BASTA TEOCRAZIA: fuori Dio dallo Stato e dalla Pubblica Istruzione!
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10 gennaio 2006

Totem e Tabù

Un cowboy può essere gay? Dipende da chi risponde. Se lo chiedete a me e ad un texano, per dirne una, avrete probabilmente due risposte differenti.
Il recente film di Ang Lee, "Brokeback Mountain" (Leone d'oro alla 62a Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia e basato sull'omonimo racconto di Annie Proulx), pare abbia suscitato un vespaio di polemiche più o meno avvilenti, proprio per la storia di amore omosessuale che tratta.
Protagonisti delle reazioni censorie i soliti progressisti. Il fascistoide Bill O'reilly di Fox News (l'Emilio Fede americano), ad esempio: "There is hardly a straight male in the U.S. who will see this movie voluntarily... it’s hard to imagine a suburban wife coaxing hubby". Notevole slancio di critica cinematografica, oltre che illuminata analisi dal punto di vista umano.
Oppure gruppi fondamentalisti religiosi come le "Concerned Women for America", prima ancora che la pellicola fosse uscita. "Prevenire è meglio che curare", avranno pensato le beghine.
Oppure la "US Conference of Catholic Bishops" (Office for Film and Broadcasting), che ha bollato il film con il grado "O" ("moralmente offensivo") dopo le pressioni di LifeSite, una lobby di conservatori cattolici.
O ancora il proprietario degli Utah Jazz, il mormone Larry H. Miller, che ha ritirato il film dai suoi multisala, appena ha saputo che la vicenda trattava la questione gay.
Non ho ancora visionato il film e il fatto che il regista sia lo stesso di "Hulk" non mi invoglia di certo a farlo. Credo però legittima la curiosità di verificare tanta "vergogna omosessuale" e giudicare col proprio intelletto, confidando in una sicuramente maggiore maturità rispetto agli illustri paladini repubblicani del "macho con gli speroni che mastica tabacco"...
Permettetemi una citazione che calza sempre a pennello quando i moralizzatori iniziano a belare le loro invettive: "La mia mente è la mia chiesa" (Thomas Paine, «L’età della ragione», 1794-96).

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3 Comments:

Anonymous Anonimo said...

Esatto.

11 gennaio, 2006 23:50  
Anonymous Anonimo said...

E gioiamo perchè ha vinto il Golden Globe!Alla faccia del bigottismo americano

21 gennaio, 2006 15:05  
Blogger JonVendetta said...

Sentendo quel che si dice in giro, pare poi che sia davvero un bel film.
Un motivo in più per sfottere i retrogradi imbecilli. :-)

23 gennaio, 2006 13:04  

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