BASTA TEOCRAZIA: fuori Dio dallo Stato e dalla Pubblica Istruzione!
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30 marzo 2006

Stop the madness

Qualcuno fermi questo carillon farneticante. Pera, Ruini, Bondi, Ratzinger, stasera Casini: non passa giorno che un pinco pallino unto dal Signore non proclami davanti ad un microfono "dobbiamo riaffermare le radici cristiane del nostro Paese". Le radici. Omettiamo il fattore "scontro di civiltà", che lorsignori dicono di voler evitare (come no: poi vedete nei fatti il sito di Pera e rabbrividite). Pensiamo alla frase in sé: per "radici" vorranno dire "punto di partenza", "inizio", l'"anno zero", metafisicamente parlando, della nostra civiltà. Dico bene? Ora si fermino e riflettano, lorsignori. Cosa hanno studiato nei libri di scuola che la maestrina dalla penna rossa ha fatto loro imparare a memoria (senza capire, è evidente)? Dai, dopo la favoletta dell'Eden e prima dell'impostore nazareno qualcosa ci sarà pur stato! Si sforzino, lorsignori. E guardino bene nell'Enciclopedia alla voce "paganesimo".
Che giochino pure a fare gli assolutisti, lorsignori. E si preparino a perdere il confronto con la storia che tanto piace loro riscrivere.

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Il Caimano

Sulla scia dell'intervista a Moretti conclusasi da poco su Controradio, riprendo quanto iniziato in un thread de La Voce Della Luna. Le domande sempre aperte sul film (visto ieri) sono quelle previste e prevedibili di un'opera Morettiana. "Il Moretti attore è fuori posto?", "Il bandolo Berlusconiano della matassa è vero oggetto del film o pretesto propagandistico/ideologico?". E la domanda più idiota, se vogliamo, che si può porre è "è un buon film"? Idiota per motivi intuibili: se ti piace "Hulk" è fuori luogo che io ti dica "vai a vedere Marebito". Il "mio" buono ed il "tuo" possono non coincidere. Magari convivere, arricchendosi a vicenda (meglio ancora: incuriosendosi a vicenda), ma poco più. La logica conseguenza è una caratteristica oggettiva de "Il Caimano": chi ama il Berlusca continuerà ad amarlo, chi ama Moretti continuerà ad amarlo (e dubito che il primo correrà in sala impaziente). Si può dire che questa sia l'unica caratteristica comune ai due: l'autoreferenzialità. Vizio o virtù, fanno del primo un leader politico (ma che diamine sto scrivendo? Non ci credo neppure io...) e del secondo un regista/attore (per quanto anche il primo non scherzi...).
Non voglio togliere il piacere di vedere il film a chi non è ancora andato, quindi ecco solo qualche appunto:
1) Non è un film ideologico. Ha un suo slancio ma non può essere associato a fenomeni di facile propaganda alla ultimo Michael Moore. Per cui si evitino critiche preventive: andate a vederlo e constaterete da soli che non è "Fahrenheit 9/11".
2) E' una storia davvero bella (tenendo ben presente la metafora Hulk/Marebito), in cui la critica al premier e la storia del protagonista si intrecciano caricandosi e stemperandosi vicendevolmente. Il testo ed il sottotesto si scambiano di ruolo e sono entrambi molto sfaccettati, dipingendo persone, scenari, mentalità e problemi attuali e concreti. Coppie gay, famiglie in crisi, difficoltà lavorative, grandi sogni e piccoli incubi (o viceversa!) della vita reale.
3) Quella del Berlusca non è, come previsto da molti, una caricatura, ma un ritratto. Le frasi sono autentiche, i fatti ed i riferimenti pure (processo congelato per approvazione legge sull'immunità, le figure di Previti e della Bocassini, ecc.). Fa solo "impressione" vedere e sentire cose realmente accadute, abbinate ad una faccia "non familiare" (l'attore): ciò ci dimostra l'assoluta devianza di ciò che viviamo, che diviene realizzabile nel suo grottesco "solo" quando dissociato dalla faccia (del cazzo) di chi ce l'ha reso "normale", "accettabile" e perfino "preferibile". Tutto è stato "normalizzato", ed è bene svegliarsi ogni tanto. Ricordate quel passaggio del Luttazzi teatrale che recitava più o meno "In molti si chiedono come fa Berlusconi a fare tutte queste cose? Semplice: le fa. (...) E' un golpe al rallentatore."?
4) Nanni Moretti è un "difetto", come attore? Se non ti piace sì, se ti piace no... "Ecce Bombo" è Nanni Moretti, "Il Caimano" è un film in cui Moretti (recitativamente) compare ma non sovrasta. La scissione regista/attore è secondo me ben riuscita. Grande invece il lavoro svolto da un umanissimo e profondo Silvio Orlando nel ruolo del co-protagonista. Molto buona anche Margherita Buy. Brillante la figura ben interpretata da Beniamino Placido (gretto, vizioso ed insopportabile come solo certe prime donne sanno essere).
5) E' anche un film sul cinema. Notevoli i riferimenti a certe pellicole anni '70 di serie B e alla mentalità che c'era dietro (l'autocritica leggera e condivisibile persino da me che amo quei lavori: "Ma sì, erano fascisti"). Un fil rouge a cui Moretti tiene sempre, in cui realtà e finzione si specchiano, in cui il cinema racconta la realtà e viceversa. Sulla scia passata della recensione di "Henry: Pioggia Di Sangue" e dell'epocale "Ve lo meritate Albero Sordi!". Metacinema.
Purtroppo il piano di lettura politico (amplificato da furbi DI DESTRA E DI SINISTRA che tessono lodi e lanciano improperi prima ancora di CAPIRE) rischia di oscurare quello artistico. Per evitare ciò basta dotarsi di pochi anticorpi: dribblate le recensioni, non chiedete agli amici (ma vi fidate tanto dei cosiddetti "amici"?), non aspettatevi nulla. Andate e vedete voi stessi. Io i film più belli li ho visti così.

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29 marzo 2006

Che spudoratezza

Partito Qualunquista Cerchiobottista, Lista Dio C'è, Autocrazia Solipsista, Italia Dei Malori, Uniti Nel Chinotto, Arroganza Nazionale, Guercia, Lega Nerd, Forse Italia, Margarita, Plutocratici Di Sinistra, Demagogia Cristiana, No Neuro, Dramma Tricolore... Troppi simboli e troppe campane. Siamo tornati a ciò da cui fuggivamo: il campionario di partiti e partitini da Guida Michelin, tipico del proporzionale (noi latini siamo sempre bravi a distinguerci per capacità di raggiungere situazioni estreme in tempi record). Riecco quindi i partiti degli automobilisti (ragionamento base: "tutti hanno la macchina = tutti voti per noi"), dei pensionati (ce ne sono addirittura due! Di partiti, intendo.), di chi non vuole l'euro (quando si dice "avere una cultura politica"), di chi dorme di schiena, di chi mangia sciapo, di chi non legge le istruzioni, di chi sistema la carta igienica dalla parte dello strappo e via dicendo.
Ma anche il metallo, nostro piccolo mondo antico, ha una sua fauna partitica. Le elezioni 2006 rappresentano un passaggio decisivo per capire dove andrà il metallo. Ecco le formazioni principali che si scontreranno nell'imminente tornata elettorale:
- La giovane lista "Sole con le Borchie", capeggiata dal Profeta, leader degli Atroci (inno: "Fratelli Nella Fede"). Promuove la fede nel "vero" metallo e una totale sottomissione alle leggi divine che esso prevede. Ha il suo punto di forza nella tenacia della base e nei movimenti di piazza.
- "Forza Plastica" (inno: "The Final Countdown"). Professa la supremazia della finzione commerciale sull'essenza artistica della musica. Il leader di partito è Giovanni Bongiovanni, da decenni impegnato nella secolarizzazione del verbo e succeduto per plebiscito all'europeista Gioele Tempesta.
- "Democrazia Priestiana" (inno: "United"). Si pone come schieramento di destra e basa il suo approccio sulla teoria dell'"eterno ritorno". Partito dalla tradizione ultradecennale, legato a filo doppio con Massoneria, P2 e testate giornalistiche compiacenti. Segretari in tandem Roberta H. Alfordi e Bruso Dichinsoni. Trombato all'ultimo momento l'inaffidabile Osvaldo Osburnio, tacciato di giovanilismo dai vertici e costretto alle dimissioni.
- "Rifondazione Metallica" (inno: "I Wanna Be Somebody"). Dopo il buon risultato delle Elezioni Europee del 2004, ripresenta il carismatico Jon Vendetta. La linea rimane, come di consueto, basata sulla riqualificazione del precariato rock, sulla multietnicità musicale, sulla lotta alle multinazionali e relativi strumenti di coercizione (major, face painting, trigger, chitarre dall'accordatura sghemba, MTV) e su una politica finanziaria responsabile (abbattimento caro-concerti ed espropriazione della SIAE).
- Nulla è dato sapere sulla controversa lista DeMaio Presidente (inno: "Defender"). La revisione in senso proporzionale della legge elettorale ha di fatto estromesso il partito dalla competizione, non avendo raccolto le firme necessarie nei tempi prestabiliti. Dopo i recenti scandali, pare inevitabile il passaggio del testimone a una nomenclatura non in odore di mafia e soprattutto dai programmi meno demagogici. Voci di corridoio danno favorito l'attempato Ronaldo Giacomo Dio (non ritenuto all'altezza della candidatura dai vertici di Democrazia Priestiana) per la successione.
Vi chiedo di votare in coscienza. Cliccate qui* per sapere quando, come e perché!
* P.S.: Non è un wallpaper vero e proprio, ma le dimensioni sono quelle, per cui fate voi. Se non avete troppe icone sul desktop può anche andare.

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Però ogni tanto mi commuovo.

Ti voglio bene, Homo Eroticus.

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28 marzo 2006

Iperreale catodico autofago

Non riesco a pensare. Alzo il volume e lo azzero immediatamente. Provo ad ascoltare. Provo a vedere senza ascoltare. Mi ritrovo a non vedere e non ascoltare, ma lascio acceso convinto che debba "essere" comunque, indipendentemente dalla mia volontà. Perché devo trovare la forza di "accettare" lo schifo ininterrotto del circo telepolitico, giunto stasera all'apoteosi del triangolo Berlusca-Bertinotti-Bonino in quel di Ballarò.
E' pura follia. Non esiste eppure c'è. Non lo vedo e non lo sento, eppure lo capisco, nel suo non-sense.
Siamo merce, di quella da hard discount. Poco pubblicizzata e spesso scadente, se non già scaduta. Abbiamo meritato questo. Volendo, gridando, godendo, sudando, scalpitando come mocciosi con la cacca al culo e i denti da latte ancora in bocca. Questa Italia politica siamo noi: non è Berlusconi. Questa Italia che sbotta e sbatte, urla e burla siamo noi. Noi con la soglia attentiva ridotta a 5 minuti, con la pausa pranzo modellata su un fast-food, con il sesso basato sulla non-contaminazione (anziché sul desiderio), con auto da 300 all'ora per marciare a 9 all'ora in ragnatele tossiche. Siamo i cani di Pavlov di noi stessi e produciamo bava della peggior specie: indotta, appiccicosa, servile. Signori del tempo e dello spazio, il tempo e lo spazio ci hanno reso così, dopo che noi li abbiamo stuprati in gruppo. Pariglia resa. E siamo ciò che avanza di un cervello, di un corpo, di un'anima. Deleghiamo aborti umani per rappresentare noi, o meglio, l'immagine di noi. L'immagine politica, televisiva, popolare. Tutto è mediato ed immediato. Non abbiamo tempo, non abbiamo spazio, se non per farci offendere, deridere, rapinare e rapire.
Il bordello della politica televisiva rappresenta bene il nostro impegno e la nostra capacità analitica: sindrome di Stoccolma, niente di più. Carcerati da politici scelti da noi, frustati quotidianamente dalle loro ovvietà, sodomizzati da pesanti doni di democrazia, bastonati da turgida sostanza intellettuale. Siamo noi i carcerieri, non loro. Chi SCEGLIE di abbrutirsi è l'unico responsabile. Loro sono gli "idoli del foro", ma le loro parole sono le NOSTRE. Noi le accettiamo, dopo essercele fatte rubare, e ci diciamo ciò nonostante esseri umani.
Non lo siamo. Questa è follia. E' un incubo che non voglio più fare, nel MIO spazio e nel MIO tempo.

Sogno. E son desto.

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Bacco e baccano

Carina l'idea dell'ultimo post delle colleghe di Get In The Ring. Alcol e amici: quali i vostri rapporti con entrambi? Aneddoti, riflessioni, debolezze e buffonate.
Io ho risposto così. E voi?
Non sono mai stato un bevitore regolare. Ai tempi della lira mi concedevo due o tre birre al pub, più volte alla settimana (soprattutto seconda metà novanta), ma non bevevo regolarmente vino e non cercavo la sbronza a tutti i costi. In occasioni speciali mi sdavo, mescolando e prestandomi a figure barbine (notte riminese del '95, sdraiato in mezzo alla strada a pancia in su a cantare "Walk This Way": capite... eravamo gli unici 4 metallari in tutta Rimini. Ci avrebbero riconosciuto comunque!). Però il mio corpicino mi ha sempre detto "stop" al momento giusto, sì che ho oltrepassato la trentina senza aver mai vomitato e ricordandomi sempre tutto delle varie ciucche, più o meno cercate. Ha aiutato il fatto che io sia uno "slow drinker", cosa che mi dà il tempo di capire quanto posso spingermi oltre, in tempo reale. Dopo tanti anni, rimango dell'idea che se uno non si diverte senza alcol forse non sa divertirsi (ed estendo questo ragionamento alle canne e a qualunque altra droga, rock'n'roll compreso). Gli amici sono quindi l'unica fuga dalla realtà (quella della "propria" realtà) che mi sembra salutare concedersi... Pochi ma buoni, vicini ma discreti, intelligenti ma vitali: età, sesso, religione, estrazione sociale e credo politico non contano.
E con loro sbronzarsi è sempre più divertente che da soli, it goes without saying! :-)
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27 marzo 2006

Sviluppo sostenibile = sostegno sviluppabile

...Che, in sintesi, vuol dire "rimbocchiamoci le maniche".
Ricevo da Tanja e pubblico con immenso piacere. Premetto che non so se ce la farò a venire, visto che le settimane in questione sono cruciali per il mio semestre alla Lorenzo De' Medici, ma tenterò. Tra l'altro, proprio con la LdM, a maggio sarò ad una conferenza a Tuscania su "Scienza e Coscienza", concettualmente complementare a quella segnalatami (vedere sotto), per approccio e temi trattati. L'optimum sarebbe essere presente ad entrambe. Proverocci...
Caro Jon Vendetta,
guardo spesso il tuo blog e mi sa che ci siamo anche visti da qualche parte. Sono Tanja dei "Piccoli Russi Avanti!" dell'Olimpia Pictures, amica di Matteo, anche io di Tavarnelle Val di Pesa. Luisa, per la verità. Assieme a Matteo e un altro nostro amico abbiamo organizzato presso il cinema di Tavarnelle 3 serate di incontri "Ha ragione la natura: biodiversità, sviluppo sostenibile, economia ecologica" a nome di un gruppo indipendente da tutto, Ottobre, di cui facciamo parte in 3 e creato per l'occasione.
Ti scrivo per invitarti innanzitutto a queste serate e per chiederti di divulgare la notizia anche attraverso il tuo blog, se puoi, che è molto frequentato.
Giovedi 30 marzo c'è la prima conferenza, e avremo con noi il professore Enzo Tiezzi dell'Università di Siena. E' veramente una serata importante perché questo signore, docente di Chimica Fisica a Siena, era nel gruppo di 25 scienziati che negli anni novanta, in ultima sede alla Banca Mondiale, misero a punto il concetto di Sviluppo Sostenibile di cui si sente tanto parlare... e ha ricevuto a maggio dell'anno scorso un riconoscimento internazionale per gli studi su chimica, fisica e ambiente (Prigogine Award 2005, e la medaglia d'oro come senior researcher). Col suo gruppo di ricerca del Dipartimento di Scienze e Tecnologie Chimiche e dei Biosistemi sta tuttora lavorando sugli indicatori di sostenibilità e organizzando il primo forum mondiale sull'Impronta Ecologica ("
Footprint Forum 2006 : accounting for a small planet") che si svolgerà a Colle Val d'Elsa dal 14 al 17 giugno.
Di seguito trovi il programma delle 3 conferenze, e ti ringrazio fin da ora. Ti aspettiamo!
Saluti, Luisa

giovedì 30 marzo ore 21:30
prof. ENZO TIEZZI
"VERSO UNO SVILUPPO SOSTENIBILE DELL'ENERGIA, DELL'ACQUA E DEL TERRITORIO"

giovedì 20 aprile ore 21:30
dott.ssa VALENTINA NICCOLUCCI
dott. ALESSANDRO GALLI
"L'IMPRONTA ECOLOGICA"

giovedì 27 aprile ore 21:30
prof.ssa NADIA MARCHETTINI
"BIOTECNOLOGIE E BIODIVERSITA'"

(presso il CINEMA OLIMPIA, Via Roma 77, Tavarnelle Val di Pesa - INGRESSO GRATUITO)
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26 marzo 2006

Avete capito tutto

C'è da spellarsi le mani dagli applausi. Il centro-destra raccoglie l'invito di Ciampi a moderare i toni della fase pre-elettorale. "Si riferiva al centro-sinistra", disse il nano piduista appena gli fu chiesto un commento alle parole del Presidente della Repubblica.
Detto fatto:
"Fassino? Va bene come testimonial delle pompe funebri." (Berlusconi)
"Mi accusano di aver detto più volte che i comunisti mangiano i bambini: leggetevi il libro nero del comunismo e scoprirete che nella Cina di Mao i comunisti non mangiavano i bambini, ma li bollivano per concimare i campi." (Berlusconi)
"Dovremmo pagare solo due terzi del canone Rai. La terza rete se la dovrebbero pagare loro." (Berlusconi)
"Un poveraccio che si illude di contare qualcosa" (Berlusconi, parlando di Prodi)
"Sogno uno Stato dove non ci siano i giudici che debbono garantire l'impunità di chi sta dalla parte della sinistra che ne commette di tutti i tipi e la scampa sempre e comunque." (Berlusconi)
Bentornato nell'Affilatrice al 66, sbruffone coi tacchi.
P.S.: Ormai parla poco, ma si distingue sempre per sincerità e visione politica. E' il carroccio (di nome e di fatto) Bossi. Questa la considerazione in cui tiene Berlusconi: "Ho grande stima di Berlusconi perché è un uomo che mantiene la parola.". Ma staccargli la spina quando si era ancora in tempo no, eh?
Fonte: Repubblica

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Papa vicino ai cristiani perseguitati

“La Chiesa avanza nella storia e si diffonde sulla terra, accompagnata da Maria, Regina degli Apostoli. Come nel Cenacolo, la Vergine Santa costituisce sempre per i cristiani la memoria vivente di Gesù. E’ lei ad animare la loro preghiera e a sostenerne la speranza. A Lei chiediamo di guidarci nel cammino quotidiano e di proteggere con speciale predilezione quelle comunità cristiane che versano in condizioni di più grande difficoltà e sofferenza”.
Traduzione: "E' difficile convertire altra gente al cattolicesimo, se ce la ammazzano. Ma siamo un'azienda leader nel settore e vale la pena insistere."
Condannare a morte chi si vuol convertire è un crimine: su questo sono d'accordo. Noi per fortuna abbiamo mezzi meno eclatanti, ma pur sempre efficaci, per tenere le pecore nel branco.
“Il mio pensiero si rivolge, in modo particolare, a quelle comunità che vivono nei Paesi dove la libertà religiosa manca o, nonostante la sua affermazione sulla carta, subisce di fatto molteplici restrizioni."
Frenate gli entusiasmi. Non si riferiva all'Italia. Purtroppo.
Fonte: Asia News

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Tu dove sei?

Piacevole conferma. Non è che poi mi aspettassi niente di diverso dal test del sito "Voi Siete Qui" (Buuuh, brutto JonVendetta, che mangia i bambini e tira i sassi ai padroni! ...E i gulag! ...E Pol Pot! ...E i khmer! ...E i centri sociali! ...E blablablabla...).
Se volete, verificate anche voi "da che parte state", attraverso 25 domande sui temi caldi della politica italiana. Onde evitare di sbagliare crocetta il 9 e 10 di aprile...

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24 marzo 2006

Concerti, teatro e cinema

Come promesso, ecco alcuni eventi ai quali potrei presenziare in futuro. Da ora a maggio, saltando gli appuntamenti più eclatanti (tipo Grillo al Saschall), queste sono le date:
> Stasera, come annunciato sotto, ATROCI e NANOWAR all'Anomalia di Prato.
> Sabato 25 marzo
III° edizione del Flash Anniversary Party
DORO PESCH + JORN LANDE + THE CLAIRVOYANTS
Ministry, Via Pulicciano, 53 - Antella, FI
Presente, come sempre, uno stand di Flash e Metal Shock dove potrete ricevere gadgets e numeri omaggio della rivista e mille altre sorprese. Ingresso concerto € 10 (ore 22.00) - Ingresso dopo il concerto (dalle 00:30) € 5.
MUTZHI MAMBO (psycho - Firenze)
Baribal, Calenzano, Firenze
>Martedì 4 aprile
Granducato di Metallo presenta:
SNIDER (Tribute Band Twister Sister) & lap-dance + M.A.N.I.M.A.L.S. (Tribute Band W.A.S.P.)
John Martin Tavern, V.le Guidoni - Firenze
4° Serata di Metallo Fuso, in collaborazione con Metal Millennium e con la partecipazione di Energy Zone. A seguire Dj Haineken vs Dj Hyperion.
>Mercoledì 5 aprile
MATCH DI IMPROVVISAZIONE TEATRALE
Auditorium Flog, Firenze
Ultimo appuntamento della stagione con l’incontro più atteso: la FINALISSIMA! Apertura ore 21:00 - Ingresso € 10.
>Giovedì 6 aprile
THE BLACK HALOS
(glam-punk - Canada) + PROTON PACKS (punk rock - Siena)
Ambasciata Di Marte, Via Mannelli 2, Firenze
Info: www.blackhalos.net e www.ambasciatadimarte.org.
>Sabato 8 aprile
"NOTTE HORROR - POLITIK"
Istituto Stensen, Firenze
Maratona di film dell'orrore che si svolgerà la notte della vigilia dall'attesissima giornata elettorale, a partire dalle ore 21:30 fino alle prime luci dell'alba.
- "Homecoming", il nuovo film di Joe Dante che, con fredda spietatezza e crudele fantasia, offre un ritratto della società americana contemporanea e mostra i soldati americani morti in Iraq che, usciti dalle tombe come zombi, vanno a votare in massa contro Bush (Arte! NdJV).
- Il capolavoro in edizione restaurata "La maschera del demonio", il film di Mario Bava caposaldo del cinema horror-gotico italiano.
- "Il serpente e l’arcobaleno" di Wes Craven, dove i veri mostri sono coloro che detengono il potere. Sarà presente come ospite d'eccezione "Il nido del cuculo", lo stravagante gruppo di doppiatori livornesi che per l'occasione riproporrà ai presenti il suo irresistibile show a base di doppiaggi, vernacolo livornese e humour grottesco: un travolgente spettacolo che coinvolgerà gli spettatori in sala in modo del tutto particolare. Si ringrazia la Raro Video per la collaborazione offerta alla realizzazione della rassegna.
>Sabato 15 aprile
“Saturday Rock Fever"
NASHVILLE PUSSY
Auditorium Flog, Firenze
(Segue purtroppo la "rockoteca"... i soliti buffoni "uhé, bella ciccio" di Rock FM: Ariel + Max De Riu Dj, NdJV) Apertura ore 21:30 - Ingresso € 10.
>Lunedì 24 aprile
Metal Millennium e B-Side Promotion presentano:
SADUS + DARKANE + GORY BLISTER (G-R-A-N-D-I!!! NdJV)
Sonar, Località Molinuzzo, 3 - Gracciano, Colle di Val d'Elsa (SI)
A seguire Metalrevolution Dj set (Angst + Scavenger) - Ingresso € 13.
>Giovedì 27 aprile
CAPAREZZA
Auditorium Flog, Firenze
Segue Dancehall - Apertura ore 21:00 - Ingresso € 12 (€ 10 ridotto).
>Sabato 6 maggio
Metal Millennium e B-Side Promotion presentano:
IMPALED NAZARENE + guests
Sonar, Località Molinuzzo, 3 - Gracciano, Colle di Val d'Elsa (SI)
A seguire Metalrevolution Dj set (MessiahDadex + Thunderthrash) - Ingresso € 13.
>Giovedì 25 maggio
Metal Millennium, Zero & Live presentano:
KING DIAMOND
Cencio's Club, Via Strobino 1 (Zona industriale), Prato
Ingresso € 20 - Info: www.cencios.it e www.tea4one.com - Prevendite: BoxOffice & TicketOne.

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23 marzo 2006

Terrazze in fiamme

No. Non mi riferisco alle violenze per le strade francesi di questi giorni (mi si "consenta": se avessimo avuto lo stesso slancio noi, al momento della legge Biagi, forse oggi non avremmo il mercato del lavoro che abbiamo -la "tratta dei flessibili"-).
E' un titolino buttato là, per celebrare la semina appena conclusasi: oltre ai già collaudati peperoncini calabresi quest'anno ho seminato anche tre tipi di peperoncino più voluminosi (una treccia comprata non so dove, ma dai colori smaglianti) e soprattutto due specie acquistate appositamente per testare la soglia di sopportazione umana in fatto di piccantezza.
La prima è semplicemente "forte": tipo "Patty", rotondi, gialli o verdi, forse destinati ad essere farciti (questo si vedrà).
La seconda è la vera sfida: tipo "Habanero rosso". Per dare un'idea della minaccia che rappresenta per il palato, riporto alcuni valori della Scala di Scoville*: 40-50 volte più forte di un Jalapeño! Speriamo bene...

Habanero 100,000 - 350,000
African birdseye (noto anche come "piripiri", "pilipili", "African Devil") 100,000 - 225,000
Jamaican hot 100,000 - 200,000
Cayenna della Carolina 100,000 - 125,000
Tabiche 85,000 - 115,000
Chiltepin 50,000 - 100,000
Rocoto 50,000 - 100,000
Pequin 40,000 - 58,000
Super chile 40,000 - 50,000
Santaka 40,000 - 50,000
Cayenna 30,000 - 50,000
Tabasco 30,000 - 50,000
Serrano 5,000 - 23,000
Hot wax 5,000 - 10,000
Chipotle 5,000 - 10,000
Jalapeño 2,500 - 8,000

* Scala di misura della piccantezza di un peperoncino, dal nome dal suo ideatore, Wilbur Scoville, che sviluppò il SOT (Scoville Organoleptic Test) nel 1912.
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22 marzo 2006

Fake Rocker Show

Ricevo dallo staff di Sweet Sensation e pubblico:
Il Fake Rocker Show va in onda tutti i lunedì sera dalle 21:00 (no ai fanatismi sulla puntualità!) alle 22:30 sulle frequenze di Novaradio -FM 101.5- o in streaming su www.novaradio.fol.it.
Presto molte news su concerti ed altri eventi interessanti.
P.S.: Sto ancora aspettando che vi diate una mossa sull'argomento festival. Tutti fremono per vedere un po' di rock'n'roll, ma davanti alla fredda lista di concerti si defilano inspiegabilmente.
"Che c'è? Il gioco duro vi spaventa?" ("Freaked")
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21 marzo 2006

Venerdì demenziale

Ricordo l'imminente concerto:
ATROCI + NANOWAR
Venerdì 24 marzo 2006 - Inizio ore 21:30
Rock City special night @ Anomalia Club, Prato
Ingresso libero - Tessera ACSI Obbligatoria
(8 euro... "taaac!" -Pozzetto, "Il ragazzo di campagna"-)

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20 marzo 2006

Oh Ruini, ma che ti chéti?

Perdonate il fiorentinismo.
La Chiesa militante, sclerotizzata, insolentemente politicizzata mette a segno l'ennesimo colpo mediatico, con l'ennesima intrusione indesiderata ed indesiderabile: il canonico (ehm) pistolotto destrorso di cardinal Goebbels -ops, Ruini-, che non fa alcuna "scelta di schieramento politico o di partito" (c'è da SBELLICARSI) ma elenca agli elettori e ai futuri parlamentari "contenuti irrinunciabili". Aut aut. E Casini plaude, applaude, si illumina d'immenso, orgasma e spara su Prodi (già che c'è). Fortuna che è il presidente della Camera, teoricamente super partes.
- Sì alla famiglia. La famiglia cristiana. Il resto è bestialità e deviazione.
- No Pacs. Appunto. Progetto facile come ottenere tasse volontarie da un industriale. E anche la Chiesa non è che scherzi (ricordate lo scandalo ICI?).
- No Islam. Perché ci sono "rischi di indottrinamento se lo si insegna a scuola". Ma non ci sono "rischi di indottrinamento" ad insegnare il cattolicesimo, caro inquisitore della domenica? Par condicio: niente indottrinamento a scuola, da parte di nessuna parrocchia. Usate le chiese per sfogarvi: le avete costruite apposta.
Esimi cattolici, le vostre missioni di soccorso post-Tsunami con la Bibbia alla mano (ed era "prendere o lasciare", documentato) non vi sono bastate? Almeno nel "primo mondo", siamo davvero liberi di scegliere? Liberi da voi, intendo.
Elezioni 2006 - Un impegno preciso: meno messe per tutti.

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Mortadella e scarpe di cemento

Sempre interessanti gli scambi d'opinione su La Voce Della Luna. Uno recente è sul duello Prodi-Al Capone.
Come? Non è Al Capone? Peccato.
Lui, almeno per evasione fiscale, l'hanno fermato.

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19 marzo 2006

Masters Of Rock: 14-16 luglio

Eva, nostra collega spagnola appassionata di metal femminile (vedere Metal Queens), fa notare che il roster del Masters Of Rock, nella Repubblica Ceca, non è male. E ha ragione. Il biglietto costa 30 euro in prevendita (fino al 31 marzo) ed i gruppi confermati sono:
WHITESNAKE (UK) - http://www.whitesnake.com/
APOCALYPTICA (Fin) - http://www.apocalyptica.com/
HELLOWEEN (Ger) - http://www.helloween.org/
WITHIN TEMPTATION (NL) - http://www.within-temptation.com/
RAGE (Ger, Blr, USA) - http://www.rage-on.de/
GAMMA RAY (Ger) - http://www.gamma-ray.com/
EDGUY (Ger) - http://www.edguy.nu/
KREATOR (Ger) - http://www.kreator-terrorzone.de/
ANNIHILATOR (Can) - http://www.annihilatormetal.com/
MASTERPLAN (Ger) - http://www.master-plan.net/
EVERGREY (Swe) - http://www.evergrey.net/
THE GATHERING (NL) - http://www.gathering.nl/
LEAVES´ EYES (Ger/Nor/Aut) - http://www.leaveseyes.com/
RIVERSIDE (Pol) - http://www.riverside.art.pl/
KORPIKLAANI (Fin) - http://www.korpiklaani.com/
TAMOTO (Ger) - http://www.tamoto.de/
CRUCIFIED BARBARA (Swe) - http://www.crucifiedbarbara.com/
CHARON (Fin) - http://www.charon.fi/
END OF GREEN (Ger) - http://www.endofgreen.de/
KJU (Ger) - http://www.kju-music.de/
ILLDISPOSED (Den) - http://www.illdisposed.com/
COBALTO (Bra) - http://www.cobalto1.com/
HARMFUL (Ger) - www.harmfulweb.com
...Più 12 bands locali. Capisco che la Repubblica Ceca ha un'economia un tantino distante dalla nostra, ma vi chiedo di riflettere su quantità e qualità dell'offerta e di pensare a quanto costa da noi un (mettiamo) Gods e quali nefandezze ci riservano di solito gli eventi della "premiata ditta" Live.
Si comincia a scremare le possibilità? Io propongo Masters Of Rock, Bang Your Head e Metal Camp. Non fosse altro per vedere nel primo gli Illdisposed, che l'amico Blaster mi fece con sommo piacere scoprire eoni fa.
La lista dei festival rimane disponibile qui.

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"L'eutanasia è nazismo"

E Cicciolina è vergine, si diceva una volta.
Tralascio i commenti sulla splendida serata appena conclusasi in quel dell'Anomalia (grandissimi Renegade!) per dare un benvenuto al ministro dell'UDC Carlo Giovanardi nell'Affilatrice al 66.
Potete leggere qui la brillante osservazione del ministro sull'eutanasia. Revisionismo? No, semplice idiozia.

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18 marzo 2006

Censurata anche la patata

"Io di patate ne ho viste tante, gustose, fraganti, non ce la faccio a stare senza. Le ho provate tutte: americane, tedesche, olandesi, grandi e piccole, con la sorpresa. Le prendevo così senza tante complimenti, anche tre alla volta, ma nessuna è come questa. Fidati di uno che le ha provate tutte. Amica Chips è la migliore".
Censurato lo spot, a causa delle SOLITE pressioni della SOLITA associazione dei SOLITI genitori.
PlayStation, Ra-Re, Amica Chips. La mentalità si restringe e lista si allunga. L'allusione è volgare, dicono. Poi magari guardano "Striscia la notizia" coi figli accanto e comprano Panorama per "vedere la figa da vicino" (Elio), almeno in copertina. Devo aggiungere altro?
Rocco Siffredi, santo subito.

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17 marzo 2006

Cinefollie

Quattro visti e due rivisti:
Wallace & Gromit - La maledizione del coniglio mannaro
Delizioso. Ad eccezione del tutto sommato inutile alter ego conigliesco di Wallace, tutto perfetto. Viva il pongo.
Ercole a New York
Arnold Schwarzenegger come tutti vorremmo vederlo: esiliato dall'Olimpo e preso per i fondelli da chiunque incroci per le strade di un'inebetita e fumettosa New York. Trama indegna e recitazione spaventosa. Grandi tette, ma sono quelle di Arnold. Dialoghi di spessore: ogni volta che Arnie combina un pastrocchio qualcuno glielo fa notare e lui risponde "Ma io sono il figlio di Giove!". Due euro oculatamente investiti in cultura ai massimi livelli.
Garuda
La risposta tailandese alla domanda (che nessuno ha mai posto) "Perché non fate una versione economica e priva di sviluppi del Godzilla di Emmerick?". La risposta è degna della domanda. Pare che tutti i personaggi si muovano a caso, "cercando" di essere uccisi. La storia non ha articolazioni di sorta ed i tentativi di rendere il film emozionante attraverso luoghi comuni da "squadra speciale di soldatoni disposti a tutto" sono vani. Il mostro è carino, ma tutto è fatto a computer. Complessivamente insulso, a meno che uno non sia appassionato di monster movies. Io lo sono, e ritengo che non si debbano spendere più di tre euro per film del genere.
Fuga dal Bronx
Un famelico Henry Silva ed il solito Mark Gregory (chi ricorda "Thunder", il Rambo "de noartri"?), impegnati in un discreto action all'italiana, come non se ne fanno più. Tra "I guerrieri della notte" e "1997: Fuga da New York". Un onesto piatto di maccheroni con salsa americana. Clamorosa Moana Pozzi (ebbene sì) in uniforme di pelle nera, ma con una pettinatura poco credibile per un personaggio che vive nelle fognature di New York.
1975: Occhi bianchi sul pianeta Terra
"L'ultimo uomo della terra" (sempre tratto da "I am legend" di Matheson, e con Vincent Price) era più tetro e vicino allo zombie movie, ma anche questo non è male. Colorato e seventies, sfoggia un Charlton Heston meno macho del solito. Rispetto al predecessore approfondisce certe allegorie sui ruoli della scienza e della civiltà. Precursore per certi versi di "28 Giorni dopo", che non esaurisce le sue radici al solo universo Romeriano, come spesso viene erroneamente scritto (tanto più che i primi "zombie che corrono" sono stati squisitamente italiani: vedasi a tal proposito "Incubo sulla città contaminata", di Umberto Lenzi). Adoro i romanzi ed i film di fantascienza post-nucleare e post-apocalittici in genere, quindi non posso che rivederlo con somma soddisfazione. Thumbs up!
Coffee and cigarettes
Jarmusch per me rimane indecifrabile. Benigni inutile. Murray decoroso. Iggy Pop sorprendentemente vispo. Il resto credo di averlo sognato, visto che mi sono addormentato al quarto sketch, risvegliandomi qua e là per vedere che ore fossero. Da rivedere. Con MOLTO caffè a disposizione.

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Scorno

Mi sono perso Rezza (a teatro a circa 80 metri da casa mia) per addormentarmi davanti a "Coffee and cigarettes" di Jarmusch. Per essere un giovedì sera potevo fare di meglio, non c'è dubbio.
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16 marzo 2006

Conferme e sorprese

Che avevo detto? Giornalisti, opinionisti, tuttologi e nullafacenti. Oggi son tutti impegnati a sezionare, ricostruire ed analizzare... cosa? I programmi esposti nel dibattito di ieri? Certo che no: se una cosa mancava al tele-evento erano proprio i programmi, modestamente ridotti a spiccioli di teoria vacua e sentita mille volte altrove. "Faceva dei disegnini con la penna", "Sembrava teso", "Gesticolava". Le prime pagine di destra riportano "Berlusconi ha vinto", quelle di sinistra "Prodi ha vinto". Grande analisi politica, bravi. Mi fa piacere che i fatti mi diano ragione, ogni tanto, anche se a costo di dover ammettere che la politica italiana è morta dentro a un televisore.
La sorpresa invece, reiterata ben tre volte tra ieri e oggi, è Calderoli. Lo considero da sempre un subumano, lo scarto culturale di un nord medievale. Eppure mi ha stupito. Da ieri non faccio che imbattermi in servizi e stralci di intervista che lo vedono autore di frasi che CONDIVIDO. Gesù, questa proprio non me l'aspettavo. La più inattesa l'ho sentita oggi: alla domanda su chi voterebbe secondo lui l'italiano indeciso, alla luce del confronto televisivo, Calderoli ha candidamente affermato: "Nessuno dei due".
Cacchio, se sono d'accordo. Devo andare a comprare una cravattina verde o vado bene così?
II tempo sta cambiando ma i giorni non accelerano,
diventano più scuri e si raffreddano
e non pensare mai che tu stia correndo:
è solo tutto il resto che si sta fermando.
(Frankie Hi-NRG MC - "Sana E Robusta", da "Ero Un Autarchico", 2003)

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14 marzo 2006

Struzzo mio malgrado

Ok, dopo tanto acido, in attesa del confronto televisivo più atteso degli ultimi anni, rilassatevi con questo.
Confesso già da ora che mi asterrò dall'assistere alla pantomima del Prodi-Berlusconi. Colpa dell'infelice quanto prevedibile scelta dei moderatori (il minculpoppiano Clemente J. Mimun ed il servo Bruno Vespa)? No. Non solo, almeno. Il perché è presto detto: voglio uscire da una logica comunicativa che sta portando la politica dal vecchio modello del dopoguerra (tribune in "politichese" stretto, linguisticamente e concettualmente lontane dai cittadini) al nuovo modello dell'entertainment autoreferenziale (tele-pollai in "qualunquese" stretto, linguisticamente e concettualmente lontani dalla realtà).
Stiamo diventando americani anche in questo e ciò non è cosa buona. Non voglio pensare che il prossimo presidente sia scelto in base a una bagarre catodica in cui tutto conterà tranne i fatti. Uno yankee può anche andare fiero di un sistema in cui un Nixon perde le elezioni perché suda durante il dibattito televisivo, o un Bush perché guarda l'orologio impaziente. Io no. Anche se Bush e Nixon non sono certo dei miei idoli di gioventù.
Faccio la mia "scelta di campo". Solo che io la chiamo e continuerò a chiamarla "presa di posizione". Tutto è iniziato dalla metafora calcistica e ad essa per prima devo ribellarmi, per riacquistare senso e valore della politica.
Metto la testa sotto terra e tra Prodi e Berlusconi scommetto su me stesso.
Buon masochismo e a risentirci mercoledì.

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12 marzo 2006

Bello ciao

Tempo reale. Il Berlusca ha appena concluso il suo show personale (Rai Tre, intervista con l'Annunziata) a base di "Lei non può dirmi niente", "Lei deve chiedermi questo", "Lei è di sinistra e quindi prevenuta", "La Rai è di sinistra e tutti mi attaccano", "Le Coop rosse sono il vero conflitto d'interessi", "Lei si deve vergognare" e "Se non mi fa parlare io me ne vado".
Infatti se ne è andato, non avendo nulla di vero da dire e non accettando le comuni regole giornalistiche dell'intervista, secondo le quali se ti chiedono "A" non puoi rispondere "2". L'unico interlocutore possibile per lui è uno specchio.
Il premier inizia così le prove tecniche di trasmissione, allenandosi ad uscire di scena nell'imbarazzo generale.
Bello ciao, bello ciao, bello ciao, ciao, ciao.

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No, non mi accontento mai

Da giorni mi frullano per la testa due pensieri che mi renderanno piuttosto impopolare agli occhi di molti metallari. Beh, chi se ne frega. C'è diritto di opinione, no?
Pensiero numero 1: I tanto strombazzati BENEDICTUM mi paiono una mezza sòla. Una cortina di fumo con un avanzo di arrosto. Cloni dei Sabbath per cloni dei Sabbath, tanto vale buttarsi sugli Astral Doors. Ah già, dimenticavo: gli Astral Doors non hanno un puttanone scosciato per cantante (un autentico feticcio di carne per Flash: qui devo dar loro ragione). Mi era proprio sfuggito... A dirla tutta Veronica, la cantante dei Benedictum, è forzatissima, la sua voce è filtrata ed effettata in più di un punto e, quando va bene, canta più o meno come Ann Boleyn (Hellion). Come a ribadire: continuo a tenermi gli originali. Palma per la prova vocale più bizzarra dell'anno alla title-track: nelle strofe in latino -e vabbè- sembra che alla tipa sia andata di traverso una scatola di Samurai (gli stuzzicadenti).
Pensiero numero 2: Ho atteso molto per leggere il libro "Italian Metal Legion" di Gianni Della Cioppa, che ho sempre ritenuto un giornalista metal di punta nel panorama italiano. Ora che lo sto facendo, saltellando di gruppo in gruppo, penso di essere alquanto "sfortunato": il libro, dalla gestazione decennale, ha una punteggiatura da terza elementare e tutte le prime dieci schede che ho letto contenevano errori di battitura, di grammatica, omissioni, ripetizioni, opinioni discutibili ed inesattezze. Almeno per tutti i gruppi dell'area fiorentina che ho subito scandagliato. La scheda sui Time Escape è pura fantascienza: fossi il Castellano -chitarrista- mi incazzerei un tantino. So di cosa parlo, visto che ero al liceo col Milli -cantante e tastierista-. Poi ci metto i "miei-non-miei" Tombstone, i Rollerball e via dicendo. Quindi le band incredibilmente escluse, a fronte di emeriti signori nessuno inclusi per via di una cassettina venduta ai parenti; checché scriva l'autore quando mette in guardia dall'offendersi se manca qualcuno, perché quel "qualcuno" potrebbe essere poco rilevante per la "scena".
Le scuse del caso le so in partenza: "non è un lavoro dal taglio enciclopedico" (ma pare il contrario), "non è un trattato esaustivo della scena" (ma pare il contrario), "ci ho lavorato da solo e pertanto non pretende di essere corretto al 100%" (e allora perché pubblicarlo? Almeno un correttore di bozze per salvare la forma, via...). Inoltre trasuda nell'introduzione uno slancio molto entusiasta che rasenta la spocchia, cosa che avevo già constatato sul sito dell'Andromeda (etichetta discografica di Della Cioppa impegnata in ristampe "true ancient forgotten unlucky undergound lo-fi 80's cult italian metal blablabla"): "non mandatemi i vostri demo perché non li ascolto", "noi siamo i pionieri della rinascita del metal italiano degli anni '80", "la stampa ci deve dare atto", "non rubateci le immagini dal sito"... Il virgolettato è mio, ma sfido chiunque a provare che il senso delle posizioni espresse fosse opposto. "Fly down", come si dice dalle mie parti...
Che devo dire. Sarò sfortunato. Ma di una cosa sono sicuro: tra il soggetto ed il verbo, salvo inserimento di frasi subordinate come quella che state leggendo ora, la virgola non va messa, che tu scriva di bonsai, cinema neorealista o metal anni '80.
Odiatemi, ma io sono fatto così.
P.S.: I Benedictum restano un gruppo degno (per me sono una "mezza sòla" come "band rivelazione") e Della Cioppa resta uno dei più affidabili e competenti giornalisti metal italiani (ho solo riportato quanto non mi sta piacendo del libro, ma ciò nulla toglie all'importanza ed unicità dell'opera e al prezioso e costante contributo di Gianni alla causa metal). Ormai lo sapete che scrivo quasi solo le cose che mi fanno arrabbiare, mentre quelle buone le do per scontate, no? Ok, odiatemi lo stesso. Diritto di opinione.

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11 marzo 2006

La mamma dei cretini...

...è sempre incinta.
Milano violenta. Farsi un mazzo tanto per costruire qualcosa a sinistra e vedere tutto distrutto, proprio in fase pre-elettorale. Ecco un bel regalo alla destra, fatto da chi gli anni di piombo non li ha vissuti, ma pare rimpiangerli parecchio.
Importante evidenziare chi, nel presidio pacifico, si è dissociato andandosene. Protestare per un corteo di neofascisti è una cosa, fare guerriglia urbana, coinvolgendo COME SEMPRE persone e cose che non c'entrano niente, un'altra.

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Quando c'è la salute c'è tutto

Dimenticavo. Ricordate quell'ex-presidente della regione Lazio cui venne offerto il Ministero della Salute dopo l'ennesimo rimpastino? Quello che, appena trombato alle elezioni regionali, sbuffò ai microfoni dei giornalisti "Io ministro? Non ci penso per niente.". Buon per lui. Non dovrà pensarci più. C'è un bel processo a cui dovrà pensare, d'ora in avanti.
Marrazzo e Mussolini ringraziano, ma un sentito "grazie" viene anche da milioni di cittadini. Magari non da coloro che parlano delle sue dimissioni usando l'espressione "gesto di grande sensibilità" (il chierichetto Casini, alfiere del cristiano perdono, riservato però solo ai compagni di merende). Se io, comune cittadino, rapino un tabaccaio e confesso -ammesso che il tabaccaio non mi abbia già sparato in faccia- voglio vedere quanti scriveranno che la mia confessione è un "gesto di grande sensibilità".

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Lacrime di cancro

Due ambienti fisiologicamente contrapposti (almeno sulla carta). Malavita, e sua permeazione nel sociale, da una parte. Forze dell'ordine, chiamate a tutelare la sicurezza innanzi tutto, dall'altra. Un singolare punto in comune: il cancro.
Per il primo caso vi linko direttamente il lunghissimo post del blogger Alex, che ho appena ascoltato su Radio Radicale in una trasmissione dedicata ai blog: agghiacciante. Uno scenario di camorra e corruzione come causa diretta di un tasso di mortalità per cancro (nel napoletano) quantomeno dubbio. I media tacciono e le istituzioni insabbiano.
Al secondo caso, nel mio piccolo, ho provato a provvedere io. Giorni fa, assieme al vecchio compagno di ventura Rik (quattro anni di Tombstone sono duri da dimenticare...), ho inoltrato una segnalazione al blog di Grillo e al sito di Striscia La Notizia. Ancora nessuna risposta. Ed anche qui i media tacciono e le istituzioni insabbiano. Riporto integralmente il testo della mail inviata a Grillo:
Ciao Beppe e complimenti per tutto (TUTTO!).
Abbiamo appena inviato questa segnalazione alla redazione di Striscia La Notizia, che disistimiamo grandemente, ma la "nostra" par condicio regge ancora:

Come mai, tra tutte le vergogne di Stato, non è mai stato fatto un servizio sui lacrimogeni al CS (ortoclorobenzilmalonitrile) utilizzati dalle forze dell'ordine? Secondo molti studi essi hanno conseguenze a lungo termine inaccettabili per un Paese civile: formazioni tumorali, malattie dell'apparato riproduttivo e dell'apparato respiratorio, alterazioni cromosomiche (già dimostrate da sperimentazioni in vitro su cellule di mammiferi). Perché non incaricare un perito chimico per delle analisi e poi andare a chiedere spiegazioni al solerte ministro? C'è chi da anni, anche all'interno dell'Arma, si batte per far emergere questa storia, ma ovviamente il muro di gomma è spesso.
PS: Segnaliamo il fatto sia a voi che a Beppe Grillo. Vediamo chi si muove per primo e come.
In fede,
Rik Forsenna e Jon Vendetta (Firenze)

La rigiriamo a te, sapendoti uno dei pochi in grado di aprirlo come una mela, quel muro di gomma. Avvocati permettendo, ovviamente.

Per aspera ad astra,

JON VENDETTA

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10 marzo 2006

Rassegna cinematografica all'Ex-Emerson

Rassegna cinematografica anticlericale al C.S.A. Ex-Emerson di Firenze. Tutti i giovedì del mese di marzo, inizio ore 21:30.

Giovedì 09 (purtroppo era ieri...)
- Corto sulla censura tratto da “I complessi
- “L’indiscreto fascino del peccato” di P. Almodovar (1983)
Giovedì 16
- “Mistero buffo” di Dario Fo
- “Todo modo” di E. Petri (1976)
Giovedì 23
- Corto tratto da “I mostri” di D. Risi (1963)
- “Magdalene” di P. Mulland (2004)
Giovedì 30
- “La ricotta”, episodio tratto da “Rogopag” di Rossellini, Godard, Pasolini e Gregoretti (1963)
- “Il ritorno di Cagliostro” di Ciprì e Maresco (2004)

Per info: http://www.csaexemerson.it/

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Tutto il mondo è Arcore

Il filmato che potete vedere qui è un estratto dal DVD "Quando c'era Silvio", di Beppe Cremagnani ed Enrico Deaglio, attualmente reperibile in edicola (con libro allegato) e nei negozi di audio-video. Un significativo sunto dell'evento in questione era già apparso nel DVD "Citizen Berlusconi" (che faccio vedere regolarmente ai miei studenti americani di Comunicazione di Massa, tanto per far loro capire in che posto sono capitati), ma qui viene riportato in maniera più ampia. "Quale" evento? Ma la simpatica performance del nano al Parlamento Europeo durante il semestre di presidenza italiana dell'estate 2003, ovvio. Ricordate i giornali che battagliavano sulla storia dei "turisti della democrazia" e sulla bella metafora del kapò? Esatto. Divertitevi, anche se c'era (e c'è) poco da ridere. Quando non ha un copione, non racconta barzellette e non si inerpica in napoleonismi da avanspettacolo, quest'uomo è costretto a dire quello che pensa e come lo pensa. E senza un testo scritto dai suoi valvassori il suo eloquio non può generare altro che 14 minuti di vergogna.
Da vedere e rivedere, onde non ritrovarsi un giorno a dire "questa non me la ricordavo".
P.S.: Ad onor del vero queste sono quasi questioni di lana caprina. Penso che già il fatto di avere un Primo Ministro colluso con la mafia basti e avanzi (mai sentito parlare di Vittorio Mangano e Marcello Dell'Utri?). Un mafioso italiano che ha corrotto per decenni democristiani e socialisti dà di nazista ad un socialista tedesco al Parlamento Europeo, perché questi gli rinfaccia conflitto d'interessi e compagni di coalizione xenofobi (Lega): teatro dell'assurdo, a pensarci.

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09 marzo 2006

Diamond Head, Renegade e Dragonia

RENEGADE di spalla ai DIAMOND HEAD!

Udite udite. Di spalla agli storici DIAMOND HEAD, prossimamente live all'Anomalia di Prato, ci saranno i nostri amici RENEGADE ed i DRAGONIA. Un quinto di EVIL ZONE a testa, visto che il Senesi milita nei primi e il Menichetti nei secondi.
Segnatevi la data: 18 marzo. Inizio ore 22:00. Tessera 5 euro, biglietto 14 euro.

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07 marzo 2006

Nuovo wallpaper

Dopo i tre di Natale ecco un quarto wallpaper pre-elettorale per i miei fedeli discepoli dell'astio. Enjoy!

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06 marzo 2006

Perché glam

"Perché ti piacciono quei parrucconi?". Me l'avranno chiesto mille volte. Che i "parrucconi" fossero vecchie volpi proto-punk (New York Dolls), meteore di metal ruffiano (Tuff) o rockstar al borotalco (Marc Bolan), poco cambiava. Il fil rouge del glam, dal rock al punk al metal, è lo stesso. Il travestitismo, l'ambiguità sessuale, l'ammiccamento continuo, l'eccesso on e off stage, la malcelata vena malinconica tipica del clown.
Chiaramente il glam era/è solo uno dei numerosi generi e sottogeneri musicali di mio interesse: non c'è motivo di sclerotizzarsi, con tanta buona musica in giro. E infatti ho il thrash, il death, il power metal (quello VERO: quindi storia antica) e poi via con altri generi: musica italiana, colonne sonore, hardcore, noise, qualcosa di stoner (praticamente solo i Kyuss...), punk, garage, surf, rock'n'roll, ecc. Ma una cosa non ha mai contraddetto l'altra: arricchirsi musicalmente era ed è più importante che combattere crociatine del cazzo contro generi non di mio gradimento. Esempio: la famosa "musica da discoteca", anch'essa con le sue mille sottoetichette. Quando hai quindici anni ti imbarchi in battaglie stile "metallaro vs discotecaro"; a trent'anni suonati te ne freghi e tiri diritto per la tua strada. Anche perché non esiste una musica "migliore di un'altra", ed il campanilismo giovanile fa spazio ad una maturità anche musicale. Anzi, ti capita di ritrovarti più critico nei confronti del metal, che conosci più di altri generi, che col pop o la disco. Io che già da ragazzo adoravo sia thrash che glam non capivo perché si dovesse stare da una parte e non dall'altra. Chiaro che lo capisca ancora meno oggi.
Sabato ho approfittato di una bella seratina low-cost allo Zero Circus: una convention glam nazionale con due band live e dj set a tema. Tra David Bowie, T-Rex, Rocky Horror Picture Show ed altre amenità ho passato una bella serata. Spensierata, allegra, carnascialesca. E c'era un po' di tutto nel pubblico: gente esteticamente normale (sarebbe ora di smettere di considerarlo un reato negli eventi metal: tutti a rifuggire le "uniformi" e poi appena vedi uno con jeans e maglione scatta l'ostracismo...), metallari tout-court di scuola teutonica, sciacquette minorenni agghindate stile Vixen, semplici capelloni. Era bello che tutti fossero lì semplicemente per divertirsi. "Divertirsi" dovrebbe essere una componente fondamentale di un ritrovo musicale. Purtroppo il "metallaro medio", musone, insofferente, crociato del nulla, il divertimento non sa spesso nemmeno cosa sia. Più facile criticare l'assolo ciccato, il giubbotto "non giusto", i suoni bruttini, la birra troppo calda, l'altro metallaro con la maglietta del gruppo sbagliato. Occhio, mi ci metto anch'io. Mi è facile riconoscere questo trend generale proprio perché ci sono cascato anch'io. Certo metal, o meglio, certa musica, ha però delle funzioni quasi terapeutiche, almeno nel mio caso. E con essa mi aiuto a tenermi su di umore, quando per indole personale tenderei a vedere solo quello che non mi va.
Poi leggo commenti di altri presunti "fratelli della fede", postati su un sito che non vale la pena riportare, proprio riguardo la serata di sabato. Commenti di un'acidità così gratuita che fanno venire voglia di "non essere" un metallaro, per non venir confuso con quella gentaglia. Frasi tipo "Ma ci sono ancora in giro quei froci?" o "Bene che si riuniscano ancora, così abbiamo qualcosa di cui ridere". E poi i "geni" si firmano citando canzoni dei Judas... No, dico: i Judas. Che faccio? Rispondo e faccio loro presente che mr. Halford (uno dei miei cantanti preferiti, tra l'altro) è un noto omosessuale che da trent'anni va in giro vestito come il poliziotto dei Village People? Cui prodest? Non ci arriverebbero, nemmeno a fargli un disegnino. Forse hanno quindici anni e sono ancora nella fase che io ho superato. Oppure sono destinati a riproporre vita natural durante lo stereotipo del "metallaro medio": un disadattato manesco e un po' destrorso (quindi macho fino al parossismo: nessuna concessione effemminata), un nerd che compensa le proprie frustrazioni con la "bravura" dei suoi idoli (dai Dream Theater al prog vero e proprio: in cerca di "vera musica", spesso trovando solo "finta tecnica"), un generico depresso che ha solo bisogno di un habitat che favorisca la sua negatività (bandendo ogni divertimento). Io non mi sento nessuno dei tre. Ho avuto momenti che calzavano queste tre pessime derive, ma sento di (e voglio) essere altro. Principalmente me stesso, con la mia voglia di sfogare tensione e rabbia nella (e con la) musica, ma anche con la voglia di vivere, di godere e (anche solo virtualmente) strafare che il glam ed il rock'n'roll in generale promuovono così bene, da così tanto tempo.
E poi che gusto ci sarà mai a fare gli sfigati col paraocchi a tutti costi non lo so proprio.
Rockate e siate felici, cazzo.
"We will bring you down!" (Sammi Curr)

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Chiavi(che) di ricerca 4

Prosegue la saga delle chiavi di ricerca usate dagli utenti (volontari e non) di questo blog. Ecco quelle più bizzarre relative al mese di febbraio:
  • pitone reale (?)
  • blister per cioccolatini bergamo (?)
  • come aprire una panetteria (...con le chiavi?)
  • frecce tricolori video "final countdown" (ce li vedo, gli Europe, a suonare sotto a fessi che svolazzano mandando in fumo denaro pubblico)
  • farsi picchiare + ebay (ma anche gratis!)
  • donne in calore ad altamura (quando si dice "chiodo fisso")
  • uccidete il curling (concordo e aggiungo il wrestling)
  • padre fedele concerto (immagino il backstage...)
  • estrazione dentaria immagini (peccato: la liposuzione è più coreografica)
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05 marzo 2006

Street trash 2

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Loop

TORINO - Manifesti taroccati, messaggi falsi: il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi nel suo comizio al Mazda Palace di Torino si è scagliato contro quella che ha definito una sorta di "controcampagna elettorale" a suo carico, caratterizzata da "situazioni inaccettabili, visto che i nostri manifesti non dicono nulla contro la sinistra ma sottolineano solo il messaggio di andare avanti". (continua)
La propaganda ha molte tecniche, ideate dalla Chiesa secoli addietro, affinate durante le due Guerre Mondiali, poi utilizzate con successo in pubblicità e perfino nel "social marketing" (da noi "pubblicità progresso"). So di cosa parlo. Delle suddette tecniche ("transfer", "glittering generalities", "bandwagon", ecc.) la più becera e ottusa, pertanto adatta al popolino, è la "ripetizione". Facile spiegarla: dai e dai, ripeti oggi e ribadisci domani, la bugia più palese diventa, amplificata dai media, verità assoluta. Tanto che anche chi la pronuncia la prende per vera. Diamo pertanto, dopo una lunga attesa, un caloroso benvenuto nell'Affilatrice ad uno dei più biechi, viscidi, squallidi, vergognosi BUGIARDI che l'Italia abbia mai avuto. L'uomo che ha capito che l'unico modo per combattere la realtà è riscriverla di proprio pugno, ripetendola all'infinito. Silvio "Sono stato io a fare questo?" Berlusconi. Godetevelo ora, perché tra un mese saranno cazzi amari, per lui e la sua combriccola di mafiosi.
Silvio, sei un disco rotto. Stai suonando il "canto del brutto anatroccolo" risultando, oltre che palesemente falso, fastidioso ed inutile come i tuoi slogan. Slogan che ti invito a rileggere AD ALTA VOCE. Avendo invaso gli spazi pubblici di tutta Italia con le tue frasine degne di Bernays (quello che vendeva la guerra come oggi si farebbe con uno yogurt e scriveva slogan per l'industria del tabacco dicendo che fumare rendeva belli e snelli) sarà facile verificare.
Sei storia. Spero senza lieto fine.

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04 marzo 2006

Zero a zero

Detesto copiare e incollare testi di canzoni senza contestualizzare, ma dopo la recente imbeccata dell'amico Antani non posso esimermi. In effetti ultimamente mi sento un po' così.

Zero A Zero (da "Ero Un Autarchico", 2003)
Frankie Hi-NRG MC feat. Antonio Rezza
Mi sento un accessorio nella società.
Un soprammobile della civiltà contemporanea.
Dove mi metto sto male.
Dovunque faccio danno.
Mi siedo in un angolo e penso: forse sto messo male.
Mi sposto e penso: forse stavo messo meglio prima.
Amici zero. Genitori due. Genitori batte amici due a zero.
Tra una cinquantina d'anni, quando non ci saranno piu' i genitori, porterò a casa un pareggio per zero a zero.
Interessi zero. Interessi e amici zero a zero. In un ipotetico triangolare, gli unici che vanno a punti sono i genitori.
Genitori uno. Genitori batte amici uno a zero. L'attacco comincia ad incepparsi.
Genitori zero. Genitori e amici zero a zero. Si è chiuso un ciclo.
Mi sento un accessorio nella società.
Mi sento un accessorio nella società.
Mi sento un accessorio nella società.
Mi sento un accessorio nella società.
Mi sento un accessorio nella società.
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Donne finte e drammi veri

"Finto". Parola che uso spesso quando parlo di Sanremo.
Dopo i finti suicidi dell'era Baudiana (uno dei punti più vergognosamente bassi toccati dalla Rai) arriva un dramma vero. Tullio De Piscopo (che musicalmente non mi dice niente, ma da oggi lo guarderò con occhio diverso) viene avvertito della morte di sua madre mezz'ora prima di andare sul palco coi Ragazzi di Scampia. Gestione dell'accadimento: Tullio si esibisce regolarmente e non viene detto nulla a nessuno per non turbare i ragazzi, ad eccezione di un "Ha le sue buone ragioni, credetemi" (Panariello) quando il percussionista non va al microfono a pezzo finito e scappa off-stage.
Onore ad un comportamento esemplare di uomo e musicista, nonché all'organizzazione, che ha evitato oculatamente i facili pietismi. Pietismi non evitati dal trombato Ron, che aveva buone ragioni per reclamizzarsi (fondi per la ricerca su una malattia che ha ucciso un suo caro amico), ma solo in parte. Quanto sarà buono uno, a fare beneficienza col suo album, che è lo STESSO che ha già venduto in edicola -IVA più bassa che nei normali negozi...- e ben PRIMA di Sanremo? Puzzicchia di bruciato.
Per il resto i passaggi alla finale della sezione donne (le "quote rosa", voi capite) danno un'idea dei criteri di selezione: passano il già sottolineato finto femminismo dell'insipida Tatangelo ed il finto ribellismo a bocca larga di Dolcenera. Rimpiango la Jo Squillo di "Siamo donne" e le Lipstick di "Che donne saremo". Finte per finte, hanno almeno l'alibi del passato remoto.

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02 marzo 2006

Bufera in casa Left

Assurda implosione del settimanale Left - Avvenimenti, i cui primi due numeri ho acquistato e lettto con fervido interesse. Mi pareva che il progetto editoriale fosse eccellente, riprendendo l'esperienza di Avvenimenti ma con un taglio più moderno, snello e fruibile.
Apparentemente ci sono stati troppi galli per un solo pollaio. Ed è veramente un peccato, se consideriamo quanta carta da culo circoli in edicola attualmente.
Alcuni link utili per seguire la vicenda licenziamenti e separazioni (Vauro, Travaglio, Emergency, Novelli, Minucci e Chiesa):

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Ancora film, visti o rivisti

Pianeta terra: anno zero
Bell'apocalittico nipponico targato 1973. Purtroppo la tipica qualità medio-bassa delle versioni Mondo Entertainment: niente lingua originale e pellicola molto rovinata. In questo caso però il tocco "vintage" dei salti audio quasi rende la visione più familiare, casereccia. Inevitabili le risate quando i salti avvengono in punti che sembrano scelti volontariamente. Esemplare una delle scene finali, intrise di pathos, con dei sopravvissuti che trovano tra le macerie lo scienziato buono e lo supplicano di scappare con loro. Lui fa il classico pistolotto sul capitano che affonda con la nave, perché... perché... "Non capite? Dai miei ultimi studi ho scoperto che LA TERRA HA SOLO *PZZZ* MESI DI VITA!"... Centoquaranta minuti di film e alla fine non sai neppure quanti mesi rimangono all'olocausto. Disdetta.
La macchina nera
Prevedibile, inconsistente, piatto. Una macchina nera rompe le scatole alla gente. Impossibile fermarla. Poi viene fermata. Avvincente, nevvero? Serie B a stelle e strisce.
Il villaggio dei dannati
L'originale. Tripudio di bimbi ariani venuti dallo spazio. Inquietante, moderno e, soprattutto, bello. Con o senza seconde letture socio-politiche. Degna conclusione del bel ciclo di fantascienza anni '50, svoltosi recentemente a San Casciano.
The curse - La maledizione
Esercizio di stile tra videoclip rumoroso e non so cos'altro, visto che ho già dimenticato TUTTO. Anzi no, ricordo la breve comparsata dello zio Lemmy: una scena onirica e ben girata, ma non sufficiente a dare peso all'opera. L'audio insopportabilmente alto negli intermezzi musicali è forse l'altro dato da segnalare per questo horror giovanilistico e tutto sommato superfluo.
L'isola
Capolavoro coreano sul sadomasochismo inconscio dei rapporti umani: amore come possesso e totale annullamento del sé, schiavismo e sindrome di Stoccolma. Intenso, allegorico, visivamente eccellente e dal finale enigmatico. Se non siete avvezzi all'oriente, occhio: qui niente pop-corn. Chiudere quindi la bocca e aprire occhi e cuore.
Hostel
Per chi invece ama i pop-corn vanno bene i primi trenta minuti di "Hostel", che mi hanno fatto letteralmente incazzare: solito trito manipolo di ragazzotti deficienti, in giro per l'Europa a farsi canne, scopare tutto quello che si muove e sfoggiare un vocabolario che definire colorito è puro eufemismo. Scontatissimo preludio alla macelleria del caso. Tipico incipit da slasher movie di vecchia scuola, o da recenti remake ed omaggi al genere ("Wrong turn", "Cabin fever", l'ennesimo "Non aprite quella porta"). Mi sento sempre un reazionario (e questo mi fa stare male), perché in queste situazioni arrivo ad odiare così tanto i protagonisti che vorrei gambizzarli io stesso dopo dieci minuti, senza aspettare il redneck deforme di turno. Fatto sta che alla fine, al contrario di mezze bufale come "Cabin fever", qui si fa sul serio: inizia la carneficina e nella migliore tradizione splatter, senza morali né remore. Mi dimentico da che parte sto e mi godo finalmente la restante ora di pura, claustrofobica, incontaminata tortura. Tutta carne di prima scelta che non credevo di poter più trovare al cinema. In una parola: andate! Anche se la prima scritta che compare è "Quentin Tarantino presenta". Fregatevene: di innocui citazionismi Tarantiniani per teenager qui non c'è PROPRIO traccia, se Satana vuole.

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01 marzo 2006

Cosplay

Tornare a casa alle nove passate, dopo la quarta lezione in inglese in due giorni, a studenti con meno voglia di esistere di quanta tu ne abbia di resistere. Rinunciare per lassismo a lavarsi i capelli, salvati in extremis la mattina con ingenti qualità di borotalco per soffocare temporaneamente il sebo in eccesso. Prepararsi psicologicamente a sopportare la visione della seconda tornata sanremese, secondo la sempre valida regola del "conosci il tuo nemico". Rinunciare anche a quest'ultima, per soddisfare amici che "dai, non ci vediamo mai ed è martedì grasso". Rassegnarsi e mettersi il chiodo d'ordinanza con strategica t-shirt raffigurante Anton LaVey in tutto il suo splendore, in attesa degli entusiasti pards. Essere prelevato da questi ultimi e scarrozzato ore prima di trovare meta (Auditorium Flog) e parcheggio (il più lontano possibile).
Ritrovarsi in una festa di liceali dai costumi ameni, spesso divertenti, che ballano le solite accozzaglie populiste di Rock FM (presente in consolle la puntuale delegazione della finta stazione rock polentona). Astio e stanchezza. Vedere i tuoi amici, "vestiti" da metallari benché metallari nella vita reale (quando la finzione supera la realtà), salire subito e senza motivo sul palco e vincere il secondo premio per i costumi a squadre (veni, vidi, vici); inventando lì per lì, chitarre di cartone alla mano, di essersi vestiti da Judas Priest. L'astio trasmuta in pacato compiacimento e la stanchezza in rilassata attesa delle coltri di Morfeo.
Indimenticabile la mise del Billi: un capolavoro ambulante di similpelle, con occhiali a padella stile CHiPs e parruccone rosso baldracca, perfettamente a metà tra Jay Jay French dei Twisted Sister ed Howard Stern. Notevoli anche sorella ed amiche al seguito, in una fluorescente versione di Jem e le Holograms.
Io ero fuori concorso. Ero vestito da me stesso e quasi mi sentivo in imbarazzo per tanta banalità.
P.S.: Il primo premio è stato assegnato, giustamente, al gruppo "Rocco e le sue patatine". Il primo, un tipo in vestaglia; le seconde, ragazze immerse in involucri gialli di gommapiuma.

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