tipo "sole-cuore-amore", ma è, o cerca di essere un po' profonda...cmq un problema c'è; non ho sentito nemmeno una canzone e quindi non posso giudicare correttamente!!

28 febbraio, 2007 18:41  
Anonymous Anonimo said...

Ciao Vecchio! chissa'se mi riesce postare...ma cristicchi non e' quello della canzone "voglio essere come Biagio"? quella era parecchio demente...da Praga riesco a vedere il tuo blog! in Cina proprio no.

28 febbraio, 2007 21:06  
Blogger JonVendetta said...

Tutte e due le Giulie nello stesso thread... non ho parole!
Oh Baccia, finalmente ce la facciamo a beccarci qui. Non sono mai riuscito a capire perché dalla Cina il blog è inaccessibile (problema di character set o semplice antipatia?).
Sì, Cristicchi ha purtroppo esordito con quella scemenza. Anche Alex Britti, oggi artista più che rispettabile, ha iniziato con delle cose pietose.
Che dire, l'importante è migliorare.
Concordo con Laura sul testo: la lettera scritta da un matto e che si chiude con un suicidio mi pare da applauso, anche solo per il fegato di pensarla come oggetto di una canzone sanremese.

Per Giulia "V":
Se quando torni porti una fornitura di amaro Kuemmerling (in bottigliette mini) ti facciamo trovare Silvestri nudo, infiocchettato e coi denti rifatti apposta per te. Non so se sia una promessa o una minaccia. Fai tu...

28 febbraio, 2007 23:48  
Anonymous Anonimo said...

Jon, ma chi te lo fa fare di sciropparti il festival? Sei masostoico! :)

01 marzo, 2007 09:50  
Anonymous Anonimo said...

Il Festival è un pò come le pete...sai che puzzano ma non puoi fare a meno di annusarle!!
Ah ah ah,scusate...:)
Io guarderei anche qualche altra cosa in tv ma aimè in giro si trova solo: "Carabinieri","Ris","CSI","NCIS","Un posto al sole","Il commissario Montalbano","Nati ieri","Morti oggi","Pippo Pluto e Paperino"...

01 marzo, 2007 10:26  
Blogger JonVendetta said...

Beh, più o meno è come dice Hijacker...
Sono sempre per la tattica "conosci il tuo nemico": per parlar male di qualcosa sempre meglio sondare di persona...
;-)

01 marzo, 2007 10:59  
Anonymous Anonimo said...

Hola Jon, ieri sera l'ho visto anche io il festival, ecco i coomenti al volo :

Tipo che canta "Penso" : semi-alternativo con testo "impegnato".
Probabile rivelazione tra i gggiovani.

Amalia Grè :
Per la serie "lo famo strano"... ma non troppo.
Comunque una delle meglio.

Albano :
Potrebbe stare sull'ultimo dei Manowar, brano super orchestrale.
Numero 1 !

Gli Amici di Battiato (nome di 3 lettere che non mi ricordo) :
Categoria giovani - inutili.

Biondina (categoria giovani) :
...della serie : "voglio diventare la nuova Pausini".
Speriamo di no.

Tipa Albanese - "Il Senso Della Vita" :
Aiutooooo !

Velvet:
Senza infamia e senza lode

Fabio Concato :
Patetico

Pier Cortese:
Inutile

Riassumendo :
I meglio sono stati il tipo di "Pensa", Amalia Gre' e Albano, Super Pippo non so come ma mi risulta sempre simpatico e "la più amata dagli svizzeri" fa il suo ma non mi dice tanto.

Oggi tocca a te sorbirti il festival Jon !

01 marzo, 2007 14:37  
Anonymous Anonimo said...

GIULIETTA!
La mia scenziatina preferita...

Danielino dovrebbe sfornare 'sto weekend il nuovo lavoro: "Il Latitante" (autobiografico?). In ogni intervista letta o sentita dava giustificazioni diverse per la sparizione (babbo morto/figlio nato/etc.).
Speriamo bene...
Te ne mando una copia?

Per il resto non ho ancora sentito Cristicchi, ma da Linus a Jon Vendetta ne dicon bene, fiderommi...

Ignoro volutamente il clamore di tutto il resto, tanto dura poco.

See Ya!

01 marzo, 2007 21:38  
Anonymous Anonimo said...

Allora, grazie ai potenti mezzi della rai (pensa te) ho teste' potuto vedermi pillole san remesi anche da crande terra di cermania.
Ma siccome al masochismo c'e' un limite ho visto solo daniele e sto qui che canta "pensa"...e che di daniele e' evidentemente il fratello piccolo!! No dico, ma lo avete sentito?
Il look alla ramazzotti di "adesso tu" e' terrificante ma la canzone non e' male...peccato solo sia, appunto, un medley di quelle cinque o sei canzoni (tutte piu' belle) di silvestri.
In ogni caso una volta di piu' mi inchino alla lungimiranza musicale del nostro digggei preferito, jacopo sei sempre un mito.

Jon, altro che minaccia! Vieni vieni che se per di piu' gli rifai anche i denti ti porto giu' pure la porta di brandeburgo!!! (se solo avessi idea di che cacchio di amaro parli...)

Grazie anto dell'offerta, non ti preoccupare, mi procaccero' la mia copia appena ripasso da firenze...compro cd cosi' di rado che il gesto stesso mi da' una certa soddisfazione.

Last, but not least...giulia non ci posso credere. Saranno quei 10 anni che non ci si vede, spero che tu stia benissimo. Mi pare di capire che sia una povera esule anche tu...

(Scusate il post chilometrico...)

03 marzo, 2007 19:33  

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