Voteremo Tonino Guerra
L'Italia come l'UniEuro...
Il blog "Ci Vergognamo Per Loro" risulta sempre ottima e sintetica fonte delle allarmanti convinzioni della classe politica dirigente. Chi meglio del Premier riassume ipocrisia, stupidità, falsità e faccia tosta? Non pretendo che quel piazzista da quattro soldi sia costretto a leggere dei trattati di Vandana Shiva o a farsi spiegare cosa sia il concetto di economia, perché sarebbe chiedere troppo a uno che si è fatto (e continua evidentemente a farsi) da solo. Ma essere costantemente presi per il culo alla fine ti fa esaurire la pazienza e concludere che "chiunque verrà dopo, fosse anche Follini, sarà sempre meglio".
Leggere per credere.
P.S.: Mi raccomando, non comprate cineserie, non sprecate soldi in medicine (perché curarsi poi?) e lavorate di domenica: solo così l'Azienda Italia potrà perpetuare il proprio scintillante splendore.
«La verità è che stiamo nel benessere. Tutti hanno il telefonino, la propria macchina, al massimo il 2% degli italiani viaggia in treno e un altro 3% in metrò. Qualche giorno fa aspettavo un mio amico a un incrocio e osservavo: non passa un'auto con due persone, sempre una sola a bordo, questo dimostra che ne abbiamo tante e che ognuno di noi ne ha una.»
Silvio Berlusconi; Cernobbio, 4 settembre 2005
Silvio Berlusconi; Cernobbio, 4 settembre 2005
5 Comments:
Vendetta, tu sai quanto io odi quell'uomo, vero? Però, mi duole dirlo, qui non ha torto. Non per il fatto che stiamo nel benessere, questo è quello che LUI vuol continuare a farci credere... Nel benessere non ci stiamo affatto, siamo un paese allo sbando e allo sfascio con la maggior parte della gente sempre più povera... però se ti guardi bene in giro è vera una cosa: che tutti (o quasi)si rifiutano di accettarlo e campano come se sguazzassero nel benessere. Con accettarlo non intendo che uno debba accontentarsi delle cose così come stanno e fare buon viso a cattivo gioco, assolutamente no... ma tesoro mio, se uno si lamenta di non arrivare alla fine del mese e poi fa i debiti pur di avere la macchina sotto al culo (e possibilmente di un modello decente sennò chissà che dice la gente), allora ti rendi conto che tutti i torti il simpaticissimo Silvio non li ha. Per non parlare di famiglie dove non si arriva alla fine del mese, ma TUTTI hanno il proprio cellulare, nonostante abbiano anche il telefono fisso a casa... io non sono alla fame, ma non navigo nell'oro, e proprio per questo ho adottato uno stile di vita molto *tedesco* per certi versi... solo che mi trovo davanti gente ogni giorno che mi considera la sfigata di turno, perchè ho rinunciato ad avere la macchina e mi sposto in autobus o in treno, perchè ho un cellulare antidiluviano con lo schermo che i colori non li ha mai visti neanche di lontano e che mi porto dietro solo perchè vado in giro da sola e può servire per le emergenze. Fino a due-tre anni fa il cellulare non ce l'avevo e venivo presa per il culo da chi, con un lavoro precario e pochi (ma davvero pochi) soldi in tasca aveva in mano l'ultimo modello di cellulare e non capiva perchè io non fossi *al passo con i tempi*. Chi glielo spiega a questi che *stare al passo con le pubblicità* non vuol dire essere ganzi o al passo coi tempi? Guarda, proprio l'altro giorno mi è capitata una discussione.... Quando esco con qualcuno che ha la macchina, visto che lui/lei ci mette la macchina, io in genere pago l'entrata al locale, le bevute o simili per ripagare la benzina. Se non ci sono occasioni simili, pago la benzina direttamente. Questa persona mi è venuta a dire che ero completamente sciroccata perchè senza macchina non si può vivere. E anche questa volta ti sto parlando di una persona che spesso esce con le tasche vuote ed elemosina dagli amici la bevutina o il gelatino e che ha un lavoro disastrato con un salario al di sotto del *normale*.
Altro piccolo esempio: la ragazza di un mio amico, studentessa universitaria sempre a piangere miseria, mi dice di correre in centro al negozio di scarpe Tal dei Tali perchè c'era un'offerta imperdibile: se compravi due paia di scarpe sul secondo c'era il 30% di sconto. Io le faccio notare che solo il primo paio di scarpe sarebbe costato più di 100€ e che io di solito compro scarpe e vestiti al mercatino o in grandi magazzini. Ora tu mi conosci, mi hai vista di persona... ti sembro vestita da stracciona? Eppure per lei era inconcepibile non andare nel negozietto tal dei tali a comprarsi la magliettina o le scarpettine, perchè *se ti vuoi vestire bene, è in questi posti che devi andare*...
In poche parole, non ci si può lamentare di essere poveri e poi continuare a vivere come se non lo si fosse. Il brutto è che è proprio questo che vuole quell'idiota del Silvio e la gente sta inconsciamente facendo il suo gioco.
Cara *R*, mi hai preso in contropiede. Primo, perché tutto quello che dici lo condivido a pieno. Secondo, perché avevo paura a fare la mia (solita, per chi mi conosce) ramanzina su chi "vive al di sopra delle proprie possibilità".
Che poi, nell'ambito schiettamente musicale, ha delle buffe ripercussioni: "No, no. I CD non li compro più, perché costano troppo" (detto da chi indossa scarpe da 200 euro, sta spendendo 40 euro in alcolici in un locale del cazzo e ha un telefonino da 500 sacchi!)....
Quante volte mi è capitato...
Idem per libri e film.
Siamo diventati come l'Argentina, questo è il fatto. E il culto del "sono in quanto sembro e sembro in quanto ho" ha fatto breccia nei cuori aridi di un'Italietta senza valori e senza buon senso.
Non posso che dirti "continua così". La battaglia del telefonino l'ho combattuta anch'io e ho perso, ma... con onore! :-)
Eh, lo so.... la battaglia del telefonino è stata dura anche per me.... ;o) prima mi sono dovuta arrendere a portarmi dietro quello del mi' babbo, che pareva un vecchio telefono a gettoni... poi ho capitolato ed ho dovuto comprarne uno mio... purtroppo devo essere realista e se sei una donna che va in giro da sola, a volte anche di notte, il cellulare fa comodo. Però vedessi che macinino! ;oD
*R*
"Qualche giorno fa aspettavo un mio amico a un incrocio e osservavo: non passa un'auto con due persone, sempre una sola a bordo, questo dimostra che ne abbiamo tante e che ognuno di noi ne ha una"
Grande Silvio!
Per fortuna non aspettava vicino al Tabasco, se no pensava che siamo tutti gay.
Pensa se in auto c'era Fini! Uno che i gay li metterebbe al muro (partendo dall'interdizione dai pubblici uffici e dalle scuole, per chi ha la memoria corta)...
Scherzi a parte, la generalizzazione qualunquista e sbruffona del nano è come dice *R* sintomo di una sola sconfitta: la nostra. Caschiamo quotidianamente nella trappola dello status symbol, non accorgendoci che il pane ed il latte vengono prima delle cazzate di alta tecnologia, e che a volte si può anche andare a piedi! Almeno per non farsi vedere da certi personaggi.
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