Liste dischi e video

Aggiunti link a liste personali di video e dischi. Non sono definitive (soprattutto quella dischi, che reclama un aggiornamento da due mesi) e la prima comprende solo video in formato digitale (le VHS non sono incluse, in sintesi).

Scambio volentieri ma solo a Firenze e dintorni, preferibilmente davanti a un boccale di birra.

Nota: Non vendo né scambio mp3. A parte il sempre valido discorso della violazione dei diritti d'autore, anche la qualità conterà pure qualcosa, no? Compriamo meno CD, compriamoli "meglio" (ascoltando preview, consigli di amici, stampa specializzata) ma compriamoli. Le case discografiche che marciano sulle truffe si fa presto ad affossarle: si diffonde capillarmente informazione sul loro operato e si boicottano SEMPLICEMENTE non comprando più la loro merce. Ma rinunciando al prodotto che offrono. Si fa come fanno quotidianamente in molti con Shell, Nike, Nestlé, McDonalds e compagnia brutta. Stop.

Vero è poi che ci sono album che non comprereste mai "comunque". Beh, ognuno si assume la sua responsabilità. Io da parte mia rivendico (sottovoce!) il diritto attualmente illegale di detenere una copia ad uso personale di un CD, purché non la si vada a rivendere ad altri (ribadendo pure che una "copia" NON E' l'originale, né fisicamente né legalmente*). Rivenderla, giuridicamente, sarebbe "lucro". E fin qui sono d'accordo. Il signor Urbani il lucro l'ha sostituito con "profitto", intendendo estendere tale area anche ai semplici possesso, condivisione e prestito. Anche se non ci fai dei soldi, sei insomma un ladro (come dice lo spot anti-pirateria che trasmettono tronfi al cinema). E come tale vieni perseguito, arrivando al paradosso tutto italiano per cui uno stupratore ed un assassino plurimo che mostrino "buona condotta" rischiano di scontare gli stessi anni di detenzione di uno che scarica un film da un server peer2peer (a quest'ultimo, in più, seimila euro o quanti sono di sanzione). Col concetto di equiparazione tra pena e reato in Italia ci si pulisce il deretano, ma questa è la legge; e ogni Paese ha le leggi che si merita...

L'espressione "proprietà intellettuale" sta pendendo un po' troppo verso il primo dei due termini. Col risultato, saltando a pié pari in un altro campo, che con questa mentalità chi opera nell'open source viene ovviamente visto alla stregua di un hacker o di un iracheno che corre con cinque paia di mutande addosso...

*Vi siete mai chiesti perché vi hanno venduto per decenni videoregistratori e stereo con la doppia piastra? Stando così le cose, TUTTI i produttori di hi-fi devono essere IMMEDIATAMENTE PROCESSATI PER ISTIGAZIONE A DELINQUERE! O davvero eravate tutti presi a sbobinarci lezioni di Analisi 2 e vederci i filmini della comunione? E non mi avete avvertito?