C'è sempre una prima volta
Scusate ma per me è una notizia.
Per la prima volta dalla maledetta fumata bianca il Signor Ratzinger non ha detto una cazzata: "E' necessario convertire il modello di sviluppo globale: lo richiedono non solo lo scandalo della fame ma anche le emergenze ambientali ed energetiche".
Certo, seguono le solite assurdità su tali discepoli e sulla magnanimità di un qualche Signore (così magnanimo che si gongola al vederci autodistruggere), ma non si può pretendere troppo da chi parla di fate e gnomi a gente che quello vuole sentire.
Scremando le tentazioni demagogiche tipiche del buonismo cattolico è comunque lodevole che ogni tanto si eviti la facile trascendenza e si dia pane al pane e vino al vino (fa un po' comunione?): le risorse sono limitate e mal distribuite, la globalizzazione sta accorciando le distanze ma anche l'autonomia del pianeta e la dignità umana spesso giace inerte sotto le scarpe.
Apprezzo che di questo, finalmente, si parli: di uomini, del loro diritto a cibo, ambiente, energia.
Peccato che le buone intenzioni non siano mai suffragate da gesti concreti e richiami mirati: non una parola contro l'assurda egemonia cultural/economico/politica degli USA (principali responsabili dell'ipertrofia capitalistica che ha devastato luoghi e menti in buona parte del mondo dal dopoguerra ad oggi), non un solo j'accuse alla volta dell'amministrazione Bush, tanto per fare un esempio.
Ma, come ho detto, non si può pretendere troppo.
Etichette: chiesa
4 Comments:
Non so se esista un "qualche Signore così magnanimo che si gongola al vederci autodistruggere", ma so per certo che noi basteremmo a noi stessi per fermare la china dell'autodistruzione. E ciò accadrebbe comportandoci più responsabilmente verso il nostro prossimo ed il pianeta sul quale viviamo, anziché come avidi virus parassitari ed auto-lesionisti.
Dunque perché addossare al fantomatico Signore la colpa del gongolarsi alla vista della nostra auto-distruzione, quando siamo noi stessi gli unici colpevoli e responsabili delle nostre azioni distruttive? Perché invocare tutto a un tratto interventi salvifici se non li meritiamo? Che si crepi con la nostra avidità! Ci porteremo denaro e potere nelle tombe.
E chi addossa niente al Signore? Non credendoci non gli attribuisco colpe né meriti: tutto si esaurisce nell'uomo e nel suo istinto di conservazione.
Per questo ho "apprezzato" le parole del papa: perché parlavano di responsabilità (oggettive ed importanti) prettamente umane.
"così magnimo che si gongola al vederci autodistruggerci" sapeva un po' di dito puntato contro ....
Se non esiste, nemmeno si gongola :-)
Sarcasmo ateo.
Chi non c'è non crea, non ama e non perdona, così come non gongola... ;-)
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