(Little) Tony Martin
Volevo andare a vedere il concerto di Tony Martin l'altro ieri. Fatto sta che me sono stato a casa per una "seratina cineforum" (il letargico "Marebito" e il divertente "Operazione Canadian Bacon"). Un'opinione circa l'esibizione che mi è stata postata da Stefano Senesi (ci tiene a non lasciare anonimo il suo commento) mi ha fatto riflettere su un problema frequente nel metal di oggi, specie quando si ostina a rimanere quello di ieri...
Premetto che non essendo stato lì non posso dire nulla sullo show in sé. Al contrario, ho sempre avuto molto da (ri)dire contro certi "conservatori" del metal, musicisti ma soprattutto fans, al limite dello sclerotismo.
Non ho mai nascosto di provare poca stima per i propugnatori di presunte "fedi" metalliche, per gli strascichi di cliché che erano ridicoli anche nei famosi anni '80, per il revivalismo che strozza innovazione e personalità, per chi non si rende conto che il metal, dopo anni di stagnamento, rischia di affondare, se non si recidono un po' di rami secchi.
Il seguente commento, non il primo e sicuramente neppure l'ultimo, pare essere sulla mia stessa lunghezza d'onda:
Se i concerti metal devono essere a base di nostalgia e depressione - vedi Tony Martin ier sera - sarebbe meglio starsene a casa sul serio... La voce: a puttane. La presenza: statico. Alla seconda chitarra: seconda chitarra? Sì, suo figlio... I presenti al concerto: i soliti che vorrei veder morti e sepolti... Mi sa che ad un altro concerto metal mi ci rivedono, soprattutto al Gods che quest'anno promette "scintille"... :-(
Stefano Senesi
6 Comments:
Che bello!Così non mi sento in colpa a non esserci andata!
Sentiti in colpa invece! Lo sai che ho sempre bisogno di cose, fatti e situazioni di cui lamentarmi... e cosa c'è di meglio di un'esperienza diretta? ;-)
Io c'ero e posso dirti che non mi è dispiaciuto vedere una persona che dopo dieci anni di assenza dal palco ha ancora DAVVERO voglia di suonare, cosa che manca alla maggior parte dei gruppi *giovani* che si sbattono sul palco per quattrini,coca e donne. Per quanto riguarda la critica al concerto da parte del tuo amico, mi sembra un po' la voce di uno che è stanco di un certo ambiente e di un certo giro... Comunque, sulla voce di Martin siamo d'accordo un po' e un po'... non è più ai livelli di un tempo, ma se la cava molto meglio di tanta altra gente che si ostina a far finta di cantare (ascolta *Scream*, il singolo del nuovo album, per capire. Potrà non piacerti, ma la voce c'è ancora, anche se dal vivo era sforzata). Ci credo poi che il povero Tony era statico! Ma il tuo amico lo ha visto il palco o dormiva? Io ero proprio lì davanti, di lato, so bene cosa sto dicendo e credimi se ti dico che Martin non poteva fare un passo indietro senza inciampare nella custodia del violino che per forza doveva stare lì per terra... Non aveva spazio, semplicemente... davvero non poteva muoversi! E mi ha fatto piacere vedere come una persona che ha calcato grandi scene in passato, ha affrontato con una dignità invidiabile una situazione di merda come quella. Provate voi a suonare in quelle condizioni in maniera professionale come ha fatto lui e poi ne riparliamo. Sul fatto che nel gruppo con lui ci fosse il figlio... bah... e allora? Se suona bene, ok... se suona male, pace... perchè c'è da ridire solo per il fatto che è suo figlio, scusate? Per quanto riguarda i presenti, c'era gente, tutto qui. Io non vado ai concerti per chi ci trovo, ma per sentire un gruppo suonare. Tu lo sai, io non sono una nostalgica, ne' una fan (parola che odio, il fanatismo mi infastidisce oltre misura, specialmente per quanto riguarda cose futili come la musica, il calcio etc.), però mi infastidisce anche chi è stanco di determinati posti e situazioni, ma continua ad andarci per poi criticare acidamente. Mi infastidisce perchè nessuno obbliga gli altri a far niente, se un certo ambiente o certe persone che circolano in quell'ambiente non piacciono più, si smette semplicemente di andarci.
Il concerto può essere piaciuto o meno, ma a me ha fatto piacere vedere una persona che crede davvero in quello che fa tanto da rischiarci il culo, tanto da occuparsi lui stesso del merchandising dopo il concerto perchè non ha manco i soldi per pagare un cristo di roadie che gli venda le maglie, tanto da passare ore dopo lo show a parlare e scherzare con la gente e mi dispiace che ci si accanisca con persone che sia artisticamente che personalmente valgono solo perchè si è stufi della stessa minestra. Se si è stufi della stessa minestra, basta smettere di mangiarla, così non si deve neanche augurare alla gente di schiattare (vedi il riferimento del tuo amico al pubblico presente)... Cosa decisamente poco elegante ed educata... Poi ognuno è libero di pensarla come vuole, ovvio.... ;o)
*R*
Cara *R*, capisco anche il tuo punto di vista. A discolpa del Sene, non tanto perché abbia bisogno di avvocati difensori, quanto perché è una reazione che io stesso condivido, ti dico che è palese (lo ha scritto lui stesso) che "enough is enough". Lo conosco e non è uno che va ai concerti "per lamentarsi". Conoscendomi ti direi che semmai quello sono io! Lui si è reso conto che si è raggiunto un punto oltre il quale andare a un certo tipo di concerto può essere solo un'illusione, uno spreco di tempo o di soldi (quindi non ci andrà più...). Perdonami ma sono d'accordo anche io. Sul concerto in questione, lo ripeto, posso dire poco e le disquisizioni tecniche (spazio o non spazio) le lascio a voi che l'avete visto. Sul fatto generale che è meglio smettere di giocare quando si vince invece ho un'idea molto precisa: gli AC/DC, ad esempio, che a me risultavano pallosi già nel 1992. Io non pagherei nemmeno 10 euro per vederli oggi. Stessa cosa per i Maiden. Arriva un punto in cui credo sia giusto voltare pagina. Idea mia.
Il Sene ha forse realizzato questa cosa e l'ha espressa così proprio perché ama la musica, e questo è il tipo di delusioni che ti "allontanano" da ciò che ami e magari ti fanno sentire "vecchio".
Sui "presenti" a cui faceva riferimento (e immagino tu sappia di che tipo di gente parlava... lo sai perché sono le stesse che odio io e ne abbiamo già parlato! Non mi ritengo un grand'uomo ma "quelli lì" mi fanno davvero pena) sono pienamente d'accordo con lui. Ovvio che non si può pretendere la "door selection" personalizzata, ma altrettanto ovvio che se uno ti sta sul cazzo (PIU' DI UNO) non lo vedi volentieri, gruppo metal o no...
Una frase che mi piace spesso citare, sempre del Sene, è che la cosa peggiore nel metal sono i "metallari". Credimi, sono STRA-d'accordo. Mai come in questi anni metal è sinonimo, per la grande maggioranza dei "metallari" che vedi, di IGNORANZA, PRESUNZIONE, LIMITATEZZA, ARROGANZA, SUPERFICIALITA'. Ti basta addentrarti nella famosa SCMF per rendertene conto. Ma fortunatamente per quelli come te (e me), sei abbastanza "lupo solitario" da saperti godere la musica senza essere coinvolta da un branco. Spesso un branco di coglioni.
Ok, se a qualcuno sembra ormai uno spreco di soldi andare ad un certo tipo di concerti, che non ci vada, come faccio io in determinate situazioni... Mi hai vista per caso all'ultimo concerto degli W.A.S.P? No... e con questo ti ho detto tutto, visto che in passato per me gli Wasp erano dei grandi; però i tempi cambiano, si sa, e se una cosa non va più la si fa finita. Ma perchè accanirsi contro chi sta sul palco in quelle condizioni? Al massimo incazzati con chi i soldi li prende e poi organizza concerti improponibili! Capisco la stanchezza di vedere gruppi *musicalmente vecchi* come i Maiden che ormai le hanno provate tutte pur di continuare a macinare quattrini, ma quello che mi infastidisce è che si faccia di tutta l'erba un fascio e si butti al macello anche gente come Martin che, ti assicuro, è su tutt'altra barca.
Vedi, io la guardo dal punto di vista umano... non voglio fare la ganza, ma lo so bene che vuol dire andare sotto i riflettori con lo stomaco a rovescio e tirar fuori il coraggio di esporsi al *pubblico ludibrio*. Perchè c'è la volta che prendi applausi, ma devi anche mettere in conto che puoi beccarti anche dei gustosi, pastosi sputi in faccia... non è facile affrontare una cosa simile. E quando vedo qualcuno come Martin (che ha preso una bella dose di calci in culo dalla vita e che dalle stelle si è ritrovato davvero alle stalle) che ancora crede in quello che fa, che non riesce ad immaginarsi a fare nient'altro nella vita e che ha le palle, nonostante l'età e il giudizio di certa gente che lo metterà alla berlina, di suonare su un palco di 2 metri per due e poi mettersi a vendere le sue magliette e poster con una dignità e un'umiltà da togliersi tanto di cappello, io non provo certo pena, ma ammirazione. Probabile però che la gente come lui, che ha il coraggio nonostante le botte prese di continuare a credere nei sogni, possa urtare i nervi a chi magari il coraggio di credere nei propri sogni non l'ha MAI avuto. Perchè sai cos'è che mi fa incazzare di più? E' che di solito (e non sto parlando del tuo amico in particolare, che neanche conosco) quelli che sputano critiche facili sugli artisti sono gente che le palle di montare su un palco e, nonostante tutto, esporsi al giudizio della gente non le hanno mai avute. Un disco o un concerto può piacere o non piacere, ma c'è sempre una persona dietro. E se tu fossi venuto al concerto, forse potevi lamentarti della musica, ma alla fine saresti stato contento di aver conosciuto una persona carina e soprattutto professionalmente coraggiosa... e non mi sembra poco! ;o)
*R*
Ok, al prossimo giro vengo così mi faccio un'idea.
Comunque, è carino: nel tuo attacco mi ricordi proprio me quando difendevo a spada tratta un altro "sfortunello" del rock'n'roll: Adam Bomb. Anche lui i suoi dischini se li vendeva da solo al barroccio, a fine concerto (e chi altri poteva farsi autografare da lui la cassetta di "Pure S.E.X.", secondo te?).
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